Ho scoperto solo adesso questo forum, ma sono estremamente interessato al tema del titolo perchè anch'io da pochi mesi sono stato messo in mobilità.
Ma da quanto ho capito la situazione sta in questi termini.
GianniZeta, tu hai accumulato 38 anni di contribuzione e con i contributi figurativi che l'iNPS ti verserà durante la mobilità per i due anni che ti mancano al raggiungimento dei 40 anni, fra due anni maturerai il diritto alla pensone di anzianità.
I contributi figurativi dell'INPS saranno validi sia in termini di periodi temporali per maturare i 40 anni sia per il valore retributivo della pensione. Praticamente, è come se tu continuassi a lavorare con la retribuzione dell'ultimo lavoro svolto: ovviamente, ci smeni, in termini contributivi, se la tua ultima retribuzione comprendeva elementi variabili quali, incentivi, benefits, ecc.
Circa la possibilità di svolgere un lavoro autonomo, lo puoi fare, ma perdi ogni diritto connesso alla mobilità: indennità, contributi figurativi, inserimento in lista. Puoi solo chiedere il versamento in un'unica soluzione dell'indennità, ma perdi i contributi.
Praticamente, durante la mobilità, "SEI BLINDATO". Puoi solo sottoscrivere un contratto a tempo determinato. Peccato, però, per il fatto che se sottoscrivi tale contratto a tempo determinato con una retribuzione inferiore a quella da te percepita negli ultimi mesi lavorati, i contributi versati dal tuo nuovo datore di lavoro ti abbasseranno il valore della pensione.
L'alternativa che rimane a chi è in mobilità, ma possiede una professionalità richiesta sul mercato, è lavorare in nero con tutti i rischi connessi.
Io l'ho capita così.
Se qualcun altro ha informazioni differenti dalle mie, prego rispondere.
Grazie