Grazie della celere risposta. Ho fatto la domanda a nome mio per non perderé tempo spiegando che non si tratta di me ma una studentessa Erasmus, ecc. oggi ho confermato che ci sono 300 euro a favore dell’intestatario (che non si vedrá piú) e peggio ancora, che la studentessa erasmus non compare nemmeno sul contratto di locazione! (lei era convinta di avere firmato dei fogli pensando fosse quello ma, invece no... un altro paese e un’altra lingua forse non hanno aiutato a chiarire dall’inizio le cose…) adesso la ragazza è dentro casa, la persona che è andata via (erano solo in due) si è portata i soldi, ha lasciato a lei con le utenze chiuse (anche sei lei per messaggi a chiesto il subentro) e in piú, il padrone di casa (che ho sentito di persona) fa: “allora domani firmiamo un contratto con lei” dopo 7 mesi che lei ci ha vissuto ha pagato l’affitto, le spese di contrato e condominio. Sembra assurdo: un disguido di questo tipo dal proprietario (che conoscendolo penso sia proprio solo quello, un disguido) e un conquilino che, dopo di avere mollato l’universitá alla porta degli esami decide di tornarsene a casa, chiudendo le utenze e rimanendo coi soldi. Chi l’aiuta? Lei non vuole fare male a nessuno ne complicarsi la sua esperienza peró materialmente dovrá affrontare delle spese che , secondo me, non le dovrebbe affrontare:
-Riapertura utenze (che ha gia pagato precedentemente per metá)
-Registro nuovo contratto (ha pagato per metá il registro del primo contrato)
tutte cose che lei ha pagato e che non avrebbe dovuto pagare perché non intestate a lei. Secondo me la ragazze ha fatto a tutti gli effetti (in modo non contrattuale) un sub-entro (anche se solo pochi giorni dopo) di un contratto “precedente”, quindi le uniche spese che lei dovrebbe affrontare sono quelle del subentro. Adesso invece sembra che dovrá pagare tutti gli aspetti contrattuali un’altra volta e che qualcuno invece si sia beneficiato ingiustamente in precedenza

esiste una forma giuridica che preveda il fatto che, quando un soggetto partecipa economicamente nel pagamento per la fornitura di un servizio e gode allo stesso tempo di questo, possa risultare a tutti gli effetti “partecipe di un contratto” anche se non intestato a lui? se non esiste, mi chiedo allora, a quale titolo l’intestatario del contratto (l’altro inquilino) puo richiedere i soldi per l’apertura di forniture e di contratto di locazione a uno che non c’è in contratto? Mi rispondo:forse a titolo che gode di un servizio ; allora, l’intestatario e la ragazza che godono e pagano i servizi non sono contrattualmente alla pari? O meglio, l’intestatario che chiede i soldi a un terzo (per l’apertura di un contratto a nome suo) non si sta “arrichendo” ingiustamente ? l’unica cosa che la ragazza ha in mano sono le fatture di pagamento delle utenze e di locazione (perché tra l’altro le faceva tutte lei), le chiavi di casa e i vicini testimoni del fatto che ha vissuto li.
con il proprietario non vuole problemi (hanno un buon rapporto) ma vuole fare chiarezza con il coinquilino che nemmeno risponde. A chi rivolgerci e in quale modo?
mi scuso se ho faccio un po di confusione con le idee ma mi occupo di altri ambiti.
La ringrazio, e mi permetto di dire che questa soluzione orientativa che offrite col forum è sicuramente la strada piú attinente per risolvere sistemi di informazioni obsoleti e poco pratici. Avete creato una bella comunità informativa