Ciao a tutti, domanda,penso stupida, sullo scontrino
Io ho intenzione di aprire una ditta individuale nel campo dei servizi
informatici, zona 72100...
Giusto per pensare alle varie cose che dovro' fare mi potrebbe capitare
di fare un tradein su articoli informatici, per la serie "Tu mi compri questo e io mi piglio il tuo vecchio". Poi pero' questo "vecchio" lo vorrei rivendere, nel caso anche a privati...
Devo fare scontrino ? Quindi prendere una cassa per emettere scontrini, etc etc etc ?

A) si dichiari anche l'attività secondaria.

Aspetta e per quanto riguarda gli studi di settore ?

B) purtroppo è cosa che tecnologicamente mi sfugge... per i clienti ci hanno pensato i loro consulenti software... comunque pochissimo diffusa, ti posso solo rimandare alla circolare ministeriale, visto che sei tecnico potresti capire tu meglio di me:
http://www.fiscoitaliano.altervista.org/FATTURA-ELETTRONICA-CIRCOLARE-45-05.htm

Allora, come al solito la normativa e' un intreccio di riferimenti incrociati,
rimandi ad altre leggi e direttive comunitarie...
Mi sa che mi conviene fare una lettura di tutti i rimandi, per darti una precisa visione dal punto di vista informatico.
Gia' un paio di cose posso dirtele, Acrobat potrebbe andare bene per la generazione del tipo di documento elettronico...questo perche' e' fatto
divieto di usare all'interno di documenti elettronici "macro" che possano
cambiare automaticamente dati della fattura dopo l'emissione ed acrobat
fornisce un tipo di documento non modificiato e non automodificibile (cfr.
documento Word/Excell campi autodata...).
Una volta letto il resto dei codici e rimandi potro' darti una risposta piu' completa...

C) Nel regime nuove iniziative non avresti nemmeno i registri delle fatture emesse/acquisti, ma solo l'onere di una conservazione diligente ed ordinata di tutti i documenti emessi e ricevuti.
Per la semplificata la tenuta del registro cespiti amm.li può essere sostituita con apposite annotazioni separate sui registri iva.... ma io le sconsiglio in vista di eventuali futuri passaggi ad altri regimi contabili.

Ok, quind mi conviene fare gia' fin dall'inizio una gestione "completa" pur essendo in regime agevolato, giusto per prenderci la mano...

Buon giorno a voi, vi pongo alcune domande in merito all'appertura di una ditta individuale.
A) Non ho ben capito la questione degli studi di settore, in che modo riguardano la mia ditta individuale. Come codice attivita' volevo usare il 72100 oppure il 72600...e se nel caso una la dichiaro come primaria mentre l'altra la dichiaro come aggiuntiva ?

B) Ho letto che per gli archivi delle fatture emesse, e' possibile redarlo anche non in forma cartacea ma in forma elettronica, ma usando firma elettronica.In tal senso basta nel caso in cui usassi Adobe Acrobat, il sistema di firma elettronica integrata oppure c'e' qualcosa di piu' "ufficiale" per tale autenticazione? Quindi alla fine potrei anche arrivare ad una produzione zero di carta in ambito di fatture se anche i clienti usano un sistema informatico "decente"...

C)Nel caso di regime "Nuove Iniziative Produttive", gli unici adempimenti sui registri riguardano esclusivamente le fatture emesse e ricevute? Mentre nel caso di regime "Semplificato" si aggiunge rispetto al caso precedente un registro per i beni ammortzzabili ?

Grazie in anticipo per la disponibilita'!

Che dire, grazie ancora e complimenti per tutto
Mo mi organizzo e vedo che fare...
Grazie 1000

Ops...nella frenesia "fiscale" mi sono dimenticato di ringraziarti della disponibilita' per la risposta....

Grazie

Allora scopriamo le carte, capito che posso avere un "nome" aziendale
ipotizzo una ditta individuale. Giusto per iniziare con un po' di tranquillita' sulla parte degli adempimenti fiscali scelgo il regime agevolato.
Qui la domanda, nel caso in cui nel primo anno o entro i primi tre anni, sfondo il tetto massimo di 30.000 e rotti euro di ricavi cosa succede ?
Devo essere io ad accorgermi di cio' e quindi presentarmi all'ufficio dell'entrata e chiedere il passaggio ad un'altro regime fiscale oppure mi castigano a sangue ?
Cmq rimane il fatto che non piu' di tre anni, poi comunque devo cambiarlo, in tal caso quello piu' semplice mi pare sia il semplificato che permetta si di crescere come fatturato ma di non affogare nella palude dell'ordinario...
Sbaglio?
Tutto sempre se ho fortuna e sono bravo nella gestione dell'azienda...

Questa e' piu' una curiosita' che una domanda vera e propria...
Ipotiziamo che inizio una ditta individuale, dopo un tot di anni, vuoi che sono stato fortunato, vuoi che sono stato bravo, etc etc...la ditta viaggia talmente bene che l'essere una ditta individuale inizia ad essere "stretta"...
Esiste il modo per modificarla e renderla una societa' di persone, oppure e' il caso di aprire una nuova partita iva e trasferire il tutto sotto questa nuova societa' ?

Buon giorno a tutti,
spero di non risultare troppo banale o superficiale nella mia domanda.
Dopo aver letto tutta la documentazione ho ancora un dubbio,
nel caso di una ditta individuale non mi e' possibile avere una ragione
sociale, perche' la ditta "sarei" Io e quindi avrebbe il mio nome e cognome.
Corretto ?
In tal caso per poter avere una ragione sociale sarei costretto ad aprire
una societa' di persone, ma a questo punto sorge il mio problema essendo
io unico "socio", e tutte le forme possibili richiedono una pluralita' dei soci, non vedo alternativa per poter aprire una ditta con un nome "accattivante"...
Alternativa sucessiva e' quella di una ditta di capitali, vedasi s.r.l. unipersonale, che pero' rende la questione decisamente complessa, tra cui
l'obbligo al versamento per intero del capitale sociale, il cui minimo e' 10.000
E...
Sbaglio in qualche cosa ?

O intesti il sito ad una persona residente all'estero.