salve a tutti, riposto la discussione perchè mi sa che il primo tentativo è andato a vuoto...
Parliamo dell'art.4 finanziaria 2008.
L'impressione non è molto positiva: a parte le semplificazioni legate all'IVA, che però sono anche un'arma a doppio taglio nel senso che nn si può scaricare nemmeno quella sugli acquisti e l'esclusione dagli studi di settore, il contribuente versa un forfait del 20% sul reddito dichiarato (risparmiando forse qualcosa rispetto all'eventuale adeguamento agli studi di settore).
A questo punto arrivano un paio di domande, a cui associo il caso pratico:
mia moglie lavora come dipendente in una sartoria che a fine anno chiude, e nel 2008 aveva pensato di regolarizzarsi come artigiana e lavorare a casa.
La cosa che mi resta da capire, dato che l'attività artigiana potrebbe essere anche interpretata come "mera prosecuzione" dell'attività svolta in precedenza, sarebbe sottoposta agli studi di settore anche per il primo anno di attività?
e per una sua collega che è socia con un'altra persona nella sartoria, come si configura rispetto agli studi di settore?
gurdando qua e là, anche secondo quanto dice l'agenzia delle entrate, gli studi di settore rappresentano un parametro di controllo, ma nn sono sicuramemnte una cosa da prendere e applicare alla cieca, d'altro canto sembra quasi che convenga adeguarsi per nn rischiare controlli che in molti casi portano il contribuente ad essere sanzionato: a fronte di una documentazione di ricavi e spese coerente, in che modo il controllo fiscale può portare a dire che il contribuente "vuole fare il furbo"? e come fa il contribuente a difendersi?
Grazie a tutti per le vostre considerazioni.