Non devi fare nulla, se rispetti i requisiti richiesti sei, naturalmente, parte dei nuovi minimi. Permane la facoltà di applicare un regime diverso.
mini120
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RE: Contribuenti minimi e fatturazione 2012
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RE: Fattura a cavallo 2011/2012 (problema ritenuta) per Minimi/SuperMinimi -
Giustamente per il tuo cliente vale come operazione 2011, entro il 16 gennaio pv dovrà versare la ritenuta e ti invierà l'anno prossimo una dichiarazione con la ritenuta applicata che, ritengo, godrai come credito d'imposta. per te l'operazione vale come 2012, quindi sei a credito del 15%.
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RE: Contribuenti minimi e fatturazione 2012
Io ho scritto così:
"Compenso esente da IVA e NON assoggettato a Ritenuta d'acconto ma a imposta sostitutiva, ai sensi dell'art. 1 , comma 100, della Legge 24 Dicembre 2007, n. 244 e dell'art. 27, commi 1 **e **2 del D.L. 06 Luglio 2011, n.98 (Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n. 185820 del 22 Dicembre 2011, paragrafo 5.2)."
Saluti -
RE: Contribuenti minimi e fatturazione 2012
Non sarei fiducioso sul chiarimento in quanto da un punto meramente fiscale gli importi non cambiano. Mi spiego se tu hai una lettera incarico con compenso 100 - ritenuta 20 = netto 80
alla società fino adesso sei costata 100, solo che 80 te li dava a te e 20 allo stato per tuo conto.
Oggi l'AdE ci dice che alla società costi comunque 100 (quindi nulla cambia fiscalmente) e te li deve dare tutti non deve + farti il "piacere" di anticipare allo stato nulla. L'AdE ha solo cambiato la distribuzione degli importi non gli importi: pure io ho lettere d'incarico ante provvedimento ma le società a cui mi rivolgo mi dicono che per loro pagare me (totalmente) o lo stato in quota parte nulla cambia...
Forse devono chiarirsi, alla luce delle nuove regole, i rapporti tra professionista e società cliente: l'AdE penso non aggiunga altro... -
RE: Contribuenti minimi e fatturazione 2012
gentile non sono un esperto, ma mi attengo alle richieste del Provvedimento.
Sono nella tua stessa situazione e il provvedimento dello scorso 22 Dicembre, n°185820, al paragrafo 5.2 dice:
"5.2. I ricavi e i compensi relativi al reddito oggetto del regime, non sono assoggettati aritenuta d?acconto da parte del sostituto di imposta. A tal fine i contribuenti rilascianoun?apposita dichiarazione, dalla quale risulti che il reddito cui le somme afferiscono è soggetto ad imposta sostitutiva".
Il provvedimento in sè qualche piccola istruzione la da: proprio perchè il redigere nota di credito e successiva nuova fattura farebbe slittare i termini di incasso, io personalmente mi sto adoperando per dichiarare (faccio allegare la dichiarazione alla fattura originale con scritte del tipo... "tale dichiarazione costituisce parte integrante della fattura.....). Da un punto di vista fiscale nulla cambia in quanto se non ti hanno pagato non hanno ancora versato alcuna ritenuta; neppure gli importi cambiano....
Sia chiaro, questo è il mio modus operandi.... il provvedimento richiede una dichiarazione e io dichiaro.....Per il secondo punto io ho scritto:
Compenso esente da IVA e non assoggettato a Ritenuta d'acconto ma a imposta sostitutiva, ai sensi dell'art. 1 , comma 100, della Legge 24 Dicembre 2007, n. 244 e dell'art. 27, commi 1 e 2 del D.L. 06 Luglio 2011, n.98 (Provvedimento Direttore Agenzia delle Entrate n.185820 del 22 Dicembre 2011). -
RE: Acquisto auto
Esattamente, deduci 6.000 euro.
Fonte:Circolare 7/E Agenzia delle Entrate del 28/01/2008. A pagina 10 quesito b, dice:
Si conferma in questa sede quanto precisato nella circolare n. 73/E e
ribadito nella risposta al precedente quesito, e cioè che i beni strumentali ad uso
promiscuo (autovetture e telefonini) rileveranno ai fini della determinazione del
valore complessivo degli acquisti di beni strumentali (15.000 euro) in misura pari
al 50 per cento dei relativi corrispettivi, al netto dell?eventuale Iva indetraibile.Saluti
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Acquisto auto
Buongiorno, ho ordinato l'auto nuova e sono un professionista con p. iva nel regime dei minimi. Ho un piccolo dubbio: per dedurre il 50% dell'imponibile costo auto devo per forza "intestare" l'auto come "partita iva" o posso semplicemente acquistarla da privato e comunque portarmi a casa la deduzione al 50%?
Grazie infinite per i chiarimenti
Alessandro -
RE: iva sui rimborsi
Grazie CONTE77 per il riscontro.... è quello che mi ci voleva: un interpretazione utile.... visto che non c'è una previsione normativa. Buon lavoro
Alessandro PD -
iva sui rimborsi
Bentrovati a tutti/e,
non trovando esito una mia precedente richiesta provo a riformularla esemplificando il tutto (forse la forma della precedente non era proprio corretta).
Si supponga che un consulente abbia accordato un compenso a giornata per euro 500+ iva a giornata. Tra l'altro l'accordo prevede il rimborso a piè lista di oneri di vitto e alloggio ed inoltre un rimborso al km per euro 0,10+iva.
Ipotizzando un riomborso per vitto/alloggio pari a 100 (all incluse, anche iva) e 100 km di percorrenza, secondo Voi, la fattura corretta è la A o la versione B:A) Compenso 500
Alberghi 100
0,10x100 10Totale 610
- rit acc
Netto
oppure
B) Compenso 500
Alberghi 100
0,12x100 12Totale 612
- rit acc
Netto
Come si vede il problema è emerso con il rimborso dei chilometri: so benissimo che i contribuenti minimi **non addebitano l?IVA ** a titolo di rivalsa (infatti il compenso è limitato ai 500 euro senza iva) ma il rimborso al Km, a parere di chi scrive, è configurabile come costo "vivo". Infatti per pranzi di lavoro, alberghi, il problema non si pone: si addebita il costo totale comprensivo di iva (se spendo 11 euro al ristorante, ne chiedo a rimborso 11 e non 10, cioè la base imponibile); la stessa cosa dovrebbe essere per i Km. Invece a parere della ditta cliente devo fatturare il rimborso al Km senza Iva, cioè 0,10, perchè non la "recupera". Ma allora lo stesso discorso varrebbe per l'iva delle prestazioni alberghiere...
Chiedo conforto da parte vostra: una vostra opinione... un'interpretazione o... magari la verità.... Grazie
Alessandro PD - rit acc
-
rimborsi chilometri ed IVA
Buongiorno a tutti.
Sono un contribuente minimo che da inizio anno si è accordato con una ditta cliente. La ditta ha stipulato una convenzione standard con tutti i consulenti: tra i vari aspetti regolati uno riguarda il rimborso km. L'accordo prevede, uguale per tutti, un rimborso chilometrico di euro 0,10 + iva. Ora fatta la prima fattura alla ditta mi è venuto naturale mettere a rimborso Km 0,12 (cioè 0,1 + iva): la ditta cliente dicendo che per lei l'iva è indetraibile, da contribuente minimo devo mettere solo 0,10. A questo punto ho fatto l'esempio di rimborso pasti: se al ristorante spendo 11 euro, a rimborso, in fattura, inserisco 11 euro e non 10 (senza iva). Chiedo aiuto: io l'iva la sostengo e mi vien naturale rovesciarla al cliente. Chi mi aiuta? Quale il comportamente corretto: metto o non metto l'iva sul rimborso chilometrico?
Grazie
Alessandro PD