@homeworker said:

Ho ricevuto due inquietanti moduli "Questionario mod. 55" dell'agenzia delle entrate - Ufficio controlli per gli anni 2007 e 2008...

Chiedono di rimandarglielo riempito con vari dati: fra cui auto, abitazioni (proprietà o affito), collaboratori familiari, aerei, barche, assicurazioni, etc

In quegli anni avevo solo 1 auto (Fiat) ed ero in casa in affitto.

Nel foglio allegato al modulo invece chiedono di indicare altre eventuali spese o l'acquisto di abitazioni dal 2008 al 2011. In questo caso ho acquistato abitazione nel 2009 ma pagata dai miei genitori dopo vendita di appartamento dei miei nonni...

Come mai questo modulo da compilare? Avendo poco e niente da riempire (solo auto e abitazione) lo faccio da solo o è meglio contattare un commercialista, CAF (non mi son sembrati molto informati su questo modulo), avvocato? Comunque il professionista sempre io me lo dovrei pagare... nelle istruzioni ci sono varie leggi per omissioni, errori, etc fra cui codice penale...

Grazie

Perchè, ormai ne sono convinto, si emettono avvisi alla cieca: conosco gente cui è stato contestato l'acquisto di un immobile perchè senza possibilità finanziarie. Peccato che non avesse acquistato proprio nulla! Tanto poi giustamente ci pensa il professionista del cliente, che se è stupido come me lo fa gratis, se è furbo si fa pagare, così l'economia gira. Il problema è il tempo che si è perso a controllare qualcosa di errato sin dall'inizio, e soprattutto i soldi spesi da tutti noi contribuenti nello stipendio di chi ha predisposto il questionario.

Potrei anche parlare dei DURC emessi irregolari per posizioni regolarissime, tanto per far fiatare i Comuni e rimandare il momento dei pagamenti, ma non voglio essere troppo malizioso e rancoroso verso tutto il Sistema Italia, oggi......

@lgreco said:

OHHHH, Finalmente ho capito! Quando pagherò sarò molto più contento!
Ma l'anticipo IRPEF a Novembre è obbligatorio? Se non ho capito male, l'anticipo è calcolato sulla presunzione che anche il prossimo anno si verificarà la stessa situazione (cioè che cambierò ancora lavoro).
Mi hanno detto che potrei dire che sicuramente ciò non avverrà ed evitare di pagare l'anticpo.

E' una stupidata?

Grazie

Aggiungo che volendo, al terzo datore di lavoro dell'anno, potresti chiedere di conguagliare (cioè mettere insieme tutti i redditi e tassarli in un'unica soluzione sulla busta di dicembre) tutti i redditi dell'anno, però poi ti ritrovi con una busta azzerata. Se invece non fai nulla paghi il dovuto con sei mesi di ritardo rispetto al conguaglio (dicembre-->giugno) e in più puoi rateizzare. La cosa migliore che puoi fare quando cambi lavoro è comunicare al datore di lavoro che hai avuto altri rapporti di lavoro precedenti e chiedergli di tassarti i redditi tenendo conto del pregresso percepito, così busta su busta percepisci di meno ma non ti trovi una "mazzata" a fine anno.......

Per gli acconti, a novembre come a giugno, se pensi che la situazione che ti ha mandato a debito l'anno precedente non si ripeta nell'anno in corso (3 cud VS 1 cud solo per semplificare) puoi anche non versarli. Occhio però che se sbagli, il dovuto non versato è maggiorato del 30% di sanzione più interessi (a meno che non utilizzi il ravvedimento operoso entro l'anno).

ciao

PF

@OEJ said:

All'inizio delle istruzioni del fascicolo 1 ci sono elencati i casi di esonero. Altre ipotesi non ce ne sono.
In linea di massima, se non si fruisce di un caso di esonero la dichiarazione va presentata sempre in presenza di redditi. Si deve presentare anche se la dichiarazione risulta a credito per il contribuente, quindi non vedo perchè non presentarla se il debito d'imposta è pari a zero.

Veramente nelle istruzioni ministeriali si dice:

"condizioni generali di esonero"

In generale è esonerato dalla presentazione della dichiarazione il contribuente, non obbligato alla tenuta delle scritture contabili,
che possiede redditi per i quali è dovuta un?imposta non superiore ad euro 10,33 come illustrato nello schema seguente:

Contribuenti non obbligati alla tenuta delle scritture contabili che si trovano nella seguente condizione:
imposta lorda () ?
detrazioni per carichi di famiglia ?
detrazioni per redditi di lavoro dipendente, pensione e/o altri redditi ?
ritenute =
importo non superiore a euro 10,33
() L?imposta lorda è calcolata sul reddito complessivo al netto della deduzione per l?abitazione principale e relative pertinenze.

Infatti tutte le volte che un contribuente, ovviamente senza far valere oneri, ha un'imposta inferiore a 10,33 gli risparmio il mio compenso e non lo obbligo a presentare la dichiarazione, perchè non è tenuto a farlo.

Questo per le imposte "standard" (reddito da lavoro dipendente, pensione, fondiario): il mio dubbio è per redditi "anomali" come quelli di provenienza estera da quadro RM, che essendo specifici di sole zone di frontiera a Roma secondo me non si "filano" (nelle istruzioni, circolari, ecc..".

Grazie comunque per l'interessamento.

L'AdE come al solito rispondendomi via SMS (i canali email evidentemente sono intasati) si para le terga citandomi la circolare 45E 13.09.2010 (che conosco benissimo....beh bene) che esonera i frontalieri da quadro RW ma li obbliga a dichiarare i redditi delle attività estere di natura finanziaria (RM).

E' una non risposta, come al solito, dato che anche chi ha due CUD non conguagliati teoricamente sarebbe obbligato a presentare la dichiarazione, ma se sti benedetti 10,33 euro di imposta non vengono superati non ho l'obbligo di presentazione!

Ragionando ho un altro quesito da aggiungere: ovviamente il lavoratore frontaliere ha anche degli interessi che maturano sul c/c: quindi dovrei compilare quadro RM sezione V "redditi di capitale soggetti ad imposizione sostitutiva". Anche qui, se gli interessi sono 60 centesimi (!) ho l'obbligo della presentazione della dichiarazione, atteso che il 27% di tale importo è sicuramente inferiore ai canonici 10,33 euro?

Da istruzioni ministeriali sono obbligati a presentare la dichiarazione i soggetti che devono dichiarare redditi soggetti a tassazione sostitutiva (quadri RT ed RM, appunto), ma l'incipit di tale paragrafo parla dei soggetti NON presenti nella tabella dei casi di esonero, dove, appunto, è presente l'esonero generale nei casi di imposta inferiore a 10,33 euro.

Grazie ancora, sperando di ricevere un'illuminazione!

Buonasera a tutti,

in tema di modello UNICO pongo il caso di contribuente "frontaliere", nello specifico residente in zona di confine Italia-Svizzera, che ha in italia il solo reddito fondiario dell'abitazione principale.

Appurato che per i frontalieri il quadro RW non è da compilare né c'è nulla da versare, ai fini della nuova imposta patrimoniale sulle attività finanziarie all'estero, nel caso in cui il saldo del conto corrente "svizzero" sui cui viene accreditato lo stipendio al 31.12.11 sia di 47,14 euro, e quindi la patrimoniale dell'1 per mille di 0,04714 euro, sono tenuto comunque alla PRESENTAZIONE del modello UNICO? Dato che l'imposta lorda è comunque zero, e quindi inferiore a 10,33 euro, in teoria sarei escluso.

Attendo cortesemente lumi/opinioni, magari dal Commercialista Dott. Paolo di cui mi sfugge il cognome, che per competenza ma anche vicinanza geografica al "problema Svizzera" sono sicuro potrà aiutarmi.

Buona serata e buon lavoro.

PF

Grazie per le citazioni ma ancora tutto più incasinato ora! Eh eh... Per non saper nè leggere nè scrivere, data la cifra bassa (222,00 per ciascun erede) la dichiaro nel quadro dei redditi occasionali di lavoro autonomo (avendo mantenuto lo status di reddito di lavoro autonomo) anche se per i riferimenti che mi citate qualcuno sostiene che non essendo stato fruito in un periodo d'imposta (chiuso alla data della morte del de cuius) e quindi non potendo operare l'erede le deduzioni di costi che invece il de cuius poteva fare, non si può parlare di reddito di lavoro autonomo.
Il problema è sempre quello: allora che cos'è? Ma soprattutto, lo dichiaro o no? E meno male che sono 222,00 euro....
Grazie a tutti, buon weekend!

Ciao a tutti!

Nel dicembre '07 ho ricevuto assieme a mia madre e mia sorella il rimborso per le somme relative all'invio dei RED curate a suo tempo da mio padre, deceduto nel 2006.

Ora mi chiedo, i compensi che abbiamo incassato dove caspita si dichiarano? Nè sul 730 nè sul modello UNICO trovo il quadro adatto, visto che in tassazione separata si parla di somme non inerenti reddito di impresa o professionale.

Non rispondetemi di fare una dichiarazione a nome di mio padre e di presentarla come erede perchè il documento giustificativo (una semplice ricevuta con ritenuta d'acconto emessa a nome "eredi di...") non è stato emesso a nome di mio padre (ovviamente, essendo deceduto alla data dell'emissione).

Grazie a chi vorrà aiutarmi, ciao.

Il discorso trasferte va previsto in contratto unitamente al compenso per il lavoratore.

Gli "arretrati" come li chiami tu, sono da te naturalmente esigibili: se in contratto è previsto che tu abbia a prendere un compenso di 10.000, a compimento del progetto quella è la somma che devi aver percepito, "nei modi e nei tempi" che obbligatoriamente devono essere specificati in contratto.

Saluti.

In caso di cambio di conto corrente dell'impresa, che tipo di comunicazione devo fare relativamente al conto fiscale?

Ciao e grazie!

Buongiorno a tutti, rieccomi coi miei quesiti astrusi!

In caso di erogazione liberale ad associazione sportiva dilettantistica, è più corretto rilasciare una ricevuta oppure fattura assoggettando il contributo ad IVA?

io credo sia più corretta la prima ipotesi, non essendo l'operazione nè una vendita di un bene nè una prestazione di servizi, dunque l'IVA che c'entra?

Sarebbe poi più vantaggioso per entrambe le parti, in quanto per l'associazione le erogazioni liberali sono esentasse (e senz'iva non ho nemmeno il problema di versarla), mentre per la società che contribuisce ha il doppio vantaggio della detrazione del costo a bilancio e della detrazione in dichiarazione dei redditi di parte (mi pare il 19%) di tale contributo.

Vi prego correggetemi o confermatemi...

Ciao a tutti e buon lavoro

Buongiorno,

anzi Buonasera, vorrei sapere se cortesemente qualcuno di voi è informato circa l'abolizione delle marche da bollo. A quanto mi risulta in Finanziaria ciò è previsto solamente per quanto riguarda il "vecchio" modo di apporre la marca (ovvero fisicamente), prevedendo ora nuove modalità (sino a revoca però si continuano ad utilizzare quelle in circolazione).

Purtroppo i soliti personaggi "da bar" mi hanno fatto venire il dubbio che le marche da bollo sulle ricevute di pagamento siano state abolite.

Che dite, frequento troppo poco il bar e sono distratto o sono i soliti abbagli di qualcuno con troppi bianchini in corpo? :bho:

Grazie per la risposta e l'attenzione....

MEGA "OT":

Già che ci siamo, per l'affitto, qualcuno sa se gli importi incassati da contratti di locazione abitativa sono dal 2007 tassati come rendita finanziaria o ciò è rimasto solo un sogno da parte dei nostri governanti liberalizzatori e mazzulatori? Grazie e anche per questo, buona serata....