Salve a tutti!
Sono alla ricerca di collaborazioni come articolista.
Tra le aziende con le quali ho collaborato o collaboro ci sono: Mtv Networks Europe, Current Tv, HTML, ICTv, Matrix/Virgilio, Telecom Italia Media, MyTv, History Channel, Asianews, RaiDue, ReteOro, Il Messaggero, Seapress,
Posso scrivere di tutto.
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Qui sotto alcuni esempi del mio lavoro; si tratta di pezzi realizzati per agenzie di stampa ed altre pubblicazioni cartacee:
AMBIENTE: -----------------------------------------------------------------------
INDONESIA: La coltivazione illegale di caffé distrugge l?habitat degli animali di Sumatra
Il 20% del parco Nazionale di Bukit Barisan Selatan disboscato illegalmente per far posto a piantagioni . Il Wwf accusa alcune multinazionali del settore. A rischio estinzione varie specie di mammiferi rari.
Mentre negli ultimi trent?anni la giungla dell?isola di Sumatra è stata distrutta dai coloni affamati di terra, le remote montagne del sud dell?isola rimangono una roccaforte per alcune delle ultime tigri dell?Asia e per i rinoceronti, in gravissimo pericolo di estinzione.
Sopravvissuta alle incursioni di bracconieri, boscaioli e contadini, una grande porzione protetta della foresta vergine del sudest asiatico viene oggi distrutta con una velocità allarmante a causa del boom nell?esportazione del caffé. Secondo quanto denunciato da un gruppo di ambientalisti, è stato stimato che circa il 20% dei 340 mila ettari della splendida foresta del Parco Nazionale di Bukit Barisan Selatan è già stato distrutto per far posto a piantagioni illegali.
Gli ambientalisti temono che, in mancanza di rapidi provvedimenti, le tigri, gli elefanti ed i rinoceronti che vivono nel parco possano estinguersi.
Un rapporto pubblicato oggi dal Wwf, chiamato ?Gone in an Instant?, accusa alcune compagnie internazionali di acquistare caffé illegale, spesso senza saperlo, da distributori che approfittano della mancanza di legislazione per mescolare le 20 mila tonnellate di caffé coltivato illegalmente nel parco con raccolti provenienti da altre piantagioni legali del Lampung.
Gli ecologisti denunciano che i chicchi coltivati nell?area sono stati usati inavvertitamente da alcuni dei più grandi nomi del mercato ? inclusi Kraft Foods, Nestlè e ED&F Man ? per produrre anche caffé istantaneo e bevande energetiche.
La Nestlè è stata una delle compagnie alla quale gli autori del rapporto hanno richiesto di trovare soluzioni per lasciar fuori dai loro prodotti i chicchi di caffé coltivati illegalmente. Altri si sono impegnati a prendere provvedimenti, dopo essere stati contattati dagli autori del rapporto. Altre compagnie citate nello studio, inclusa la ED&F Man, con sede a Londra, hanno negato di aver comprato caffé di produzione illegale.
Gli ambientalisti hanno utilizzato immagini satellitari, intervistato contadini e commercianti e monitorato le rotte dei traffici, per seguire il percorso del caffé prodotto illegalmente dai territori disboscati all?interno della giungla fino alle miscele esportate verso Inghilterra, Germania e Stati Uniti.
Nazir Foead, responsabile per le politiche e gli impegni delle imprese, ha dichiarato:?Il WWF non vuole eliminare l?industria del caffé nella provincia del Lampung, ma stiamo chiedendo alle multinazionali di creare rigorosi controlli sulle catene produttive affinché si assicurino che non stiano ancora comprando caffé prodotto illegalmente?.
Jonathan Atwood della Kraft, proprietaria dei marchi Maxwell House e Kenco Coffe, ha dichiarato che ?seguire il percorso della produzione illegale è molto difficile. Ipotizziamo che delle quantità di caffé illegale possano essere tra i nostri approvvigionamenti.
In ballo c?è la sopravvivenza di alcuni dei più rari e spettacolari mammiferi del continente asiatico, incluse tre sottospecie non presenti in nessuna altra parte del mondo. Il parco è l?habitat di 40 tigri di Sumatra ? circa il 10% degli animali vive in libertà ? e circa 80 rinoceronti che si trovano soltanto in altri tre parchi sull?isola.
(continua)
CINEMA: --------------------------------------------------------------------------
SERVIZIO SULLA SITUAZIONE DEI FINANZIAMENTI NEL CINEMA IN ITALIA
Avete scritto la vostra sceneggiatura. Avete contattato gli attori ed il cast tecnico. Vi sentite pronti per girare il vostro primo film. Ma c'è un piccolo fastidioso dettaglio che non vi fa dormire sonni tranquilli: chi produrrà il film? Esclusi i registi che consentono incassi milionari, che si contano sulle dita di una mano, oggi questo problema affligge il 99% dei registi italiani. Ma c'è chi non si arrende. C'è chi decide di cercare vie alternative a quelle consuete. Il genio italico ha così l'occasione di mettersi in mostra.
E' questo il caso di "Tu devi essere il lupo", lungometraggio di Vittorio Moroni. Dopo aver vinto il Premio Solinas come miglior soggetto originale, Moroni ha presentato domanda di finanziamento al Ministero dei Beni Culturali, ottenendo i fondi necessari alla produzione. Nel 2004, con il film ormai pronto per la distribuzione, la legge Urbani taglia drasticamente il budget statale dedicato al cinema. Questo rimette agli autori dei film prodotti il pesante onere della distribuzione. Molti film rimangono fermi nei sotterranei del Ministero. Moroni, invece, decide di non arrendersi ed inizia ad occuparsi personalmente del problema. Propone il suo film a tutte le principali case di produzione italiane; il film sembra piacere, ma le buone intenzioni non si traducono in azione. Moroni capisce che non è quella la strada giusta da seguire quando un distributore pronuncia questa frase: "Chiedere la distribuzione per un piccolo film italiano oggi, è come chiedere la pace nel mondo". Fonda così l'associazione MySelf, ed inizia a raccogliere fondi tra le piccole e medie aziende del territorio da dove proviene, la Valtellina. Accumula cinquantamila euro. Quei fondi bastano appena per stampare sette copie del film. Fuori dalle consuete distribuzioni, MySelf deve lottare per portare il film nelle sale. Così il film viene proiettato in ogni tipo di contesto non convenzionale. Chiunque lo voglia, può contattare MySelf ed offrire il proprio spazio per la proiezione del lungometraggio. Inoltre, grazie all'impegno di Moroni e del suo gruppo, riesce a portare il film anche in alcune sale cinematografiche, nei principali capoluoghi italiani. Il sistema in questo caso è semplice. MySelf installa un banchetto come quelli delle raccolte di firme nella piazza della città; tutti gli interessati al film possono comprare dei coupon del costo di cinque euro. Quando si è raggiunto un numero sufficiente di coupon venduti, questi vengono consegnati ad un esercente di un cinema del luogo, che ha così la certezza dell'incasso, e può ospitare tranquillamente la proiezione del film.
La legge Urbani ha provocato anche la riduzione dei budget per la produzione delle sceneggiature già approvate. Sandro Baldoni, fratello del giornalista scomparso, si è visto decurtare del 40% il budget relativo al suo "Look Left, Look Right", una commedia nera da girare tra Roma e Londra. Baldoni ha dovuto scegliere tra due ipotesi: girare il film con il 60% del budget previsto o aspettare tempi migliori. Il regista ha deciso di rimboccarsi le maniche, tagliare drasticamente le scene da girare a Londra e lavorare con una troupe ridotta all'osso, formata da professionisti volontari. Il film è attualmente in lavorazione.
In un periodo che vede la quale totale assenza di produttori coraggiosi, c'è chi decide di rischiare personalmente e di autoprodursi. Ha iniziato così il cineasta Eros Puglielli, che nel 1994 ha girato con la sola compagnia dell'attore protagonista Cristiano Callegaro il suo "Dorme"; il film è costato poche decine di migliaia di vecchie lire ed è stato distribuito nel 1999 da Lucky Red ed inserito nella programmazione di Telepiù. Puglielli ha girato il suo primo "vero" lungometraggio in pellicola nel 2004. Il film, uno psico-thriller con Luigi Lo Cascio, è frutto di una produzione congiunta realizzata da Italia, Spagna, Bulgaria e Regno Unito. Al fine di abbattere i costi le riprese del film si sono svolte in Bulgaria; come commenta lo stesso Puglielli, il risparmio è stato ingente, ma i professionisti bulgari, seppur volenterosi, non sono paragonabili a quelli del resto d'Europa. Ad aggravare la situazione, i problemi linguistici: "Chiedi un gatto nero vivo... e ti portano un coniglio bianco morto".
(continua)
CULTURA: ------------------------------------------------------------------------
INDIA
I gemelli Guptara portano in Europa il mondo di Calaspia
I due diciottenni indiani firmano il romanzo fantasy ?Conspiracy of Calaspia?. Già famosi in patria, i due fratelli cristiani stanno per farsi conoscere anche in Europa; i diritti di pubblicazione già venduti in molti paesi.
Goa ? Già pubblicato a fine dicembre in India ed in Inghilterra, sta per sbarcare nelle librerie del resto d'Europa Conspiracy of Calaspia, un avvincente romanzo scritto da due gemelli indiani, giovani promesse della letteratura fantasy.
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La storia è ambientata in Calaspia, un immaginario universo alternativo; il protagonista è Bryn Bellyset, erede di un vasto impero commerciale, cresciuto nella bambagia fino alla maggiore età.Più che una storia, Calaspia è una sottile parodia, piena di satira e simboli insieme ad azione ed avventura. L?educazione cristiana dei gemelli appare chiaramente nella loro opera prima; nel romanzo non mancano episodi in cui si riconoscono chiaramente la redenzione ed il perdono.
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I giovani autori di Conspiracy of Calaspia sono i gemelli Jyoti e Suresh Guptara. La madre Phillipa, inglese, è stata missionaria in India per quattro anni; durante il suo lavoro ha conosciuto suo marito Prabhu, un professore della North-Eastern Hill University di Shillong. Jyoti and Guresh sono nati in Inghilterra nel 1988, dove hanno trascorso i loro primi sette anni di vita; attualmente vivono in Svizzera con i loro genitori.
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Oggi Jyoti, pur avendo solo 18 anni appena compiuti, detiene già un record: è il più giovane scrittore di professione del mondo. Inoltre, Jyvoti ha avuto l?onore di veder pubblicato un suo articolo sul Wall Street Journal a soli 15 anni, diventando il più giovane redattore della storia della testata americana.
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(continua)
INTERVISTA: ---------------------------------------------------------------------
MAKI GHERZI (REGISTA DI VIDEO MUSICALI E COMMERCIAL)
Da piccolo, cosa volevi fare da grande?
Non avevo le idee chiare, ma non avrei mai indovinato.
Come hai iniziato la tua carriera registica?
Facendo videoarte, ho iniziato come videomaker con il gruppo multiplicity, da quel momento sono diventato un architetto pentito. Alcuni amici mi hanno poi introdotto nel mondo delle produzioni di videoclip e pubblicità a Milano.
Quali consigli daresti ad un giovane che vuole intraprendere la carriera registica? Ritieni utili le scuole di cinema?
Non saprei dare consigli anche perché il mio percorso è stato veramente anomalo, da quello che ho capito in Italia non ci sono percorsi prestabiliti e in questo senso le scuole non mi sembrano un passaggio obbligato.
Hai dei registi di riferimento?
Come tutti? forse il più controverso e creativo è Tony Kaye
Tra i tuoi video più belli c'è sicuramente Stop Me, l'ultimo dei Planet Funk. Ci parli un po' di questo lavoro?
È un video nato come un reportage su un luogo di per se incredibile, un villaggio sperduto nella Cina meridionale. I suoi abitanti si sono specializzati nel riciclaggio di ex gioielli tecnologici che tornano ad essere materie prime. I cumuli di detriti tecnologici mi hanno suggerito l?idea che una creatura potesse essere nata da questo ?brodo primordiale? di circuiti un tempo intelligenti. Creativamente è stata un?esperienza bellissima.
L'ultimo tuo lavoro è il video girato a Praga per i Subsonica. Cosa puoi raccontarci? In che formato è stato girato?
Il video è ispirato dalle paure contemporanee ma ancor più dalla capacità che abbiamo sviluppato di convivere con esse, di farle diventare immagine d?archivio o addirittura foto ricordo. Siamo circondati da paure indotte ma senza accorgercene siamo diventati immuni alla tragedia.
È girato in HDV, un supporto digitale che offre buona qualità e consente di girare con modalità produttive molto snelle.
Come avviene praticamente l'assegnazione di un lavoro ad un determinato regista? Quali sono i percorsi produttivi di un videoclip?
In generale c?è una gara tra case di produzione che rappresentano vari registi, vince l?idea che meglio risponde alle esigenze promozionali dell?artista. Alcuni artisti hanno le idee molto chiare su quello che vogliono e spesso sanno anche chi può offrirglielo.
Molti registi di videoclip si lamentano della scarsità dei budget messi a disposizione dalle case discografiche. Con quali budget puoi lavorare oggi? Sono superiori o inferiori rispetto a quelli del passato?
L?industria dei videoclip è stata travolta dalla crisi delle vendite discografiche, oggi siamo all?osso anche per gli artisti che vendono di più. Forse la vendita dei video su web potrebbe portare ad alzare i budget e a cercare idee creative meno banali.
Cosa ne pensi della situazione dei videoclip italiani dal punto di vista delle idee? C'è libertà creativa o ci sono idee che vengono censurate? Sei mai stato vittima di censure?
Penso che in Italia si facciano già miracoli per i budget a disposizione. Il videoclip rimane comunque uno strumento promozionale che serve a vendere dischi, ogni artista ha un?immagine da rispettare (anche quando può sembrare kitch) non parlerei quindi di censura ma piuttosto di limitazioni più o meno forti alla creatività.
Negli ultimi anni i sistemi digitali si stanno affiancando alla pellicola nelle fasi di ripresa; ritieni che una telecamera possa sostituire egregiamente una cinepresa oppure si tratta solo di un ripiego per motivi economici?
Raramente l?uso del digitale è motivato da scelte artistiche, forse potremmo fare uno sforzo per capire come usarlo in maniera più espressiva. In ogni caso quando ho saputo dei prototipi digitali prodotti da ARRI e PANAVISION (leader sul mercato delle cineprese) ho capito che la pellicola ha gli anni contati.
Alcuni registi di videoclip stanno facendo il "grande salto" verso il mondo del cinema. Credi che capiterà anche a te?
Mi piacerebbe, anche se penso che aver fatto dei buoni video sia molto distante dal sentirsi pronti a gestire un lungometraggio.
Trovo molto stimolante il mercato delle fiction televisive, fare qualcosa di nuovo ed aggressivo che rilanci la posta in gioco nell?attuale panorama potrebbe essere una bella sfida per la nuova generazione di registi. Gli Stati Uniti insegnano.
Cosa ne pensi del cinema italiano attuale? Cosa ti piace e cosa no?
Non sono un conoscitore di cinema italiano contemporaneo, mi piacciono Garrone e Sorrentino.
(continua)
CUCINA: --------------------------------------------------------------------------
Pranzo di Pasqua: la ricetta della Nazionale Italiana Cuochi.
A differenza di quanto avviene per il cenone di Natale e di Capodanno, all'insegna delle pietanze più elaborate, il pranzo pasquale può essere una buona occasione per riscoprire una cucina fatta di cibi semplici, e magari anche economici. E' questa la soluzione proposta da Fabio Tacchella, team manager della N.I.C., la Nazionale Italiana Cuochi.
La N.I.C. è la squadra nazionale di cucina nominata dalla Giunta Esecutiva della Federazione Italiana Cuochi, la F.I.C. per promuovere ufficialmente la Cucina Italiana sia sul territorio nazionale, sia in campo internazionale.
La Nazionale propone così un menù per il tradizionale pranzo di Pasqua con due caratteristiche fondamentali. In primo luogo, vengono scelti alimenti che siano sani e salutari. In secondo luogo, al fine di evitare salassi monetari, si predilige una cucina che rifiuta primizie a volte bizzarre e spesso troppo costose.
Protagonista della Pasqua di Tacchella saranno le uova, che simboleggiano la rinascita e la vita. Molteplici sono le possibilità culinarie che ci offre questo prodotto. Le uova sode potranno dare colore alla vostra tavola, dipingendole con colori vegetali o alimentari. Esiste anche una tecnica antica per decorare le uova, che consiste nell'attaccare piccole piante e foglie intorno alle uova e nel bollirle con colori vegetali. Staccando le piante, sul guscio rimangono delle impronte più chiare. Un altro efficace e rapido sistema per colorare le uova è quello di bollirle in un pentolino d'acqua con cibi che possano colorarne i gusci. Bollitele con un cucchiaio di aceto e cipolla, se le volete arancioni, con degli spinaci, per farle diventare verdi, con del tè, per renderle gialle, o con della barbabietola cotta e grattugiata, se le volete di un bel rosa confetto. Oltre che sode, le uova potranno essere preparate come frittate aromatizzate con erbe di vostro gusto o emulsionate con aceti ed oli.
Per il primo piatto, gli chef della Nazionale Italiana consigliano, rimanendo nella tradizione, della pasta di grano duro, eccellente se all'uovo, condita con ragout di agnello. Il segreto per un buon ragout consiste nel saper dosare adeguatamente gli ingredienti. Non serve eccedere con la carne; bisogna però utilizzare dell'ottimo vino rosso ed una passata di pomodoro Made in Italy. Questo piatto delizierà i vostri invitati ma allo stesso tempo non vi svuoterà il portafogli.
Gli chef della Nazionale consigliano di non disdegnare nemmeno le parti meno nobili dell'agnello, che potranno esserci utili per un invitante ed appetitoso secondo piatto. Ridotte in un trito sottile e mescolate ad altre carni, erbe aromatiche e pane raffermo, potranno trasformarsi in un ottimo polpettone, utile anche per il picnic di Pasquetta.
(continua)
ATTUALITA': -----------------------------------------------------------------------
COREA DEL NORD: Pyongyang: aumentano le spese per deificare Kim Jong-il
In un periodo di fame e carestia, circa il 40% del budget del paese è stato devoluto per costruire migliaia di statue raffiguranti Kim padre e Kim figlio. Lo stanziamento è raddoppiato rispetto al 1990, per contrastare la disaffezione del popolo, prodotta dalla ?globalizzazione morbida?.
Crescono del 40% le spese relative al culto della famiglia Kim. E? quanto afferma uno studio del Korea Institute for International Economic Policy di Seoul. Le spese per la deificazione aumentano rispetto a quelle per la difesa, l?istruzione ed il welfare, che appaiono sempre più ridotte.
Nel 1990 le spese per la propaganda divinizzante ammontavano a circa il 19% del budget nord-coreano. Nel 2004, secondo il rapporto dell?Istituto, gli stanziamenti sono raddoppiati, raggiungendo almeno il 38,5% .
L?incremento delle spese per potenziare il culto della famiglia Kim è servito a finanziare la costruzione di circa altre 30 mila statue di Kim il Sung (padre) e Kim Jong-il (figlio), sculture nella roccia, esibizioni ginniche, programmi di educazione e tutto quanto può essere di supporto alla propaganda.
La causa principale dell?aumento degli investimenti nella propaganda sembra essere la necessità di contrastare la strisciante diffusione della modernità.
(continua)
CORSIVO: ------------------------------------------------------------------------
Tutti in carrozza!
Un piccolo viaggio nel "day after" della metropolitana romana
Avete presente lo sguardo che si ha quando si sale la cremagliera di un ottovolante? Ecco. Questa era ieri la mia espressione e quella degli altri viaggiatori della Linea A di Roma.
Tutti composti, diligentemente lontani dalla linea gialla. Una quiete irreale. La filodiffusione non diffonde la solita musica pop per orecchi facili. Lutto o guasto? Il solito distorto dlindlon ci avvisa dell?arrivo della vettura.
Tutti in carrozza! Giù il gettone! Si sale lentamente, non c?è la solita corsa ai posti a sedere, forse perché siamo in pochi, oggi. Non pochissimi, ma meno dei giorni scorsi.
Tutti sembrano assorti nei loro pensieri. Non si parla dell?incidente. Oggi siamo autorizzati solo a parlare del più e del meno. A bassa voce. Anche i ragazzini, di solito immersi nel mondo creato dai loro ipod, oggi hanno le orecchie sgombre dagli auricolari. Si guarda nel vuoto, in silenzio, e si tende l?orecchio per catturare gni rumorino, ogni singhiozzo, ogni vibrazione che possa essere sospetta.
Seduto vicino a me c?è un prete. Con tanto di tonaca e messale. Mi fa sempre piacere, quando scendo qui sotto, viaggiare con un prete. Mi mette tranquillità. Visto mai che dovesse tornare utile per qualche unzione o roba del genere.
Lo speaker rovina il silenzio e ci annuncia che non ci fermeremo nella stazione di Vittorio. Al risuonare di quel nome reale, tutti staccano lo sguardo dai giornali, dai libri, dal culo della bionda turista in piedi sui suoi sandali. Solo pochi secondi di sguardi intrecciati e poi gli occhi tornano al loro posto. Sul Corriere. Sul Codice Da Vinci. Sul tanga rosa.
Ora è vicina, la stazione di Vittorio. Pensiamo che si tirerà dritto, magari più veloce del solito. Invece no. La metro rallenta. Quasi a voler rendere omaggio a chi ieri qui sotto ci ha lasciato la pelle. O come si fa quando accadono gli incidenti sulla corsia opposta dell?autostrada. Rispetto o voyeurismo? Non lo so.
Vittorio. Vittorio. Vittorio. Le targhe con il nome della stazione scorrono lente davanti ai nostri occhi. Da bravi guardoni cerchiamo stupidamente le tracce dello scontro. Che ne so. Qualche rottame. Qualche vetro in pezzi. Qualche muro abbrustolito. Niente. Notiamo solo che le luci sono solo più deboli del solito. Soffuse. Come i lumini dei cimiteri.
L?energia cinetica mi spinge contro il prete al mio fianco. Si accelera di nuovo. Ancora 10 minuti di non-caos e siamo arrivati a destinazione. Si scende composti, come mai mi era capitato di vedere. Ordinati. Ci manca solo di prenderci per la manina. Mentre usciamo notiamo un gruppo di operai intenti nella riparazione di una scala mobile. Finalmente torniamo a riveder le stelle. Anche oggi.
ECONOMIA: -----------------------------------------------------------------------
VIETNAM: I paesi donatori criticano Hanoi, ma gli aiuti continuano ad arrivare
L'interesse per la crescita economica ha fatto sì che venisse accantonato qualsiasi riferimento alla violazione dei diritti umani.
Il Vietnam la scorsa settimana ha ottenuto un successo diplomatico ottenendo un incremento negli aiuti allo sviluppo, a dispetto delle critiche per la questione della violazione dei diritti umani e per la corruzione del regime comunista.
Dopo aver ospitato il mese scorso il forum per la Cooperazione economica nell?area dell?Asia-Pacifico (Apec) e dopo essersi assicurata l?ingresso nel World Trade Organisation, Hanoi si è guadagnata un ulteriore sostegno con la promessa da parte dei donatori di 4.44 miliardi di dollari per il 2007. ?Questi aiuti riflettono un forte aiuto al governo del Vietnam? ha dichiarato il Ministro per la pianificazione e gli Investimenti Vo Hong Phuc.
Lo scorso anno, i donatori internazionali avevano promesso 3.7 miliardi di dollari ed un aumento di più di 700 milioni è dovuto in gran parte al raddoppio degli aiuti da parte della Banca per lo sviluppo dell?Asia, che ha fornito aiuti per 1,14 miliardi di dollari.
?Il Vietnam ha bisogno velocemente di essere sempre più competitivo ? più velocemente degli altri paesi? ha dichiarato Ayumi Konishi, il direttore della banca di Hanoi.
Le fluttuazioni del tasso di cambio sono inoltre state favorevoli al Vietnam, apportando circa 200 milioni di dollari ai fondi dello Stato.
L'incremento degli aiuti è comunque impressionante per un Paese che quest?anno è stato colpito dallo scandalo della corruzione anche in un dipartimento del Ministero dei Trasporti, finanziato largamente da aiuti esteri. Lo scandalo ? che ha visto funzionari appropriarsi di decine di milioni di dollari per finanziare una vita lussuosa e per scommettere su partite di calcio dei campionati europei ? ha puntato l?attenzione sull?endemica corruzione, diffusa a tutti i livelli, della società vietnamita.
La Banca Mondiale ha effettuato un?inchiesta, ma ha dichiarato la scorsa settimana che i risultati devono ancora essere esaminati a Washington.
Il Giappone, gli aiuti del quale sono stati in parte utilizzati per finanziare i dipartimenti coinvolti, mantiene le sue donazioni a 890 milioni di dollari.
(continua)