Ciao,
ammetto che in passato ho avuto gli stessi tuoi dubbi ma poi, con la maturità, il mio approccio è diventato quello di offrire al Cliente un consiglio, avvisandolo delle possibili conseguenze di un comportamento diverso da quello suggerito (possibilmente per iscritto).
La filosofia è semplice ed è quella che ho sempre adottato, anche durante i decenni passati a lavorare come dipendente: se facciamo come dico io, io sono responsabile dei risultati, se facciamo come dici tu (capo, collega o Cliente), ne rispondi tu.
Ciò chiarito, il Cliente decide. Tu puoi solo scegliere, eventualmente, di rifiutare l'incarico, cosa che mi è capitato di fare tutte le volte in cui mi sono reso conto che il Cliente mi chiedeva di fare cose che andavano contro la mia etica professionale, che m'impedisce di farmi pagare per fare cose che so che danneggeranno il Cliente, anche se è lui stesso a chiederle, nonostante il mio parere contrario.
Ma ci sono stati anche casi in cui l'esperienza e l'opinione del Cliente mi hanno permesso di vedere aspetti che non avevo considerato, quindi non bisogna mai partire pensando di sapere tutto. C'è sempre da imparare, da tutti!
Questo mi sembra ragionevole, ma c'è chi non ne vuole sapere di consigli.
@Sermatica said:
- Se ci si affida a un professionista ci si deve fidare altrimenti si perde solo tempo. Quello che accade in in sistema ideale è che l'imprenditore chiede al Professionista le strategie, il perchè, le motivazioni ma sempre fidandosi dell'esperienza del consulente.
Sii sempre chiaro e onesto con chi hai di fronte, se non ti apprezzano e se ti è possibile cambia il cliente.
Forse devo solo aumentare i clienti e scartare quelli che si sentono dio in terra, mentre considerano me uno spaventapasseri con un computer.