Grazie Paolo.
Posso sapere allora quale (o quali) forme di contratto confondibili col lavoro autonomo occasionale sono soggette al limite massimo di 30 giorni di lavoro o tetto di 5000 euro per committente?
inoltre, dopo che mi dici che tutti i nomi da me elencati sono sinonimi tranne l'ultimo, continuo a rimanere confuso: su altri siti che si presentano come autorevoli leggo opinioni diverse circa i limiti.
ad esempio in http://www.parcellazione.it/occasionali.html
leggo che le "prestazioni occasionali" devono sottostare ai limiti di cui sopra.
Non viene citato il "contratto d'opera" che si rifà all'articolo 2222 del c.c. chiamato in causa in altre sedi.
in "http://www.atipici.net/vademecum/coc.asp"
invece,
leggo che "La recente legge 14/2/2003 n. 30 indica l'ammissibilità delle prestazioni di lavoro occasionale. Nel Decreto Legislativo del 10 settembre 2003 n.276, le prestazioni di lavoro occasionale sono indicate come rapporti di durata non superiore a 30 giorni l'anno con lo stesso committente e che prevedono un importo inferiore ai 5.000 Euro."
Qui, addirittura viene citato fra la normativa "Codice Civile, articolo 2222 e successivi sulla definizione del contratto d'opera ", ma il limite di cui sopra permane.
Se hai pazienza, vorrei capire il motivo di questa disparità di interpretazioni e sapere se sono mai uscite circolari o altri documenti di chiarimento in merito.