Gentili utenti,

pongo qui la mia domanda, sapendo comunque di aver bisogno di un parere esperto del settore anche fuori dal forum.
In ogni caso, un titolare di ditta individuale iscritta all'albo artigiano, in vista di una futura variazione di attività può ottenere tramite Comunica, la cancellazione dall'albo senza cancellare la Partita iva?
Attualmente non svolgo più il lavoro (ambito edilizio) che richiedeva l'iscrizione all'albo, ma per comodità vorrei mantenere il mio numero di partita iva (non mi dilungo ma nel giro di una manciata di mesi aprirò un'attività di commercio elettronico)

Più in particolare mi chiedevo se come nel caso dell'iscrizione di nuove imprese, la mia posizione potesse essere considerata inattiva, fino al momento in cui, elaborate meglio le mie intenzioni future, avessi potuto definire meglio la mia posizione.

Vi ringrazio

Dm

ammetto di essere stato poco chiaro e si vorrei la sanzione più salata, o meglio come è giusto che sia di solito, al 10%, non tanto per pagare più del dovuto, ma per usufruire della rateazione relativa a somme superiori a 5.000 euro.

Comunque, è un avviso telematico, ed ho già contattato il CIVIS, ma con risposte quantomeno inutili (secondo me neanche hanno letto quello che ho scritto).

Secondo me, e faccio esempio, se un tizio x deve 2000 euro mettiamodi IRPEF perchè non pagate (e li deve senza giustificazioni) la sanzione deve essere di 200 (10%) non di una cifra che con le percentuali note non centra nulla.

Grazie, a presto

Chiedo scusa se posto in una sezione non idonea.

Ho ricevuto un avviso telematico dall'Ade una settimana fa, del quale non contesto somme ed importi da versare.
Il dubbio riguarda la sanzione (cod. trib. 9012) relativa ad una quota IRPEF che non avevo versato.
Non dovrebbe essere del 10% (1/3 della sanzione ordinaria)?

Facendo rapidi calcoli nell'avviso hanno indicato una sanzione corrispondente ad una cifra (circa 4%) a me sconosciuta.

A chi devo rivolgermi per far correggere l'errore (se esiste) che mi consentirebbe di usufruire di una rateazione più agevolata?

Grazie

@studionicola said:

Non è necessario variare la residenza.
Può indicare nel quadro dedicato alla sede dell'attività l'indirizzo presso il quale svolgerà l'attività.
Nel suo caso non è necessario che figuri nel contratto d'affitto.

Grazie per la risposta, ma constatato quello che affermi, mi sorge un dubbio.

Fermo restando che dovrò comunque per correttezza avvertire colui che mi affitta casa, a che titolo la mia attività ha diritto di avere come sede un luogo in cui non risiedo?
Avrò bisogno di un accordo scritto con chi già ci risiede, di cambiare solo domicilio, o semplicemente solo l'indicare quella come sede attività basta e avanza?

Sapevo della non obbligatorietà del quadro I, ma la mia domanda era anche rivolta alla successiva compilazione della SCIA comunale dove credo sia obbligatorio indicare una sede logistica (chiamiamola così)

Grazie!

Buongiorno a tutti.
Sto intraprendendo pian piano, la strada dell'apertura di un ecommerce.
Conosco la prassi burocratica (essendo già una P. IVA) ma ci sono comunque dubbi che spero di risolvere.
Riguardo al mod. AA9-10 ed al quadro I, come comportarsi nella compilazione?

Vi spiego i miei dubbi:

Attualmente risiedo in famiglia, ma ho intenzione di svolgere quest'attività nell'abitazione in cui risiede la mia ragazza.
Questo è un primo dubbio, come devo comportarmi?
Cambiare residenza, o esiste un modo per mantenere la residenza ma far risultare come sede dell'attività l'altra abitazione?
Inoltre, dato che la mia ragazza ha un contratto di locazione in cui io non sono iscritto, credete sia necessario modificarlo?

Mi scuso per il profluvio di richieste, spero di ricevere qualche risposta.

Salve a tutti, mi chiamo Diego, da lettore "fantasma" qual'ero prima non avevo modo di condividere con voi pensieri e dubbi, spero che da oggi questo accada con più frequenza.
Buon Forum a tutti.