Salve,
un piccolo imprenditore nel settore commercio, senza dipendenti, deve pagare l'irap e presentare la relativa dichiarazione?
Aldilà delle sentenze, come si comporta in merito l'agenzia delle entrate?
Salve,
un piccolo imprenditore nel settore commercio, senza dipendenti, deve pagare l'irap e presentare la relativa dichiarazione?
Aldilà delle sentenze, come si comporta in merito l'agenzia delle entrate?
@ascariello said:
ciao micimax e benvenuto nel forum,
tutte le spese relative ad abitazione ad uso promiscuo (casa + ufficio) possono essere dedotte nella misura del 50% se sono state da te sostenute (indipendentemente dalla percentuale di possesso dell'abitazione).
Per i riferimenti di legge puoi confrontare il dl 98/2011 e l'art. 54 tuir comma 3.
saluti
Ciao, purtroppo sono costretto a ritornare sull'argomento in quanto l'ade mi risponde facendo riferimento alla quota di possesso dell'immobile. L'art. 3 del TUIR non dice niente al riguardo. La mia domanda era relativa al pagamento della TARI ed alla possibile deduzione del costo al 50%. Naturalmente anche l'ade mi risponde positivamente, tuttavia mi precisa che in realtà posso dedurre solo il 50% del 50% in quanto, pur avendo sostenuto interamente il costo, la mia quota di possesso dell'immobile è del 50%.
Buongiorno, dato che si tratta di spese anticipate dal professionista, devono essere inserite. L'ammontare lordo corrisposto al punto 4. Le spese esenti al punto 7, indicando il relativo codice al punto precedente. Il cliente ha diritto a ricevere la specifica analitica delle spese anticipate.
salve,
un piccolo chiarimento per cortesia: un piccolo commerciante, imprenditore individuale, ha un insegna "nome di fantasia" ma è registrato all'ade e cciaa con "nome e cognome".
Al fine di poter intestare scontrini e fatture con "nome di fantasia di nome e cognome" è sufficiente dichiarare l'insegna in cciaa e quindi all'ade, o è necessario effettuare una variazione della denominazione della ditta?
Grazie
Salve,
qualora un soggetto svolga due attività, entrambe di tipo professionale, nella fattispecie amministratore di condominio e avvocato, in base all'art. 36 dpr 633/72 non dovrebbe avere contabilità separate. Tuttavia, in questo caso, trattandosi di un contribuente minimo, non deve proprio tenere una contabilità. Mi chiedevo, invece, per quanto riguarda i costi da portare in deduzione: è possibile determinare un solo reddito complessivo e quindi dedurre tutti i costi delle due attività professionali indistintamente? quindi sarà compilato un solo quadro LM in Unico? grazie
Salve a tutti,
ho un dubbio su un caso un po' particolare: è possibile che un imprenditore conferisca, nella medesima lettera di incarico, lo svolgimento del medesimo incarico professionale a due professionisti distinti? o meglio, i due professionisti lavorano di fatto nello stesso studio, ma hanno ognuno la propria partita iva, non si stratta di stp. L'imprenditore comunque vorrebbe dare l'incarico ad entrambi. è possibile?
grazie per la risposta e complimenti per questo magnifico forum
Salve a tutti,
sono un professionista nel regime dei minimi ex d.l. 98/11. Ho la sede dell'attività c/o la mia abitazione. Sono proprietario dell'abitazione al 50%.
So che potrò dedurre dal reddito solo 25% della rendita catastale.
Tuttavia, se le utenze sono a me intestate e le pago con il mio c/c, potrò dedurre il costo relativo al 50%?
Non trovo niente a conferma di quanto sto chiedendo, ma nemmeno qualcosa che confermi il contrario. Pertanto, io sostengo che qualora io paghi interamente l'utenza, ho diritto di dedurre il costo al 50% indipendentemente dalla quota di possesso.
Qualcuno può confermare o smentire quanto da me scritto in base fonti affidabili, quali leggi o circolari?
grazie per l'aiuto.