La questione riguarda eventualmente il trattamento di cosiddetti "dati sensibili", ma da come hai raccontato l'episodio appare improbabile tu abbia commesso alcun reato connesso al trattamento non autorizzato di dati sensibili, vista la circostanza e la volontà di tutelare l'incolumità fisica di altri soggetti; ferma resta la spinosità delle questioni relative ai dati personali. Per quanto riguarda invece la posizione della tua controparte, appare evidentemente più grave, e sì, è consigliabile tu ti rivolga ad un legale per valutare di fare avviare un procedimento penale anche al fine di costituirti parte civile e chiedere un risarcimento del danno, che, nel tuo caso è caratterizzato anche da un malessere psicologico più che giustificato dalla gravità dei fatti.