Salve, sono una donna di 45 anni, separata e con due figli in affido congiunto.
Per risolvere una controversia con il mio ex marito, che vuole ridurre l?importo del mantenimento dei nostri figli ho dovuto rispondere tramite un avvocato di fiducia alla lettera del suo legale.
Il mio legale inizialmente ha preparato la lettera di risposta precisandomi che avrei pagato 100 euro. Tantini per scrivere due righe ma comunque?.. l?ho dovuta incontrare un paio di volte per darle informazioni sulla controversia e poi in altra sede per incontrare con lei la controparte. A distanza di un mese dall?ultimo incontro mi ha mandato una email ricordandomi di pagare la sua parcella di 250 euro.
Ho chiesto spiegazioni sul fatto che da 100, come sapevo, siamo arrivate a 250 e mi è stato risposto che ci sono da pagare le consulenze fatte in quelle 3 sedute in cui ci siamo viste. Visto che il mondo è pieno di ladri, adesso io mi chiedo: come può un professionista presentare un conto del genere senza prima mettere a conoscenza il suo cliente del tariffario delle sue competenze?
Premetto che non ho firmato alcun accordo se non la lettera per l?avvocato dell?ex marito.
Come posso difendermi da questo abuso?
Grazie