Ciao a tutti

Ciao Konex, complimenti un tempismo impressionante. Ti ringrazio momentaneamente e seguirò il tuo consiglio per ora e nel caso ho ancora qualche dubbio se non ti dispiace posterò nuovamente.
grazie e ciao

Salve,
inizio col dire che di queste cose non ne capisco un tubo. Vorrei porre alcune domande in merito gli studi di settore ma prima di tutto voglio chiarire la mia posizione.
Ho 29 anni e sono un lavoratore dipendente presso una grande azienda che svolge un'attività che non centra niente con quello che voglio intraprendere, e sono stato assunto con un contratto a di formazione, e questo per me è e penso che rimarra il mio lavoro principale.
Da diverso tempo mi "diletto" a fare le assistenze a domicilio per PC e mi sono creato un piccolo giro di clienti, vendo anche computer ma, non essendo iscritto alla camera di commercio, non posso acquistare hardware presso distributori che applicano prezzi decisamente più bassi rispetto ai posti dove di solito mi servo e quindi sono meno competitivo. A questo punto ho pensato di aprirmi la P.iva ma leggendo un pò in giro, e non conoscendo la materia, ho paura di ritrovarmi con problemi economici e fiscali.
Scusandomi anticipatamente per la mia ignoranza vi pongo i miei quesiti:
--Quando intraprendi un'attività sei costretto ad avere un fatturato di una certa mole oppure, se fatturi meno sei soggetto a studi di settore? Tenendo anche in considerazione che non posso dedicare più di qualche ora al giorno a questa attività, visto che il mio lavoro principale non sarebbe quello per cui avrei la P.iva.
--L'idea sarebbe quella di aggredire il mercato abbassando di un 10/20% i prezzi dei PC. In questo caso mi darei la zappa sui piedi da solo perchè in base agli studi settore a tale acquisto equivale tale incasso?
--La tassazione viene applicata su incasso meno spese o direttamente sull'incasso?
In attesa di una risposta ribadisco il concetto che quello che può essere normalmente scontato per me non lo è.
Mirko