Buongiorno a tutti..
Nel caso di donazione di quote sociali da genitori a figlio, che contestualmente dichiara nel relativo atto di continuare l'attività per un periodo minimo di 5 anni, considerando che in ogni caso sono dovute solo le imposte in misura fiassa di ? 168, che dati devono essere dati al notaio per la redazione del relativo atto...? Bisogna dichiarare il valore nominale delle quote in base al capitale sottosritto o il valore delle quote determinato in base alla situazione patrimoniale da redigere al momento della stipula del relativo atto... (patrimonio netto)?
laghee
@laghee
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Donazione quote di "SNC"
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RE: Accertamento per mancata risposta questionario
Purtroppo no. Anzi ti dirò di più. Abbiamo dovuto ricercare direttamente presso l'ufficio postale il firmatario della ricevuta della raccomandata predisposta dall'AdE, ed era proprio il diretto interessato.
Però pensavo che potrebbero essere sati mille i motivi per cui non si fosse riuscitia a presentare i documenti. Pensavo che quanto stabilito dal comma 4 dell'art.32 DPR 600/73 fosse da intendersi come limite oltre il quale, il contribuente "menefreghista" non poteva andare, e cioè presentazione ricorso alla CTP. Tieni conto che però nel nostro caso, al ricevimento dell'avviso di accertamento ci si è attivati subito, presentando istanza annullamento completa di tutta la documentazione comprovante la correttezza dell'operato del contribuente rispetto a quanto contestato dall''ufficio.
Il questionatio non è stato snobbato, o meglio il contribuente non si è nemmeno reso conto di cosa potesse aver ricevuto a suo tempo. Pensa che tra virgolette "interrogato" da noi ha sostenuto di non aver mai ricevuto nulla.. Ha dovuto arrendersi solo davanti alla firma sulla ricevuta che gli è stata fatta vedere dal postino. -
RE: Accertamento per mancata risposta questionario
Grazie...
Ma hai magari qualche suggerimento interessante per dimostrarsi bravi a dimostrare...?!?! scusa per il gioco di parolo... -
Accertamento per mancata risposta questionario
Salve a tutti. A seguito mancata risposta a questionario inviato dall'Ade, ricevo avviso di accertamento ai sensi art.41 bis, in quanto l'ufficio si avvale dell'art.39, 2 comma, lettera d-bis.
E' stata presentata successivamente all'avviso di accertamento, istanza di annullamento, documentando che il reddito contestato era stato regolarmente dichiarato. L'ufficio nega l'accoglimento dell'istanza presentata sulla base di quanto stabilito dall.Art.32,: 2 comma, DPR 600/73.
Ora presento ricorso CTP, sostenendo che ai sensi del 4 comma sempre dell'art.32 del DPR 600/73 presento tutta la documentazione che per motivi non imputabilia al contribuente non ho potuto presentare a suo tempo. Non entro nel merito delle motivazioni che hanno impedito al contribuente di rispondere al questionario.
Qualcuno ha da dare qualche parere in merito oppure è incorso nella stessa casistica..? Sono obbligato a dimostrare ai giudici o all'Ade l'impossibilità che ha causato la non risposta al questionario oppure basta sostenere e contestualmente dichiarare quanto sostentuo dal omma 4 dell'art.32 DPR 600/73.???? -
RE: mancata emissione scontrino
Ok.. Prorpio come pensavo.
Grazie per la risposta. -
mancata emissione scontrino
Buongiorno a tutti.. Quesito..?
ricevo atto di contestazione a seguito PVC emesso per mancata emissione di scontrino. Viene irrogata la sanzione minima di ? 516 ridotta a ? 129 se si esegue il pagamento entro 60gg. Se entro lo steso termine si presentano delle memorie nelle quale si sostiene la tesi che lo scontrino contestato risulta correttamente emesso, documentando il tutto con apposita fotocopia, e poi in ogni caso l'ufficio ritenga che tali memorie non siano da tenere in considerazione, nel momento in cui l'Ade emetterà successivo atto, il contribuente potrà in ogni caso usufruire dalla possibilità della definizine agevolata con riduzione ad 1/4 della sanzione...? -
RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Ma scusa.. al momento in cui ho perfezionato il ravvedimento non avevo più imposta dovuta per il mese di maggio. Il nuovo debito o credito verso l'erario era rappresentato da quanto risultante nel quadro VL che tiene conto dell'IVA acquisti dell'IVA vendite e dei versamenti effettivi eseguiti in corso d'anno e nel nostro caso altre a non ritrovarmi più il debito mi ritrovo con un credito. Il tuo discorso è valdio solo se il ravvedimento fosse stato perfezionato entro il 31 dicembre. Solo in tale caso sarei stato obbligato al versamento anche dell'imposta per regolarizzare il tutto. Comunque hai magari letto qualcosa in merito che indichi che non era possibile agire in tal modo.?
e buona serata.... -
RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Ulteriore considerazione... a fronte del mancato versamento dell'iva mensile si riceve un'avviso di irregolarità. In tale avviso l'Ade richiede il pagamento delle sole sanzioni (ridotte poi ad 1/3) oltre ad interessi. Non richiede nulla per iva in quanto tale debito per l'omesso versamento mensile risulta azzerato avendo concorso a formare il credito/debito dell'Iva dovuta in sede di dichiarazione annuale. ergo... non vi era più imposta dovuta.. Giuso...?
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RE: Ritenuta d'acconto: devo dichiarare anche io?
Se gli imposrti son quelli non c'è problema. Rimani sempre a carico di tuo padre, non dovresti avere complicazioni Inps e inoltre probabilmente se presentassi il modello unico finiresti con un credito di circa ? 190. Valuta cosa ti costa presentare modello tenendo conto che i soli li prenderai minimo tra 4/5 anni.. Alternativa presentare modello unico2009 riportando il credito in attesa di poter presentare eventualmente l'anno prossimo il modello 730 in modo di poter recuperare subito tutto il credito.
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RE: Unico2008 in rettifica
Si, direi che il termine per la presentazione di una integrativa è il 30/09 (termine presentazione unico2009). Se in ogni caso la dichiarazione non comporterà maggior imposta dovuta ma anzi determinerà un maggior credito, non dovrai versare nulla. I beni ammortizzabili sostenendo la tesi che sono stati posti in uso a far tempo dall'anno 2008 potranno essere ammortizzati a partire da tale anno senza perdere nulla. Daltronde se la fattura è di metà dicembre 2007 è anche una tesi sostenibilissima..
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RE: Ritenuta d'acconto: devo dichiarare anche io?
Buongiorno...
Prima di tutto bisognerebbe sapere a quanto ammontano i compensi lordi..? Sulla base di quello, se non superano 2.841 euro puoi essere ancora considerato a carico del padre che qundi potrà usufruire della deduzione spettante. Se quel limite viene superato, sicuramente tuo padre perde il diritto alla detrazione e poi bisogna vedere sulla base del tuo reddito dichiarato se davvero finisci con un credito di imposta che può essere chiesto a rimborso oppure se ti trovi a dover pagare un saldo... dipende tutto dal totale compensi percepiti.. Mettici pure che oltre un certo limite temporale o se si superano certi importi subentra anche un discorso di iscrizione all'Inps gestione separata.... -
RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Lo so.. effettivamente è una situzione alquanto anomala... il probelma è che ho riportato un esempio così tanto per riportare dei dati che rendessero l'idea. Purtroppo i fatti si riferiscono all'anno 2006. Ora l'unica strada che rimane per recuperare quanto già è stato versato 3 settimane fa, (circa 10.000 euro) per le sanzioni come da cartella esattoriale ricevuta, è quella dell'istanza di rimborso. Tieni presente che è già stato ricevuto avviso bonario sulla base del quale a seguito colloquio con call center era stata presentata istanza all'ade che però non ha sorito alcun effetto. Poi è stata ricevuta cartella esattoriale per la quale è stata presentata istanza di annullamento in via di autotutela anch'essa senza alcun esito. Nel frattempo confidando nei funzionari dell'ade è trascorso il termine per ricorrere contro la cartella esattoriale che per motivi di blocco di pagamenti (enti pubblici) si è dovuto pagare riservandosi la possibilità appunto di chiedere rimborso con apposita istanza. Credo che sia l'unica strada rimanente. Il probelma è che dovrei sostenere i motivi della richiesta di rimborso con documentazione che provi la correttezza dell'operato. Insomma nessuno ha rubato nulla, nessuno si è avvantaggiato. Era stato fatto il ravvedimento ancor prima di ricevere avviso bonario e poi non ho trovato nulla che dica senza alcun equivoco di sorta che ciò che è stato fatto non sia corretto.... Qulalche idea o aiuto...??? e..... Grazie......
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RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Diciamo così che nel quadro VL alla fine tra iva acquisti, Iva vendite e versamenti realmente effettuati scaturiva un saldo a credito, pertanto il debito della liquidazione mensile veniva assorbito completamente . Comunque questa per me è una risposta importante. Ho presentato un'istanza all'Ade sostenendo di aver operato correttamente e pertanto il ravvedimento doveva ritenersi corretto. In subordine è stato richiesto al limite di comminare una sanzioneper la mancata presentazione di F24 a zero. Il funzionario dell'Ade ha detto no... Secondo me comunque non dovevo presentare f24 a zero in quanto non vi era più alla data del versamento alcun debito di imposta.
Per caso tu hai letto qualche cosa che dica che in quel caso bisogna comportarsi come hai scritto... Qualche circolare o risoluzione o qualunque altro documento?? Purtroppo ora qualsiasi istanza presenti dovrà essere corredata da documentazione che provi che il comportamento tenuto al massimo può essere punito con il pagamento di una sanzione per la mancata presentazione di F24 a saldo zero. Grazie. -
RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Grazie per la risposta... Però io avrei qualche obiezione:
se avessi eseguito il ravvedimento operoso prima della fine dell'anno 2008 concorderei pienamente con la tua risposta. Il ravvedimento però è stato fatto in sede di compilazione dell'IVA da dichiarazione annuale nella quale il debito mensile veniva assorbito/azzerato/compensato dal totale iva a credito dell'anno (per versamenti e acquisti) per cui alla data della regolarizzazione non vi era più alcun debito di imposta e si è proceduto pertanto a versare le sole sanzioni o interessi. Come succede paracchie volta per la regolarizzazione degli omessi versamenti degli acconti IRPEF.
L'Imposta si versa in sede di unico quale saldo, mentre si paano le sanzioni e gli interessi calcolati sugli importi dovuti quale acconto ma che non sono stati versati.
Non è corretto...? -
RE: Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Ciao. piu o meno è la risposta che verbalmente hanno dato all'Ade, solo che però nessuno è stato in grado di dirmi dove poter leggere che c'era quell'obbligo. Leggendo poi le istruzioni della dichiarazione Iva si legge proprio che gli omessi versamenti mensili confluiscono automaticamente nel saldo annuale, per cui nel momento in cui ha fatto il ravvedimento non avevo più alcun debito di imposta... Ma non c'è in giro davvero nulla di specifico che dica senza alcuna ombra di dubbio il comportamento da tenere nel nostro caso... La legge sul ravvediemento specifica proprio che il ravvedimento è valdio quando vengono versate sanzioni, interessi e l'imposta se dovuta.! Perchè devono scrivere "imposta se dovuta" se lo specificano vuol dire che in alcuni casi come potrebbe essere il mio, o nel caso magari degli omessi versamenti di acconto irpef... alla fine per ravvedersi sia sufficente versare le sole sanzioni ed interessi. E' proprio così sbagliato come ragionamento?
Grazie per la risposta..
Mario. -
Omesso versamento IVa mensile, assorbito dal credito IVA annuale
Salve a tutti... problema...
- omesso versamento IVA liquidazione mese maggio 2008 ? 5.000
- riporto il debito nel quadro VH ma non nel quadro VL dell'Iva non avendo eseguito alcun versamento.
- globalmente la dichiarazione annuale Iva dell'anno 2008 chiude con un credito di ? 2.000
- in data 16/03 scadenza del versamento dell'IVA annuale, compilo un F24 per ravvedimento operoso omesso versamento liquidazione mese maggio 08, pagando però le sole sanzioni calcolate su ? 5.000 e gli interessi dal 16/06/2008 al 16/03/2009. Non verso nulla per l'imposta in quanto alla data del 16/03/09 in sede di IVA annuale non vi è più alcun debito di imposta.
E' corretto il comportamento..? Purtroppo non trovo scritto nulla che dica che il modo nel quale si è operato non sia corretto ma non trovo nemmeno nulla che dica che lo sia. Il ravvedimento prevede che vengano pagate le sanzioni, gli interessi e l'imposta se dovuta. Nel mio caso l'imposta non è dovuta.... Putroppo successivmante si è ricevuto avviso bonario e poi cartella esattoriale con richiesta sanzioni ed interessi omesso versamento. Sono state presentate varie istanze ma l'ufficio dell'Ade è sempre rimasto muto. Ora sono scaduti i termini per ricorso contro cart.esattoriale e l'unica strada è presentare istanza di rimborso di quanto pagato con cart.esatt. (obbligati al pagamento per non incorrere nella sospensione di notevoli incassi di lavori eseguiti) allegando tutto quanto dimostri o avvalli il comportamento tenuto in modo di obbligare l'Ufficio a procedere al rimborso.
Grazie a chi saprà dare una risposta magari con qualche riferimento che avvalli a questo punto la correttezza o meno dell'operato...