Perdonate la totale ignoranza, ma cosa comporta che la ditta individuale non potrà essere una ditta artigiana?? E perchè?
Grazie della pazienza....
Perdonate la totale ignoranza, ma cosa comporta che la ditta individuale non potrà essere una ditta artigiana?? E perchè?
Grazie della pazienza....
Interessante... inizio davvero ad intravedere una speranza! Già, a questo punto credo che ci penserò seriamente.
Ricapitolando posso aprire partita iva come ditta individuale in regime dei contribuenti minimi ed essendo contemporaneamente dipendente a tempo pieno e a tempo indeterminato pagando ?130 (comprensivi di diritto annuale per il primo anno). Poi annualmente verso ?88 di diritto annuo alla camera di commercio e l'imposta sul reddito. Non c'è altro?
Immagino che ci siano dei limiti per mantenere questa situazione. Limiti sul reddito per esempio ed un'altra domanda: che succede se in un momento qualsiasi sciolgo per qualsiasi motivo il mio contratto di lavoro a tempo indeterminato e full time? Mi cambiano automaticamente una serie di cose!
Quindi se ho capito bene (SE...:?) essendo dipendente full time quale sono in questo momento, se apro ditta individuale non devo pagare i 2850 annui all'Inps. Immagino ci sia da pagare altro però...
Avevo pensato che la cosa poteva essere fattibile come libero professionista dal momento che leggendo in qua e la su internet mi è parso di capire che i pagamenti da fare sono TUTTI proporzionati ai ricavi. Ma se anche come ditta individuale posso evitare la "tassa fissa" forse mi è comunque vantaggioso provarci
Non so, in definitiva se aprissi ditta individuale quali sarebbero le spese di mantenimento? C'è anche qualche spesa in apertura? Senza contare poi il costo del commercialista... (disgraziati!!!! )
Grazie mille per l'aiuto
Beh se l'assemblaggio computer richiede l'apertura come ditta individuale... cosa comporta questo? Scusate la totale ignoranza in materia...
Aprendo come ditta individuale, quali sono le ottemperanze alle quali adempire..? Pagamento dell'IVA in quale modo e con quale scadenza? Posso comunque usufruire del regime dei contribuenti minimi? Quali sono le tasse da pagare? In sintesi quanto mi costa mantenerla (ed aprirla anche) e MI CONVIENE se faccio solo qualche fattura "saltuariamente" o non ne vale la pena? Ricordo che è un secondo lavoro, svolto nel tempo libero, non sarà affatto la mia attività principale.
Grazie delle delucidazioni!!
Buonasera,
sono nuovo e mi presento: sono Alessio, un ragazzo di 22 anni di Porto Santo Stefano e ho bisogno di alcune informazioni.
La mia richiesta di informazioni riguarda l'eventuale apertura di una partita IVA come libero professionista nel regime per contribuenti minimi.
Mi spiego meglio:
attualmente lavoro come impiegato presso un Agenzia Marittima, da due anni, a tempo pieno. Lo stipendio però non è molto e la vita è troppo cara!! Quindi vorrei cercare di ampliare un minimo gli incassi per quanto possibile. Penso a questa cosa già da più di un anno, ma non sono mai stato abbastanza convinto e motivato da informarmi fino in fondo. Adesso invece sono arrivato a voler capire se davvero questa idea potrebbe realizzarsi.
In pratica, pur lavorando in un'agenzia marittima, ho un diploma di perito elettronico e delle telecomunicazioni, e da ormai qualche anno ho una forte passione per l'informatica e per i computer in generale.
Con quello che ho potuto assorbire dalla scuola e da un anno di ingegneria elettronica a Firenze e con la passione da autodidatta che mi ritrovo, sono arrivato ad avere un buon livello tecnico nel settore informatico, sopratutto per certe mansioni specifiche.
E' così che da tempo ormai sono il "tecnico di famiglia", ormai vanto diversi computer assemblati per amici, o rigenerati, o liberati da virus o altro. La cosa che più mi stimola è l'assemblaggio di pc e la programmazione degli stessi. Dall'hardware acquistato su internet ---> al pc completo e funzionante. Che soddisfazione....!
Visto che finora l'ho sempre fatto per amici e parenti, ovviamente quindi non guadagnandoci un solo euro, ho pensato che sarebbe bello aprire una partita IVA e crearmi un piccolo giro di lavoro. Sarebbe un lavoro da fare a tempo perso, nelle mie ore libere. Ovviamente non sarebbe nulla di grosso, ma un modo per arrotondare lo stipendio dell'Agenzia Marittima.
Non ne so molto di partita IVA, contributi, normative, requisiti eccetera eccetera...
Ho cercato di informarmi un minimo cercando su internet e mi è parso di capire che forse la cosa potrebbe andare in porto aprendo partita IVA da libero professionista nel regime dei contribuenti minimi (o forse nel regime "sostitutivo per nuove iniziative"??).
Vorrei conoscere meglio le spese, gli obblighi e i diritti, la procedura completa per la realizzazione di questa cosa e quant'altro mi serva per capire SE POSSO e SE MI CONVIENE farlo. Inutile dire che se i costi di apertura e mantenimento sono proibitivi, per quelle 2 o 3 fatture al mese non ne varrebbe la pena.
Ma prima ancora, premessa fondamentale, ho bisogno di qualche tipo di qualifica per esercitare una cosa simle?? Oltre al diploma di "perito capotecnico industriale specializzato in elettronica e telecomunicazioni", ad un buon bagaglio personale di conoscienza ed esperienza, ed a tanta tanta buona volontà e "voglia di fare" NON HO ALTRO!
Un'altra cosa: in un regime dei contribuenti minimi e fatturando poco, potrei riuscire a far a meno di un commercialista? Posso farcela? La vedo un spesa troppo grande ed INUTILE proporzionata a quello che guadagnerei...
Credo di aver esposto abbastanza bene il quadro generale della situazione... ATTENDO INFO E CONSIGLI!!!
GRAZIE
Alessio