Quanto avete affermato è sicuramente interessante per capire come funziona la giustizia in questi casi, ma la mia situazione è quella di milioni di italiani che si sono fatti installare un modem Wi-Fi da un tecnico - che dovrebbe essere specializzato - il quale ha inserito la password WPA di Alice e ci ha garantito l'assoluta sicurezza del sistema. Leggendo invece su internet che il sistema è tutt'altro che sicuro viene da chiedersi perchè la Telecom non invia una e-mail ad ogni utente esortandolo a cambiare immediatamente quella password rivelatasi non più sicura. Quella dell'eventuale utilizzo da parte di amici era solo una delle ipotesi che poteva rafforzare la mia discolpa ma parlando con i ragazzi è emerso che la connessione è stata sempre usata da loro che tra l'altro neanche conoscevano la password del Wi-Fi. La mia rabbia risiede nel fatto che la mia è la situazione tipica della maggioranza degli utenti ADSL e quindi come è possibile che ciò porti ad essere inquisito perchè accusato di essersi introdotto nella casella postale di una persona sconosciuta di cui avrei dovuto quanto meno conoscere il "nome utente" e la "password" di accesso alla sua posta elettronica. Credo che tanti di voi si trovino con la configurazione ADSL come la mia e dovrebbe essere facile immedesimarvi nella mia situazione.
Comunque da quanto avete scritto credo che due sono le questioni chiave in mio favore: 1) c'è oggi la certezza che le password assegnate dalle compagnie sono facilmente individuate da semplici programmini - capisco che chiunque potrebbe addurre questa scusante per qualsiasi illecito ma c'è anche il punto 2) denunciante ed inquisito non si conoscono affatto e quindi qual'è l'indizio od il movente per il reato? Queste sono le mie prove a discapito e deve essere qualcun'altro a dire che quel giorno, a quell'ora c'era proprio tizio e non caio dietro il PC a compiere il danno.
A questo punto come si fa a condannare qualcuno e su quali basi? Perchè il P.M. non dovrebbe archiviare la pratica? Quali altri elementi potrebbe cercare in un eventuale dibattimento processuale?
lorcoll
@lorcoll
Post creati da lorcoll
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RE: Aiuto: Procedimento penale per connessioni Internet che non ho mai fatto
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RE: Aiuto: Procedimento penale per connessioni Internet che non ho mai fatto
Grazie per le risposte,
mi sento un pò più sollevato.
Ma volevo chiedere a giurista se devo sporgere denuncia in questa fase o aspettare prima l'eventuale avviso di garanzia (il poliziotto mi ha detto che c'è qualche possibilità che la pratica possa essere archiviata)?
Non so inoltre se fare dichiarare ai ragazzi che in teoria anche tutti gli amici che vengono spesso a casa avrebbero potuto utilizzare il PC che sta sempre acceso.
Ad ogni modo oggi ho provveduto a cambiare la password originaria che mi aveva assegnato Alice al momento dell'installazione per l'accesso al Wi-Fi.
Vi terrò comunque informati sugli sviluppi.
Di nuovo grazie. -
RE: sostituzione di identità
Ho aperto una nuova discussione in proposito nella sezione: Consulenza Legale.
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Aiuto: Procedimento penale per connessioni Internet che non ho mai fatto
Buongiorno,
apro questa discussione per chiedere un consiglio su una situazione incredibile in cui mi trovo:
mi ha chiamato la Polizia Postale e ieri sono andato a sentire di che si trattava.
In pratica mi è stato detto che dalla mia linea sono stati fatti vari accessi (tutti nell'ottobre 2011) ad una casella di posta elettronica di un'altra persona che, avendo riscontrato problemi di connessione alla propria casella, ha sporto denuncia contro ignoti. Dai tabulati della Telecom risulta che in quel periodo ci sono stati accessi alla sua casella da 3 numeri telefonici: uno era il suo, l'altro di un amico dal quale lei si era connessa e l'ultimo è il mio. Ho chiesto al poliziotto se questa persona conosce me o qualcuno della mia famiglia e mi ha risposto che l'hanno già sentita in proposito ma ha ammesso di non conoscere nessuno di noi.
Anche i miei figli mi hanno detto che non la conoscono. Nella mia dichiarazione ho riferito di non conoscere questa persona e che la connessione viene usata da me e dai miei figli. Ora vogliono sentire anche loro (14 e 18 anni) e martedi prossimo abbiamo fissato un appuntamento; ho dichiarato inoltre che a questo punto è molto probabile che qualcuno possa essersi intromesso sulla mia linea Wi-Fi. Pare che queste intromissioni si siano limitate solo a modificare qualche settaggio della casella e-mail e basta. Ho agito bene? Che altro posso fare in questa fase considerata l'assoluta certezza che nessuno di noi ha mai fatto quelle connessioni sulla casella e-mail di una persona a noi totalmente estranea. E' possibile essere indagati per cose di questo tipo? Come posso dimostrare la mia innocenza? Cosa rischio? Grazie per l'eventuale aiuto. -
RE: sostituzione di identità
Scusate se riesumo questo post ma vorrei chiedervi un consiglio su una situazione simile in cui mi trovo da ieri:
mi ha chiamato la Polizia Postale e ieri sono andato a sentire di che si trattava.
In pratica mi è stato detto che dalla mia linea sono stati fatti vari accessi (tutti nell'ottobre 2011) ad una casella di posta elettronica di un'altra persona che, avendo problemi di connessione alla propria casella, ha sporto denuncia contro ignoti. Ho chiesto se questa persona conosce me o qualcuno della mia famiglia e mi ha risposto che l'hanno già sentita in proposito ma ha ammesso di non conoscere nessuno.
Ho chiesto ai miei figli ma neanche loro la conoscono. Nella mia dichiarazione ho detto di non conoscere questa persona e che la connessione viene usata da me e dai miei figli. Ora vogliono sentire anche loro (14 e 18 anni) e martedi prossimo abbiamo fissato un appuntamento; ho dichiarato inoltre che a questo punto è molto probabile che qualcuno possa essersi intromesso sulla mia linea. Ho agito bene? Che altro posso fare in questa fase considerata l'assoluta certezza che nessuno di noi ha mai fatto quelle connessioni su un'altra casella e-mail. E' possibile essere indagati per cose di questo tipo? Cosa rischio? Grazie per l'eventuale aiuto.