@bluwebmaster said:
Infatti stavo per dirlo anch'io : mi sembra strano che paypal effettui lo storno delle scritture ( di tutti e tre gli oggetti poi ! ) senza essersi assicurato della "difformità".
Difformità che peraltro potrebbe anche significare un oggetto venduto a un prezzo di molto superiore a quello reale con il "compra subito" oppure , magari acquistato in buona fede, ma che si è presentato come falsificato.
Non sono un legale quindi non so darti risposte concrete di merito, però farei attenzione a una cosa : potresti ricevere una segnalazione al CRIF e alla Banca Dati Allarmi bancari che si traduce in un iscrizione per almeno 3 anni ( se non estingui il debito, uno a partire dalla data di estinzione se estinto ) che si traduce in termini più pratici in negazione di eventuali prestiti o credito al consumo, rischio di chiusura di conti correnti, dieniego all'apertura di nuovi.
Oltre credo che il recupero crediti potrebbe pignorarti il quinto dello stipendio che data la somma corrisponderebbe almeno a 5 o 6 anni di pagamento e questo significherebbe, in caso di segnalazione al CRIF, restare un anno di più dell'intero periodo di pagamento segnalato in banca dati.
Non so se ti conviene.
Anche se ...ho il sospetto che queste procedure così come impostate da paypal non siano il massimo della legalità : è come se dei clienti mi facessero dei bonifici , io li incasso , e dopo, sorgendo delle contestazioni intorno al prodotto venduto , la banca di sua inizativa provvede a stornarmi le scritture contabili.
Pensa se accadesse con le post pay.
Ovviamente questa è solo ed unicamnete un mia idea personale.
Prima di tutto grazie per avermi risposto. Un mio amico ha avuto a che fare con il recupero crediti e mi ha detto che per pignorarti lo stipendio deve esserci di mezzo Equitalia se no non possono fare nulla, visto anche che il conto paypal non è un contratto che è stato firmato.
Chiederò al mio avvocato.