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    • Il rumore del colore. Aperissage alla galleria Vista

      Sabato 10 settembre 2011** s?inaugura alle ore 19.00 presso la Galleria Vista in via Ostilia 41 a Roma, la mostra collettiva ?Il Rumore del Colore? degli artisti: Aurelio Biocchi, Maria Teresa Capelli, Giorgio Carnevali, Tommaso Liuzzi, Marco Pira, Lino Porrari, Reseda Orrù, Marco Sciarpa**

      [CENTER][CENTER]Centro d?Arte Vista[/CENTER][/CENTER]

      [CENTER][CENTER]Presenta[/CENTER][/CENTER]
      IL RUMORE DEL COLORE

      [CENTER][CENTER]Mostra collettiva[/CENTER]
      [CENTER] [/CENTER][/CENTER]
      **DURATA: **dal 10 settembre al 23 settembre 2011
      **INAUGURAZIONE: **sabato 10 settembre ore 19.00
      **ORARI: **dal lunedì al venerdì 15.00 ? 20.00; sabato 16.00 ? 20.00
      **LUOGO: **Galleria Vista, via Ostilia 41 (Colosseo), Roma
      **CURATRICE: **Michela Melis
      **INFO: **[EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]; www.vistatv.it
      TEL: 0645449657
      ?Vista? è un centro dedicato all?arte e alla comunicazione che nasce dall?esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell?organizzazione di eventi d?arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all?ombra della splendida cornice del Colosseo.
      In questo contesto Vista presenta la mostra collettiva ?IL RUMORE DEL COLORE? curata da Michela Melis.
      Spesso la parola rumore è associata a qualcosa di negativo, ad una sensazione di fastidio. Perché dunque utilizzare tale termine associato all?arte, e in particolare, al colore?
      Il tema della mostra mi è balenato alla mente guardando le opere di Van Gogh: il colore ha una tale forza che trascende la forma. Ciò che colpisce i sensi dell?osservatore è il colore in tutta la sua forza, la sua energia.
      Con ?Rumore del colore? intendevo proprio questo: il senso primordiale, carnale dell?opera si risolve nell?espressività estrema del colore, nell?energia che cattura lo spettatore, invitandolo ad andare oltre la forma e lo spazio, parlandogli direttamente con una comunicazione diretta e concreta.
      Il rumore del colore è come il rumore del mare e del vento: suoni armonici che hanno in sé la potenza cruda della natura.

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    • Vernissage dell'artista Lorena Ghizzoni

      [CENTER][CENTER]** ViSTA** project gallery[/CENTER][/CENTER]
      ** Centro d?Arte e Comunicazione**
      [CENTER][CENTER]è lieta di invitarLa[/CENTER]
      [CENTER] [/CENTER]
      [CENTER]Sabato 16 aprile 2011 alle ore 18.00[/CENTER]
      [CENTER]in Via Ostilia, 41 (zona Colosseo) Roma[/CENTER]
      [CENTER]alla mostra personale di[/CENTER][/CENTER]
      ** LORENA GHIZZONI**
      ** **?Acquerelli?
      [CENTER][CENTER]**dal 16 al 29 aprile **[/CENTER]
      [CENTER] [/CENTER][/CENTER]
      Vista Centro d?Arte è lieta di invitarLa Sabato 16 aprile 2011 alle ore 18.30 all?inaugurazione della mostra personale ?Acquerelli? di **LORENA GHIZZONI. **In esposizione oltre 20 acquerelli dai cicli ?Eterne Emozioni? dedicati a Roma, ?Sensazioni? dedicati ai fiori, ?Passato e presente? dedicati ai luoghi che hanno ispirato l?artista.
      Scrive Marina Zatta: ?? l?acquerello non è affatto una tecnica semplice perché si confronta con uno degli elementi primari della natura. Riuscire a convogliare l?elemento naturale in canali precisi che, attraverso il colore, disegnino vie, palazzi, fiori, uomini e cose non è affatto semplice. Occorre una maestria precisa fatta di anni di esperienza e di mucchi di fogli da buttare perché l?Acqua vi ha dilagato sopra, appropriandosi, come in un?inondazione, del volere dell?artista per trasformarlo in una poltiglia indistinguibile ... Domare un elemento primario della natura non è cosa semplice e Lorena Ghizzoni lo fa con una forza gentile, fatta di consapevolezza e di attenzione, cura, pazienza, concentrazione. Gli acquerelli di Lorena Ghizzoni sono delicati e capaci di creare atmosfere di grande impatto emotivo.?
      All?inaugurazione sarà presente l?artista.


      AUTORE: Lorena Ghizzoni
      CURATORE: Marina Zatta, Michela Melis,
      **DURATA: **dal 16 al 29 aprile 2011
      INAUGURAZIONE: Sabato 16 aprile 2011 alle 18.30
      **ORARI DI APERTURA: **dal lunedì al venerdì 15.00/19.00 , sabato 17.00 ? 19.30
      **LUOGO: VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41 Roma (zona Colosseo)
      ORGANIZZAZIONE: VISTA Arte e Comunicazione e Emerson Gallery, Berlin
      **
      **INFO: **tel. 06.45449756, cell. 349 6309004
      Web: [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL] ; www.vistatv.it begin_of_the_skype_highlighting end_of_the_skype_highlighting

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    • vernissage alla galleria Vista della mostra natalizia Sacralità e Tolleranza

      Giovedì 23 Dicembre** **2010 si inaugura alle ore 18.30 presso lo spazio Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra ***Sacralità e Tolleranza *degli artisti: ****Alessandro Angiovini, Anna Maria Basile, Aldo Berardi, Giancarlo Caporali, Simone Casini, Laura Costantino, Alessandra Lampiasi , Fabrizio Paoletti, Maurizio Piccirillo, Banafsheh Rahmani, Giuliana Silvestrini, Davide Simiele, Altin Toska, Massimo Totolo. **
      La mostra si propone di esplorare le tematiche legate al divino e al senso dell’anima nella società multietnica e delle esigenze di tolleranza che da essa scaturiscono. ****

      Soqquadro & Vista
      [CENTER][CENTER]Presentano[/CENTER][/CENTER]
      **Sacralità e Tolleranza **

                                                                     Mostra collettiva         
      

      [CENTER][CENTER] [/CENTER][/CENTER]
      **DURATA: **23 Dicembre 2010- 07 Gennaio 2011
      **INAUGURAZIONE: **mercoledì 23 Dicembre 2010 18.30
      **ORARI: **dal lunedì al sabato 16.00-20.00
      **LUOGO: **VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
      **CURATRICE: **Marina Zatta
      **COLLABORAZIONI: **Gloria Ceschin, Michela Melis, Yasmin Mohamed Samir,
      Alessandra Parrella, Mara Valente
      **INFO: **tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
      [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL] [EMAIL="[email protected]"][email protected][/EMAIL]
      www.soqquadro.eu
      [CENTER][CENTER] [/CENTER][/CENTER]
      “Vista” è un centro dedicato all’arte e alla comunicazione che nasce dall’esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell’organizzazione di eventi d’arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti, ma accoglie anche esperienze confermate all’ombra della splendida cornice del Colosseo. In questo luogo Soqquadro espone la collettiva micro & MACRO,
      un progetto di Marina Zatta sul ruolo dello spazio nel determinare la narrazione di un’opera d’arte.

      La mostra è realizzata nel periodo natalizio e si propone di esplorare le tematiche legate al divino e al senso dell’anima nella società. In un momento storico in cui le religioni tentano con forza, a volte persino con la violenza, di riconquistare spazi culturalmente perduti contrapponendosi all’analisi pragmatica della laicità, una riflessione artistica e intellettuale sul senso profondo della religiosità, più che delle religioni, può aprire degli spazi di riflessione. La società moderna è sempre più globalizzata e cosmopolita e questo richiede necessariamente la capacità di confrontarsi tra differenti culture e tra sensibilità legate a visioni religiose e degli spazi dell’anima diversi tra loro. Ovviamente, l’Arte oggi utilizza molteplici linguaggi narrativi e di conseguenza le opere che saranno esposte non rappresenteranno necessariamente il tema con stilemi figurativi, ma esprimeranno il concetto del divino e dell’umano nei vari linguaggi artistici e con tutte le tecniche.
      Alessandro Angiovini descrive così la sua opera:
      **“**In tempi di crisi economica perenne, dove l' 8 x 1000 non basta più, anche Gesù deve iniziare a risparmiare, e lo fa partendo dalla croce. Con questa prima opera di arte sacra, cercherò di rimodernizzare le "Stazioni evangeliche" ricreando una Via Crucis alternativa all'insegna del Fai-da-te, partendo dalla scelta della croce giusta per le tasche del messia”.

      La poetica di **Anna Maria Basile **descritta da Francesco Idotto:
      "Anna Maria Basile ha scelto la fotografia e, all’immediatezza di questa, associa la lenta manipolazione del pittore. Oltre la forma stabilita, oltre l’oltraggio del tempo, le sue immagini si animano di solitudine e di memoria. L’uomo si trova ingabbiato nella dimensione del suo paesaggio interiore, che fa scolorire l’oggettivo che lo recinta. Anna Maria dà una tinta alla solitudine, e non il tradizionale grigio, ma quella che nasce dalla policromia dell’esistenza."

      L’opera proposta da** Aldo Berardi “La Soglia” **fa parte di un ciclo di rappresentazioni accomunate dalla profondità. In esse l’autore esplora ciò che è al limite tra l’umano e il divino. L’obiettivo penetra cercando un punto di fuga lontano da cui si dipartono prospettive profonde. Queste creazioni non riflettono una dimensione spirituale compiuta e accettata, ma piuttosto la ricerca, che si fa esplorazione guardinga e timorosa, anche dubbiosa, ma presente all’inconscio. Al confine tra il mondo terreno e ciò che sta al di là c’è una porta, che diventa materializzazione dei dubbi e delle paure che sono in ogni uomo.

      L'artista Giancarlo Caporali con "Different Paths" approda al gesto istintivo e personale, vicino all'esperienza espressionista dell'Art Brut. Il suo intervento è istintuale ed emotivo, prepotente e primitivo. Il tratto a volte graffiante, scavato nel colore che incide la superficie pittorica, nasconde un'attenta percezione della realtà. Gli elementi del reale risultano così trasfigurati nel viaggio spirituale condotto dall'artista, liberando la mente dagli schemi che imbrigliano la fantasia e limitano l'azione. La metafora del bene e del male si evidenzia attraverso un uso efficace del colore in un mondo che oscilla tra infanzia e perdita dell’innocenza, per godere dello slancio vitale che anima il gesto e l’uso del colore. E' una sorta di viaggio dove l'opera diviene tappa, sosta, finestra da cui guardare nuovi orizzonti.

      L’opera esposta da Simone Casini “La Flagellazione” ci viene così descritta dall’artista:..”Nella flagellazione i colpi venivano inferti con il flagellum, una frusta con code di cuoio armate con inserti metallici e punte aguzze in osso di pecora. La carne del condannato ben presto si rigava di solchi e di bolle tumefatte e dappertutto rigurgitava sangue. Nell'opera l'evocazione simbolica del sangue generato dalle armi della contemporaneità (dadi, viti, bulloni, ecc.) induce nel credente la percezione della sua prossimità con il Verbo incarnato, la cui presenza è suggerita dal fondo sindonico su cui si staglia l'aureola ... o la corona di spine ?”

      **Laura Costantino **propone un’opera liberamente ispirata alla fotografia di Werner Bischof del 1951"BABA MORECHO"... E' una richiesta, è un grido al cielo ma allo stesso tempo è una scossa alla terra, a coloro i quali la popolano. Chiediamo a qualcuno al di sopra di noi il perché di ciò che ci affligge, ma non ci rendiamo conto che tutti i nostri perché sono qui, le soluzioni sono fra le nostre mani.


      La ricerca pittorica di Alessandra Lampiasi mira ad individuare, e ad esprimere di conseguenza, stati d’animo e luoghi remoti dell’essere, una ricerca di tipo “visionario” e onirico. L’artista ci propone l’opera “Silence in the Big Universe” per la quale ci propone questa interpretazione: "A volte basta un attimo ad acquisire la consapevolezza del tutto. Immergendosi in un Silenzio che annulla il normale flusso di coscienza e di pensieri e che ci riconduce all'Origine della vita stessa. Dimenticare il pensiero/coscienza per acquisire la consapevolezza di un tutto-cosmico, del quale non siamo che minuscole parti."

      Fabrizio Paoletti così descrive l’opera “Religio” - Io sono il Signore: la Religione che diventa legame e non è più libertà per l’uomo, svela un dio che si mostra Padrone più che Signore, che chiede all'uomo azioni sulla base di leggi prefissate imponendogli un comportamento che dopo secoli non è più orientato all’ottenimento del suo bene reale. Imprigionato quindi dalla stessa forma della norma, la legge da salvifica e fonte di libertà si fa portatrice di dolore e nonsenso. E la corda che avvolge la tela indica il legame che origina dallo stesso simbolo imprigionato nella sua propria immutabile essenza.** **
      Maurizio Piccirillo ci propone il suo ultimo lavoro: "L'opera “L'Ignoto”, è l'ultima frontiera creativa che ho esplorato. Il mio percorso iniziato anni fa dalla musica, si è successivamente indirizzato sulla poesia per approdare, appunto, all'arte digitale. Nello specifico, si tratta di una elaborazione digitale di Frattale matematico, che in questo caso ho assemblato su forex. Utilizzo vari materiali, ma questo per il momento mi da l'effettiva potenzialità del messaggio che voglio trasmettere all'esterno il mio messaggio poetico e musicale."

      **Banafsheh Rahamani ** con la sua opera “The God, the Bad and the Ugly” tratta il complesso tema degli scontri ideologici fra religioni. Descrive così il suo lavoro: ''Scontri tra fedi, all'interno dello stesso credo e perfino dentro i propri pensieri. La fedeltà a una fede può talvolta portare a battaglia senza fine''.


      Il maestro Guido D’angelo ci illustra la poetica di **Giuliana Silvestrini: **“L’artista nel suo lavoro ha scelto di seguire un percorso di approfondimento parallelo, ma assolutamente indipendente nella sua attualità, alla storia della pittura più alta della tradizione. Le sue composizioni trattano con stile analitico, mai freddo e decisamente espressivo, la problematica delle forze in tensione nei “gruppi di figure”, che studia e rielabora riferendosi alle opere dei grandi maestri: Rembrandt, Tintoretto, Pontormo, Caravaggio. Adoperando e privilegiando una pittura asciutta e diretta, fatta di pigmenti primari e di infinite mescolanze. Una pittura di forte impianto, incentrata sulla ricerca di una drammaturgia del gesto pittorico.”


      **Davide Simiele **espone l’opera “Full Metal Passion”, proponecinque immagini, parte di un lavoro più ampio, per rappresentare la Passione di Cristo. Finte guerre e finti Gesù, per raccontare la reale sofferenza, il reale dolore dell’Uomo e la sua indifferenza nei confronti di Dio. Cinque immagini non per chiederci “Dio dove sei? Perché accade tutto questo?”. Cinque immagini non per riflettere ma che riflettono Noi.
      Le immagini utilizzate per i fotomontaggi sono tratte da: “Call of Duty” © Activision Publishing Inc., “Medal of Honor” © Electronic Arts Inc., “La Passione di Cristo” © Icon Distribution Inc., “Gesù di Nazareth” © RAI Radiotelevisione Italiana e ITC

      **Altin Toska, **espone l’opera"Solo uno ha seminato per davvero" un elogio al messia del cristianesimo con una critica alle ideologie contemporanee. L’artista descrive così il significato del suo lavoro:“Cristo è la Porta e tu, io, noi siamo la chiave. Oggi siamo usurpati da mondezza intellettuale, di tutte le influenze extraterrestre, di tutte le ideologie e morale sulla vita sulla morte di chi ne è l'artefice di mia o tua o sua vita. Il messaggio è che l'essere umano vive solo nella testa, invece bisogna "tagliare" la testa e vivere dentro il proprio cuore come Cristo che dopo 2000 anni è ancora presente con i suoi insegnamenti.”

      L'Artista Massimo Totolo è ispirato al più antico spettacolo del Creato, le Stelle, ispiratrici di molteplici storie ed avventure.
      Usa la più antica tecnica per tramandare racconti ed eventi alle generazioni future, i Graffiti.
      Con profonde incisioni o leggere spazzolature, tramite il reincollaggio della e sulla ruggine l'Artista dà vita a opere d'Arte figurativa e concettuale.
      Gli Angeli entita soprannaturali o estensione della propria anima ?
      L'Uomo come L' Angelo con il capo rivolto alla volta celeste
      A scrutare il cielo stellato in attesa di scorgere la stella
      Quella Stella che porta la buona novella
      O un semplice segnno che re infonda nuove speranze .

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    • Inaugurazione Mostra Ritmi a Roma presso la galleria Vista

      Sabato 11 settembre2010 si inaugura alle ore 18.30presso la galleria Vista Arte e Comunicazione, in Via Ostilia 41 (zona Colosseo) a Roma, la mostra Ritmi, esposizione collettiva degli artisti: Tvrtko Buric, Cristina Cattaneo, Eslabia, John, Luigi Latino, Mario Leonardi, Guido Marra, Rachele Mari-Zanoli, Rosario Messina, Gianguido Oggeri Breda, Elisabetta Pogliani, Giovanni Tarlao. L?esposizione è dedicata all?arte astratta ed informale.

      Soqquadro&Vista

      [CENTER]Presentano[/CENTER]

      Ritmi

      [CENTER]Mostra collettiva[/CENTER]

      **DURATA: **dall?11 al 17 settembre 2010
      **INAUGURAZIONE: **sabato 11 settembre ore 18.30
      **ORARI: **dal lunedì al venerdì 14.30-19.30 sabato 17.00-19.30
      **LUOGO: **VISTA Arte e Comunicazione, Via Ostilia 41, Roma (zona Colosseo)
      **CURATRICE: **Marina Zatta
      **INFO: **tel. 06.45449756, cell. 333.7330045, 349.6309004
      [email protected] www.soqquadro.eu

      ?Vista? è un centro dedicato all?arte ed alla comunicazione che nasce dall?esperienza di alcuni giornalisti da sempre impegnati nell?organizzazione di eventi d?arte e cultura. Una project gallery che si rivolge ai giovani talenti esordienti ma accoglie anche esperienze confermate all?ombra della splendida cornice del Colosseo.

      In questo luogo Soqquadro espone la mostra collettiva Ritmi curata da Marina Zatta e dedicata all?arte astratta ed informale. Quante volte di fronte ad un?opera d?arte astratta abbiamo sentito dire: ?ma cosa significa??. E quante volte abbiamo sentito le persone cercare di leggere un quadro astratto cercando raffigurazioni figurative, così come fanno i bambini con le nuvole (guarda, quella somiglia ad un cane, e quella è la testa di un cavallo!). Per molte persone è difficile distaccarsi dalla necessità di vedere la raffigurazione di qualcosa di conosciuto in un quadro, nonostante le prime sperimentazioni di arte astratta risalgano ormai ai primi del ?900. Con questa mostra vogliamo invitare le persone a porsi di fronte all?opera astratta od informale pensandola come se fosse una composizione musicale, cercandone i ritmi attraverso la visione dei pieni e dei vuoti, dei colori caldi e di quelli freddi, dall?uso della luce e dalla scelta della dimensione, utilizzati per ricercare un dialogo fondato sulle sensazioni, analogamente al musicista che utilizza le note, le crome, le semicrome, i bassi e gli acuti per invadere e trasportare l?anima di chi ascolta sui sentieri percorsi dall?anima del compositore.

      Artisti esponenti
      Tvrtko Buric_ La sua arte, qui testimoniata dall?opera *?****Crowd?,**può essere intesa come un tentativo di giustapporre la materialità del mondo che ci circonda e l'immagine virtuale che ci presenta.
      Cristina Cattaneo
      _ *Stimolata dall' ascolto del brano Transmission dei Joy Division, quest?artista ha cercato di trasferire sulla tela le sensazioni generate. L?opera presentata deriva da un impasto profondo con la musica e riflette una sinergia profonda e istantanea tra musica e pittura, un continuo richiamo ai *ritmi *musicali e ai ritmi pittorici. La scelta di usare prevalentemente i toni del bianco e del nero è strettamente legata alla poetica del gruppo in questione.
      **Eslabia_ **L?artista descrive la sua poetica così: **?Nel Labor-Into delle mie Sindoni Emozionali si respira l?intensa ricerca dell?armonia e delle sue infinite alchimie attraverso il colori. Dai graffiti preistorici alle ricette degli antichi maestri rinascimentali, dagli affreschi su tela alle tecniche miste su vari supporti (tela, tavola, juta), la mia Arte spazia inarrestabilmente giocando sul ?limite dell?esistere e del coesistere? dando vita ad un Naturalismo Visionario, **nel quale si conserva il senso della meraviglia e della scoperta del profondo senso umano.?
      **Michele Marini, in arte John_ **Si dedica alla pittura da quando aveva otto anni; dopo aver frequentato il liceo artistico, si è appassionato maggiormente alle arti figurative e pittoriche, specializzandosi sul disegno astratto e proseguendo negli anni alla ricerca di un suo stile espressivo molto personale, la cui ricerca è in corso. In questa occasione presenta un?opera evocativa delle sensazioni visive e sonore date dalla visione delle Cascate del Niagara.
      **Luigi Latino_Da anni cerca, tramite la pittura, di far conoscere il suo pensiero lavorando in sincronia con gli accadimenti nel mondo. In particolare sono il politico ed il sociale i campi nei quali le sue idee pittoriche si fermano per tentare di analizzare, partendo dal suo punto di vista, le umane nefandezze, dato che, come ci racconta ?le poche cose buone sono già amplificate abbondantemente da mezzi di comunicazione asserviti al potere.?
      Mario Leonardi_ La sua poetica può essere sintetizzata nella frase ?Dal fuoco, attraverso l?acqua, si giunge ad una dimensione in cui aria e luce si fondono.?
      Gianguido Oggeri BredaIn questa occasione presenta un lavoro che fa parte della serie ?Stanze?, focalizzata sulla traduzione per immagini di percorsi, momenti, brani di vita. Si tratta di istantanee autobiografiche di stati d?animo.
      **Guido Marra
      ?L'opera si caratterizza per l'assenza di una forma chiaramente riconoscibile, sia essa figurativa o astratta. Al posto del repertorio di strumenti formali dell'arte tradizionale, prendono possesso del quadro macchie di colore, trame di segni, matasse, grovigli. La macchia è qui un elemento pittorico senza forma definita, casuale, denso però di forza espressiva e di lirismo. La tavolozza ridotta a tre colori (rosso, nero e bianco) è un ulteriore elemento di semplificazione formale.? ( cit. Francesca D'Onofrio, Dipartimento Promozione e Comunicazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali)
      Rachele Mari-Zanoli_ A connotare la sua poetica, è una intensa libertà espressiva, che si evince dai cromatismi materici che si stagliano dal supporto divenendo terra ?magmatica?, in grado di smuovere l?inconscio. Si tratta di uno stile innovativo che non racchiudibile in una definizione precisa, ma che trova maggiore coincidenza nel neologismo di arte ?Astratta-concreta?, nel quale ?la astrazione si esplica nel turbinio emotivo che sottende ad ogni creazione e avvolge il fruitore che viene in tal modo catturato dall?opera e condotto in un universo immaginifico.?
      Rosario Messina_ Nell'opera "Bauhart" l?artista prende in prestito un marchio aziendale ( scuola "Bauhaus" - Weimar 1920 ) facendone un' intramontabile icona alla modernità, o al modernismo, di ieri e di oggi. il logo, applicato sulla pittura, è "sibillino", comela griglia , elemento essenziale che determina la codificazione dilinee generali rigorose, aspre, sanguigne ( ricordandol'odore del ferro!) di ciò che poi potrà essere liberamenteinterpretato come "buon gusto", e quando un artista cirichiama al buon gusto credo faccia semprecosa gradita!"
      Elisabetta Pogliani_ Il suo è un lavoro intimo e personale, pieno di emozioni e di forte riflessione sulla condizione uomo/donna. L?artista lo racconta così: ?Viviamo nello stesso paesaggio blu, profondi, scuri, impenetrabili, paurosi; due pianeti nella stessa galassia, due mondi che si incontrano, si avvicinano, ma non si toccano, crediamo di sfiorarci e di toccarci, ma non ci riusciamo. Ma viviamo nello stesso colore. Amanti, che si guardano e si riflettono e cercano di staccarsi dal mondo che li circonda e dal paesaggio blu ma sanno che appartengono a quel mondo e che sono fatti della stessa materia e dello stesso colore. Ce l?hanno dentro e fuori. E tra loro, spazio.?
      **Giovanni Tarlao_Della sua ?L?anima solare? l?autore ci offre una intensa descrizione: ?E? inquadrata dai ritmi sfumati di giallo caldo e freddo scandito da quadri arancio e rossi che si staccano dalla ripetitività dei quadrati liberi, cambiando forma, distorcendosi, creando movimento come uscire dalla tela e non chiusi da linee per marcarli, per rendere vitale l?anima umana innocente e gentile positiva ed intellettuale come il giallo intenso rappresenta il sole datore di vita.?

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