Ciao e grazie,
lo chiedo perchè il Comune ha chiesto a noi come debba essere deliberato. Pertanto mi era venuto il dubbio. A questo punto penso che l'erogazione liberale sia la scelta più consona.
kobayashi
@kobayashi
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RE: Associazione e contributi da un Comune
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Associazione e contributi da un Comune
Salve a tutti,
urge Vostro consiglio.
Un associazione culturale non riconosciuta con solo codice fiscale, in occasione di un evento culturale organizzato da un Comune riceve una sorta di contributo/rimborso spese per la partecipazione. Considerando che l'evento è in linea con i fini istituzionali dell'assocazione, come devo trattarlo?!?!!?
Faccio associare l'ente e lo considero come contributo associativo?!?!
Oppure?!?!?
Per favore datemi lumi!!!
Grazie. -
RE: Dipendenti, che società aprire?????
Ciao Dorez,
ben trovato.
Certo che puoi avviare una tale attività; anzi, visto il pregio di ciò che vorreste produrre, diventa un imperativo farlo!!!Bisogna distinguere l'attività prettamente commerciale da quella non commerciale, come appunto per le società semplici. Queste sono quelle società che non svolgono assolutamente attività commerciale. Nel tuo caso, quindi, volendo vendere l'olio oltre a produrlo non puoi avvalertene.
Volendo intraprendere questa gestione con tuo fratello, la formula della società di persone è sicuramente la migliore, soprattutto in termini di oneri gestionali.
E' la migliore nel tuo caso perchè, appunto, gestendola con un familiare sai con chi hai a che fare;questo perchè nelle società di persone, vigendo l'autonomia patrimoniale imperfetta, delle obbligazioni sociali ne risponde non solo la società con il suo patrimonio ma anche i singoli soci con il proprio patrimonio personale (a differenza delle società di capitali che hanno auonomia patrimoniale perfetta e, pertanto, rispondono delle obbligazioni soltanto con il patrimonio della società).
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RE: Partita iva inattiva: Consigli
Grazie mille.
Alla fine opterò per chiudergliela direttamente adesso, facendo almeno i dichiarativi 2008 e 2009.
Alla prox.
Ciao! -
RE: Buongiorno a tutti! Un dubbio mi attanaglia...
Ciao Polinomio,:)
a me sembra che la parola "società" è quella che si presta meglio al tuo caso. Capisco gli oneri di avvio, ma creare tre partite Iva come vorresti fare non moltiplicherebbe semplicemente i costi di gestione e anche i rischi?!?!
Non solo, la società vi permetterebbe di sfruttare un'unica immagine con all'interno diverse professionalità, potendo curare più di un aspetto senza incroci di ogni tipo (te che devi fatturare al tuo amico per avergli procurato il cliente, lui che fatturerà al web designer per avergli fornito il cliente che richiede un determinato sito, etc...). Questa potrebbe essere una strada, privilegiando la forma della società a resp. limitata.Altrimenti potresti seguire la strada da te preposta, valutando innanzitutto il volume di affari che, presumibilmente, pensate di realizzare in un anno. Questo ti permetterà di fare una piccola analisi "costi-benefici" considerando, ad esempio, che con un volume di affari annuo inferiore a 30.000 euro (e con altre limitazioni inerenti la tipologia di attività e di beni che si intende adoperare) potreste optare singolarmente per il regime dei minimi il quale:
- sconta un aliquota Irpef sostitutiva del 20%
- non paghi Irap
- non sei soggetto agli studi di settore
- esenzione dell'Iva (in sostanza non la versi e non puoi detrarla)
- non siete obbligati alla tenuta della contabilità (devi solo conservare le fatture e tutta la documentazione e numerarla).
Per quanto riguarda il nome potreste fare anche con i nomi da te proposti, tanto al momento di richiesta di partita iva quello che conta sarà il titolare "fisico" della partita iva. Per intenderci la ditta individuale, al nome di fantasia richiede che sia associato sempre il nome del titolare. Es. Pincopallo Web Design di Mario Rossi.
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RE: Partita iva inattiva: Consigli
Ti ringrazio serdep, molto utile il tuo intervento.
Tuttavia per la chiusura della partita iva quindi non mi consigli di retrodatarla, oppure, a prescindere dalla cciaa, richiedere per la licenza e, appunto, la partita iva la chiusura immediatamente successiva all'iscrizione alla cciaa?!?!?!Per intenderci il mio dubbio è questo: posso retrodatare la chiusura di una partita iva, ad esempio, a dicembre 2007, se poi a gennaio 2008 risulta che ho richiesto l'iscrizione nella cciaa?!?!? Al limite potrò retrodatarlo a gennaio 2008. Almeno per evitare di chiuderla nel 2009, con l'aggravio di un ulteriore anno!
Inoltre per i dichiarativi posso sanare gli anni passati (dal 2006 in poi) presentandoli ora e pagando sanzione con F24? Oppure oramai, anche se la presento, è comunque considerata omessa e, pertanto, cambierebbe poco!??!?!
Grazie.
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Partita iva inattiva: Consigli
Ciao a tutti,
vorrei un consiglio sul da farsi inerente una partita iva inattiva.
Un mio amico nel 2006 ha aperto una partita iva per il commercio elettronico di hardware, software per computer.
Di fatto questa ditta non ha mai operato e, nonostante non abbia mai emesso un documento, lui in questi 3 anni non ha voluto provvedere nemmeno ai dichiarativi.
In questi ultimi anni gli ho fatto una testa tanto dicendogli di chiudere, ma lui ha fatto orecchie da mercante.Sono passati 3 anni ed ora vuole chiuderla perchè, impaurito, ha ricevuto cartella esattoriale dall'Inps per i contributi non versati. Fermo e restando che per quanto riguarda l'Inps c'è poco da fare e dovrà pagare, vorrei un consiglio per quanto riguarda la parte prettamente fiscale. Volevo retrodatare la chiusura di partita iva e posizione cciaa al 2006 ma purtroppo a dicembre del 2007 è stata richiesta la licenza al comune per l'e-commerce, con relativa iscrizione nella sezione di piccolo imprenditore alla cciaa nel gennaio 2008 (i 30 gg dalla approvazione della licenza).
Cosa mi consigliate? Io pensavo di retrodatare la chiusura a gennaio 2008, provvedendo a fargli fare almeno i dichiarativi per il 2008, attendendoci gli accertamenti per gli anni 2006 e 2007. Purtroppo il fatto della licenza ha complicato le cose non poco, viso e considerato che retrodatando direttamente nel 2006 avrei evitato non pochi problemi.
Suggerimenti??
Grazie a tutti! -
Costituzione associazione culturale non riconosciuta
Salve a tutti,
mi sono appena iscritto!
Volevo avere delle delucidazioni in merito alla costituzione di un'associazione culturale non riconosciuta.
Il mio dubbio è questo: per aderire ai vari regimi fiscali agevolativi tra cui quello di cui alla L.398/91, basta la scrittura privata registrata o è necessario l'atto pubblico e il conseguente riconoscimento dell'associazione?!?!
Avete eventuali riferimenti normativi in tal senso?!
Vi ringrazio.