Ciao, credo tu ti riferisca alla normativa sul "Diritto d'autore", che prevede un regime fiscale agevolato (tra l'altro se hai meno di 35 anni, con l'ultima finanziaria l'imponibile è del 60% e non del 75%!). E' la forma in cui tu "vendi" una tua creazione intellettuale a una casa editrice. Ed è tipicamente applicabile al campo dell'editoria libraria (scrittura di libri, di saggi, di articoli scientifici... così come alla traduzione di libri o romanzi per case editrici etc. ). Per le riviste, quotidiani etc. il diritto d'autore non è applicabile, sennò lo farebbero tutti i giornalisti (o meglio: non è applicabile qualora la scrittura di articoli per qualche giornale divenga abitudinaria). Ora: di che tipo è la rivista per cui hai scritto? se è una rivista di pubblicazioni scientifiche (o atti di convegni etc.) dovresti rientrare nel diritto d'autore senza problemi, altrimenti... trattandosi di prestazione completamente occasionale e non abitudinaria, potresti rientrarci comunque: fallo presente al tuo committente e senti che ti dice
Cercando comunque sul web info sul "diritto d'autore" troverai sicuramente risposta al tuo quesito. Ciao.
Nico
nico9
@nico9
Post creati da nico9
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RE: nota di prestazione occasionale - R.A 20% del 75% ?
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RE: codice attività per produzione video
Ciao scusate se mi intrometto ma ho letto con interesse la vostra discussione e mi sto ponendo gi stessi problemi (ambito di lavoro diverso, ma sempre produzione di contenuti con 5 lavori in una settimana e poi un mese a fare niente.. ... e decisamente sotto ai 30mila). Mi ero già decisa ad aprire p.iva con regime dei minimi, ma ora sto leggendo un po' di post e mi sto chiedendo (banalmente): perché devo pagare imposta sostitutiva del 20% quando con il regime agevolato posso pagarla del 10% almeno per 3 anni? Quali sono secondo voi gli effettivi vantaggi del famoso forfettone (parlando di vile denaro)?
Altra cosa: effettivamente l'attività che mi appresterei a intraprendere come lib. professionista è simile a quella che facevo prima con contratti a progetto o prestazione occasionale. Ma non ero dipendente né titolare d'impresa. Anche in questo caso è vietato aprire p. iva con regime agevolato? (ho letto la normativa 20 volte ma non ci ho capito moltissimo :x).
Grazie mille per l'attenzione e in bocca al lupo per le vostre attività!
Nico -
RE: carburante - deducibilità
Grazie ecdesign anche per i consigli sull'altra discussione (netto/lordo)
spero che il comodato d'uso si possa fare eprché il carburante è l'unica spesa che ho...
solo una precisazione. "detraendo il tutto dal fatturato" significa che la cifra in questione non devo calcolarla come imponibile? scusa la banalità della domanda ma non ci sto capendo niente... maledizione al precariato... -
RE: netto e lordo - calcolo
Innanzitutto grazie mille per le risposte e per la competenza.
Quanto all'INPS, è vero che con contratto a progetto 1/3 spettava a me, ma mi era trattenuto in busta, quindi i famosi 1.100 erano netti nel vero senso della parola (cioè non dovevo pagare più nulla di inps). Intestandomi 1/3 dell'inps con p.iva andrei a guadagnare meno di prima con una forma contrattutale che mi conviene molto meno (praticamente cornuta e mazziata... infatti io personalmente non ho alcun interesse ad aprire la p.iva ma mi è stato imposto, potrei amichevolmente definirlo "ricatto" ). Anche il discorso sull'equità, giustissimo in linea legale e di principio, perde senso in un contesto come questo, dove il datore di lavoro per primo se ne frega dell'equità e il lavoratore è obbligato a comportarsi da dipendente senza averne le tutele e le minime garanzie, come molti di voi giustamente notano (n.b.: l'ho fatto presente al datore il quale ha risposto che ragiono "come 20 anni fa"). Quindi opterò per la prima ipotesi proposta da fedclaud, gli chiedo 2000 euro lordi al mese, se gli sta bene ok, altrimenti arriverderci, e vediamo che dice... è vero che il potere contrattuale dei lavoratori è sempre più basso, ma è vero anche che un datore senza dipendenti (o collaboratori che dir si voglia) può pure chiudere bottega... vi aggiornerò
Grazie ancora. -
carburante - deducibilità
Buongiorno a tutti, aprirò partita IVA regime contribuenti minimi e sto cercando di capire le logiche legate a detraibilità e deducibilità.
Esempio: per lavoro mi servirò dell'automobile intestata a una società di cui il mio ragazzo (conviviamo ma non siamo sposati) ha una quota.
Il contratto di comodato d'uso vale in questo caso?
Se sì, come detraggo/deduco le spese del carburante? Ho letto molti post ma (perdonate tantissimo l'ignoranza) faccio tanta confusione...
Esempio pratico: in un anno fatturo 20.000 euro e spendo 3000 euro di carburante. In che modo questi 3000 euro vanno a incidere sul pagamento delle tasse?
Le DEDUCO semplicemente dai 20.000 e pago il 20% di tasse su 17.000?
Perdonate l'ingenuità della domanda, ma sono veramente all'ABC...
Grazie mille. -
RE: MINIMI - Si detraggono le spese mediche?
Premetto che sto facendo ancora molta confusione fra deducibile e detraibile e altre amenità, però il commercialista cui mi sono rivolta mi ha detto che le spese mediche sono detraibili per tutti, quindi anche per i contribuenti minimi (esempio: se ho 1000 euro annue di spese mediche documentate, detraggo il 19%, cioè 190 euro, dalle tasse che andrò a pagare. Così se devo pagare 3000 euro di tasse, pagherò 2810). Non vi torna?
La questione mi interessa molto perché purtroppo ho moltissime spese mediche...
Grazie mille -
netto e lordo - calcolo
Buongiorno a tutti, devo innanzitutto complimentarmi per la precisione e la competenza che sto trovando in questo forum, inestimabili!
Mi piacerebbe molto un vostro parere sulla questione seguente.
Collaboro con una società con contratto a progetto. Il 30 marzo il contratto scade e non verrà rinnovato, il mio datore di lavoro mi ha però proposto di aprire la partita IVA (regime contribuente minimi - forfettone) e di emettergli fattura ogni mese. Lui quindi mi verserà mensilmente un lordo su cui andrò a pagare le tasse, tolte le quali resterebbe il netto che percepisco attualmente.
Il netto mensile che ho percepito finora è di 1.100 euro, lui mi ha proposto di fatturargli mensilmente 1600 euro e tutto è come prima.
Ma i conti non mi tornano. Infatti a quanto ho capito per percepire 1.100 euro mensili netti il lordo dovrebbe essere 1830, secondo questi calcoli:**A - ****LORDO: **1830 ?
B - INPS (gestione separata, 24,72% di A): 452,376 ?
C - Imponibile (A ? B): 1377,624 ?
D - Imposta sostitutiva (20% di C): 275,5248 ?
**E - ****NETTO (A-B-D): **1102,0992 ?Così avrei anche un aumento di ben 2 euro!!!
Ma essendo totalmente inesperta del settore forse ho sbagliato qualcosa... qualcuno saprebbe darmi una mano?
Grazie mille, a presto -
RE: partita IVA e diritto d'autore
Grazie mille, molto gentile e puntuale!
Per quanto riguarda la copertura previdenziale sono già iscritta alla gestione separata.
Nella fattura non dovrò riportare l'IVA, dato che non è prevista dal contratto di diritto d'autore né dal forfettone. Giusto?
Grazie ancora, cari saluti, -
partita IVA e diritto d'autore
Carissimi, collaboro come redattrice (scrivo progetti, report, testi per web e di vario altro tipo) per una piccola società di comunicazione con un contratto a progetto (pagato mensilmente) che sta per scadere. Ho appena saputo che il contratto non mi verrà rinnovato, e il mio datore di lavoro mi ha proposto di aprire partita IVA come contribuente minima (forfettone), allo stesso stipendio che percepisco ora cui lui aggiungerà i contributi di modo che il netto resti il solito. Mi chiedevo però, dato che i "prodotti" che scrivo rientrano in quelli tutelati dal diritto d'autore, se fosse possibile fatturare via via come "diritto d'autore", con gli sgravi fiscali che ne conseguono (essendo il mio reddito abbastanza basso, la cosa mi aiuterebbe molto). L'ho già fatto in passato per prestazioni occasionali (saggi scritti per libri etc.), ma ora ho diversi dubbi, ad esempio:
- si potrà fare in modo continuativo?
- si può (e come) conciliare con la partita IVA?
- c'è un tetto massimo annuo come importo?
... insomma, sono molto confusa e non so veramente dove sbattere la testa... maledetto precariato
Spero che mi possiate aiutare, per ora grazie mille per l'attenzione!
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co-co-pro + prestazione occasionale sopra i 5000
Ciao a tutti, mi sono appena iscritta a questo forum che è meraviglioso, soprattutto per noi atipici un vero faro nella nebbia. Vorrei un parere sulla mia complicata situazione, che è la seguente. Ho un contratto co.co.pro presso un?azienda e arrotondo con docenze per corsi di formazione. Per uan di queste docenze, più continuativa, ho un altro contratto co.co.pro.; per altre emetto notula (prestazione occasionale). Ora, le prestazioni occasionali quest'anno supereranno (per quanto di poco) i 5000 euro, quindi ho telefonato al commercialista per sapere cosa fare.
Lui:- Mi ha sconsigliato decisamente di aprire partita iva, poiché il reddito annuo e le mie condizioni di lavoro non lo giustificano;
- Mi ha detto che, oltre i 5000 euro, devo iscrivermi alla Gestione Separata all?inps. Ma mi chiedo: non dovrei già essere iscritta, dato il mio contratto co.co.pro? Che devo fare?
- Mi ha consigliato di farmi fare sempre, quando è possibile, un contratto a progetto dagli enti di formazione con cui collaboro, e non di prestazione occasionale. Questo per non superare la famosa soglia dei 5000 euro, superata la quale pagherei più tasse rispetto al co.co.pro. Ho capito bene? ?In soldoni? (cioè in termnini di contributi da versare all?inps) che differenza c?è fra un contratto co.co.pro e una prestazione occasionale che supera i 5000 euro?
- Ha detto che, comunque, i primi 5000 euro di collaborazione occasionale restano esentasse (ad esempio, su un reddito complessivo occasionale di 6000 euro pago il 23% di inps solo sui 1000 che eccedono i 5000). Ho capito bene?
Perdonate la confusione ma sono temi per me davvero ostici. Grazie mille per l?attenzione e per la pazienza. Se questi argomenti sono già stati trattati in altre parti del forum mi scuso (ho girato un po? ma non li ho trovati!) e vi chiedo gentilmente di segnalarmeli. Grazie ancora. Nico