Buongiorno, chiedo se vi è capitato di incorrere in un problema simile e come lo avete risolto.

Sono risultato vittorioso in una causa di primo grado intentata contro l'impresa di costruzioni, da cui ho acquistato l'abitazione in cui risiedo, per l'eliminazione di difetti di costruzione.
Ante causa è stata esperita una CTU che ha quantificato il risarcimento del danno da me subito.
Il giudice ha acquisito nel procedimento di primo grado la CTU.
Nell'atto di citazione il mio avvocato ha chiesto la condanna dell'impresa anche "al pagamento delle spese, diritti ed onorari del giudizio di merito e del procedimento per accertamento tecnico preventivo, oltre spese di CTU e di CTP".
Nella sentenza il giudice ha condannato l'impresa anche al pagamento di spese, diritti ed onorari del procedimento ma non a quelle dell'accertamento tecnico preventivo in quanto "sia perchè la nota spese depositata con la comparsa conclusionale non fa menzione di compensi e spese collegati alla fase dell?accertamento, sia perché allo stato manca nel fascicolo qualsiasi atto o documento che consenta di procedere ad una siffatta liquidazione".
Il mio avvocato sostiene che i suddetti documenti siano stati da lui allegati in una delle memorie intermedie presentate durante la discussione della causa e che si è trattata di una svista del giudice contro cui è possibile ricorrere in secondo grado (per cui mi presenta un preventivo di spesa di altre ulteriori migliaia di euro...).

A questo punto, dato che il risarcimento danni liquidato a mio favore dal giudice non arriva neanche a coprire le spese finora da me anticipate, non me la sento di continuare in secondo grado (per il quale mi sarei almeno aspettato dal mio avvocato l'offerta di assistenza gratuita in caso di sconfitta dato che la necessità di ricorrere in secondo grado deriva da un errore da lui commesso...).

Mi sembra però legittimo trattenere dalle spese legali liquidate dal giudice per il procedimento di primo grado (sensibilmente superiori a quelle preventivatemi ad in inizio causa in forma scritta dal mio avvocato) quantomeno le spese legali per l'accertamento tecnico preventivo da me anticipategli dato che le stesse non sono state liquidate dal giudice per sua negligenza. Cosa ne pensate?

Ritenete che possa trattenere dalle spese legali anche il mancato rimborso delle spese di ATP comunque causato dalla negligenza del mio avvocato?

Come ritenete debba procedere per far valere le mie ragioni?

Grazie mille a tutti.

Subito dopo il rogito ho scoperto un difetto grave dell'immobile acquistato che ho immediatamente notificato all'impresa di costruzioni. Dopo alcuni mesi ho intrapreso un ATP che si è conclusa con il riconoscimento da parte del CTU del grave difetto lamentato. L'impresa di costruzioni, due settimane prima del deposito presso il Tribunale dell'ATP, ha chiesto la liquidazione volontaria della società (una SRL) e ha effettuato una vendita fittizia, a familiari dei due soci, dei beni immobili di proprietà (per evitarne il pignoramento nella causa di merito). Come mi consigliate di procedere?
Intentare comunque una causa civile contro la società in liquidazione e sperare di arrivarne a capo prima che la medesima arrivi ad ottenere la cancellazione dal registro delle imprese? Esiste il modo di vantare il credito stabilito dal CTU prima del giudizio di merito e ottenere un sequestro preventivo dei beni residui della SRL? E' possibile intentare una causa penale contro l'amministratore e i soci della SRL e chiamarli a rispondere con i propri beni personali?
Grazie in anticipo a tutti.

Salve a tutti, chiedo il vostro aiuto su quanto segue:

sono laureato in ingegneria e ho un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. Sto pensando di aprire una posizione IVA con codice 71.12.10 (Studi di Ingegneria), per svolgere attività di consulenza tecnica, in regime di minima contribuzione ma ho il dubbio che non possa farlo perchè non sono iscritto all'albo. Cosa ne pensate?

Grazie in anticipo.