Sono passati quasi due anni e ancora nessuna risposta?
Vi prego aiutatemi!
Grazie
MXT
Sono passati quasi due anni e ancora nessuna risposta?
Vi prego aiutatemi!
Grazie
MXT
Buongiorno a tutti.
Avendo un sito web con spazi pubblicitari, nel 2006 aprii p.IVA con codice attività 74.40.2 - "agenzie di concessione degli spazi pubblicitari".
Dal 1 gennaio 2008 sono entrati in vigore i nuovi codici attività e, in base alla tabella di raccordo (che trovate qui: .misterfisco.it/codice-attivita/tabella_raccordo_codici_ateco07atecofin04.pdf ) il codice sopra diventa 73.12.00 - "Attività delle concessionarie pubblicitarie".
I nuovi codici sono visibili in uno di dei seguenti link:
.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007&codice=M-73.12.00
.istat.it/strumenti/definizioni/ateco/noteateco2007.pdf
In questi ultimi documenti PERO' si legge chiaramente:
Dalla classe 73.12 sono escluse:
QUINDI:
Essendo il sito web di mia proprietà e quindi di mia proprietà anche gli spazi pubblicitari, secondo quest'ultima precisazione allora non rientrerei più nel nuovo codice di attività 73.12.00: corretto secondo voi?
In questo caso che dovrei fare? Devo cambiare codice di attività? e con quale? (nella clausola non viene specificato)
Altra domanda: il passaggio dal vecchio codice al nuovo avviene "in automatico"? devo fare qualcosa per questo?
Vi ringrazio anticipatamente.
NB: per vedere i link sopra mettete davanti il "solito" htt....
Ciao a tutti,
vi espongo in breve la mia situazione:
nel 2007 ero in Regime Agevolato (nuove imprese) per il secondo anno (aperto P.IVA nel 2006)
nel 2008 sono passato nel Regime dei Minimi
DOMANDA:
Il regime dei minimi NON prevede la segnalazione elenco clienti e fornitori e qui siamo tutti d'accordo, ma come devo comportarmi per l'anno di imposta 2007 ?
È successo che ad aprile 2008 ho fatto l'elenco clienti e fornitori per il 2007, ma siccome dal 2008 sono nel regime dei minimi forse non dovevo farlo.
Insomma: dovevo farla o no la segnalazione elenco clienti fornitori? (mi serve saperlo per la contestazione di una fattura...)
Vi prego di aiutarmi e vi ringrazio in anticipo.
GRAZIE
Ciao a tutti, ecco la mia situazione:
Sono Ditta Individuale, con indirizzo Sede Legale identico al mio indirizzo di residenza come persona fisica.
Da poco ho comprato casa in un paese limitrofo, per cui ho cambiato residenza come persona fisica.
Il punto: la Sede Legale della mia ditta vorrei che non cambiasse, e cioè che rimanga l'indirizzo della vecchia residenza (tanto ci abita ancora mia mamma).
In base a quanto sopra, occorre per forza fare le segnalazioni a
Ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi.
Ciao!
Buonasera a tutti,
sono una DITTA INDIVIDUALE, mi è capitato l'anno scorso di effettuare un cambio merci con un cliente, per esempio:
lui mi fatturò 1000 + IVA
Io gli fatturai 1000 + IVA
e l'accordo finì con lo scambio reciproco dei servizi e delle fatture, ma senza gli effettivi pagamenti.
Cosa cambia ora che rientro nei Regime dei Minimi?
se lui mi fattura 1000 + IVA
io cosa devo fatturare?
L'iva non posso inserirla in fattura essendo RdM quindi, qual è il giusto conto da fare affinchè la sua iva non diventi un costo per me? (in quanto non posso scaricarla)
Ringrazio sin da ora chi vorrà aiutarmi.
MXT
Ciao a tutti! Dopo parecchio tempo eccomi di nuovi qui a chiedervi lumi:
Da gennaio sono passato al Regime dei Minimi.
Ieri il mio commercialista mi ha chiamato dicendomi che devo ripagare l'IVA per l'acquisto di un computer che avevo fatto nel 2007.
Questo per l' ART 19-bis 2, D.P.R. 633/1972 (CFF 219B).
Insomma, bisogna riversare l'IVA dei beni ammortizzabili di costo unitario superiore a 516,46 euro, oppure per i beni strumentali di costo unitario non superiore a 516,46 euro ma che non sono ancora entrati in funzione al momento del passaggio al Regime dei Minimi, cioè per i beni i quali non sono state ancora eseguite le deduzioni integrali o delle quote di ammortamento.
Ma è mai possibile sta cosa?
Io mi chiedo:
Il mio PC è entrato in funzione nel 2007, ma per la legge "non è ancora entrato in funzione perchè ancora non ho eseguito la deduzione integrale?" (ma scherziamo?)
Ma se nel 2007 ero sotto altro regime (agevolato) ed avevo operato secondo norme di quel regime (emissione IVA ai miei clienti) PERCHÈ io ORA devo ripagarmi tutta l'iva dei miei acquisti?!?!?!? Il passato è passato!!! E io ho fatto guadagnare lo Stato con l'IVA dei miei clienti!!! (cosa che ora col Reg Minimi non avviene)
Ho provato a dire al commercialista che i beni in fattura per l'acquisto del PC erano diversi (monitor, pc, ...) quindi l'IVA dovrei riversala al max per solo il PC dato che è l'unico che supera i 516,46 euro come da legge e non per il totale fattura, ma lui mi ha risposto che comunque "potrebbero fare storie" dato che ho acquistato un "sistema" e tutto in blocco: ha ragione?
Mi sento succhiato il sangue da ogni parte: qualcuno di voi sa consigliarmi se c'è una scappatoia?
Vi ringrazio anticipatamente
Massimo
Ciao!
Vorrei postare 2 link che magari possono contribuire alla crescita della discussione:
Il primo: "L'Iva nei servizi internazionali" nel qual si discute sul PRINCIPIO DELLA TERRITORIALITA?:
[url=http://www.newsmercati.com/Tool/TopTen/Detail/view_html?idi=-1&idu=-1&idn=14&ida=821&id_article=821]NewsMercati - L'Iva nei servizi internazionali
Da qui tiro fuoi il seguente passaggio:
POSIZIONE FISCALE DEL COMMITTENTE
Gli sforzi per individuare il corretto inquadramento delle prestazioni fin qui individuate non possono però dirsi ancora conclusi. Infatti, occorre capire anche la posizione fiscale del committente.
* Se si tratta di soggetto privato, l?operazione si considera effettuata in Italia e pertanto rientra nel campo di applicazione dell?Iva.
* Al contrario, se si tratta di soggetto passivo d?imposta, allora l?operazione si considera effettuata nello Stato del committente e pertanto è un?operazione fuori campo Iva.
Dunque se Google è un soggetto passivo d'imposta, allora non devo pagare l'iIVA?
Altro link che può tornare utile: "Applicazione uniforme del regime IVA in ambito comunitario"
[url=http://www.newsmercati.com/Tool/TopTen/Detail/view_html?idi=-1&idu=-1&idn=12&ida=703&id_article=703]NewsMercati - Applicazione uniforme del regime IVA in ambito comunitario
E questo: "La proposta UE di tassazione del commercio elettronico"
[url=http://www.interlex.it/ecomm/psglaw9.htm]F. J. Geffers - La proposta UE di tassazione del commercio elettronico
Ma perchè non c'è mai certezza assoluta di niente in questo ambito?
Grazie
Volevo segnalare la campagna 'Addio Pizzo' con la quale un gruppo
di ragazzi ha deciso di sensibilizzare gli esercizi commerciali
siciliani a non alimentare il racket delle estorsioni mafiose
dicendo 'no' pubblicamente.
Un plauso ai negozianti che hanno avuto il coraggio di ribellarsi
Come sempre chiaro ed esaustivo...
GRAZIE!!!
MXT
Ad una mia amica è stata fatta una fattura dalle cifre corrette, ma con intestazione errata.
In particolare:
Come bisogna comportarsi?
Grazie per le eventuali risposte!
MXT
Paolo, come avevo già scritto in qualche post fa..., io** NON** posso aprire con codice 74.40.1 "studi di promozione pubblicitaria" in quanto:
subentrerebbe lo stato di concorrenza con la mia attuale posizione di dipendente a tempo indeterminato presso una Web Agency (e quindi non potrei aprire P.IVA)
perderei il regime agevolato come nuova impresa in quanto l'attività diverrebbe "continuazione di attività già svolta in precedenza, anche in qualità di lavoratore dipendente"
**
Capisci la situazione?**
e comunque la 74.40.1 sarebbe meno corretta della 74.40.2, in quanto la prima è più legata alla prestazione professionale ed intellettuale (creatività, progetto, grafica del messaggio pubblicitario), mentre la seconda è più giusta in quanto non contempla la realizzazione fisica dello spazio pubblicitario, ma solo il suo sfruttamento da parte del cliente.
MXT
ATTENZIONE la CCIAA di Milano mi ha risposto!
Mia mail:
A quanto pare la CCIAA di Como accetta comunque l'iscrizione come Agenzia di pubblicità e SENZA chiedere la licenza di Agenzia d'Affari al Comune se nella descrizione dettagliata (punto 10) del modello I1 (impresa individuale apertura attività registro imprese) viene esplicitamente scritta la frase "sono escluse intermediazioni ed attività d'agenzia".
Ora vorrei una conferma ufficiale da voi della cosa in modo da poter intraprendere questa strada.
Risposta della CCIAA di Milano:
Se dichiara espressamente nel modulo che l'attività è svolta senza intermediazione la pratica può essere ricevuta (l'iscrizione avverà comunque dopo l'istruttoria dovuta, nel senso che occorrerà verificare quanto afferma presso il competente comune, se non allega già Lei parere scritto).
Il problema sarà la descrizione dell'attività, nel senso che se mette "agenzia" questa comunque significa intermediazione e torniamo al punto di prima. se no fa intermediazione ma vende stpazi propri ai fini di pubblicità dichiarerà tale ultima attività e no quella di agenzia.
Cordialmente
Io ho capito questo:
Ho capito giusto secondo voi?
Riassunto:
Funziona tutto? Ci siamo?
Ciao!
Perdonatemi, ho letto tutto e di più sull'argomento ma ho ancora un dubbio:
Posso spedire la fattura via e-mail o è necessaria la firma elettronica (propriamente detta a doppia chiave asimmettrica) ?
Grazie
MXT
PS: utilizzerei i PDF per il formato del documento.
Ho fatto un paio di verifiche:
Ti ringrazio Paolo, ti stai sbattendo veramente tanto per questa questione e ci porti un aiuto fondamentale.
Forse questa volta HAI DAVVERO TROVATO LA SOLUZIONE alla mia/nostra situazione.
Spero che quello che ti ha riferito la CCIAA di Como sia una regola "universale e legalmente riconosciuta" e non la decisione arbitraria della persona con cui hai parlato.
Proverò a fare delle verifiche e a sondare la CCIAA di Milano.
**A QUESTO PUNTO: **
Nel caso la cosa venga verificata con esito positivo come mi devo comportare? Nel senso: il mio Il modello I1 è già in mano alla CCIAA insieme alla domanda di licenza al comune: la CCIAA me lo fa correggere? Cioè: mi fa aggiungere la scritta **"sono escluse intermediazioni ed attività d'agenzia" ** sul modello?
(per il ritiro della domanda di inizio attività come agenzia di affari in Comune invece non dovrebbero esserci problemi)
Grazie ancora
MXT
Per rispondere alla tua domanda MXT... se scegli il 74.40.1 come ditta individuale devi iscriverti alla camera di commercio, quindi in ogni caso si può evitare tranquillamente l'agenzia di pubblicità (o agenzia d'affari).
Adrianus, forse non sono stato chiaro:
sia che scegli il 74.40.1, oppure il 74.40.2 la CCIAA ti inquadra COMUNQUE con il suo codice "agenzia di pubblicità", che prevede la sottoscrizione al comune come Agenzia d'Affari.
Lo ridico meglio:
1) Se scegli 74.40.1 "Studi di promozione pubblicitaria" la CCIAA ti inquadra con il suo corrispondente codice "Agenzia di pubblicità"
**
2) Se scegli 74.40.2 "Agenzia di concessione degli spazi pubblicitari" la CCIAA ti inquadra con il suo corrispondente codice "Agenzia di pubblicità"**
**
INSOMMA IN ENTRAMBI I CASI VIENI INQUADRATO CON LO STESSO CODICE CCIAA CHE PREVEDE LA RICHIESTA DI LICENZA AL COMUNE**
il problema è la parolina "pubblicità" che è presente in entrambi i codici AdE, e l'impiegato della CCIAA, che è un "robot" privo di inziativa e fa solo quello che gli dice il suo computer, inserendo i parametri nel suo bel computerino, ottiene sempre e comunque in risposta "Agenzia di pubblicità", "serve licenza da organo competente : Comune".
E anche se gli spieghi la situazione (come ho fatto io) lui ti risponde "ma i codici sono questi e io devo attenermi a quello che mi dice il computer"... Capito la situazione?
Secondo voi perchè la CCIAA di Milano NON risponde alle mie email di chiarimento? Semplicemente perchè **NON sanno **come risolvere la questione, dato che il computer continua a dirgli "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune", "agenzia di pubblicità -> Licenza comune".....
E poi se ne sbattono e scaricano il barile sull'istituzione Comunale dicendo "il Comune ti deve dare la licenza per Agenzia di pubblicità", non per "agenzia di affari", ignorando che per il comune queste due realtà sono la stessa identica cosa in quanto entrambre regolate dal TULPS...
Quindi, per riassumere, se anche per il codice 74.40.1 ci vuole l'iscrizione alla CCIAA in quanto vendiamo spazi pubblicitari (come dice Paolo), allora NON SE NE ESCE, la CCIAA ti chiederà SEMPRE la licenza del Comune.
NE USCIAMO?!?!?!??
Scusate non mi è chiara una cosa: per il codice di attività
codice 74.40.1 - Studi di promozione pubblicitaria
Ci vuole l'iscrizione alla Camera di Commercio o no? Il mio commercialista aveva detto di no, ma più sopra mi sembra di aver letto (scritto da qualcuno di voi) che se vogliamo vendere sti benedetti spazi pubblicitari occorre comunque l'iscrizione alla CCIAA.
EBBENE, se questa cosa fosse vera ritorniamo di nuovo d'accapo!!! In quanto Il codice con cui ti registrerebbe la CCIAA **rimarrebbe COMUNQUE **quello con la voce "Agenzia di pubblicità" che prevede per forza di cose la domanda di licenza al Comune per Agenzia d'Affari.
Quindi?
Sì, in effetti la voce:
D03 - Media buying (vendita spazi pubblicitari e servizi di controllo)
Potrebbe essere quella che fa al caso nostro.
Però ho anche appurato che un'agenzia di concessione spazi pubblicitari (codice attività 74.40.2) può avere anche spazi propri:
leggete il testo SG42U al seguente rigo:
D22 - Spazi di proprietà
voce che però nel nostro caso potrebbe essere bypassata in quanto viene specificato nel titolo:
**
Altri dati (solo se è stato compilato almeno un rigo da D11 a D15)**
Righe che in teoria nel nostro caso **non vengono compilate **perchè legate a supporti pubblicitari "tradizionali", e non a **INTERNET **(rigo D08)
Anch'io pensavo all'inizio che il codice 74.40.1 fosse il più corretto (tra l'altro essendo prestazione professionale non occorreva l'iscrizione alla camera di commercio), ma purtroppo io non potevo sceglierlo per i seguenti motivi:
Entravo in concorrenza con la mia attuale posizione di lavoro da dipendente (e quindi non potevo aprire P.IVA)
Non potevo ottenere il regime agevolato per nuova impresa in quanto "continuazione di attività già svolta in precedenza, compresa quella da dipendente".
A questo punto vi chiedo un consiglio per il mio caso:
Sapendo che tra 2 mali è sempre meglio scegliere il minore, cosa scegliereste tra:
**a) **Rimango con questo codice di attività, almeno ho il beneficio del regime agevolato nuova impresa e non corro rischi con l'azienda che attualmente mi dà lavoro come dipendente in quanto non sono in concorrenza, MA corro il rischio di beghe future per lo scorretto inquadramento della mia attività (sono o non sono un'agenzia d'affari?) e altri rischi dovuti a casini burocratici di cui abbiamo già parlato (compilazione registro affari, esposizione al pubblico del prezziario, ecc ecc)
**b) **Cambio codice di attività e chiudo l'iscrizione alla camera di commercio (in quanto non servirebbe più) evitandomi tutte le grane di cui sopra MA con il nuovo rischio di perdere il privilegio di regime agevolato "nuova impresa" e di casini con la mia attuale azienda in quanto opero in concorrenza? (domandina di corollario: ma come potrebbe la mia azienda venire a conoscenza del fatto che mi sono aperto una partita iva??)
Quale scegliereste?
Grazie
MXT
Buongiorno a tutti,
vorrei AGGIORNARVI sulla mia situazione, dato che le cose sono andate avanti:
Il comune mi ha concesso l'autorizzazione come Agenzia d'Affari, e la Camera di Commercio l'ha accettata, quindi per loro è tutto in regola e l'attività HA AVUTO INIZIO
Per chi ha dubbi sul discorso "SVOLGERE l'ATTIVITA' NEI LOCALI DI CASA": ebbene al mio Comune non interessa, mi ha fatto risolvere dicendomi di specificare nel modulo di dichiarazione dell'attività che questa viene svolta in AMBITO INTERNET. Attenzione che ho dovuto COMUNQUE indicare casa mia come sede legale della ditta perchè ci vuole un riscontro fisico per chiunque, ma, ripeto, il tutto accompagnato dalla scritta "No locali aperti al pubblico, attività svolta in Internet".
Inotre vi è ulteriore conferma leggendo questo: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=7208
A me serviva assolutamente far partire l'attività e per il momento va bene così, **MA I DUBBI RIMANGONO **e mi riservo di risolvere il tutto al più presto, anche annullando le varie richieste intraprese: Per esempio: ho qui questo benedetto Registro degli Affari e vedo che nella compilazioni mi richiedono, per ogni operazione, di indicare le generalità DEI 2 SOGGETTI per cui io sono stato intermediario. Ebbene, per un soggetto va bene (il mio cliente), ma l'altro chi indico? **ME STESSO DATO CHE IL SITO IN CUI VA A FINIRE LA PUBBLICITA' E' MIO?!??! **(questo è già un primo problema dovuto alla natura di intermediario propria dell'agenzia d'affari: ci sono 3 soggetti in gioco!!!)
Inoltre se non compilo il registro, oppure se lo compilo in modo "errato" indicando me stesso come "colui che fornisce l'impianto pubblicitario" (è l'unico modo in cui posso compilarlo al momento) e subisco un controllo, che so, tra un anno: a che problematiche vado incontro? Può sussistere che diventi soggetto moroso in quanto "dichiarato un tipo di attività che, di fatto, non è svolta" (e cioè l'intermediazione come agenzia d'affari) ?
Comunque ripeto, purtroppo a me serviva far partire subito la cosa e 'ho accettata così, ma anche il mio comune mi ha detto che se in effetti non c'è intermediazione, la mia NON è agenzia d'affari e non serviva la licenza
Allora oggi ho scritto la seguente email alla Camera di Commercio di Milano:
- La mia attività consiste nel vendere spazi pubblicitari su siti Internet di MIA proprietà.
L'Agenzia delle entrate mi ha inquadrato con codice di attività 74.40.2 -Agenzia di concessione di spazi pubblicitari, in quanto offro un servizio di vendita e NON una prestazione professionale (cioè non faccio il progetto e
la realizzazione del messaggio pubblicitario, ma mi limito a concedere uno spazio su un sito web)
Tale codice prevede l'iscrizione alla CCIAA
La CCIAA mi dice che per iscrivermi mi occorre licenza del Comune come "agenzia di pubblicità", regolamentata dal TULPS.
Il Comune dice che non può lasciarmi tale licenza in quanto inquadrerebbe la cosa come AGENZIA D'AFFARI regolata appunto dal TULPS. ma DI FATTO la mia attività NON PREVEDE INTERMEDIAZIONE (gli spazi pubblicitari li concedo su siti MIEI e non di terzi) (nota: l'attività di intermediazione è il terzo requisito dell'ART. 3 del regolamento delle agenzie d'affari per IDENTIFICARE una agenzia d'affari)
LA DOMANDA è la seguente: la CCIAA può accettare comunque la mia iscrizione come agenzia di pubblicità (quindi lasciando inalterato l'inquadramento 74.40.2 dell'Agenzia delle Entrate) senza la licenza del Comune (che non può concedere dato il punto 5) accettando una dichiarazione alternativa in cui viene specificato qualcosa del tipo "Licenza non necessaria in quanto l'attività svolta NON prevede intermediazione d'Affari"?
SONO ANCORA IN ATTESA DI RISPOSTA.
Se questa mi arriva, ve la posterò, intanto leggetevi questo che può essere utile: http://suap.provincia.fi.it/servizi/LeggiMsgForum.asp?ID=5060
Voi avete novità?
MXT
Ciao a tutti, perdonate il ritardo con cui rispondo, ma voglio aggiornarvi sula mia situazione: la sensazione è quella di essere caduto in un vortice burocratico di cui faccio fatica a vedere la luce:
Andiamo con ordine:
1) Dal sito della Agenzia delle Entrate (http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Documentazione/Le+guide+dell'Agenzia/2005/Atecofin/Note/seconda_jk#k74)
abbiamo:
74.4 PUBBLICITÀ
74.40 Pubblicità
74.40.1 Studi di promozione pubblicitaria
ideazione e realizzazione di campagne pubblicitarie: creazione di pubblicità esterna, ad es. cartelloni pubblicitari, pannelli pubblicitari, opuscoli, allestimento di locandine e vetrine, progettazione di sale d?esposizione e stand, scritte pubblicitarie su autobus e autoveicoli, ecc., attività di grafica pubblicitaria
74.40.2 Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
locazione di spazi pubblicitari, rappresentanza di mass media, ad es. la vendita di spazi pubblicitari per conto di diversi mezzi di comunicazione, pubblicità aerea, distribuzione o consegna di materiale pubblicitario o di campioni
intermediazione in servizi pubblicitari
**Dalla classe 74.40 sono escluse: **
2) **Dai documenti degli studi di settore **(li trovate qui: http://www1.agenziaentrate.it/settore/studiapprovati/sg_servizi_2005.htm)
DOCUMENTO SG42U: 74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
La nota tecnica (allegato 2) di questo studio di settore divide questa attività in vari cluster:
"I servizi offerti sono strettamente legati ai mezzi su cui avviene l'intermediazione degli spazi pubblicitari e consentono di suddividere i soggetti dello studio tra specializzati nei canali TV, radio e cinema (cluster 1), cartellonistica e affissioni (cluster 3), stampa quotidiana e periodica (cluster 4 e 5) e despecializzati (cluster 2)."
Dunque il mio (nostro) caso sembra rientrare nel cluster 2, che recita:
CLUSTER 2 - AGENZIE DI CONCESSIONE DESPECIALIZZATE
NUMEROSITÀ: 114
I soggetti appartenenti a questo cluster sono di piccole dimensioni e presentano un'ampia offerta di servizi, che va dall�attività di intermediazione di spazi/tempi su vari mezzi all�attività di consulenza e assistenza per la realizzazione delle campagne pubblicitarie (22% dei ricavi in media), non facendo registrare nessuna specializzazione prevalente.
Per effetto di tale circostanza il mercato di riferimento è costituito da differenti tipologie di clienti: dagli utenti diretti (58%), alle agenzie di pubblicità (11%) ed altri soggetti (23%) e l'area di svolgimento dell'attività è locale, essendo circoscritta principalmente all'ambito provinciale e regionale (fino a 3 regioni).
La struttura organizzativa è snella, per quanto riguarda gli spazi questi sono rappresentati esclusivamente da uffici per un totale di 37 mq. Si tratta prevalentemente di società di capitali (43% dei casi) e ditte individuali (39%), e, in minor misura, di società di persone (18%); risulta impiegato nell'attività generalmente un solo addetto.
Che traccia perfettamente il profilo della mia attività.
Tralascio lo studio di settore legato al codice 74.40.1 Studi di promozione pubblicitaria che, pur contemplando nello specifico un apposito cluster dedicato ESCLUSIVAMENTE al canale Web (cluster 4), non combacia con la nostra attività di vendita spazi pubblicitari, essendo legato al caso delle prestazioni professionali, e quindi progettazione, realizzazione e creatività del messaggio pubblicitario.
Insomma il codice attività 74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari sembra proprio essere il più adatto per il mio inquadramento, anche perchè mi permette di non essere in concorrenza con la mia attuale posizione di dipendente presso una società di sviluppo siti, e mi permette di ottenere il regime agevolato per nuove attività in quanto "non continuazione" di attività che sto svolgendo come dipendente.
3) PROBLEMA:
Mi rivolgo ad un commercialista il quale mi apre la PIVA con suddetto codice, ma non riesce a concludere la registrazione allla CCIAA in quanto questi gli dicono che per quel tipo di attività ci vuole la licenza del Comune.
E qui inizia l'odisse burocratica:
Vado in comune e in un primo momento non sanno cosa fare, e poi decidono per una DICHIARAZIONE INIZIO ATTIVITA' PER AGENZIE DI AFFARI.
Il problema sono le conseguenze di questo modulo che vi elenco qui:
RELATIVI PROBLEMI:
Tutte queste complicanze mi demoralizzano e alora MI RECO DI PERSONA IN CAMERA DI COMMERCIO AD ESORRE IL MIO CASO: In risposta mi dicono che sono quelli del comune che sbagliano in quanto non mi devono inquadrare con la voce "agenzia pubblica di affari vari" regolata dall'art 115/120 TULPS, ma con la voce "AGENZIA DI PUBBLICITA'" regolata dal R.D. 773/31.
Riporto la risposta in comune e questi mi dicono "si, ok il R.D. 773/31 MA DI QUALE ARTICOLO?" Anche "l'agenzia pubblica di affari vari rientra comunque nel R.D. 773/31 con specifico articolo 115.
Insomma concludono dicendomi di farmi dire da quelli della camera di cmmercio A QUALE ARTICOLO DEL TULPS SI RIFERISCE LA VOCE "agenzia di pubblicità".
Scoraggiato da questi continui scaricabarili scrivo una mail direttametne alla camera di commercio di milano, ve la riporto qui:
Buongiorno!
PREMESSA: problema URGENTE in quanto sta per scadere (a giorni) il limite di
30 giorni per presentarvi la domanda di iscrizione CCIAA
SITUAZIONE: ho aperto partita iva con il seguente codice attività:
74.40.2 - Agenzie di concessione degli spazi pubblicitari
La stessa prevede iscrizione alla Camera di Commercio.
La Camera di Commercio non accetta l'iscrizione se questa non è accompagnata
da LICENZA del Comune
PROBLEMA: il comune non sa come "inquadrarmi", non sa quale modulo
utilizzare per questa licenza.
Tenta di inquadrarmi come "AGENZIA PUBBLICA D'AFFARI VARI", con una serie di
conseguenze burocratiche insostenibili (vidimazioni registri, prezziari,
locali, ecc ecc).
La Camera di Commercio di XXX mi dice che quello non è l'inquadramento
giusto, ma di utilizzare l'inquadramento "AGENZIA DI PUBBLICITA'", regolato
dal R.D. 773/31.
La domanda è: ok per il R.D. 773/31, ma QUALE ARTICOLO?!??, altrimenti il
comune ancora non sa come muoversi (infatti anche "agenzia pubblica di
affari vari" rientra nel R.D. 773/31, ma con articolo115/120).
E LA LORO RISPOSTA:
Egregio Signore,
premettiamo che il soggetto qualificato tenuto a risolverLe iil quesito è
il responsabile del procedimento-capo ufficio della sede alla quale si è
rivolto: noi non siamo autorizzati a sostituirlo nè abbiamo la qualifica
funzionale per farlo.
In ogni caso per aiutarLa notiamo che:
Insoma anche questi aggiungono casino al casino tirando in ballo la voce "concessionario pubblicitario" e mettendomi ulteriori dubbi
provate a digitare la parola chiave "concessionario" al seguente link: http://www.mi.camcom.it/external_site.jsp?page=43565 per capire cosa intendo... Le ultime due voci che escono dalla ricerca sono quelle che ci interessano: "agenzia di pubblicità" e "concessionario pubblicitario". Quest'ultimo tira in ballo agenzie che collaborano con emittenti televisive e radiofoniche o con testate giornalistiche e mi consigliano di non mettere questa voce nell'iscrizione alla CCIAA altrimenti rischio che debba iscrivermi al R.O.C. (Registro Operatori della Comunicazione): NOOOOOOOOOO!!!
Allora vado sul sito del ROC (http://www.agcom.it/faq/faq_roc.htm) e scrivo una la seguente mail:
"Chi apre con codice 74.40.2 Agenzie di concessione di spazi pubblicitari è OBBLIGATO a fare l'iscrizine al ROC anche se non ha contatti con emittenti televisive e/o radiofoniche e con testate giornalistiche ma vuole solo vendere spazi pubbicitari su siti tematici tipo "gli apassionati del cane" ?
NOn ho ancora ricevuto risposta, ve la riporterò nel caso.
Insomma è un MACELLO assurdo.. Possibile che uno con tutte le buone intenzioni di questo mondo, per fare le cose per bene e in regola, si trovi davanti a tutte queste difficoltà, cavilli burocratici e incertezze assolute? Vien voglia di abbandonare tutto...
In ogni caso penso che farò così:
Purtroppo non ho pià tempo da perdere perchè tra 5 giorni mi scade il tempo limite massimo per denunciare l'attività alla CCIAA, altrimenti devo pagare al multa.
Perdonate questo mio lunghissimo post, che più che altro è uno sfogo, ma spero possa servire a qualcuno con le mie medesime intenzioni imprenditoriali, oppure che serva a smuovere qualche anima pia che sappia darmi RISPOSTE CERTE a tutti i quesiti di cui sopra.
Infinitamente grazie
MXT
Buongiorno a tutti!
Sono nuovo da queste parti ma, leggendo i vari post, ho già avuto modo di apprezzare l'elevato impegno professionale nel far chiarezza sui lati oscuri di leggi/fisco nel settore internet.
Vi espongo il mio problema:
Ho aperto PIVA con codice di attività 74.40.2 "AGENZIE DI CONCESSIONE DEGLI SPAZI PUBBLICITARI" con l'intento di sviluppare un piccolo business (il mio vero lavoro è un altro) vendendo spazi pubblicitari su Internet, attraverso portali tematici di mia creazione.
Per registrarsi alla **Camera di Commercio **questi ultimi mi chiedono copia della domanda di licenza presso il mio comune di residenza.
In comune non sapevano che fosse e, dopo indagini varie, decidono per una "dichiarazione di inizio attività" per AGENZIE D'AFFARI.
Il problema è che la normativa vigente (art. 120 TULPS) OBBLIGA gli esercenti le pubbliche agenzie a tenere un registro giornale degli affari ed a tenere permanentemente affissa la tabella delle operazioni con la relativa tariffa. La stessa normativa prevede inoltre che non è possibile fare operazioni diverse da quelle indicate nella tabella predetta ne ricevere compensi maggiori di quelli indicati nella tariffa
Vada per il registro, posso anche comprarlo (non ancora capito che diavolo devo registrarci sopra), **ma il PREZZIARIO? **
Vi spiego meglio:
la mia attività non può prevedere un prezziario universale: non sono mica un barbiere! I prezzi al cliente dipendono da troppe variabili:
Alle mie argomentazioni il comune non transige: la legge lo prevede e bisogna farlo: COSA FACCIO?!?!? Come diavolo posso redigere un prezziario che non è possibile redigere?
Inoltre, allacciandosi al caso Google ADSENSE: se mettessi solo questa forma di pubblicità come sarebbe il prezziario? ALLA FINE I PREZZI LI DECIDE GOOGLE NEI SUOI SPAZI e non sono mai bene definiti: dipendono da un complesso algoritmo matematico e non li decido io!!!
CHE FARE?
Conoscete qualcun altro che ha aperto PIVA con il mio stesso codice di attività?
VI RINGRAZIO INFINITAMENTE per le eventuali delucidazioni.
MXT