Sono una s.p.a. e ho capitale sociale 200, rappresentato da 200 azioni di valore 1 euro ciascuna. 50 di queste azioni sono prive del diritto di voto, mentre le restanti 150 hanno diritto di voto pieno. Convocata l'assemblea ordinaria, questa è regolarmente costituita con la presenza di 100 azioni (la metà del capitale sociale, incluso quello rappresentato da azioni senza diritto di voto) o di 75 (la metà del capitale sociale al netto della parte rappresentata da azioni senza diritto di voto)? Voglio capire il quorum costitutivo, e quello deliberativo, lo calcolo sul valore intero del capitale sociale o solo su quella parte rappresentata da azioni con diritto di voto nell'assemblea che vado a convocare?
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Determinazione dei quorum in assemblea
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RE: Agevolazioni sulla prima attività
REPLICA A OEJ: La legge 388 dice che si può aderire all'agevolazione sicuramente entro trenta giorni dal deposito della dichiarazione di inizio attività. Tuttavia, se ciò non accade l'imprenditore può richiedere, irretroattivamente, l'agevolazione all'inizio di ogni esercizio ma al massimo fino al secondo escluso il primo di inizio attività.
REPLICA A CORVOJOE11: Per nuova attività si deve intendere attività appena aperta penso anche se la legge fa capire che per nuova attività si intende non solo l'inizio di una attività imprenditoriale (e quindi non il cambiamento del titolare di un'attività già avviata) ma che l'attività sia anche nuova (nel senso di diversa) da quella che si svolgeva seppur in forma di lavoratore dipendente...è questo un punto difficile da interpretare.
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Agevolazioni sulla prima attività
La legge n.388 del 1990, concernente le agevolazioni fiscali e contabili per le nuove attività, richiede come condizione, tra le altre, per l'ottenimento dei benefici, che l'attività che il richiedente andrà a svolgere NON DEVE ESSERE LA CONTINUAZIONE DI UN'ALTRA ATTIVITA' PRECEDENTEMENTE SVOLTA ANCHE IN FORMA DI LAVORATORE DIPENDENTE. Ora mi chiedo, se io avessi fatto il panettiere o stessi facendo il panettiere e oggi decido di aprirmi un panificio per conto mio, non posso ottenere l'agevolazione in virtù di quella condizione richiesta, in virtù del fatto che l'attività che inizio è la stessa che esercitavo ma in qualità di lavoratore dipendente? E' questo che vuole dire la legge?
Inoltre, la legge afferma che se non faccio richiesta nel primo esercizio di attività (in quello in cui l'attività è iniziata, in pratica) posso farlo nei successivi due e non oltre. Mi chiedo: se faccio richiesta per l'agevolazione nel secondo anno successivo a quello di inizio attività, l'agevolazione la avrò solo ed esclusivamente per quell'esercizio o anche nei successivi due, dato che a legge afferma che la durata massima dell'agevolazione è di tre anni? -
Consolidamento fiscale nazionale
Per poter usufruire del consolidamento nazionale il legislatore pone come condizione, tra le tante, il controllo di una società su un'altra società o più di una...Mi chiedo, che tipo di controllo? Il legislatore mi risponde: deve detenere il 50% del capitale sociale. E fino qui tutto ok...Poi leggo da un'altra fonte: la controllante deve avere la maggioranza dei voti in assemblea ordinaria...E allora io mi chiedo? Che tipo di maggioranza? Assoluta o può essere anche relativa? Dato che un soggetto può avere il 50% del capitale ma non avere il 50% dei diritti di voto in assemblea (eventuali clausole che dicono che all'aumentare della quota di capitale posseduta si riduce il numero dei diritti di voto esercitabili) mi chiedo la condizione di controllo è questa (50% del capitale con maggioranza assoluta dei diritti di voto) o quella (50% del capitale con maggioranza relativa dei diritti di voto)?
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RE: Detrazioni IRPEF
Quindi, per le spese relative ad interessi passivi per l'acquisto di unità immobiliari da adibire ad abitazione principale, mi dice che l'importo massimo è di 3615,20 euro... se io sostengo 2000 euro, il 19% lo calcolo sui 2000 euro perchè rientranti nel limite imposto; se sostengo 4000 euro di spese per interessi, il 19% lo calcolo sui 3615,20€?
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Detrazioni IRPEF
Sto studiando diritto tributario da solo e sono arrivato alla parte relativa alle detrazioni...il TUIR mi dice che gli oneri sono detraibili nella misura del 19%...ma questo valore è calcolato sull'ammontare degli oneri stessi o sull'ammontare del reddito complessivo? Io propenderei per la prima soluzione ma nella maggior parte dei casi, il legislatore pone un limite specifico per ciascun onere detraibile quindi quel 19%...a cosa si riferisce?
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RE: Domanda su una s.n.c.
Scusa se mi faccio i fatti tuoi ma a che pro costituire una snc per dare in affitto semplicemente due immobili?
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RE: Da SNC a SRL "soci senza pagare": consigliatemi
Già sembrerebbe proprio una bella opportunità! La responsabilità certo, resta limitata ai soli beni della società e di questo puoi stare sicuro mentre per l'amministratore i rischi ci sono ma comunque limitati. L'importante è che egli operi secondo l'interesse della società e che preservi l'integrità del capitale sociale (nel senso che non deve porre in essere operazioni cosi pericolose da far perdere l'intero valore del capitale). Deve praticamente rispettare gli obblighi imposti dalla legge, se li rispetta non corre rischi. Una cosa mi sembra strana però! Il valore della snc ammonta a 550000 euro? Se costituisci la srl per acquisire una società di un tale valore devi comunque rispettare determinate regole in ambito contabile! Per acquistare la srl occorrono 550000 euro e questi vanno indicati nello stato patrimoniale, come mutuo, come cassa, come debito ma vanno indicati. Altrimenti occorre che il vostro titolare conferisca nella srl e si prenda una quota del capitale non proporzionale rispetto al conferimento effettuato, cosi voi non sarete neanche obbligati a versare 2500 euro a testa anche se per poter diventare soci, un conferimento, anche se non imputato a capitale, dovete comunque farlo, necessariamente. Perchè non trasformate la snc in srl? Comunque in entrambi i casi l'operazione è abbastanza complessa, l'aiuto di un professionista sarebbe più indicato.
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RE: "LICENZIARE" UN SOCIO.... è possibile??
L'unico modo legale per "licenziare" il socio si ha quando questi non pone in essere ciò che nel contratto è stato deciso, secondo i canoni di buona fede e di correttezza quindi, solo quando fa qualcosa che ostacolerebbe la corretta esecuzione del contratto. Tuttavia, seppur dovesse accadere una cosa del genere, la procedura sarebbe lunga ed onerosa! Per farla uscire l'unico modo è acquistare la sua quota... Una domanda: tua zia ha mai usato beni della società senza il consenso dell'altro socio? oppure ha mancato all'esecuzione di o conferimenti promessi in passato? Potresti trovare in una di queste due cause, un'idea per far escludere tua zia!
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RE: Tassazione per trasparenza
quindi vale già nell'anno in cui i soci effettuano la richiesta!? Facendo riferimento a ciò che è stato chiesto da bic2605, se i soci nel triennio non distribuiscono gli utili e li distribuiscono nel primo anno successivo a quello della scadenza del regime di trasparenza, questi saranno tassati con l'aliquota del 12,5% o no?
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RE: Tassazione per trasparenza
Allora fatemi capire, i soci possono inoltrare la richiesta in un qualsiasi periodo dell'anno, comunque inizierà ad essere efficace dall'esercizio successivo?.. gli utili quindi vengono tassati nel periodo in cui vengono prodotti, non in quello in cui vengono percepiti dai soci?