@salvo_it_74 said:
Grazie LondonL, quindi abbiamo nello stesso Paese il mio commercialista che la pensa diversamente dal tuo: paghiamo le tasse nello stesso Stato !?!?!?!?
Quand'è che i commercialisti useranno il codice per fare il proprio lavoro ?!!?!??!
Mi sa che chiamo in Guardia di Finanza e me lo faccio dire da loro. Spero che facendo loro i controlli avranno da dare dei riferimenti certi ed oggettivi.
Io sono Italiano e sono felice di esserlo e di rimanerlo, ma ogni tanto sarebbe bello avere delle certezze.
Ciao!
Vedi, noi professionisti non siamo tutti uguali e non operiamo tutti nello stesso modo. Per questo ci sono i più bravi, che dovrebbero costare di più, ed i meno bravi, che dovrebbero costare di meno.
Il discorso vale per tutti, ingegneri (come me), architetti, medici e... commercialisti!
Io ne ho cambiati 3 prima di trovarmi bene con quello attuale.
Detto questo, ti sconsiglio di chiamare la GdF o l'AdE, non risolveresti: ad un mio amico che l'ha fatto per chiedere se poteva pagare in contanti più di 1.000 euro ad un carrozziere che non accettava bancomat/carte di credito, gli hanno detto che non c'era problema alcuno... vedi tu.
Il discorso è molto semplice: in caso di controllo da parte della GdF o dell'AdE ed in caso di loro contestazione nel contraddittorio, DEVI essere in grado su base normativa di dimostrare la correttezza di quanto fatto. Indi, non puoi certo dire: "ho telefonato al 117 e mi hanno detto di si"... Devi dire:
- l'iva 10% è totalmente detraibile come indicato dalla L. n.133/2008, che modifica l’art.19 bis 1 del DPR n.633/72 a decorrere dal 1° settembre 2008
- la restante parte imponibile è deducibile al 100%
Circolare Ministeriale N. 6/E, 03 marzo 2009
OGGETTO: Ulteriori chiarimenti in merito al corretto trattamento fiscale delle spese relative a prestazioni alberghiere e a somministrazioni di alimenti e bevande – Articolo 83, commi 28-bis, ter, quater, e quinquies del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n. 133.
- Ticket restaurant acquistati dal datore di lavoro
D. Le spese sostenute dal datore di lavoro per l’acquisto dei ticket restaurant sono soggette alla limitazione al 75 per cento della deducibilità, prevista dagli articoli 54, comma 5, e 109, comma 5, del Tuir, per le spese per “somministrazioni” di alimenti e bevande?
R. Atteso che la fornitura dei ticket restaurant rappresenta un servizio sostitutivo di mensa, si ritiene che la limitazione della deducibilità al 75 per cento non sia applicabile alle spese sostenute dal datore di lavoro per il loro acquisto. Tali spese, infatti, analogamente a quelle relative ad una convenzione con un esercizio pubblico, rappresentano il costo per l’acquisizione di un servizio complesso non riducibile alla semplice somministrazione di alimenti e bevande.
Ovvio che la stessa 'ratio' è applicabile ai professionisti, giacché la differenza la fa la tipologia di bene, che è un servizio complesso e non la mera somministrazione di cibi e bevande.
Ciao