**@**Bufala
Grazie mille per le informazioni che mi hai fornito, adesso è tutto chiaro, almeno per me.
L'unico problema è che all'ufficio tributi del comune ritengono che il diritto di abitazione si possa applicare solo all'abitazione I1 del coniuge, ma non alle pertinenze I2 e I3 che, secondo la loro tesi, si possono considerare pertinenze solo per il soggetto B e non per i figli; di conseguenza C e D sono tenuti a versare l'IMU per la propria quota di possesso con aliquota ordinaria.
Di fronte a questa situazione, pur essendo convinto della correttezza della tua risposta, non so proprio come comportarmi: pagare la mia quota IMU (circa 100 euro annui) pur sapendo che non sarebbe di mia competenza o non pagare e quindi, avendo ricevuto in tal senso parere contrario dall'ufficio tributi, rischiare poi delle sanzioni?
C'è modo di dirimere la questione con l'ufficio tributi, magari con qualche riferimento normativo (oltre all'art. 540 c.c.), in modo che possa persuaderli della correttezza della nostra tesi?
Per il 730 invece, senza impelagarmi in una diatriba simile anche con l'AdE, credo che mi convenga dichiarare I2 e I3 visto che per il 2011 si tratta solo di due mesi e quindi pochi euro, mentre dal 2012, se ho capito bene, l'IRPEF per gli immobili non locati sarà inclusa nell'IMU e quindi questo rimane il solo nodo da sciogliere.
Ti sarei molto grato se potessi darmi qualche consiglio sul da farsi.