Ciao Tito, in largo modo capisco e comprendo quello che hai detto, però vorrei fare una considerazione, secondo me il problema non è che i comparatori diventano a pagamento, il problema nasce quando ti danno poco, o niente nei confronti di quello che ti chiedono, un' amico che aveva un sito lo ha chiuso perche spendeva una cifra per farsi pubblicità e poi alla fine non guadagnava molto visto i costi che pretendevano i comparatori e altri. Sulla tua domanda se google Shopping rimmarrà gratuito non saprei risponderti ma vorrei fare una domanda e mi piacerebbe avere una risposta da tutti, non è che google sta cercando di monopolizzare il web, nasce facebook e lei tira fuori qualcosa di simile, ora lancia un comparatore e toglie lavoro a altri comparatori, domani, non è che i nostri figli pagheranno google anche per avere un computer a casa?
Io non ho nessun interesse sul web, nel senso che non ho un sito però mi chiedo c'è qualcuno che vigila su tutto questo? Poi non trascuriamo gli e-commerce, molti di questi hanno il domicilio fiscale all' estero, perche? perche quando ti arriva la fattura ( mi è capitato ) la mandano con l' iva non pagata, quindi convinto di aver risparmiato nell' acquisto mi trovo ad aver partecipato a un' evasione fiscale. Anche qui c'è qualcuno che vigila? se a voi risuta che c'è fatemelo sapere che avrei qualcosa da scrivergli.
A saluto a tutti
ciao
@Tino79 said:
Ciao a tutti, leggendo i post sopra perpecisco un senso di dipendenza dai comparatori tradizionali. Tempo fa partecipai ad una conferenza con un General Manager di un famoso comparatore il cui il titolo era: Fuori dai comparatori... fuori dall'e-commerce. I comparatori più famosi fungono solamente come strumento di marketing volto alla canalizzazione di visite presso i siti web dei venditori online. Tutti quelli gratuiti diventeranno prima o poi a pagamento. Usano la gratuità per arrivare ai listini dei venditori online. Raggiunto un certo numero di clienti diventano a pagamento. Mi chiedo però come certi negozi online possano continuare a cascare in questo loop esigendo la gratuità dei comparatori...
Voi pensate che Google Shopping rimarrà gratuito ???
A mio avviso la strategia di Google Shopping è chiarissima ma nessuno la vede ! Stanno creando una filiera (distribuzione) online dove sono presenti come attori attivi. Esempio: l'utente finale cerca su Google un prodotto e può generare redirect sui siti inserzionisti (Ad-word core business di Goolge). Google integra i listini dei venditori online sulle sue pagine di ricerca (Google Shopping ora gratuito). Facendo concorrenza diretta ai comparatori stessi che usano ad-word per pubblicizzare il loro comparatore. Una volta che l'utente finisce sul sito del venditore online userà per pagare Google Shopping (a pagamento). Quello che cerco di spiegare è che Google genererà vendite su tutto il ciclo di acquisto in internet.
Ci vorrebbe quindi un comparatore di nuova concezione che aiuti i venditori online a recuperare la marginalità persa. Un vero partner commerciale che oltre a dare visibilità aiuti veramente a vendere il prodotto.