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    Post creati da kestral

    • Partita IVA, regimi agevolati e committenti esteri...

      Ciao a tutti,

      Mi sono appena iscritto a questo forum e avrei urgentemente bisogno di aiuto per sbrogliare una situazione piuttosto complicata. :bho:

      Mi è stata offerta una collaborazione a Partita IVA da una società estera (senza sedi italiane) alla tariffa di 275 euro / giorno per una durata di 6 mesi. Al decorrere di tale periodo (cioè all'apertura della loro filiale italiana) il rapporto verrà trasformato in un tempo indeterminato.

      Vorrei dunque capire, in linea di massima ovviamente e al netto di tutte le tasse e contributi, quanto andrei a percepire considerando la tariffa giornaliera dei 275 euro nell'ipotesi peggiore, ovvero senza detrazioni/deduzioni, sia in caso di regime ordinario che di eventuali regimi agevolati (se applicabili). La tariffa credo debba essere intesa come netto a pagare (ovvero l'importo complessivo di una singola fattura mensile di 20 gg dovrebbe essere di 5500 euro, esclusi i rimborsi di eventuali spese).

      Ecco inoltre qualche ulteriore dubbio che avrei:

      • L'unico criterio di accesso al regime dei minimi è dato dal non superamento dei 30000 euro di fatturato nel corso dell'anno? Tale limite va rapportato all'anno (es: se inizio l'attività a luglio sono sei mesi e quindi il tetto è di 15000 euro)?

      • Essendo il committente straniero è soggetto ad IVA? Cosa comporta in caso non lo sia?

      • Le eventuali spese sostenute per conto del committente (es: viaggi di lavoro) vanno indicate in fattura, si sommano cioè all'imponibile? o rientrano in un discorso di "rimborsi" a parte? Nel primo caso si avrebbe quindi sia il ripagamento delle stesse che la loro deducibilità dalla tassazione?

      • Considerando il tipo di attività svolta (consulenza / servizi professionali nell'ambito dell'IT), cosa è normalmente deducibile e in che percentuale? Mi riferisco in particolare all'acquisto di attrezzatura informatica, spese di vitto e alloggio (l'attività verrà svolta tra le sedi estere del committente e le sedi italiane dei suoi clienti), spese di noleggio/acquisto automezzi.

      Riepilogo anche la mia situazione attuale, nel caso possa essere utile. Sono socio di una società inglese con una filiale italiana e da qualche settimana lavoro in tale azienda (presso la filiale Italiana) con un contratto a tempo indeterminato. Precedentemente ero un collaboratore a progetto presso la medesima realtà.

      Grazie mille per l'aiuto! Ho già navigato internet in lungo e in largo con il risultato di avere semplicemente le idee ancora più confuse 😞

      postato in Consulenza Fiscale
      K
      kestral