Navigazione

    Privacy - Termini e condizioni
    © 2020 Search On Media Group S.r.l.
    • Registrati
    • Accedi
    • CATEGORIES
    • Discussioni
    • Non letti
    • Recenti
    • Hashtags
    • Popolare
    • Utenti
    • Stream
    • Interest
    • Categories
    1. Home
    2. marco.manuzio
    3. Post
    M

    marco.manuzio

    @marco.manuzio

    • Profilo
    • Chi segue 0
    • Da chi è seguito 0
    • Discussioni 0
    • Post 8
    • Migliore 0
    • Gruppi 0
    Iscrizione Ultimo Accesso
    0
    Reputazione
    8
    Post
    0
    Visite al profilo
    0
    Da chi è seguito
    0
    Chi segue
    User Newbie

    Post creati da marco.manuzio

    • RE: [New Style] Landing Page - Tra monopagina e minisito...

      Aspettiamo di vedere i risultati dei test.

      Provo tuttavia a lanciare una previsione: sono orientato a pensare che converta di più la solita landing page di tipo sales letter lunga, senza interruzioni, senza link interni e senza suddivisioni in blocchi.

      Ecco perchè:

      quando scrivi una sales letter, studi l'intero testo per portare in modo fluido il cliente all'acquisto, senza interruzioni nel discorso, e incanalando il lettore in un crescendo che porta alla valorizzazione del prodotto e all'urgenza all'acquisto;
      ad esempio, usando schemi come l'AIDA (Attenzione, Interesse, Desiderio, Acquisto) o il PAS (Problem, Agitation, Solution).

      Mettere interruzioni nella pagina potrebbe togliere fluidità al discorso e disorientare il lettore, e quindi potrebbe ridurre la conversion.

      Mettere link interni che invitano a passare rapidamente da una sezione all'altra potrebbe svincolare il lettore dalla sequenza persuasiva studiata dal copywriter, e quindi potrebbe ridurre la conversion.

      Questo mi orienta a pensare che se il copywriter ha svolto un buon lavoro, la solita paginetta normale dovrebbe far vendere di più.

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: meglio un sito privato od un negozio ebay?

      Ciao,
      per esperienza diretta posso confermarti che eBay in molti casi è il canale più semplice per vendere da subito.

      In proporzione, ho visto che molte volte se tramite Adwords+sito vendi 1, nello stesso periodo tramite eBay vendi 4.

      Questo perchè chi va su Google è in cerca di informazioni, chi va su eBay è in cerca di occasioni per comprare a prezzi stracciati.

      Però per andare bene su eBay devi avere davvero ottimi prezzi, e trovarti in un mercato in cui non c'è eccesso di offerta rispetto alla domanda.
      In più, tieni conto che il 22 agosto hanno alzato le tariffe eBay, in particolare quelle degli store, e i margini si sono ridotti.

      La bigiotteria è probabilmente uno tra i settori più difficili, perchè molte persone hanno facilità a proporre quel tipo di prodotti.
      Se però hai individuato la nicchia giusta, se hai prezzi eccezionali, oppure se usi eBay come canale di liquidazione, di certo non avrai difficoltà.

      In più, ho visto di persona che a parità di prodotto offerto, con buone tecniche di marketing vendi più pezzi (generalmente oltre il 40% in più) e ad un prezzo medio più alto (generalmente +20%) rispetto alla concorrenza che di marketing non se ne intende.

      Per quanto riguarda il sito spinto da Adwords, verifica se i margini in valore ti consentono di usare quel canale;
      per via delle modifiche dell'algoritmo Adwords e del maggior numero di inserzionisti, i costi per click si sono alzati rispetto a qualche anno fa, e sulle transazioni a basso margine in valore e dove non esiste acquisto ripetuto sul cliente acquisito, Adwords non è più un canale profittevole.

      Generalmente parlando, se fossi in te, escluderei Adwords quando sono verificate entrambe queste 2 condizioni:

      1. il margine in valore della transazione è inferiore ai 20 euro
      2. il cliente non tende ad effettuare il secondo acquisto.

      Dall'altro lato, c'è da dire una cosa a vantaggio di Adwords: ho visto che i clienti che trovi da Adwords spesso hanno una minor sensibilità al prezzo rispetto ai clienti che trovi con eBay (= margini più alti su Adwords), e in genere sono più semplici da gestire per il servizio clienti (meno domande prima di acquistare, meno obiezioni post vendita).

      In più, in alcuni casi specifici, su eBay trovi mercati con eccesso di offerta, mentre su Adwords trovi le praterie libere... e tanta gente che cerca i tuoi prodotti!
      Spesso succede in quei mercati eBay dove i powerseller tedeschi spadroneggiano anche in Italia: su eBay trovi ottimi concorrenti agguerriti, su Adwords Italia invece trovi il vuoto e acquisisci clienti con facilità.

      Tornando alla tua questione iniziale, ecco dei possibili casi:

      1. nella maggior parte dei casi vedo che conviene partire con eBay, e in seguito aprire un sito (aggiungendo Adwords), anche per lavorare sui clienti acquisiti
      2. se non vuoi complessità e con eBay vendi bene, tieni solo eBay: tante rogne in meno, meno complessità di gestione tecnologica, ed il processo è facilmente mappabile e trasferibile ad un dipendente affinchè segua lui l'operatività e tu tieni il profitto
      3. se su eBay il tuo mercato è troppo affollato e invece vendi bene con Adwords, usa solo il sito e poi potenzia il traffico in altri modi.
      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: Soddisfatti o rimborsati nelle landing?

      Ciao, ecco qualche idea:

      • nella dicitura soddisfatti o rimborsati ci potrà essere qualcuno che ne approfitta;
        in genere i meccanismi sono 2:
        a) in genere la soluzione classica è che il rimborso sia in denaro (cioè rimborsi la somma spesa)
        b) se il rimborso fosse un secondo corso, meglio che quest'ultimo sia senza soddisfatti o rimborsati;
        penso tra le 2 soluzioni sia meglio il rimborso in denaro perchè comunque un meccanismo come il b. incita i più soddisfatti a chiedere rimborso e quindi un altro corso!

      Se l'aumento di vendite e di margine ti compensa la percentuale di "furbi", allora vai con la dicitura soddisfatti o rimborsati!
      Se mettendo la dicitura soddisfatti o rimborsati non hai aumento di vendite, allora toglila.

      Ecco un esempio di semplice calcolo, nel caso di rimborso in denaro:

      1. senza soddisfatti o rimborsati
      • costo marketing: 1.000 euro
      • vendite attuali: 6.000 euro, a margine 50%
      • profitto attuale: 2.000 euro ((6.000 x 50%) - 1000)
      1. con soddisfatti o rimborsati:
      • costo marketing: 1.000 euro
      • vendite: 10.000 euro, a margine 50%
      • rimborsi: 1.000 euro, con costo 500 euro
      • profitto: 9.000x50% - 500 - 1000 = 3.000 euro

      allora è preferibile il caso 2).

      Parallelamente, puoi mettere in piedi dei meccanismi per ridurre la % di chi chiede il rimborso;
      ad esempio:

      • annunci un bonus extra per chi continua e non chiede rimborso, etc.
      • se il servizio è un corso, chiedi che chi è insoddisfatto lo esprima a metà corso (in tal caso prende i soldi e se ne va); in questo modo, l'effetto curiosità (o effetto Zeigarnik, come specificano alcuni marketers) di sapere cosa verrà detto dopo diminuirà i rimborsi che saranno richiesti.

      Ancora più interessante il caso in cui il cliente acquisito ti genera vendite ulteriori rispetto alla prima;
      in tal caso, un aumento di conversion quasi sempre vale la pena di qualche rimborso da fare;
      fai comunque prima qualche test ed il calcolo di convenienza nel tuo specifico modello di profitto.

      Ciao!

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: Chi mi spiega il successo di MySpace?

      Premessa: non sono un esperto di Social Networking;
      anch'io sono rimasto incuriosito dal fenomeno mySpace;
      ti scrivo di seguito quello che ho capito (ma potrei aver preso qualche cantonata, chi ne sa di più mi corregga!):

      1. Perchè è iniziato bene
        mySpace ha avuto successo fin dall'inizio perchè ha concentrato gli sforzi su una piccola nicchia: se ricordo bene, gli appassionati di un certo tipo di musica, in California;
        attaccando prima una piccola nicchia e poi espandendo successivamente il raggio hai maggiori probabilità di successo rispetto a chi parte puntando subito sul grande pubblico generalista

      2. Quali temi sfrutta mySpace
        mySpace sfrutta 2 enormi interessi del popolo del web: musica e incontri;
        infatti, su mySpace trovi i siti delle band, dove puoi ascoltare gratis i pezzi e vedere i video;
        in più, ci sono dei meccanismi di interazione tra gli utenti che gli danno l'appeal dei siti di incontri.

      3. contenuti autogenerati
        sono gli utenti stessi a creare i contenuti;
        in questo modo, per mySpace i costi di una redazione diventano nulli

      4. meccanismi virali
        mySpace si presta moltissimo al passaparola;
        chi usa mySpace tende a suggerirne anche agli amici l'utilizzo;
        in questo modo, i costi di marketing per mySpace diventano nulli

      5. miglioramento continuo, dettato dagli utenti
        la prima volta che ho visto mySpace mi è sembrato proprio brutto;
        poi, provando a giocarci un po', lo ho trovato pratico;
        ho letto da qualche parte che i responsabili di mySpace implementano velocemente i consigli che arrivano loro dagli utenti, migliorando continuamente il portale e fidelizzando ulteriormente gli utenti

      6. il problema dei CPM
        da quello che ho visto, il problema di mySpace è che il suo pubblico non è interessato alla pubblicità;
        per capirci: l'atteggiamento mentale dell'utente mySpace è totalmente diverso rispetto a chi legge un sito per informarsi sulle novità del proprio settore;
        il navigatore di mySpace è lì per usare mySpace, e difficilmente si lascia distrarre da banner, advertorial o inserzioni a pagamento;
        la ricettività ai contenuti pubblicitari del pubblico di mySpace è quindi assai ridotta;
        questo si ripercuote anche sul CPM, cioè su quanto sono disposti a pagare gli inserzionisti per le impression;
        il CPM che può chiedere mySpace è assai ridotto.

      7. quali campagne marketing su mySpace?
        mySpace sembra essere adatto alle aziende che perseguono un target giovane;
        alcune band musicali hanno usato con successo mySpace;
        alcuni brand per giovani hanno acquisito maggior visibilità grazie a mySpace.
        Però i meccanismi che regolano il successo commerciale delle campagne marketing su mySpace sembrano ancora nebulosi.
        Una delle sfide prossime è capire e razionalizzare meglio quale tipo di campagne di marketing si prestano a questo tipo di siti.

      Spero di aver fornito info utili.
      L'argomento in prospettiva è interessante;
      qualcuno di voi ne sa di più, soprattutto per usi pratici a fini di campagne di marketing?

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: Quali sono i giusti ingredienti per un SITO DI SUCCESSO???

      Anch'io ho votato tutte le voci;
      se parliamo di siti il cui scopo è il guadagno, per semplicità possiamo dividerli in 2 grandi gruppi:

      1. siti di contenuto, che guadagnano vendendo spazi pubblicitari
      2. siti commerciali, che guadagnano vendendo prodotti e servizi.

      Per i siti di contenuto, direi che l'importante è attirare e fidelizzare con i contenuti un target di clientela specifico, con capacità ed interesse alla spesa; in questo modo, è più facile ottenere buoni ricavi vendendo pubblicità;
      la scaletta potrebbe essere:

      1. contenuti interessanti (e capaci di fidelizzare un pubblico interessante per gli inserzionisti)
      2. SEO (per attirare visitatori gratis)
      3. pubblicità e marketing (facoltativo)

      Per un sito commerciale, l'importante è portare al sito visitatori disposti a spendere, proporre loro offerte davvero allettanti, con un linguaggio persuasivo;
      la scaletta potrebbe essere:

      1. pubblicità e marketing
      2. tipo e qualità dei prodotti offerti
      3. qualità dei contenuti (persuasivi)
      4. SEO (utile sulle keywords più profittevoli).

      Per quanto riguarda la fortuna, quella serve sempre! è difficile realizzare 10 campagne marketing di fila, e sperare che tutte e 10 abbiano ROI eccezionali...

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: [Landing Page] Grafica e Landing

      Ciao a tutti!

      preferisco non parlare direttamente dell'esempio citato, perchè senza avere numeri e dati da split test recenti, su quella pagina non sarebbe corretto esprimere un'analisi.

      Detto questo, vi racconto quello che ho visto funzionare di persona:

      1. grafici e direct response
        è difficile trovare un grafico che capisca il direct response;
        nel direct response, la grafica deve puntare ad essere chiara, e mettere in evidenza il testo;
        molto spesso, invece, i grafici preferiscono seguire una strada tutta loro, che rende più bella la pagina, ma che rende più difficile la conversion

      2. cosa funziona nelle landing
        ecco cosa ho visto funzionare più spesso sulle landing:

      • sfondo bianco, testo in nero, titoli in rosso, la qualità del testo è importante, meglio se curata da un copywriter che se ne intende di direct response
      • la grafica deve essere di supporto al testo e alle logiche di conversion, e non viceversa; le foto del prodotto aiutano molto
      • togliete gli header grafici in alto, spesso tolgono spazio al titolo e fanno male alla conversion
      1. pagine lunghe e pagine brevi
      • una name squeeze page (dove catturi l'indirizzo email) può essere breve, ed è fondamentale abbia dei bullet point azzeccati (ho visto grosse differenze di conversion modificando i bullet point)
      • una sales letter (dove vendi) generalmente deve essere lunga; se chiedi al navigatore di sborsare 500 e più euro per acquistare un prodotto, devi dargli tutte le rassicurazioni che sta facendo l'acquisto giusto; in 2 righe queste informazioni non ci stanno; e, molto spesso, il testo tutto in una pagina converte di più che costringere il navigatore a cliccare 5-6 link.

      Un bravo copywriter sa scrivere una sales letter in modo che anche al navigatore che ama solo fare scrolling e leggere qua e là senza soffermarsi, l'offerta sia chiara e comprensibile.

      Quando non serve una pagina lunga? Se vendi un prodotto conosciutissimo, ad un prezzo inarrivabile, basta nome del prodotto, foto e prezzo.

      Spero di aver fornito info utili.
      Un caro saluto a tutti!

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: Guadagnare con le email

      Ciao!

      Per la risposta alla domanda iniziale, controlla siti sul tipo di emailers.it

      Se il guadagno a CPM non fosse per te interessante, considera questo:

      1. probabilmente sei tu che meglio di chiunque altro sa:
      • cosa vogliono i tuoi utenti
      • quale prezzo sono disposti a pagare per averlo
      • con quale tipo di linguaggio vogliono vedersi proporre l'offerta
      1. considera se vale la pena proporre tu stesso ai tuoi utenti quei prodotti/servizi che cercano, da solo o in joint venture con altre aziende.

      Più i tuoi utenti appartengono ad una nicchia affamata e disposta a spendere, più facile ti sarà generare profitto.
      Parallelamente, ci sono alcune nicchie di mercato così povere dove è quasi impossibile ricavarci qualche euro, anche se sei la reincarnazione di Claude Hopkins in persona...

      E, a proposito della frequenza di invio, ci sono alcuni casi di nicchie di appassionati dove funziona anche inviare una email al giorno (se hai contenuti e offerte interessanti), e il giorno in cui non invii l'email cominciano a preoccuparsi...

      Un caro saluto

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio
    • RE: realizzare una directory: a che scopo pecuniario?

      Ciao a tutti!

      Per creare rapidamente contenuti potresti prenderli dai testi con diritto di copyright scaduto; controlla il sito del Project Gutenberg per trovare una miniera di contenuti di questo tipo; la traduzione dall'inglese puoi farla in parte con i traduttori automatici, in parte traducendo da solo.

      Se dai ricavi ottenuti calcoli che il guadagno c'è ed è interessante, puoi anche accelerare lo sviluppo del progetto trovando qualcuno che svolga il lavoro di scrittura per te, e tu dedicarti soprattutto alla parte a reale valore aggiunto e dove sei forte: il SEO.

      Magari su elance e siti simili trovi qualche risorsa a basso costo per svolgere questo lavoro di scrittura e al contempo consentirti un payback dell'investimento entro 30 giorni o meno.

      Riguardo il rischio del modello di business:

      1. per risolvere alcune incertezze del modello di business (ad es.: banning Adsense, caduta dai motori, etc), potresti catturare gli indirizzi email dei visitatori; sono un patrimonio duraturo nel tempo; potresti mettere ad esempio un form di registrazione newsletter
      2. affinchè le email dei visitatori siano di maggiore valore nel tempo, cerca nicchie di appassionati che desiderino in modo continuativo contenuti interessanti sul loro tema specifico.

      Infatti, creando una lista di appassionati su un tema specifico fornisci un servizio (a pagamento, solitamente CPM) che potrebbe diventare utile anche a noi marketers.

      Ecco perchè: chi come noi fa direct response marketing, cerca mailing list targhetizzate di appassionati del prodotto/servizio sui quali vogliamo fare campagne specifiche.
      Purtroppo non sempre è facile trovare queste liste. Se sempre più webmaster creassero mailing list di appassionati a nicchie di mercato specifiche, molte campagne sarebbero più facili!

      Un caro saluto

      postato in Web Marketing e Content
      M
      marco.manuzio