Salve a tutti,
avendo aperto la partita IVA nel 2016 ho aderito al regime forfetario con aliquota al 5%.
Nel caso in cui decidessi di chiudere la partita iva, se poi tra qualche mese, o tra un anno, volessi riaprirla, potrei comunque aderire a questo regime forfetario? Con quali differenze rispetto ad oggi? Oppure si potrà aderire solo al regime ordinario?
Grazie a tutti
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Chiusura partita IVA regime forfetario e successiva riapertura
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RE: Certificato attribuzione P.Iva - Tipo soggetto: "ditta individuale"
Grazie @guadagnaeuro.
Vorrei solo capire una cosa: l'inquadramento di cui parli (frutto di una valutazione del commercialista) quando viene fatto? In quanto lui mi ha detto che durante la procedura di apertura di partita Iva vi erano solo due opzioni: "ditta individuale" o "società" .
P.S. mi confermi che, nel mio caso, non è prevista l'iscrizione alla camera di commercio?
Grazie.
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Certificato attribuzione P.Iva - Tipo soggetto: "ditta individuale"
Salve a tutti,
come si potrà notare, è la mia prima "discussione" che apro in questo forum che ho trovato davvero interessante.Forse questo quesito è già stato posto da altri, ma in discussioni un po meno recenti. Pertanto chiedo se anche ad altri la cosa sta ancora accadendo.
Ho aperto una partita Iva in quanto vorrei svolgere l'attività di consulente informatico. Ho scelto pertanto il codice Ateco 62.02.00 "Consulenza nel settore delle tecnologie dell'informatica". Ho anche presentato l'iscrizione all'Ordine degli Ingegneri e, quindi, mi iscriverò anche all'Inarcassa.
Vorrei quindi svolgere un'attività di consulente da "Libero professionista".
Però sul certificato di attribuzione della partita Iva, che mi ha inoltrato il commercialista, vi è scritto Tipo Soggetto: DITTA INDIVIDUALE.
Ora io so che vi è differenza di regimi fiscali tra "Ditta individuale" e "Libero professionista".
Inoltre, se ad esempio ci si volesse iscrivere ad un albo fornitori di un ente, molte volte tra le opzioni da scegliere vi è: Libero professionista, Ditta individuale, Società, etc etc... In quel caso, quale bisognerebbe scegliere per non commettere errori?
Visto che all'Agenzia delle Entrate mi hanno detto che non vi è differenza tra "ditta individuale" e "libero professionista", come faccio a classificarmi come libero professionista? In base al codice dell'attività?
Un'ultima domanda: qualcuno mi conferma che con il mio codice ATECO (62.02.00) non vi è l'obbligo di iscrizione alla camera di commercio?
Mi scuso anticipatamente se il tema è già stato trattato diverse volte. Però, magari, in questi ultimi mesi potrebbero esserci stati aggiornamenti in merito?
Grazie mille.