Buonasera, è qualche tempo che sbircio questo forum e questa sera ho deciso di provare a chiedere qui un aiuto...o anche solo un parere.
Mi scuso in anticipo per quella che sarà la lunghezza del post: voglio cercare di essere chiara e oggettiva, ma l'esasperazione è tanta.
Da dieci anni i rapporti fra i vicni di casa - condividiamo una bifamigliare - e la mia famiglia sono a dir poco tesi: dopo una breve parentesi di "buon vicinato" hanno iniziato a calunniarci per il paese, a denigrarci, nonostante non ve ne fossero motivi. All'epoca abbiamo deciso di passarci sopra, credendo che si sarebbero stancati e che non fosse il caso abbassarci al loro livello...invece...
Sono stati anni di vari dispetti, denunce anonime, cose di per loro solo fastidiose e sgradevoli perchè ogni loro tentativo di denuncia ( dal cane che doveva essere "maltrattato" dato che abbaiava...per colpa dei loro gatti, fra parentesi...ai rumori dei lavori di ristrutturazione eccessivi, che invece erano perfettamente nei limiti e in orari che non dessero fastidio esagerato...) faceva un buco nell'acqua: nonostante il loro usare paroloni ed appellarsi alla Cassazione e alle sue sentenze, si è sempre scoperto che io e la mia famiglia eravamo nel giusto. E li abbiamo sempre ignorati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è recente: hanno, infatti, preteso che noi provvedessimo a potare una siepe di gelsomino che divide le nostre terrazze. Il fatto è che la siepe stessa era stata oggetto di un accordo verbale al momento del loro trasferimento: all'epoca ci chiesero il favore di LASCIARE CHE LA SIEPE buttasse germogli anche dal loro lato, in modo da garantire la privacy di entrambi i nuclei famigliari.
Ovviamente l'accordo non vide altri testimoni che mio padre, me e il pater familia dall'altra parte. Oggi nega di aver mai detto una cosa del genere.
Ammetto che non avrei avuto grandi problemi a potare la siepe se me l'avessero chiesto in maniera gentile: il loro mandare una raccomandata in tono quasi intimidatorio e citando cause che, francamente, c'entrano poco con il nostro caso, mi fa imbestialire.
Non c'è un modo per "obbligarli" a non mentire sull'accordo stabilito?
Il fatto che per oltre dieci anni abbiano loro stessi curato la siepe in questione, si siano occupati da soli di potare gli eccessi dal loro lato e che non abbiano piantato nulla nelle fioriere proprio perchè potevano "sfruttare" questa barriera già esistente... non esiste una sorta di "tacito assenso", per il quale non possano farsi valere ORA, solo per dispetto e per "umiliarci" con la loro "forza e superiorità"?
Ringrazio in anticipo chiunque possa consigliarmi...e scusate ancora la lunghezza!
EDIT: so che il diritto in materia è abbastanza complesso e contraddittorio, mi basterebbe anche solo sapere DOVE guardare..grazie mille, di nuovo