Infatti riguarda i solai, ma i balconi incassati sono considerai tali
michelaf
@michelaf
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RE: responsabilità per infiltrazioni
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RE: responsabilità per infiltrazioni
Dire che le spese devono essere ripartite per tutti i condomini proprio no...
vedi l'art. 1125 c.c. -
responsabilità per infiltrazioni
Salve a tutti.
Ho acquistato casa a novembre 2014 e la sto ristrutturando. Per vetustà si sono manifestate infiltrazioni sotto al balcone (su cui non sto lavorando), pertanto, avendo gli operai i casa, provvederò ovviamente a rifare anche l'impermeabilizzazione. Trattasi di balcone incassato e non aggettante.
Domanda: prevale l'art. 1125 (che si applica ad opere di riparazione e ricostruzione conseguenti a naturale degrado o vetustà) per cui il proprietario sottostante dovrà partecipare al 50% alle spese di rifacimento impermeabilizzatone ed ognuno dovrà poi pensare alle finiture (io per il pavimento, lui per intonaco e pitturazione sottostanti), oppure prevale il risarcimento del danno (per cui dovrò pagare tutto io, anche il danno sottostante)?
Ripeto che il balcone è incassato nel perimetro dei muri portanti dell'edificio, pertanto la soletta del balcone dovrebbe essere ritenuta prolungamento del solaio divisorio tra i due piani.
Help!!!!
Grazie.. -
RE: acquisto casa con vizi occulti
Sul preliminare non c'è scritto nulla sugli impianti, o meglio nessuna annotazione. Poi in questo caso si tratta di immissioni abusive altrui.
Spero si risolvere bonariamente, con una soluzione tecnica...
grazie... -
acquisto casa con vizi occulti
Ciao a tutti!
In procinto di stipulare il compromesso per acquisto casa (caparra già corrisposta), ieri mi sono accorta anche dalle tubazioni del cucinotto (dotato dunque di soli scarichi di acque grigie), fuoriusciva cattivo odore fecale. Avuta conferma che il proprietario del piano di sopra ha realizzato un bagno (le cui acque fecali si immettono negli scarichi di acque grigie), mi sono allarmata ed ho chiesto subito un incontro con l'attuale proprietario e con l'agenzia immobiliare.
Premesso che non voglio creare problemi ai condomini (credo che anche altri abbiano realizzato un bagno nel cucinotto), che non voglio ovviamente perdere i soldi della caparra, che vorrei comprare quella casa, che non voglio fare causa a nessuno, mi trovo in serie difficoltà.:?
Vorrei dunque avere l'incontro con il proprietario e l'agenzia già con le giuste informazioni in merito alla vicenda.
Dato che il cattivo odore si è manifestato solo quando mi trovavo nell'appartamento subito dopo che il proprietario sovrastante aveva usato il bagno, trattasi di vizi occulti? nell'ipotesi in cui ritenessi tecnicamente non superabile il problema, posso richiedere la restituzione della caparra senza pagare il doppio? posso essere risarcita dei soldi spesi per l'apertura della pratica del mutuo (che tra l'altro sta avendo esito positivo)?
ovviamente nell'incontro mi saranno prospettate dal proprietario le soluzioni per risolvere il problema, presumo con opportuni sifoni, ma questo è un aspetto tecnico di cui sto chiedendo già altre informazioni...
Grazie per le vostre risposte...
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Danno per inadempimento contrattuale
Oggetto: montaggio di infissi in una scuola da parte della ditta privata B, in virtù del contratto di subappalto fra A (committente privato) e B.
La ditta B accumula ritardi (oltre la data prevista di ultimazione delle opere) e poi abbandona il cantiere.
Il contratto fra A e B prevede una penale di ? 200 al giorno per ritardo, mi si chiede di calcolare le penali per i ritardi del completamento delle opere subappaltate, oltre maggior danno.Domande:
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la penale di 200 euro al giorno tiene già conto: del mancato utile da parte di A, delle maggiori spese generali (dato che i tempi di consegna della scuola finita da parte di A al Comune sono conseguentemente slittati), della maggiore incidenza delle attrezzature, della maggiore spesa per personale di cantiere? Oppure tutte queste voci devono essere considerate puntualmente a parte ed aggiungersi poi ai 200 euro al giorno?
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cosa si intende per "maggior danno"? La ditta A si è dovuta rivolgere ad altre imprese per il completamento dell'opera, pertanto per maggior danno si intende l'importo speso per tali completamenti?
Secondo me il calcolo è questo:
200 ?/giorno x giorni di ritardo fino all'abbandono del cantiere da parte di B + importo lavori di completamento da parte di altre ditteGrazie!
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Parcella procuratore legale
Nel caso che espongo io sono la cliente. Se in una sentenza il Giudice ha riconosciuto che le spese legali (onorari, diritti e spese) pari a ? 1.000 a favore del mio avvocato siano a carico della mia controparte soccombente, lo stesso avvocato può decidere di non volerle chiedere al debitore ma di richiederle a me cliente, con una nota spese di onorari, diritti e spese (diversamente ripartiti, ma la cui somma è pari a ? 1.000)? Ovvero, c?è il vincolo di solidarietà fra il cliente e la controparte debitrice riguardo al debito che vanta l?avvocato?
L'art. 93 c.p.c. non dice nulla a riguardo.
Per di più, per il suo personale credito il mio avvocato l'anno scorso ha anche inoltrato un suo atto di precetto alla parte soccombente, senza esito. Poi ha abbandonato la faccenda dicendo di non voler seguire più la cosa e mi ha inoltrato appunto la sua parcella.
Premetto che io diedi all?avvocato ? 200 all?inizio del giudizio.
Allora, qualcuno dice che ?in alternativa? l?avvocato possa chiedere al cliente il suo credito... ma è prassi o è legge?
In sentenza è riportato che l'attribuzione di ? 1.000 sono "in favore della parte attrice (io), con attribuzione del procuratore dichiaratosi anticipatario", dunque io che titolo avrei per chiedere alla parte soccombente gli ? 1.000 oltre al mio credito di ? 900 (ho vinto il giudizio e sono creditrice di ? 900), se l?avvocato non ha dichiarato la formale rinuncia?
Aggiungo che l'avvocato non ha fatto valere "l'alternativa" rigirandomi le esatte spettanze della sentenza, ma ha formulato una sua specifica parcella quindi con duplicazioni di voci rispetto al provvedimento!
Grazie per l'attenzione. -
Parcella procuratore legale
Nel caso che espongo io sono la cliente. Se in una sentenza il Giudice ha riconosciuto che le spese legali (onorari, diritti e spese) pari a ? 1.000 a favore del mio avvocato siano a carico della mia controparte soccombente, lo stesso avvocato può decidere di non volerle chiedere al debitore ma di richiederle a me cliente, con una nota spese di onorari, diritti e spese (diversamente ripartiti, ma la cui somma è pari a ? 1.000)? Ovvero, c?è il vincolo di solidarietà fra il cliente e la controparte debitrice riguardo al debito che vanta l?avvocato?
L'art. 93 c.p.c. non dice nulla a riguardo.
Per di più, per il suo personale credito il mio avvocato l'anno scorso ha anche inoltrato un suo atto di precetto alla parte soccombente, senza esito. Poi ha abbandonato la faccenda dicendo di non voler seguire più la cosa e mi ha inoltrato appunto la sua parcella.
Premetto che io diedi all?avvocato ? 200 all?inizio del giudizio.
Allora, qualcuno dice che ?in alternativa? l?avvocato possa chiedere al cliente il suo credito... ma è prassi o è legge?
In sentenza è riportato che l'attribuzione di ? 1.000 sono "in favore della parte attrice (io), con attribuzione del procuratore dichiaratosi anticipatario", dunque io che titolo avrei per chiedere alla parte soccombente gli ? 1.000 oltre al mio credito di ? 900 (ho vinto il giudizio e sono creditrice di ? 900), se l?avvocato non ha dichiarato la formale rinuncia?
Aggiungo che l'avvocato non ha fatto valere "l'alternativa" rigirandomi le esatte spettanze della sentenza, ma ha formulato una sua specifica parcella quindi con duplicazioni di voci rispetto al provvedimento!
Grazie per l'attenzione.