Purtroppo i procedimenti penali, in Italia, possono durare anche molti anni. Procure e tribunali sono sepolti da fascicoli arretrati e quelli nuovi che si aggiungono vengono smaltiti a ritmi frustranti per il cittadino. Perfino casi apparentemente "semplici" vengono affrontati con una lentezza disarmante, con gli atti d'indagine prima e le udienze poi svolti su intervalli di molti mesi l'uno dall'altro.

Comprendo benissimo l'esigenza di proteggere la sua anziana madre dallo shock di una indagine o di un processo o, peggio, dalla reazione dell'indagata quando scoprisse a suo carico un'accusa gravissima come lo stalking (che può portarla alla reclusione se non intervengono circostanze attenuanti o sconti di rito); vede come l'avvocato, con la sua sensibilità umana oltre che preparazione professionale, è il più adatto a gestire questa situazione. Si rivolga a lui con fiducia. Se però le intemperanze della signora dovessero diventare intollerabili, allora è il caso di intervenire con forza per assicurarsi che la signora sia neutralizzata nella sua capacità di infliggere ansia e sofferenza a sua madre novantenne, tramite una denuncia più grave. Tutto ciò, però, dev'essere gestito necessariamente dal legale, come le dicevo.