Rispondo con enorme ritardo ad uno dei topic più interessanti degli ultimi tempi.
Se permettete sposto il discorso da analisi > algoritmo ad analisi > algoritmo_che_cerca_di_pensare_come_un_utente.
Google negli ultimi anni non ha fatto altro che puntare su qualità e user experience, anzi fin dall’inizio ha puntato moltissimo su visual appeal della home page e soprattutto della SERP. Ha preso concetti e assiomi di usabilità, interfaccia utente, web design e architettura, gli ha testati e applicati meticolosamente.
Ci tiene così tanto a soddisfare l’utente, che spesso non mostra pemium position se non sono realmente valide, se non le considera rilevanti preferisce non guadagnarci.
E’ evidente che se l’obbiettivo è assolvere ad una query nel migliore dei modi, non basta proporre dei buoni risultati, ossia quei siti che per una serie di fattori on e off site risultano essere rilevanti per quella query. E’ evidente perché lo proviamo tutti, quotidianamente, le nostre ricerche si fanno sempre più specifiche, le nostre aspettative sempre più elevate, e il tempo a disposizione invece è sempre meno.
Quello che Google sa, è che se ci porta su un sito “verticale” su di un argomento, è più probabile che soddisferemo il nostro bisogno, sa anche che un sito verticale e ricco di contenuti, ben organizzati, è quasi certamente frutto di una persona che oltre ad essere competente su quel argomento, ha la capacità di renderlo facilmente leggibile e comprensibile per l’utente.
Però credo che questo discorso si possa estendere anche ai portali, se ben strutturati ed organizzati in maniera gerarchicamente corretta, possono funzionare benissimo come un agglomerato di tanti siti verticali.
Tornando ai siti monotematici, se (e sono quasi sicuro ce l’abbia) agoago ha ragione, Google non farà altro che applicare tecniche e metodi volti a migliorare l’user experience, a proporre effettivamente quello che l’utente cerca. Per chi si deve promuovere la strada più facile è biddare per la premium position su kws molto specifiche, con landing page di qualità, dato che in questo caso il quality score di adwords è sicuramente più “tollerante”.
Per quanto riguarda invece i risultati organici, bisognerà lavorare molto sull’architettura del sito, tale da rendere ogni area tematica forte, rilevante e verticale. Fatto questo bisognerà progettare pagine che siano pensate come tante landing page, ognuna contente elementi/frasi-chiave/parole-chiave/contenuto testuale e non, in grado di assolvere ai bisogni dei nuovi utenti e quindi del nuovo algoritmo.