Grazie x le utilissime informazioni.
Dovrò fare così...
Parliamo di Terni...
Grazie x le utilissime informazioni.
Dovrò fare così...
Parliamo di Terni...
Purtroppo, nel sito dell'ordine degli avvocati della mia città non vi è traccia di tali informazioni...
@mcesetti said:
Ciao Poison,
dunque, in questi casi bisogna innanzitutto distinguere se hai un problema di penale o di civile.
Nel primo caso l'ammissione al gratuito patrocinio deve essere chiesta direttamente all'autorità procedente (in altre parole in cancelleria del giudice, in segreteria del PM, oppure in udienza, a seconda della fase processuale in cui ti trovi); nel secondo caso, invece, la richiesta deve essere avanzata prima al consiglio dell'ordine degli avvocati competente, e successivamente che si è stati ammessi si presenta al Tribunale civile.
Circa gli avvocati abilitati, presso il consiglio dell'ordine degli avvocati c'è un registro dove sono inseriti quelli abilitati al gratuito patrocinio; puoi anche cercare sul sito internet del consiglio dell'ordine che ti interessa, alcuni pubblicizzano pure questo registro.
Ad esempio sul sito dell'ordine degli avvocati di roma è possibile fare una ricerca per nome fra quelli abilitati...se vuoi vedere l'elenco, invece, ti devi recare di persona a piazza cavour, dove c'è la sede del consiglio!
Ciao ciao
Grazie per la risposta rapidissima
Ti spiego... Dovrò affrontare una separazione e, essendo in un periodo non troppo fulgido economicamente parlando, le prendo in considerazione tutte.
Provo, nel frattempo, a vedere nel sito del consiglio dell'ordine della mia città...
Grazie mille
Poison
@gatta said:
D'accordo con l'esperto (ma che pretese ha la gente!).Se vogliamo approfondire il discorso ci sarebbe una scappatoia, che peraltro richiede alcuni requisiti, in primis il reddito imponibile annuo che non deve superare euro 9.723,84: è il patrocinio a spese dello Stato o gratuito patrocinio ex lege 134/2001, istituito appunto per le persone NON ABBIENTI. Se rientri in questa categoria posso darti l'input per formulare la domanda.
Gatta
Salve.
C'è modo di sapere quali sono gli avvocati disponibili in questi casi?
Grazie
Poison
@Giberavv said:
Contro il mio interesse dico di non pagare. Se lui si muove allora si chiama in causa anche l'associazione.
Grazie, grazie mille!
Nel caso l'avvocato si dovesse far avanti, forse, ti romperò le scatole...
@Giberavv said:
Se l'incarico è dato all'associazione e non al legale, allora il pagamento non è dovuto.
Anche io collaboro con associazioni di questo genere e una cosa che chiedo sia chiarita nel modo migliore è la differenza di quando il caso è seguito dall'associazione e quando è seguito da me.
In ogni caso mi faccio dare un apposito mandato quando l'associazione li consiglia di rivolgersi a me, chiarendo bene che a quel punto il caso è in mano al legale che li segue e che devono pagare.
Per quanto riguarda le tariffe, non entro nel merito perchè sono valutazioni che in queste condizioni non si possono fare.
Appunto. Noi ci siamo rivolti ad un'associazione proprio perchè offriva consulenze gratuite. L'avvocato ci ha contattato presentandosi come legale fiduciario dell'associazione. Questo ed il fatto che ci abbia inviato la documentazione necessaria per l'iscrizione non ci ha fatto sorgere dubbi: ci scriveva e ci forniva spiegazioni per conto dell'associazione.
Abbiamo scritto anche all'associazione per chiedere chiarimenti, ma, la stessa, rispondendoci anche in modo brusco e al limite della maleducazione, continua a dirci di rivolgerci all'avvocato. Quest'ultimo ci dice di chiarire con l'associazione... Non sappiamo cosa fare...
A questo punto, come è meglio comportarsi? Grazie ancora
@Giberavv said:
La situazione è stata gestita male dall'associazione e dal legale.
Se non c'è ricorso e il legale non ha garantito nulla sulla gratuità del parere, in teoria ha diritto al pagamento (attenzione non dico così solo perchè sono avvocato), in quanto si tratta di un'attività svolta (la mancata redazione di lettere o altro diventa irrilevante, un avvocato può essere consultato anche solo perchè esprima un parere e su quello ha diritto di farsi pagare).
Sì, ma come ha inviato i moduli per l'iscrizione e la brochure, allo stesso modo poteva far presente che avrebbe chiesto comunque una parcella. Noi ci siamo rivolti ad un'associazione, che offre consulenze gratuite dietro pagamento di un'iscrizione annuale, non ad un avvocato. Quest'ultimo si è fatto avanti da solo, come legale fiduciario. Se avessimo saputo che la consulenza sarebbe stata a pagamento, ci saremmo rivolti al nostro legale ( che non ci avrebbe chiesto quella cifra per un parere ).
Comunque, nella brochure dell'associazione c'è chiaramente scritto che le consulenze sono gratuite. Ed è stato lo stesso avvocato a dire di aspettare per l'iscrizione. Infine, nessuno gli ha dato formalmente l'incarico.
Non mi sembra un atteggiamento molto "consono"... E poi l'importo che ha chiesto: ?500,00?
Salve!
Un legale fiduciario di un'associazione come s.o.s. consumatori telefono blu può chiedere la parcella per la consulenza?
Spiego l'accaduto.
Mi sono rivolta a s.o.s. consumatori per chiedere un consiglio su un problema relativo ad una cartella esattoriale ( come si invita a fare nel loro sito ). Dopo alcuni gg mi ha risposto per e-mail un avvocato, che si è presentato come legale fiduciario dell'associazione. Nella stessa mail mi sono stati inviati i documenti per l'iscrizione all'associazione ed una brochure nella quale veniva descritta la stessa associazione ed i servizi di cui ci si poteva avvalere a titolo gratuito con l'adesione. Ho chiesto se l'iscrizione andasse fatta subito e mi è stato risposto che si poteva anche aspettare il momento in cui si sarebbe deciso per il ricorso. L'avvocato in questione mi ha dato un parere dopo aver consultato i documenti. Non ha inviato lettere, non ha fatto nulla di "concreto" in merito. E ciò che mi ha detto era quello che già sapevo. Infine, il ricorso, purtroppo, non si può fare.
Ora, però, mi chiede una parcella di ?500,00. Ma può farlo? E l'importo a cosa è dovuto?
Vi sarei enormemente grata se mi aiutaste...
Grazie anticipatamente
@Jackari said:
Le spese legali le paga chi perde sia con la causa ordinaria, sia con il decreto ingiuntivo.
In ogni caso avrete bisogno di un avvocato.
é necessario cmq dimostrare che la persona che vi ha richiesto il video lo abbia effettivamente ricevuto. per cui dovreste avere anche una bolla di consegna, una fattura, qualcosa del genere.
altrimenti sarà necessaria per forza una causa ordinaria.
Purtroppo, non c'è una bolla di consegna. E la fattura non l'abbiamo potuta emettere perchè il soggetto in questione non ci ha fornito i dati necessari. Nel momento in cui glieli abbiamo chiesti ( ci era sorto il sospetto che non avava intenzione di pagare ), ci ha detto che non voleva più il prodotto. E nel frattempo ha anche usato termini offensivi ( ingiustamente ) nei confronti del nostro lavoro ( abbiamo anche un sms a confermarlo ). A tal proposito..., ci potrebbero essere gli estremi per una querela?
Grazie anch
Ma le spese legali le pagherebbe anche nel caso in cui si proceda con la causa?
Sinceramente, finora gli avvocati a cui ci siamo rivolti ( per altre questioni ) non ci hanno detto tutto questo...
Nel caso ci si rivolga al giudice di pace, possiamo fare anche da soli?
Sì, potremmo riutilizzare il lavoro...
Sapessi quanto vorrei che tu mi dessi ancora risposte ;););)
Comunque, capisco e ti ringrazio infinitamente già per quanto hai detto.
Innanzitutto, grazie per le risposte e per la pazienza
Parlando sempre da ignorante in materia legale, mi chiedo: ma se il prodotto non viene pagato, per quale motivo il "proprietario" del suddetto non possiamo essere noi? Visto e considerato che le spese per realizzarlo le abbiamo sostenute noi?
Per quanto riguarda il preventivo ed il pagamento del lavoro... Da una precedente esperienza, il legale al quale ci eravamo rivolti ci aveva sconsigliato di procedere, perchè, considerando le spese legali, non ci avremmo "guadagnato" nulla.
Dimenticavo una cosa, Jackari... Il lavoro non siamo noi a volerlo trattenere, ma è il soggetto in questione a non volerlo più. Però il video è in suo possesso.
Per chiarire meglio... Colui che ci ha commissionato il lavoro è l'organizzatore dell'evento su cui abbiamo lavorato. Con la sola firma del preventivo non credo sia facile ottenere qualcosa...
Abbiamo solo un preventivo firmato. E ti assicuro che il soggetto in questione non ha intenzione di pagare...:( Ha tirato fuori mille scuse...
Salve. Avrei bisogno di questa informazione.
La mia società ha realizzato un video, ma chi l'ha commissionato ora (dopo diversi mesi di lavorazione aggiuntiva e non prevista) non vuole pagare e ha detto, offendendo ingiustamente il nostro lavoro :(, di tenerci il lavoro. Il master è, però, ancora in suo possesso. V chiedo: in questo caso chi è il "proprietario" del prodotto? E abbiamo il diritto di richiedere che ci venga restituito il master e di intimargli che il video non venga utilizzato?
Spero di essere stata chiara... e che qualcuno di voi mi risponda presto.
Vi ringrazio anticipatamente.