@Andrez said:
Chi c'è stato, conosce bene l'angoscia che prende al rientro in Italia.
E la frase che non ci si riesce più a togliere dalla testa; ... - voglio tornare là!
E' un passo che molti hanno fatto ed altrettanti stanno sognando; trasferirsi in Thailandia ed aprire una piccola attività in uno dei tanti fantastici angoli tropicali che il Siam offre.
Per aprire un'attività in Thailandia occorrono alcuni importanti documenti;
- innanzitutto procurarsi un Visa Non Immigran B; che consiglio di richiedere al Consolato di Milano. Per ottenerlo è spesso indispensabile una lettera di una Company Thai che richieda qui i vostri servizi, motivandoli.
- Una volta arrivati con il Non Immigran B sarà possibile, con l'assistenza di un buon Commercialista (Business Assistance) fondare una Company Limited che di solito richiede una spesa di circa 30-50.000 Baht.
- Con la L.t.d. sarà poi abbastanza semplice ottenere un Work Permit per lavorare ed ogni altra documentazione.
Un'alternativa è individuare una Company esistente (di solito gestita da italiani) ed iniziare la collaborazione con essi; questo spesso consente di ottenere il Work Permit e quindi di poter lavorare senza problemi.
E' bene essere molto cauti nel valutare le centinaia di offerte del tipo:
- "vendo bar"
- "vendo ristorante"
- "vendo gelateria"
Spesso (davvero molto spesso) si tratta solo di ingarbugliate situazioni di cessione di confusi ed insicuri share holder agreement o di strutture inserite in locali in affitto validi solo per pochi mesi.
Proponete le vostre situazioni ed idee qui; faremo il possibile per offrirvi le nostre migliori opinioni.
Salve,
vorrei avviare un'azienda di produzione di svariate specie di orchidee così da commercializzarle in Italia con dei contatti che già ho.
la Thailandia è ideale per la produzione di questo prodotto e sicuramente anche i costi sono bassissimi rispetto all'Italia.
qualche dritta? a chi posso rivolgermi in particolare?
saluti.
Matteo