Io credo che in Italia, la grande confusione che oggettivamente esiste, derivi da un enorme buco legisltativo che consente alle aziende di bypassare eventuali normative restrittive. Anch'io sono alla ricerca di una risposta circa un mio progetto di vendita on-line di servizi turistici, ma ancora non ho capito se l'AV è necessaria oppure no. Faccio alcuni esempi per definire il problema ed esporvi meglio i mei dubbi:
SERVIZI TURISTICI (ST)
Expedia fa una chiara differenziazione tra Pacchetti turistici e Servizi turistici: "I Servizi di Viaggio non rientrano tra i Pacchetti Turistici poiché la scelta dei Servizi di Viaggio è strutturata nel Sito, così come una tradizionale agenzia di viaggio, in modo che siano gli Utenti a combinare, a seconda delle loro specifiche necessità, la destinazione, la data, il volo (compagnia aerea, prezzo, ecc.) con l'hotel (categoria, collocazione, ecc.) ovvero con l'autonoleggio della macchina, potendo infatti scegliere tra una serie pressoché infinita di combinazioni, non rientrando pertanto quest'ultima nella definizione di combinazione "prefissata" idonea a configurare un Pacchetto Turistico ai sensi della normativa vigente."
Diamo per assodato che nel nostro progetto (chiamiamolo X) vendiamo servizi turistici (camera di albergo, escursione, guida, transfert, etc.) combinabili autonomanente dagli utenti e quindi, essendo non pre-confezionati, non si tratta di Pacchetti turistici.
VENDITA ONline ST: a quale titolo?
EXPEDIA:"In particolare Expedia verifica la disponibilità dei vari fornitori dei servizi di viaggio a pubblicizzare e vendere i loro prodotti sul Sito e successivamente rende gli stessi prodotti accessibili all'Utente secondo le leggi ed alle condizioni applicabili ai singoli fornitori."
OPODO ITALIA srl, alias OPODO: "Opodo agisce come intermediario tra Voi e terzi fornitori, quali compagnie aeree, hotel, compagnie di assicurazioni, società per il noleggio di auto e altri (i "Fornitori"). Nel momento stesso in cui effettuate una prenotazione sul Sito, e il prodotto o servizio da Voi richiesto è disponibile, il contratto verrà concluso tra Voi ed il Fornitore. Opodo non è parte del rapporto contrattuale".
Expedia e Opodo si dichiarano apertamente intermediari, ma sottolineano che i contratti di vendita riguardano esclusivamente Utenti e Fornitori
BOOKING:"Il nostro scopo è quello di facilitare le prenotazioni alberghiere online mettendo in contatto diretto utenti ed albergatori."
Booking non si dichiara ne intermediario ne AV online. Come corollario vi è una grossa differenza rispetto ai precedenti casi: Booking non trattiene ne percentuali ne importi interi, a differenza di Expedia e di Opodo, fatturando successivamente solo ai Fornitori, dopo aver verificato le "intermediazioni" gestite (arrivi effettivi, noshow, etc.)
LINK srl, alias RESERVER: "Reserver.it è un portale di prenotazioni alberghiere online; le disponibilità delle stanze di ciascuna struttura presente nel portale è inserite direttamente dagli alberghi. All'atto della prenotazione, vi verrà richiesto il pagamento in carta di credito della prima notte di soggiorno." - "La Link srl non è un tour operator nè una agenzia di viaggi: attraverso i propri siti non propone pacchetti di viaggio ma offre ai singoli alberghi e bed and breakfast affiliati i migliori strumenti online per poter acquisire clienti e proporre singolarmente le proprie offerte."
*LINK srl dice apertamente di non essere un TO e neppure un agenzia. Intrattiene però rapporti commerciali sia con glu utenti (la prima notte di permanenza) che con i fornitori (ai quali rigira il pagamento della prima notte di permanenza decurtato dalla provviggione sulla transazione). *
Come OPODO ITALIA srl, anche LINK srl è una società italiana (con sede a Napoli o Roma credo), così come lo sono VENERE (modello stile booking) e bbplanet (modello ibrido che non prevede la disponibilità on-line e dove i rapporti commerciali sono tra bbplanet e fornitori).
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CONCLUSIONI
Vista così (e tenendo in stretta considerazione tutte le argomentazioni sostenute all'interno del forum) BOOKING, LINK, VENERE, etc. sembrerebbero FUORI LEGGE, visto che operano da intermediari ma senza alcuna autorizzazione di agenzia di viaggi, instaurando rapporti contrattuali e fiscali non previsti dalla legislazione.
Limitandoci solo all'Italia (booking è Olandese), è possibile che queste aziende operino a questo livello senza essere certe della legalità del loro modello di business?
Vista così, l'unico in regola (in Italia) sembrerebbe OPODO, che è autorizzato come AV... e gli altri sono "delinquenti"???
Chi ne sa di più si accomodi... io faccio davvero fatica