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lll
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RE: [Compro] Siti - Budget 9000 euro
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Devo mettere il codice fiscale?
Salve a tutti, sappiamo che se una azienda o professionista apre un sito internet che tratti della sua attività, deve indicare nel sito la propria partita iva.
Ora invece mi è sorto questo dubbio.
Ho due case e le voglio affittare *da privato *(non voglio costituire nessuna impresa per svolgere questa attività); per pubblicizzarle magari creo anche un sito internet: dovrò indicare nel sito il mio codice fiscale? -
RE: Il sito del Partito Democratico: Social Network, Forum e Video
@alexs2k said:
Navigando su quel sito non ne comprendo l'obiettivo principale. Si tratta certamente di un progetto 2.0..... ma che a mio parere è finalizzato al 2.0 stesso... quindi più autoreferenziale che utile. Il messaggio che percepisco io è:"siamo moderni". Mio umile e personalissimo parere
Quoto in pieno Alexs2k, il sito è una sorta di scatola in cui si è messo tutto ciò che veniva in mente in ottica web 2.0. Non esiste un filo conduttore unico; non esce fuori un motivo chiaro per votarli.
Se un partito crea un sito lo fa per farsi votare. A mio parere il sito del partito democratico non è in grado di raggiungere tale obiettivo!
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miglior cms a livello seo
Dovrei creare un nuovo portale e vorrei utilizzare un cms tipo Drupal o joomla. Ora vi chiedo, qual è il migliore cms dal punto di vista del search friendly?
Da quanto ho potuto vedere il migliore è drupal, voi che esperienze avete?
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Due è meglio di uno???
Ho un sito che parla di due argomenti: argomento A e argomento B. Adesso vorrei migliorare il posizionamento del sito intero per quanto riguarda l'argomento B. Ho però il dubbio se creare un nuovo sito per l'argomento B e lasciare il vecchio sito solo all'argomento A. Quello che mi ferma nel fare ciò sono i seguenti elementi:
A) i due argomenti presentano un certo legame
B) il dominio del vecchio sito gode di una certa vecchiaia
C) il vecchio sito ha una buona popolarità.di contro però creando un sito per il solo argomento B avrei la possibilità di creare una popolarità molto a tema, cosa che invece non mi sarebbe possibile nel caso del vechio sito.
A questo punto mi era venuta l'idea di un dominio di terzo livello da affinchiare al vecchio sito: così riesco a beneficiare del vecchio sito e nello stesso tempo ho un sito a parte.
Secondo voi?
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RE: Cosa ne pensate di Virgilio Adv?
Per esempio credo che nel settore B2B si poco utile. Ma a livello di costi, come funziona?
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RE: Quali tassi di conversione avete
@ChiccoSmile said:
+o- ha avuto 150 contatti tra email e telefonate. (e questo è il nostro compito x che chi riesce)
tasso di conversione???
@ChiccoSmile said:
Il compito di trasformare un potenziale cliente ad un cliente-acquirente e compito del nostro cliente.
Hai colto nel segno!!!!
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RE: Quali tassi di conversione avete
@SpiderPanoz said:
be, nel mio caso molti iscritti sono commercialisti.
questo mi gratifica in parte perchè significa che il sito viene ritenuto una fonte affidabile.Se l'attività di commercialista non va tanto su internet, e visto che hai tanti commercialisti iscritti, inventanti un business che ruoti intorno ai commercialisti.... tanto il business plan te lo fai gratis:D:D.... e il tasso di conversione della tua newsletter sarebbe altino!
@SpiderPanoz said:
ma ripeto il sito lo considero un investimento sul nome, sul recrutamento di praticanti e solo in minima parte una fonte di nuovi clienti che peraltro in parte arrivano e coprono le spese web
Se ti serve un praticante fammi un fischio
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RE: Quali tassi di conversione avete
@SpiderPanoz said:
grazie per il complimento ma so di dover fare molto ancora..
per ora solo diffusione del nome ed iscrizione alla newsletter.
ma so che è solo un primo passo e poco collegato all'acquisizione di clienti che arrivano più facilmente con il passaparola.Quanto è il tasso di converisone relativo agli iscritti alla tua newsletter??
Davvero non hai trovato nessun cliente con il tuo sito??
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RE: Quali tassi di conversione avete
@ChiccoSmile said:
Non esageriamo!
Una persona che si iscrive ad una newsletter è una persona interessata all'argomento (i contenuti).E allora a cosa ci servono le newsletter????
Alla fine abbiamo bisogno di clienti, con le newsletter stiamo sprecando solo risorse?
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RE: Quali tassi di conversione avete
@SpiderPanoz said:
be ma tra trovar clienti e far iscrivere alla newsletter c'è una bella differenza....
Non sempre! Te lo detto, dipende dal sito! E poi un visitatore che si iscrive alla newsletter poi considerarlo un **mezzo **cliente! Non sminuire troppo il ruolo della newsletter! Per trasformare un visitatore in cliente è necessario tanto lavoro e molto spesso è necessario accompagnarlo per diversi stadi... ecco allora che la newsletter diventa una tappa importante!
Col tuo sito (devo dire ben fatto!) quale obiettivo di conversione ti sei posto?
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RE: Quali tassi di conversione avete
@SpiderPanoz said:
cosa intendi per conversione?
iscrizione a mailing list, contatti, o cosa?Intendo quell'azione compiuta dal visitatore sul tuo sito che tu ritieni come una conversione. Questa può essere un'iscrizione, un contatto ecc.. dipende dal tuo sito e dai tuoi obiettivi!
Per esempio, io gestisco un sito di consulenza sulla sicurezza sul lavoro. L'obiettivo che mi sono posto nella gestione di questo sito è trovare possibile clienti. Quindi considero conversione quando qualcuno mi contatta per un preventivo!
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Quali tassi di conversione avete
Con questo post voglio chiedervi quale tasso di conversione ha il vostro sito. Naturalmente, per una comprensione ottimale dei dati, sarebbe meglio se oltre al vostro tasso, indichiate il settore in cui operate con il vostro sito e l'azione che rappresenta la conversione.
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Postecommerce
Conoscete il nuovo servizio delle Poste, Postecommerce? Cosa ne pensate?
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Quando un sito è utile??
Apro questa discussione con l'intento di individuare tutti quei fattori che, implementati su un sito, sono in grado di offrire utilità all'utente.
Cerco di spiegarmi meglio. Io utente, nel visitare il tuo sito, spendo denaro (perchè la Telecom Italia o chi al posto suo non mi regala la connessione) e tempo: voglio quindi avere un utilità dal tuo sito altrimenti non mi vedrai una seconda volta e non ti aspettare che vada in giro a parlare bene di te.
Nell'analizzare i fattori che permettono ad un sito di offrire utilità all'utente, considero il contenuto (mi riferisco ai testi) il fattore principe perchè:
se spendo tempo e denaro nel visitare il tuo sito voglio leggere qualcosa in grado di:
- Soddisfare un mio bisogno o esigenza
- Permettermi di cogliere un opportunità
- Accrescere la mia **cultura **o almeno le **informazioni **di mia conoscenza.Quindi, affinchè il mio sito offra utilità ai miei visitatori, devo creare contenuti in grado di aiutare i relativi lettori a soddisfare dei bisogni, a cogliere delle opportunità e a fornire loro nuove informazioni o accrescere la loro cultura.
Secondo voi, ci sono altri fattori che influenzano l'utilità di un sito? Avete altre osservazioni sulla capacità dei contenuti di influenzare l'utilità del sito?
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RE: Il Negozio dell'angolo
@alexs2k said:
Mi chiedevo se il web possa in qualche modo incrementare il fatturato di un negozio "come tanti"....
Con la pubblicità!! E' la prima cosa che mi viene in mente. Penso a banner, landing page e simili da inserire in siti per esempio dedicati alla città in cui si trova il negozio (o qualunque altro sito localizzato frequentato dal target del negozio) con lo scopo diretto di invogliare a visitare il negozio e quindi indirettamente ad acquistare. Non avrebbe nessuna utilità utilizzare internet per fare pubblicità??
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RE: Il Business Model del "Quotidiano Online"
Siamo sicuri che su internet le notizie devono essere gratis? Guardate questo esempio http://www.gazzettadelsud.it: si tratta di un quotidiano cartaceo che su internet permette di leggere gratis le notizie nazionali mentre, se si vogliono leggere le notizie locali è necessario sottoscrivere un abbonamento quindi non sono gratis.
E tale modello di business da quanto ne so io sembra funzionare: ormai è da un paio di anni che esiste e conosco molte persone che ne fanno uso!
A mio modesto parere tale modello ha avuto successo perchè:
- rispetto al quotidiano cartaceo l'abbonamento è molto conveniente.
- Se si gira per la rete le notizie locali gratis sono quasi inesistenti (questo vale solo per molte parti della mia regione)
Nel quotidiano locale direi di non scartare a priori la possibilità dell'abbonamento.
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RE: perchè gli operatori commerciali hanno poca considerazione di internet
Non credo sia utopistico. Intendevo dire che magari un associazione dei SEO SEM sarebbe utile a tutti... come esiste un associazione degli architetti, dei commercialisti, degli artigiani, dei prodotti di marca ecc... Non mi sembra una cosa utopica...
A cosa potrebbe servire? Per esempio a diffondere un po' di cultura del web!
E' utopico?
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RE: Essere una mucca viola ha i suoi vantaggi?
@alexs2k said:
E' difficile che si realizzi una mucca viola riflettendo su un target. E' più facile (si fa per dire) creare un prodotto straordinario che desti l'interesse di un target...
Secondo me non bisogna partire a ragionare dal target.... ciò può limitare il nostro pensiero creativo.... non si escluda di riuscire ad inaugurare un nuovo mercato con un nuovo target
Verissimo, la mucca viola non nasce dal target ma dall'esigenza... per spiegarvelo meglio vi racconto una storiella.
Sapete come è nato il walkman?
A ideare il walkman è stato un presidente della Sony (non ricordo il nome e nemmeno quando è avvenuto) che andando in giro vedeva tanti giovani che camminavano portando su una spalla grossi sterei per ascoltare la musica. Il presidente della Sony si domandò: "perchè non creare uno strumento piccolo, portatile e leggero con cui ascoltare la musica??"
Aveva individuato una esigenza, e partendo dall'esigenza ha libero il suo pensiero creativo (bel binomio, alex2k) è ha creato quella che qui possiamo definire la mucca viola!
Il presidente della Sony non aveva pensato al target per creare il walkman perchè un prodotto nuovo, diverso, innovativo non può avere target. Infatti alla Sony cercarono in tutti i modi di affossare quel progetto: i vari reponsabili marketing infatti, effettuando ricerche di mercato varie, dicevano che quel prodotto sarebbe stato un flop, che nessuno lo avrebbe comprato, che (appunto) non c'era un target a cui venderlo. Ma il presidente della Sony continuò col suo progetto e la sua intuizione risultò vincente: tutti noi sappiamo la diffusione che ebbe!
Con questo cosa voglio dire, che il concetto della mucca viola sarà ben assodato in tutti noi ma, non credo sia così facile da creare.
Per diventare una mucca viola non bisogna dedicare tutta la propria offerta ad un target ma, riuscire ad individuare una esigenza, una necessità di semplificazione.
Forse è per questo che le mucche viola sono poche, non credo si tratti di paura ma di capacità: non tutti sono in grado di intercettare un esigenza e creare una mucca viola!
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RE: perchè gli operatori commerciali hanno poca considerazione di internet
Non sarebbero ora che tutti i SEO e SEM si unissero per delineare una strategia comune e di ampia portata per effettuare un alfabetizzazione di massa sulle opportunità di internet e sul lavoro necessario per sfruttarle?