se vi può confortare, oltre a non saperlo nè io nè voi... pare che non lo sappia neppure l'AE...:?
megadada
@megadada
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RE: dichiarazione di successione - trasmissione diritto di accettazioen eredità
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dichiarazione di successione - trasmissione diritto di accettazioen eredità
Questione per gli amici del forum.
Tizio muore nel dicembre 2009 lasciando quali eredi legittimi Caio e Sempronio.
Caio muore nel gennaio 2010 (prima di accettare l'eredità di Tizio).
Viene fatta la dichiarazione di successione di Tizio, indicando quali unici eredi Caio e Sempronio.
Adesso è necessario fare la dichiarazione di successione di Caio, che lascia 4 eredi (coniuge e 3 figli) i quali hanno dichiarato di accettare (per effetto della trasmissione del diritto) anche l'eredità lasciata da Tizio.
Vi chiedo:- Alla dichiarazione di successione di Caio bisogna allegare la scrittura privata di accettazione di eredità?
- Bisogna menzionare la precedente dichiarazione?
- E' necessario chiedere alle banche che intrattenevano rapporti con Tizio di rilasciare le certificazioni alla data del decesso di Caio (ovviamente dette banche hanno già rilasciato le certificazioni relative ai rapporti intercorsi con Tizio alla data del suo decesso)?
- Quali peculiari documenti è necessario allegare alla dichiarazione di successione di Caio?
Confido in una Vostra risposta
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RE: Transazioni e irpef
@megadada said:
Non sono riuscito a recuperare il lordo...
Dando per scontato che i redditi da pensione siano superiori allo scaglione massimo, Ti chiedo:
può ritenersi corretto che per una transazione fatta su una somma lorda di Euro 40.000,00, il datore di lavoro operi una ritenuta di acconto del 38% ed il lavoratore, a sua volta, vada a conguaglio per il residuo 5% (differenza tra le aliquote del 43% e del 38%)?
oppure il datore di lavoro potrebbe limitarsi ad operare una ritenuta d'acconto del 20%?
Mi correggo e mi quoto da solo...
Il reddito lordo da pensione è pari ad Euro 30.000.
Può ritenersi corretto che il datore di lavoro operi, per la transazione su Euro 40.000 lordi, una trattenuta di Euro 11.520,00 (vale a dire il 23% fino a 15.000 ?; il 27% fino a 28.000 ?; il 38% fino a 40.000 ?) ed il lavoratore, a sua volta, vada a conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi per il reddito complessivo lordo di Euro 70.000 (quindi, considerata un'irpef complessiva pari ad Euro 23.370 - vale a dire 17.220 euro fino allo scaglione di 55.000 Euro oltre al 38% per lo scaglione da 55.001 a 70.000 - conguaglierà il residuo dedotte le ritenute già operate da INPS e "datore in transazione")?oppure il datore di lavoro potrebbe limitarsi ad operare una ritenuta d'acconto del 20%?
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RE: Transazioni e irpef
Non sono riuscito a recuperare il lordo...
Dando per scontato che i redditi da pensione siano superiori allo scaglione massimo, Ti chiedo:
può ritenersi corretto che per una transazione fatta su una somma lorda di Euro 40.000,00, il datore di lavoro operi una ritenuta di acconto del 38% ed il lavoratore, a sua volta, vada a conguaglio per il residuo 5% (differenza tra le aliquote del 43% e del 38%)?
oppure il datore di lavoro potrebbe limitarsi ad operare una ritenuta d'acconto del 20%? -
RE: Transazioni e irpef
Ti ringrazio.
Se riesco a recuperare l'importo lordo lo posto.
Terrò conto anche della questione INPS, nonostante gran parte dei contributi originari siano già prescritti....
Un'ultima (forse) domanda. Mi chiedevo: per procedere in modo corretto il datore di lavoro deve operare ritenuta di acconto sulla transazione (pari al 20 %?) -
RE: Transazioni e irpef
@Archimede2007 said:
Ed infatti a te non interessava l'aspetto fiscale della cosa?
Ovviamente si. Però "l'inesistenza fiscale" della transazione non equivale alla "inesistenza della transazione".
L'importante è chiarirsi@Archimede2007 said:
Sei in un campo minato.
Il TUIR parla estesamente di queste cose, prevedendone vari casi, con vari profili fiscali. Ma riferiti sempre a lavoratori dipendentiSe il contratto non è stato formalizzato, siamo forse in presenza di una prestazione di lavoro autonomo? Può darsi, ma non ci scommetterei.
Nel dubbio, io opterei per una tassazione ordinaria, ed incrociando le dita.
Ad esempio, cosa ne penserebbe l'INPS di tutto ciò?Una domanda: la transazione da chi è stata curata? E' stata definita attorno ad un tavolo dai due soggetti interessati, o ha partecipato anche qualcun altro? (consulente del lavoro, sindacati...)
Ovvero, chi ha curato la transazione ha curato anche gli aspetti previdenziali della questione?
Avevo già appurato che nel caso di rapporto di lavoro regolare non ci sarebbe alcun problema di sorta.
Proprio per questo ho chiesto chiarimenti...
La transazione è stata effettuata in sede sindacale, l'INPS ha interesse autonomo e se riterrà di svolgere domande questo è un aspetto ultroneo alla questione di specie.
Gli aspetti previdenziali sono, quindi, irrilevanti. Una cosa è l'INPS, altra è l'Agenzia delle Entrate.
Pertanto, la mia richiesta era quella posta inizialmente sui meri aspetti fiscali relativi ad una transazione novativa che al titolo originario (rapporto di lavoro a progetto non regolarizzato) sostituisce un nuovo titolo (erogazione di date somme dietro l'impegno a non svolgere azioni giudiziali ed a rinunciare ad ogni altro diritto connesso al precedente rapporto di lavoro).
Ricapitolando:
Ipotizzando come corretta la tassazione ordinaria, le somme erogate a seguito della transazione vanno indicate come "altri redditi"? quale sarebbe il corretto sistema per il calcolo dei redditi cumulati?
grazie -
RE: Transazioni e irpef
@Archimede2007 said:
Scusa, ma tu hai scritto che il rapporto non è stato regolarizzato; quindi, non esistendo prima un regolare contratto da stracciare e sostituire, non si tratterebbe di una transazione novativa.
Quindi, vediamo di chiarire:
- il contratto precedente esisteva o no?
Non è così.
Il fatto che il rapporto di lavoro non sia stato regolarizzato rileva solo a fini contributivi/previdenziali/fiscali.
Sulla sua esistenza di fatto - e quindi di diritto - non ci sono dubbi (il contratto in forma scritta non è mai richiesto a substantiam per i rapporti di lavoro).
Ciò detto, la transazione novativa riguarda la sostituzione dell'originario titolo (il rapporto di lavoro di collaborazione occasionale non formalizzato) con un nuovo titolo (le somme che il datore di lavoro versa al lavoratore per evitare l'instaurazione di una probabile controversia giudiziale)
@Archimede2007 said:
L'aspetto fiscale, in casi del genere, è legato all'aspetto civilistico.
Infatti una transazione potrebbe assumere l'aspetto di un risarcimento danni (e quindi in certi casi essere irrilevante dal punto di vista fiscale), come pure formalizzare la chiusura di una normale prestazione di lavoro (ed in questo caso soggetta a ritenuta e dichiarazione, e va a fare cumulo con gli altri redditi).Quindi, ribadisco: dipende da cosa c'è scritto sull'atto di transazione.
Non si tratta di nessuna delle 2 possibilità da te illustrate.
Come ho detto sopra, causa della transazione è l'erogazione di una determinata somma a fronte dell'impegno a non intentare azioni giudiziali. - il contratto precedente esisteva o no?
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RE: Transazioni e irpef
@Archimede2007 said:
Nessun dubbio sul significato di transazione novativa nè, tantomeno, sull'inquadramento dell'atto di specie in tale figura (all'originario titolo, rapporto di lavoro, si sostituisce quello nuovo, la transazione al fine di evitare l'insorgere di azioni giudiziali, senza riconoscimento delle pretese).
Ciò detto, le mie domande erano ben diverse e si concentravano ESCLUSIVAMENTE sugli aspetti fiscali. C'è qualcuno che abbia specifiche conoscenze in merito?
p.s. grazie lo stesso ad Archimede
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RE: Transazioni e irpef
Non capisco se la mia è una domanda troppo difficile o troppo facile...
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Transazioni e irpef
Tizio, pensionato (percepisce Euro 18.000 netti l'anno), collabora con la società Alfa.
Il rapporto non viene regolarizzato.
Alla conclusione del rapporto Tizio e Alfa stipulano una transazione novativa per collaborazione saltuaria per l'importo di Euro 20.000
Chiedo agli esperti:
a) Alfa deve operare la ritenuta d'acconto sulla somma erogata? (20% di 20.000)
b) Le somme che Tizio percepisce per la transazione come sono "inquadrate"? (altri redditi? di che natura?)
c) Premesso che le somme che Tizio percepisce a titolo di pensione e di transazione sono i suoi unici redditi, come si procede al calcolo dell'irpef? I 2 diversi redditi vanno sommati (euro 38.000) ed assoggettati a tassazione ordinaria o cosa?grazie a chi vorrà intervenire
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tassazione separat/ordinaria
Rapporto di lavoro dipendente durato 10 anni, mai regolarizzato.
Le parti concordano un importo per transare la controversia in relazione alle spettanze del lavoratore e formalizzano davanti alla dpl/sindacato.
Quale regime di tassazione è applicabile?
E' corretta la tassazione separata?
se si, come si calcola rispetto ad un periodo così lungo e senza che esistano precedenti dichiarazioni dei redditi?
grazie a tutti per l'attenzione -
RE: procedura per scaricare spese utilizzo auto?
@La Cubana said:
[quote=megadada;444784]quindi non cre problemi la circostanza che la mia partita iva non sia riportata in alcun documento?
Nessun problema
quando dovrò pagare l'assicurazione sarà necessario fare emettere fattura dalla compagnia?
Non è necessario richiedere la fattura basta la quietanza di pagamento.
immagino sia un riflesso del c.d. "uso promiscuo".
che dire...grazie. -
RE: procedura per scaricare spese utilizzo auto?
@Damaris said:
Inseresci il costo in contabilità e scarichi il 40%.
quindi non cre problemi la circostanza che la mia partita iva non sia riportata in alcun documento?
quando dovrò pagare l'assicurazione sarà necessario fare emettere fattura dalla compagnia?
grazie -
procedura per scaricare spese utilizzo auto?
Sono un libero professionista con apertura della partita iva da giugno 2007.
Sono proprietario di un autoveicolo dal 2003, che utilizzo anche per lavoro.
Entro il 15 febbraio devo pagare il bollo auto.
Quali passi devo seguire per scaricare questa spesa (così come quelle che dovrò sostenere per carburante e assicurazione, che non ho scaricato nel 2007 perchè usavo esclusivamente i trasposti pubblici) ?
Chiarisco che l'auto è si di mia proprietà ma, ovviamente, all'atto dell'acquisto non ero titolare di partita iva.
Vista la scadenza prossima (15 febbraio) vi sarei grato se riusciste a chiarirmi tali dubbi.
Grazie -
regime agevolato - costi deducibili 2007/2008
Ciao a tutti,
sono un libero professionista con partita iva aperta nel giugno 2007 in regime agevolato.-
Vi chiedo:
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in quale misura erano deducibili costi e iva nel periodo d'imposta 2007 (ed in quale misura sono deducibili nel 2008) per l'acquisto di:
a. libri (relativi esclusivamente all'esercizio della professione);
b. abbonamenti mensili al trasporto urbano;
c. telefonia mobile. -
Quali sono gli altri costi deducibili per il 2008? in quale msura?
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ho pagato per un abbonamento mensile al trasporto urbano 30,00 euro il 2 settembre 2007 e la fattura mi è arrivata solo il 20 gennaio 2008, con data 15 gennaio 2008, posso mandarla comunque in deduzione? se si, come?
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sono proprietario di un autoveicolo. Per ottenere le deduzioni previste è necessario seguire qualche particolare formalità? preciso che ho acquistato l'auto, usata, nel 2001 e vorrei rottamarla.
Grazie a tutti
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