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    ilpariota

    @ilpariota

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    Post creati da ilpariota

    • RE: Dubbi su INPS in regime dei minimi

      @Siantona said:

      se si è dipendenti full time a tempo indeterminato e si apre partita iva con il regome dei contribuenti minimi, la contribuzione inps dipende dal tipo di attività che verrà svolta.
      Se l'attività è relativa allo svolgimento di lavoro autonomo come ad esempio consulente, disegnatore ecc. pur avendo una posizione contributiva aperta, sarai soggetto al versamento di contributi previdenziali nella misura del 17% calcolati sulla differenza tra ricavi e costi.
      Se l'attività è invece relativa ad attività d'impresa, esempio l'apertura di un'attività commerciale, non pagherai i contributi richiesti dall'inps a seguito dell'iscrizione alla gestione commercianti

      Io sono in una situazione un pò ambigua (almeno per me), sono un dottorando e quindi iscritto alla Gestione Separata... se apro partita IVA per scopi professionali, la mia cassa non mi permette di versare i contributi (INARCASSA) e quindi dovrei continuare a versarli alla gestione separata, ma stavolta non sono più un lavoratore subordinato, bensì un lavoratore autonomo... devo aprire un'altra posizione INPS? Ed in questo caso, per gli ulteriori contributi, devo versare il 17 o il 26,72%?
      Saluti a tutti e grazie a chi mi risponderà

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota
    • RE: Regime Minimi beni strumentali

      Mi accodo alla discussione (interessantissima) per fare un'altra domanda:
      "ho acquistato quest'anno uno scooter che utilizzo promiscuamente, ma non ho ancora aperto partita IVA, lo farò a gennaio 2011 e sceglierò il regime dei contribuenti minimi"
      Il fatto è che lo scooter non è stato pagato in contanti, bensì con un finanziamento che durerà per tutto il 2011... inoltre il finanziamento non è intestato a me, ma ad un garante (mio padre). Ci sarà modo per considerare come costo la rata mensile che pago per lo scooter???

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota
    • Ingegnere dottorando

      Salve a tutti, sono un giovane ingegnere (tra pochissimo iscritto anche all'ordine) che sta facendo il dottorato di ricerca.
      Causa dottorato, quindi, sono iscritto alla gestione separate INPS.
      Bene, sono alcuni giorni che sto studiando e, quindi, ricapitolerò cosa ho pensato di fare... chiaramente se commetto degli errori siete invitati tutti a correggermi.
      Siccome non è possibile eseguire prestazioni professionali come occasionali è necessario che io, nel caso in cui voglia esercitare la professione, apra la partita IVA.
      Avevo pensato (visto il volume di affari che mi immagino avrò) di aprirla in regime dei minimi (a proposito, quanto costa farlo? posso farlo da solo?).
      Aprire una partita IVA comporta l'iscrizione alla cassa, ma, per chi è già iscritto alla gestione separata, INARCASSA consente di non iscriversi a patto di versare il 2% ( a prescindere) per ogni prestazione svolta alla stessa. Vi risulta???
      Nel caso in cui io, dopo tutto, non riuscissi a svolgere nessuna prestazione professionale sono tenuto al pagamento di qualcosa? Mi pare di no, vero?
      Nel caso (che mi auspico) invece in cui riuscissi a svolgere delle prestazioni professionali una fattura tipo dovrebbe essere questa (partendo da 1000 euro):
      Compenso 1000 euro+
      Contributo INARCASSA 2% 20 euro;
      Rivalsa INPS 4% = 40 euro-
      Ritenuta d'acconto 20%= 208 euro (calcolata senza tenere conto del contributo INARCASSA);
      Netto a pagare 852 euro.
      A questo punto sulla cumulata annuale immaginiamo 13520 euro, tolte le spese (sempre per esempio) 3520 euro, dovrei versare all'INPS il 17% cioè 1700 euro.
      Tutto giusto????
      Grazie a chi avrà la bontà di rispondermi!:ciauz:

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota
    • RE: fattura contribuente minimo: va messa la rivalsa?

      Lo stesso discorso vale anche se non hai partita IVA ed emetti una ricevuta per prestazione occasionale?
      Mi spiego meglio:
      Prestazione occasionale 1000 euro;
      rivalsa del 4% 40 euro;
      r.a 20% 208 euro.
      Alla fine dovrò percepire 832 euro.
      Poi, visto che non ho superato i 5000 euro nell'anno, non verserò nulla all'inps. E' corretto fare così?
      Essendo io iscritto all'ordine degli ingegneri (tra l'altro non potrei erogare prestazioni professionali come prestazioni occasionali) dovrei comunque applicare il 2% destinato ad InarCassa?

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota
    • RE: Sto per superare il limite dei 5000 euro

      Benissimo, anche io mi trovo in una situazione molto simile:
      sono fruitore di una borsa di Dottorato e, di conseguenza, iscritto alla gestione separata INPS; ciò che chiedo è solo un chiarimento:
      nel caso di prestazioni occasionali che non superano (globalmente) i 5000 euro devono trattenermi solo il 20% come ritenuta d'acconto, mentre, allorquando supererò (speriamo) i 5000 euro, sul "surplus" devono trattenermi la ritenuta d'acconto + un terzo della percentuale che va versata all'Inps (e che mi sembbra sia il 17%) in quanto gli altri 2/3 sono a carico del committente.
      Giusto?
      Essendo io già iscritto alla gestione separata posso applicare subito (anche senza arrivare ai 5000) la rivalsa del 4%?
      Essendo io un ingegnere iscritto all'ordine (fermo restando che sono a conoscenza del fatto che non potrei eseguire prestazioni professionali senza partita iva), devo chiedere (e di conseguenza versare) il 2% alla cassa anche in questo caso???
      Saluti e grazie a chi mi risponderà.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota
    • RE: Professionista Inarcassa INPS

      @Gianny.78 said:

      Forse avrei risolto la questione.....mi sono imbattuto in questa specificazione da parte di InarCassa che dice:

      attenzione!
      L'eventuale iscrizione alla Gestione Separata INPS, istituita con Legge 335/95, è da considerare obbligatoria solo se connessa all'assegnazione da parte delle Università degli Studi di borse di studio per la frequenza di corsi di dottorato di ricerca o di assegni di ricerca.
      Qualora, invece, consegua ad altra attività di lavoro autonomo, detta iscrizione è ininfluente perché destinata a cessare per effetto dell'iscrizione ad Inarcassa.

      per approfondimento pongo il link:
      w ww.inarcassa.it/faq/scheda_iscriz.html#assoggettamento

      Voi cosa ne dite?

      Innazitutto saluti e complimenti a tutto il forum.
      Nonostante siano alcune ore che leggo discussioni su discussioni relative all'argomento ancora non ho tutto chiaro, ma siccome mi sembra che in qualche modo questo caso sia simile al mio, provo a chiedere spiegazioni:
      io sono fruitore di borsa di studio (ho iniziato quest'anno il dottorato di ricerca) e, necessariamente, mi sono iscritto alla gestione separata.
      Adesso, da pochissimi giorni sono iscritto all'ordine ed ho eseguito il mio primo lavoro professionale.
      Bene, al momento di emettere fattura mi sono chiesto, che fare?
      Considerarla una prestazione occasionale o emettere fattura ed aprire una partita iva in regime dei contributi minimi (tenete presente che per vincoli legati alla borsa di dottorato il mio reddito ulteriore deve essere minore di 13000 euro).
      Nel caso in cui la considerassi una prestazione occasionale (sbagliando, lo so) dalla somma pattuita il datore di lavoro dovrebbe detrarre il 20% e versarlo tramite f24, quindi io non dovrei fare praticamente nulla, giusto?
      Nel caso in cui (in previsione di future possibilità di lavoro) decidessi di aprire una partita iva in regime dei minimi come dovrei calcolare la fattura? E quanto dovrei versare? Ed a chi?
      Ultimissima, una vostra opinione: cosa conviene fare di più???

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      ilpariota