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    • Email marketing dei supereroi

      I supereroi al cinema hanno avuto un successo planetario: al botteghino gli incassi sono sempre stati sostanziali. Il 2011 per il grande schermo è stato definito “L’anno dei supereroi”: chi combatte per i diritti dei più deboli ha il suo fascino. In che modo i paladini della giustizia potrebbero utilizzare gli strumenti dell’email marketing?

      Superman: in qualità di famoso giornalista del Daily Planet, ha una grande cura dei contenuti e riesce a trovare le parole adatte per le comunicazioni, non è mai troppo lungo o noioso. Non adopera espressioni alla kriptonite, capaci di ridimensionare l’efficacia dei messaggi. Utilizza l’email per inviare comunicati stampa e non ha bisogno della vista a raggi X per scoprire chi ha realmente letto le comunicazioni: analizza più agevolmente le statistiche!

      Capitan America: è stato il primo dei supereroi a gestire le campagne di email marketing ed è certamente il più esperto. Il suo scudo a stelle e strisce è un’arma preziosa per la lotta contro lo spam.

      Flash: è il supereroe più veloce dei fumetti e pretende una pari velocità dai sistemi di email marketing. L’email deve essere recapitata immediatamente dopo l’invio: per lui non hanno senso i limiti di banda.

      Wonder Woman: è più forte di tutti i suoi colleghi uomini perchè racchiude in sè una valanga di super poteri. Riesce a guarire facilmente dalle ferite e alla stessa maniera, è capace di correggere velocemente le campagne di email marketing che non ottengono il successo sperato.

      Uomo Ragno: ha acquistato i super poteri grazie al morso di un ragno radioattivo, in una delle più famose azioni di viral marketing. Il sesto senso del ragno gli consente di intuire in anticipo le azioni dei competitor e di prevenire eventuali attacchi. Nel footer delle email da lui inviate compare sempre la famosa frase: “Da un grande potere, derivano grandi responsabilità…”

      Batman: imposta le comunicazioni in modo da rafforzare il brand. Non dimentica mai di inserire nel layout il suo classico stemma a forma di pipistrello su sfondo giallo: sa di essere subito riconoscibile in questo modo.
      Una valanga di supereroi sono pronti a sferzare i loro colpi migliori nelle campagne di email marketing: e tu, quali super poteri utilizzi?

      Simona Ibba
      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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      hoplo
    • Email marketing primaveribile

      La differenza tra un cibo irresistibile e uno solo buono sta nella sua preparazione. Allo stesso modo, un’email efficace ed una normale differiscono per il modo in cui sono state realizzate.

      È primavera e, qualora non si abbia avuto l’occasione di farlo prima, è tempo di togliere alle comunicazioni i pesanti abiti invernali così da far subentrare un’immagine più fresca e innovativa dell’azienda. La bella stagione e il sole non ancora troppo caldo suggeriscono linguaggi di comunicazione più snelli e liberi, capaci di catturare l’attenzione del destinatario senza appesantirne la sua casella di posta.
      I mesi primaverili e le festività pasquali possono essere utilizzati per realizzare le più efficaci campagne di email marketing: nei mesi estivi l’impresa risulterebbe troppo ardua per alcuni settori di business.
      Di seguito alcune indicazioni su ciò che ogni email marketer dovrebbe sapere.
      L’email marketing produce un ROI elevato, ma il ritorno sugli investimenti non è mai frutto di una magia: sono necessari un costante lavoro, creatività, intelligenza e capacità di contestualizzare la campagna per ottenere tali risultati. Nessuno oserebbe indossare un tacco 12 per avventurarsi in un bosco per le tipiche escursioni primaverili: alla stessa maniera è inutile un’email troppo formale se i destinatari preferiscono invece l’ironia.
      L’email è un ottimo strumento di business, ma è ancora più efficace se è utilizzato in contemporanea con altri sistemi. L’obiettivo principale è quello di catturare l’attenzione: in poche righe non può essere detto tutto. Sono quindi importanti le pagine del sito a cui puntano i link: all’interno di un’email è opportuno inserirne un numero limitato in modo che l’utente non si perda con informazioni a lui non utili. I contenuti dell’email devono essere in linea con quelli del sito: non ha senso promuovere un’offerta se di quell’argomento non si parla nella pagina di destinazione.
      Una comunicazione non è solo uno strumento di investimento, è anche l’opportunità per offrire dei contenuti di qualità in un mondo in cui la condivisione della conoscenza è di estrema importanza: la cura dei contenuti è il modo per emergere tra i tanti utenti che propongono i nostri stessi servizi.

      Simona Ibba

      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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      hoplo
    • Intervista ad Infomail

      **Intervista ad Infomail **

      Signor Infomail?
      I: Mi scusi un istante: sarò subito da lei?
      Cosa fa?
      I: Devo inviare delle newsletter per alcuni utenti e non posso distrarmi in questo momento: ho promesso di recapitare le comunicazioni ai destinatari entro pochissimi minuti dalla pianificazione dell?invio. Ci metto tanto impegno, ma voglio che i clienti siano soddisfatti: in pochi secondi riesco a recapitare migliaia di email?
      Bene! Ora ci siamo. Partiamo subito con le domande. Lei è una delle maggiori piattaforme di email marketing in Italia: quali sono a suo giudizio le chiavi di questo successo? **
      I: Metterei in primo luogo l?attenzione per il cliente. Ogni utente per me è importante ed il mio Staff ha con lui un rapporto personalizzato. Email e telefonate di supporto vengono evase nel più breve tempo possibile: ogni richiesta, anche quella complessa o quella meno consueta, ha una veloce risposta. Altro valore a cui tengo molto è la semplicità. L?email marketing non è materia facile. È in gioco la credibilità delle aziende, il rapporto con prospect e clienti, il proprio business: gli strumenti che offro, al contrario, sono semplici, di immediata comprensione e di veloce utilizzo. Qualora poi qualcosa non fosse chiaro, è sufficiente farsi aiutare dal mio team di supporto.
      Che vantaggi ha l?email come strumento di comunicazione?
      I: È uno strumento di comunicazione immediato. Quando si sente l?esigenza di parlare con qualcuno, si scrive un?email e si ha la certezza che presto verrà letta. I pensieri belli e significativi viaggiano via web: solo le bollette continuano ad arrivare col postino. Per un?azienda è fondamentale informare i propri clienti: l?email ha il vantaggio di essere uno strumento non invasivo, ma di elevato impatto.
      Quale è il suo cliente tipo? Quali sono le tipologie di clienti a cui i suoi strumenti potrebbero essere utili?
      I:
      Otto anni fa, quando sono nato e quando l?espressione ?email marketing? in Italia non esisteva ancora, mi rivolgevo a grandi aziende che avevano la necessità di comunicare con i clienti e con i dipendenti in modo facile e veloce. Ora invece sono anche le piccole e medie imprese ad avere bisogno dei miei strumenti: ho un costo contenuto, accessibile a chiunque, e offro strumenti di comunicazione flessibili ed efficaci. C?è una particolare tipologia di clienti a cui tengo particolarmente: le web agency e le agenzie di comunicazione. Vorrei diventare un loro partner fidato. Chi realizza un sito per un cliente, ha la necessità di offrire contestualmente anche un servizio di newsletter, ma non è facile creare in casa un servizio professionale: è più economico e più semplice l?utilizzo di una piattaforma ad hoc come me. Le web agency possono rivendere ai propri clienti un account personalizzato e dotato di tutte le funzionalità. Per la configurazione dell?account sono necessari pochissimi minuti.
      Cosa pensa di chi spedisce le email a liste di indirizzi acquistate o ad indirizzi raccolti via web?
      I: Perdono solo tempo. Danneggiano la propria immagine senza nessun vantaggio. Le liste acquistate spesso contengono un gran numero di contatti non più attivi. Chi non ha almeno un indirizzo email risalente ad un?epoca preistorica di cui non si ricorda neanche la password? Non ha alcun senso inviare comunicazioni a questi utenti: è decisamente più proficuo creare le proprie liste di contatti nel pieno rispetto delle leggi sulla privacy.
      Quale consiglio vuole dare ai suoi utenti? **
      I:
      L?email marketing è un?arte: non si possono ottenere risultati senza sforzi. Cercate sempre di capire quale comunicazione inviare alle varie tipologie di utenti e analizzate sempre le statistiche che vi offro: sono dati preziosi per il vostro business. Non abbiate paura di mettervi in gioco: il mio Staff ed io siamo a vostra disposizione!

      Simona Ibba
      Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing per iPad

      ?L?ultima volta che c?è stato tanto stupore per una tavola, c?erano i comandamenti scritti sopra? dice qualcuno, ed effettivamente l?interesse generato dall?iPad negli ultimi mesi ha una portata eccezionale. Chi lavora in ambito web ha certamente acquistato un tablet, ma la curiosità verso lo strumento ibrido tra Mac e iPhone ha colpito chiunque, dal bambino all?anziano.
      A prescindere dall?impatto emotivo e dall?originalità dello strumento, l?iPad e i dispositivi analoghi rappresentano un cambiamento fondamentale nella maniera in cui si accede ai contenuti web: i mutamenti si possono avvertire anche nel campo dell?email marketing. L?iPad offre delle nuove opportunità che consentono di aumentare il successo delle campagne email: è necessario conoscere i nuovi scenari.

      Per la maggior parte degli utenti, l?iPad non costituisce prettamente uno strumento di lavoro, ma un?opportunità di essere collegati costantemente alla rete, di ottenere aggiornamenti puntuali sugli argomenti di proprio interesse e di trasportare sempre con sè un personale pacchetto informativo: le proprie foto, i libri preferiti, la musica più ascoltata.

      L?utilizzo del tablet genera dunque un approccio comportamentale nuovo: alla rete web si può accedere anche stando comodamente distesi sul letto, o mentre si viaggia in treno.

      Nelle campagne email marketing non si possono non sfruttare tali opportunità. L?interazione con l?interfaccia web è touch-based: le immagini, i link e soprattutto i bottoni call-to-action delle email devono essere abbastanza grandi per essere subito visualizzati, e sfiorati con le dita. La punta dell?indice, cioè il tipico cursore dell?iPad, ha un?area di circa 10mm: un?immagine da cliccare non può quindi essere inferiore a 30 pixel di larghezza e 45 pixel di altezza.

      I bottoni call-to-action sono tipicamente collocati al centro dell?email: tale posizione determina una buona visibilità, tuttavia un tasto al centro del tablet è molto difficile da toccare nel momento in cui si tiene il dispositivo con entrambe le mani: è preferibile inserire un richiamo all?action anche sul lato destro alla portata del pollice dell?utente.

      La relazione con il destinatario, elemento fondamentale di un?efficace campagna di email marketing, grazie all?utilizzo di tali strumenti, risulta in parte ribaltata: davanti a queste nuove e delicate prospettive, l?obiettivo è quello di trasformare l?avventura dell?email marketing in un?articolazione inedita che possa aumentare la sua efficacia grazie alla maggiore interattività degli utenti.

      Sei ancora scettico sulla possibilità di implementare una campagna di email marketing funzionale alla visualizzazione su tablet? Considera che l?iPad sarà il principale regalo del prossimo Natale e che circa il 5% degli utenti che accedono al sito di Infomail utilizza tale dispositivo. Si presuppone che i numeri aumenteranno esponenzialmente nei prossimi mesi.

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    • Email marketing: il matrimonio di Mario

      Mario ed Eva si sposano!

      Mario ha conquistato Eva e, nel giro di pochissimo tempo, è stato effettuato un importante aggiornamento del sistema: Eva, da fidanzata 8.0 è passata ad essere Consorte 1.0. Mario sa perfettamente che Consorte 1.0 occupa molte preziose risorse di sistema ed evita che vengano lanciate applicazioni come Ubriacatura 6.8 o PokerConAmici 11.2.
      Con l?installazione Consorte1.0 sono stati configurati anche alcuni plug-in come Suoceri63.4 e vari cognati in versione Beta.
      Mario si rende ben presto conto che i principi su cui si basa un buon matrimonio sono abbastanza simili a quelli che devono essere utilizzati nell?email marketing.
      Il matrimonio è qualcosa da coltivare ogni giorno. La moglie (o il marito) è una priorità: un rapporto non può essere scontato, nè può cadere in una noiosa routine.
      Nell?email marketing il processo è equivalente: il rapporto con gli utenti, coltivato tramite le email deve essere continuamente impreziosito. Per una moglie è sufficiente qualche viaggetto, un diamantuccio e un numero sufficiente di attenzioni e complimenti; nelle email un elemento di sorpresa è determinante. Le regole dell?**email marketing **sono in costante evoluzione, così come le esigenze dei sottoscrittori. Se le email sono vecchie, conservano nel tempo lo stesso formato, non ci si deve stupire se i destinatari cercano da altre parti qualcuno all?altezza delle aspettative.

      Il matrimonio è una relazione in cui è necessario essere un po? detective.
      È sempre bene concentrarsi sugli iscritti: cosa si aspetteranno da noi? Una moglie non dice, insinua, non parla esplicitamente, attende di essere capita anche quando lei stessa non si comprende. Non basta indovinare cosa vogliono gli utenti: è importante osservare il loro comportamento: in quale link hanno cliccato? Tutti gli utenti cliccano negli stessi link? Cercate di capire anche i desideri non espressi: sarete ricompensati con un rapporto di lunga durata ed un ROI elevato.
      Il matrimonio si basa sul rispetto dell?altro
      È assolutamente necessario rispettare gli iscritti ed offrire loro ciò che realmente si è promesso: è necessario prestare attenzione al gradimento dei contenuti delle email, alla frequenza di invio, al formato del layout. Non tentare di intensificare eccessivamente il rapporto con invii troppo frequenti. Applica la tecnica ?riccio?: i ricci se stanno giustamente vicini si riscaldano, ma se stanno troppo vicini, si pungono!
      Rispettare il destinatario significa anche mantenere alta la qualità: nessuna email dovrebbe uscire dall?account con evidenti problemi di formato, con errori di ortografia, o con immagini che si visualizzano male.
      Questi precetti consentiranno ad Eva e Mario di costituire un legame forte e duraturo. Mario sa benissimo che Consorte1.0 ha un bug difficile da correggere: quando si cerca di installare Amante 1.0, Consorte1.0 lancia in automatico un processo che cancella senza alcuna possibilità di recupero Contoinbanca.dll e Abitazione.dll.

      Simona Ibba
      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing spaziale: "Io ti vedo!"

      ?Io ti vedo!?. Non è lo slogan di un prodotto che deterge le lenti degli occhiali, ma è la frase più sentita negli ultimi mesi, da quando i suggestivi personaggi blu del film di James Cameron hanno avuto modo di far conoscere il proprio stile di vita al genere umano. L?Avatar, nella tradizione induista, è la rappresentazione fisica di un dio; in termini informatici è la raffigurazione della propria utenza nelle comunità virtuali o nei giochi di ruolo.
      Anche le email inviate possono essere una sorta di avatar: forniscono una rappresentazione a distanza di noi, dei nostri prodotti o servizi, del nostro modo di agire, del modo in cui ci approcciamo alla realtà, al business. Se le email denotano trasparenza nei contenuti, linearità nel design, chiarezza di informazioni, parallelamente sarà così anche il vostro business: potrete in questo modo conquistare la fiducia dei destinatari delle vostre campagne di email marketing ed entrare a far parte del loro mondo. ?Vedere? i propri clienti, significa dunque conoscerli in profondità, comprenderne lo stile di vita, percepirne i reali bisogni ed intuire anche i canali comunicativi con cui è più facile entrare in sintonia. Lo scaltro, ma onesto, Jake Sull, protagonista di Avatar, conquista la fiducia dei Na?vi imparando i loro usi e costumi e ponendosi alla guida contro l?invasione dell?esercito americano nel pianeta Pandora. Alla stessa maniera chi si occupa di email marketing dovrebbe stabilire con i destinatari delle comunicazioni un rapporto empatico basato sull reciproca fiducia: dovrebbe creare una rete virtuale fatta di scambi, di comunicazioni personali e di estensione di informazioni a terze persone attraverso le operazioni di viral marketing.
      I destinatari delle comunicazioni, devono a loro volta ?vedere? le vostre email al di là di ogni comprensibile filtro visivo determinato dal numero sempre più crescente di email che ognuno riceve quotidianamente e dall?ambiguità comunicativa evocata da un testo scritto. Un buon numero di utenti, nel guardare le email si soffermano solo all?anteprima in un sorta di screening superficiale che ci tutela dal dover perdere tempo in affari di dubbia utilità.
      Così come il volto di una persona è quello che per primo ci colpisce nell?analisi di un individuo, alla stessa maniera l?anteprima dell?email ne costituisce il primo bigliettino da visita: già nella parte più alta dell?email, i destinatari dovrebbero cogliere in modo immediato il logo che identifica il mittente e un testo che sintetizza il contenuto della comunicazione. Cogliendo in pieno tagli dettagli occuperanno poi un po? di tempo a leggere le informazioni restanti o a documentarsi sui servizi offerti.
      La guerriera Na?vi Neytiri percepisce in Jake Sull i segni di Eywa, la divinità sacra e in tal senso lo identifica come speciale: il misticismo di tale manifestazione nell?email marketing è sostituito da un buon approccio comunicativo e da una preziosa strategia di marketing. Solo allora i destinatari , nel ricevere le email potranno dire ?Io ti vedo!?

      Simona Ibba
      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing: il corretto utilizzo delle immagini

      L?immagine è quell?elemento comunicativo capace di sintetizzare in maniera semplice concetti e idee e di trasmettere un messaggio in modo immediato. Nelle email, le immagini costituiscono dunque un valore aggiuntivo che consente di rendere più efficaci i messaggi testuali. L?utilizzo delle immagini nelle email in un'adeguata campagna di email marketing, necessita però di qualche accorgimento. L?inserimento di immagini in modalità embedded è sicuramente qualcosa da evitare: gli svantaggi sono decisamente superiori alla possibilità di far visualizzare istantaneamente l?email senza chiedere all?utente se vuole scaricare le immagini.
      Le immagini inserite in modalità embedded comportano infatti:

      • l?impossibilità di tracciare correttamente le statistiche: lo scaricamento delle immagini è il primo feedback per comprendere l?avvenuta lettura dell?email.
      • una pesantezza eccessiva dell?email che potrebbe infastidire i destinatari delle comunicazioni soprattutto quelli che hanno una velocità di connessione non particolarmente elevata.
      • un maggior rischio che l?email venga bloccata dai filtri antispam: inserire un?immagine in modalità embedded significa attribuire a ciascun pixel dell?immagine un codice alfanumerico che è difficilmente digerito dal server di posta e dai filtri antispam.

      Al posto delle immagini embedded è invece preferibile inserire le immagini attraverso un percorso assoluto con il tag <img></img>. È bene inoltre inserire un ?alt? che consenta di visualizzare un testo sostitutivo dell?immagine prima che del suo download.
      Esistono tuttavia dei client di posta, come Libero che inseriscono automaticamente le immagini nelle comunicazioni. Per i restanti client di posta è sufficiente impostare lo scaricamento automatico per le email che vengono inviate dai mittenti conosciuti.

      Simona Ibba

      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing: pensa prima di inviare

      Non può che destare una risata argentina la storia di Christine che, dopo aver trascorso una serata romantica con Gregory, aitante ed elegante manager di un?importante agenzia pubblicitaria, decide di sferzare il colpo finale della sua strategia di corteggiamento attraverso una formidabile sorpresa: preleva l?indirizzo email di Gregory dal sito web dell?azienda, scrive una dolcissima e personalissima email degna della più emozionante soap opera e la invia. Nel pomeriggio Gregory manda un sms a Christine: ?L?indirizzo che hai trovato sul sito è un indirizzo comune dell?azienda: tutti i colleghi ora conoscono perfettamente i dettagli della serata di ieri! Proprio una bella figura!!! Grazie!?.

      Questa storia è raccontata all?interno del sito Thinkbeforeyousend.com (Pensa prima di inviare!), che racchiude centinaia di gaffe elettroniche di chi ha cliccato sul tasto INVIA con un po? di leggerezza.
      Un?email sbagliata, frutto spesso della fretta e dell?enorme quantitativo di comunicazioni che si inviano può scatenate reazioni disastrose nel privato, nel lavoro e nell?ambito del proprio business. Se non si applica la giusta attenzione viene minata la propria tranquillità: è ad esempio il caso recentemente affrontato dal Dipartimento di Giustizia americano in cui si discuteva il caso di un dipendente americano licenziato per aver utilizzato via email un atteggiamento scorretto.

      Chi opera nell?ambito dell?email marketing ha il dovere di tenere sempre vigile l?attenzione per evitare che newsletter o dem, da vantaggiosi strumenti di business diventino curiose barzellette da raccontare agli amici nel tempo libero.

      Ecco un piccolo prontuario per evitare spiacevoli e buffi inconvenienti:

      • Non utilizzare indirizzi email aziendali per inviare messaggi privati, anche se si tratta di invii fatti agli stessi colleghi, soprattutto se si tratta dello stesso indirizzo email che compare come mittente della newsletter e che quindi dovrebbe costituire già da solo il primo bigliettino da visita per prospect e clienti.* Non spedire ad indirizzi email raccolti via web: si tratta di un?attività di spam. Chi inserisce il proprio indirizzo in un sito spera di essere contattato da eventuali clienti e non da chi, a sua volta si propone come venditore di qualcosa.
      • Essere decisamente molto** concentrati** nel momento in cui si deve selezionare la lista di invio o si vuole scrivere manualmente l?indirizzo del destinatario. La stessa attenzione deve essere prestata nell?inserimento dell?oggetto onde evitare di lasciare nell?email lo stesso oggetto precedentemente utilizzato per i test che nella migliore delle ipotesi è qualcosa del tipo: ?dem clienti registrati dal sito?.
      • Utilizzare un linguaggio non convenzionale solo se i destinatari permettono modi di espressione non formali: ambiguità e sarcasmo non sempre sono efficaci, soprattutto se si cade nella banalità.
      • Essere precisi nei messaggi per evitare congetture e incertezze che riducono l?efficienza della comunicazione.
      • Evitare lo stato di disinibizione che generalmente si utilizza quando si scrive davanti ad un monitor quando il contatto con i destinatari delle email risulta molto più indiretto che con una telefonata.

      Se l?email ricevuta è veicolo di una** gaffe** ha una vita lunga, difficilmente viene cancellata (soprattutto dalla memoria) e possibilmente viene divulgata per suscitare le risate di amici e colleghi: addio della credibilità!

      Simona Ibba

      Simona Ibba è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Infomail - La soluzione professionale per l'email marketing

      Infomail è una delle principali applicazioni italiane nel campo dell?email marketing. È un software, per l?invio di newsletter, semplice, affidabile e modulabile in base alle specifiche esigenze di comunicazione. Permette di creare campagne di email marketing professionali, di costruire e di gestire le liste di indirizzi e di effettuare invii nel pieno rispetto della normativa sulla privacy.
      È uno strumento dinamico, flessibile, che alle classiche funzionalità tipiche dell?email marketing, associa features sempre più innovative per rispondere in modo flessibile alle tante esigenze di chi opera nel mondo del web marketing.
      E? un?applicazione innovativa basata interamente su web, non necessita di alcuna installazione ed è presente in due distinte versioni. Infomail Professional è la soluzione adatta alle imprese che vogliono creare e inviare velocemente le proprie comunicazioni e ne vogliono monitorare l?esito attraverso un?ampia reportistica. Infomail Agency è invece una piattaforma multi account, white label, flessibile, completamente personalizzabile, integrabile attraverso le API e destinata in particolare alle Web Agency o alle Agenzie di Comunicazione o a chiunque voglia rivendere il servizio.
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    • Email marketing al termine delle vacanze: tempo di pianificazione

      Ricaricati, ritemprati e un po? nostalgici. Si è sempre così al rientro dalle ferie, quando il mare e la montagna fanno ormai parte dei nostri ricordi e il presente è fatto di appuntamenti, telefonate, riunioni che via, via si fanno sempre più frequenti fino a raggiungimento del consueto ritmo lavorativo. Nella mente, le frizzanti esperienze vissute, sulla pelle, ambrati segni di un sole imponente, negli occhi qualche centinaio di foto: tesoro prezioso da visionare nei momenti di maggiore stress. Il tempo vissuto e i giorni più spensierati, ci appaiono sempre migliori di quelli attuali, ma solo il presente e il lavoro che quotidianamente compiamo nobilita il nostro essere e ci contraddistingue. Non esiste un tempo migliore di quello attuale. Il presente, per chi si occupa di email marketing, è fatto di programmazione e pianificazione: la fine dell?estate è il tempo migliore per progettare le nuove strategie.
      Alcuni utili consigli

      • Sono necessarie alcune idee creative per impostare le nuove campagne di email marketing. Tutto ciò che si è vissuto durante le ferie, anche se non strettamente correlato con le proprie attività, può far sorgere un?idea originale: un brainstorming fra i componenti del team potrà essere utile per mettere insieme alcune proposte.
      • Butta un occhio al calendario. Non navigare a vista accorgendoti solo all?ultimo minuto della necessità di una nuova dem per i tuoi clienti. Pianifica nel dettaglio tutte le attività. Individua quali sono le date più adatte per l?invio delle tue campagne. Tieni in considerazione il tempo necessario per la realizzazione del giusto layout, per la creazione e l?inserimento dei contenuti adatti e per gli opportuni test prima dell?invio. Ti accorgerai ad esempio che le vacanze di Natale e le relative offerte non sono poi così lontane: non pianificarle all?ultimo minuto.
      • Studia attentamente le liste dei destinatari a cui solitamente spedisci definendo in maniera chiara quali sono gi utenti che generalmente leggono le comunicazioni e quelli che invece non hanno mai aperto le email. Esamina attentamente anche i click sui link e scopri, nel corso dell?anno precedente, quali sono state le promozioni che hanno sortito i maggiori risultati.
      • Pulisci le tue liste, se necessario. Se nell?ultimo anno quell?utente non ha mai letto una comunicazione, probabilmente non è interessato alle offerte o l?indirizzo non è attivo: è preferibile spedire le comunicazioni ad utenti che sono realmente interessati.
      • Contestualizza il tutto: un nuovo anno lavorativo porta sempre con sé nuove sorprese, nuovi modi di esprimersi.
        Per quanto le tue campagne di email marketing siano soddisfacenti, c?è sempre qualcosa che può essere migliorato!
        Simona Ibba
        Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.
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    • Email marketing women friendly

      Dinamica e versatile : è questa l?immagine della donna che appare da recenti studi di marketing. L ?essere poliedriche e flessibili, la capacità di destreggiarsi fra problemi complessi, rappresentano un valore aggiunto in un settore, quello del marketing, in cui non contano sono le competenze tecniche. Di seguito le caratteristiche fondamentali che fanno della donna una macchina da guerra capace di insinuarsi in ogni settore di business.
      ARGUTA: basta un cenno per prevenire in tal modo le mosse dei competitors e comprendere ciò che gli altri palesemente non dicono. A differenza di molti uomini inoltre, sa perfettamente in che cassetto si trovano i calzini puliti!
      MULTI-TASKS: in una giornata è attivaper più di 24 ore, svolgendo più impieghi contemporaneamente e passando rapidamente dal lavoro, alla famiglia, alla casa, agli amici, alla vita sociale.
      DINAMICA: difficilmente passa la domenica appollaiata sul divano e se deve presenziare ad un importante convegno in piena estate, non ha la necessità di ingabbiarsi dentro una cravatta.
      PERFEZIONISTA: è capace di scovare anche il più piccolo brufolo nel viso ultra pulito dell?amica, certamente non riuscirebbe a digerire una grossolana azione di marketing.
      SENSIBILE: conosce infiniti modi per dire, con il sorriso, ai propri colleghi ?Questa proposta mi fa schifo!? senza urtare la loro suscettibilità.
      MULTI-THINKER: riesce a pensare contemporaneamente a mille cose, e a pianificare ogni attività con un elenco ben organizzato in cui nulla può sfuggire. Ha sempre più responsabilità e sempre meno tempo per gestirle: deve avere grande capacità di organizzazione.
      RICERCATA: non ama la banalità comunicativa e non si lascia certamente colpire dal classico nudo femminile visibile nel 90% delle pubblicità.
      ECONOMICA E RISPARMIATRICE: si occupa da sempre delle spese della gestione familiare e quindi sa perfettamente in che modo far risparmiare l?azienda per cui lavora.
      Internet è per una donna una risorsa: trascorre in rete una parte cospicua della giornata, un tempo che è secondo solo al lavoro, al sonno e alla famiglia. Nell?inviare un?email è dunque importante considerare che a ricevere l?email probabilmente sarà una donna. Un email marketing di successo deve dunque essere ?women friendly?.
      Una donna più che un uomo, essendo perfezionista, ha bisogno di precise informazioni prima di aderire ad un servizio o prima di acquistare un prodotto: l?email deve essere dunque incisiva, non troppo lunga, e sufficientemente dettagliata.
      L?universo femminile odia il disordine: nelle comunicazioni dovranno essere evidenti i benefici primari, le caratteristiche principali dell?offerta, alcune garanzie sull?efficacia del servizio e qualche utile suggerimento.
      Il target di una campagna di email marketing sarà prevalentemente femminile: prima di inviare un? email sarebbe opportuno assicurarsi che le donne dell?azienda l?abbiano letta, approvata e abbiamo apportato il proprio contributo. È preferibile tenerle sempre in considerazione? possono essere pericolose!

      Simona Ibba
      Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Video, Youtube e email marketing

      Un video immortala la realtà, ferma il tempo per alcuni attimi. I soggetti del filmato restano infinitamente identici a se stessi. Nessun cambiamento. Un astratto ricordo diventa oggetto tangibile. La curiosità, la sorpresa, l?emozione assumono caratteri trasmissibili e ripetibili, non univoci. Ogni fotogramma è un?interpretazione della realtà, un punto di vista: la prospettiva del creatore in quello determinato luogo e in uno specifico momento.
      In passato, solo la genialità di un grande regista poteva creare un video, un prodotto dell?arte; l?aspetto comunicativo ha poi preso il sopravvento: il video è diventato, documentazione e racconto degli eventi di un?associazione, delle progressioni di un?azienda, del quotidiano di ogni uomo.
      Chiunque, con semplici mezzi, può realizzare e condividere un video: questa filosofia sta alla base di Youtube, lo strumento per la condivisione di video e filmati, nato nel 2005 e che possiede circa 20 milioni di visitatori mensili.
      Un potenziale comunicativo del genere è un valido alleato dell?email marketing. Un video messaggio inserito in un?email attraverso un link e commentato con frasi ad hoc, costituisce uno strumento di comunicazione immediato ed efficace.
      ?Ti posso rubare 20 secondi? Ho una cosa importante da dirti: guarda subito il video!?. Una campagna di email marketing con tali contenuti risulterebbe assolutamente originale, i video messaggi inoltre potrebbero essere personalizzati a seconda del ricevente, magari con la registrazione di più video analoghi e con l?inserimento sullo sfondo di elementi che contraddistinguono, ad esempio, la città del destinatario: l?effetto sorpresa è assicurato.
      Non si può sottovalutare l?impatto emotivo che si crea nel vedere comparire improvvisamente il faccione simpatico di chi, prima di allora, si era conosciuto solo per iscritto al massimo telefonicamente: la comunicazione diviene diretta, le distanze si accorciano, il prodotto proposto assume connotati familiari e umani. La mimica facciale, la comunicazione che si genera anche solamente con uno sguardo, diventa strumento potente di dialogo: chi si fa conoscere, chi si espone direttamente, non ha nulla da nascondere e genera fiducia.
      L?obiettivo di una email è quello di coinvolgere: un video è certamente più attraente delle classiche frasi ?Scopri l?ultima offerta? o ?Visita il mio sito? e la comunicazione è notevolmente più veloce. In pochi istanti si possono esplicitare quei tanti concetti per il testo scritto non è capace di sintetizzare: è sufficiente solo un po? di creatività. L?email marketing in questo modo diventa fantasia!

      Simona Ibba
      Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing nell?antica Roma: newsletter d?autore

      Se avessimo a disposizione una prodigiosa macchina del tempo, potremmo cambiare il corso della storia. I tanto geniali antichi romani difficilmente si sarebbero persi l?occasione di utilizzare al meglio l?email marketing come strumento di comunicazione e di conquista.

      Partiamo dalle origini.

      Roma è stata fondata il 21 aprile 753 a.C. La leggenda narra che Romolo e Remo si fossero cimentati nell?interpretare il volo degli uccelli come auspicio degli dei che in tal modo avrebbero dovuto stabilire il fondatore di Roma. Si sa perfettamente che gli uccelli sono degli animali molto dispettosi: il loro svolazzare poteva essere uno strumento inaffidabile davanti ad una decisione così importante. Se gli dei, dall?alto del loro Olimpo avessero mandato un?elegante email con espresse chiaramente le loro volontà, la questione si sarebbe risolta in modo molto più pratico.

      Un?efficace newsletter, progettata da Giove, con la collaborazione grafica delle Muse, pianificata da Saturno e inviata periodicamente da Mercurio avrebbe creato meno confusione.

      Poco tempo dopo la fondazione di Roma, Romolo fu costretto a rivolgersi alle popolazioni vicine per ottenere delle donne con cui ripopolare la città. Al rifiuto dei vicini, Romolo rispose con l?astuzia: organizzò un grande spettacolo per attirare gli abitanti della regione e rapirne le donne. Quale migliore strumento dell?email marketing per divulgare velocemente gli inviti per l?evento? I Romani avrebbero superato agevolmente anche i filtri anti spam Sabini che segnalavano una possibile frode.

      Roma era collocata in un punto strategico per il commercio: certamente le transazioni commerciali con gli Etruschi a nord e i Greci a sud potevano essere veicolate più facilmente con l?uso di dem o di email commerciali.

      Passiamo all?epoca repubblicana, periodo di grandissime vittorie in cui Roma conquistò tutto il Mediterraneo, ma anche epoca di guerre civili. Fra triunviri e consoli non si può non menzionare Giulio Cesare. Un?email pianificata per le Idi di Marzo del 44 a.C avrebbe potuto salvargli la vita. Calpurnia, moglie di Cesare, aveva dei brutti presentimenti e anche i sacrifici degli indovini avevano dato esito negativo: l?intrepido Cesare non volle credere a questi segnali, un?email con l?avviso dell?imminente congiura dei senatori, sarebbe stata molto più efficace.

      A partire da Augusto in poi con l?impero, Roma acquisì potenza e splendore. Gli imperatori avrebbero pagato oro per poter inviare le email a tutti i cittadini romani sparsi dall?Atlantico al Mar Caspio.

      Cosa dire poi delle tante epistole di Orazio e Seneca? La diffusione sarebbe stata capillare con un?adeguata newsletter editoriale.

      Solo Caligola non avrebbe potuto far uso dell?email marketing: era talmente osceno che solo nell?avvicinarsi al pc, sarebbe partito l?antivirus.
      Roma dunque potrebbe essere definita la città dell?email marketing? Certamente, se si pensa che le strade dell?email marketing sono infinite e? che tutte le strade portano a Roma. Quod erat demostrandum.

      Simona Ibba
      Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Email marketing: questione di feedback

      Mario è quell?identità misteriosa che lavora nel settore marketing dell?azienda. È quel volto che si cela dietro un logo o un marchio importante. Mario quasi si identifica in quel logo. C?è sempre almeno un Mario in ogni società. Ha un aspetto cordiale, modi gentili, un abito elegante, una voce simpatica e squillante, un sorriso accennato e lo sguardo sagace di chi scruta nel profondo la realtà. Ogni tanto compare la firma di Mario, di tanto in tanto un?intervista, raramente una sua foto. Non si sa esattamente chi sia:** è semplicemente Mario**.

      Mario nuota in un mare di carte. La sua scrivania vive di un caotico ordine, segno di una mente creativa capace di trovare ispirazione nel mondo circostante. Mario è fiducioso nella sua grande memoria che gli consente di ritrovare, all?occorrenza, cose o persone. La grande lavagna, posata sul muro, racconta infiniti pensieri, traduce idee, esprime concetti in movimento. Fra schizzi, fogli sparsi, e appunti, spiccano numerosi bigliettini da visita da utilizzare alla giusta occasione. Molti bigliettini non verranno mai adoperati, Mario ne è consapevole, ma non è bene gettare i tanti contatti raccolti in fiere, convegni o forum.
      Mario ha un socio importante: un telefono che spegne raramente. Lo porta sempre con sé. Lo squillo del telefono in lontananza preannuncia l?arrivo di Mario. È un apparecchio dotato di tutte le funzionalità: Mario le sfrutta al meglio per essere sempre presente, puntuale e operativo anche nel luogo o nel momento più intimo o stravagante.
      Lo strumento preferito di Mario è il computer: il più potente mezzo di comunicazione che gli consente di conoscere il mondo, di far apprezzare la propria attività, di promuovere il logo che rappresenta. Nella casella di posta Mario riceve infinite** email**, una serie indefinita di newsletter a cui si è iscritto per cogliere le ultime informazioni o i nuovi prodotti del mercato. Non ha tanto tempo per le ricerche su internet: le informazioni devono giungergli sintetiche, puntuali e precise, al momento desiderato.
      Mario dovrebbe essere l?oggetto delle attenzioni di chi si adopera nel campo dell?email marketing. Dietro ogni marchio lavora un insieme di persone con diversa sensibilità di cui non sempre è semplice catturare l?attenzione. Un email marketing efficace ha il compito di oltrepassare la soglia dell?apatia per convincere, con immagini e contenuti i destinatari delle comunicazioni.
      Il gradimento della comunicazione sarà presto evidenziato dal comportamento di Mario. Se Mario è interessato ai contenuti visualizzerà più volte i link inseriti. L?atteggiamento di Mario nel ricevere la newsletter, per il mittente, costituirà il feedback. Il feedback è la capacità di modificare un?operazione in base agli stessi esiti che l?operazione ha portato in un primo momento: è utile per fornire maggiori input ad un?azione iniziale. L?analisi del feedback porterà alla realizzazione di campagne di email marketing non generiche, ma realmente indirizzate ai desideri dei destinatari. Il feedback dei destinatari indirizza il mittente a comprendere eventuali errori di comunicazione presenti nella newsletter e ad identificare quali approcci utilizzare in un secondo momento.
      Il destinatario, attraverso l?atteggiamento del mittente, modificato attraverso il feedback, dovrebbe avere la percezione di qualcuno che è in grado di portare risposte a bisogni concreti in un rapporto reale e umano e non solo virtuale. Negli scambi commerciali si instaurano fattive relazioni. Mario non è solo il portavoce di una società, l?esponente di un marchio o la personificazione di un logo: è una persona in carne ed ossa che deve essere ascoltata e capita.

      Simona Ibba
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    • Email marketing: questione di feedback

      Mario è quell?identità misteriosa che lavora nel settore marketing dell?azienda. È quel volto che si cela dietro un logo o un marchio importante. Mario quasi si identifica in quel logo. C?è sempre almeno un Mario in ogni società. Ha un aspetto cordiale, modi gentili, un abito elegante, una voce simpatica e squillante, un sorriso accennato e lo sguardo sagace di chi scruta nel profondo la realtà. Ogni tanto compare la firma di Mario, di tanto in tanto un?intervista, raramente una sua foto. Non si sa esattamente chi sia: è semplicemente Mario.
      Mario nuota in un mare di carte. La sua scrivania vive di un caotico ordine, segno di una mente creativa capace di trovare ispirazione nel mondo circostante. Mario è fiducioso nella sua grande memoria che gli consente di ritrovare, all?occorrenza, cose o persone. La grande lavagna, posata sul muro, racconta infiniti pensieri, traduce idee, esprime concetti in movimento. Fra schizzi, fogli sparsi, e appunti, spiccano numerosi bigliettini da visita da utilizzare alla giusta occasione. Molti bigliettini non verranno mai adoperati, Mario ne è consapevole, ma non è bene gettare i tanti contatti raccolti in fiere, convegni o forum.
      Mario ha un socio importante: un telefono che spegne raramente. Lo porta sempre con sé. Lo squillo del telefono in lontananza preannuncia l?arrivo di Mario. È un apparecchio dotato di tutte le funzionalità: Mario le sfrutta al meglio per essere sempre presente, puntuale e operativo anche nel luogo o nel momento più intimo o stravagante.
      Lo strumento preferito di Mario è il computer: il più potente mezzo di comunicazione che gli consente di conoscere il mondo, di far apprezzare la propria attività, di promuovere il logo che rappresenta. Nella casella di posta Mario riceve infinite email, una serie indefinita di newsletter a cui si è iscritto per cogliere le ultime informazioni o i nuovi prodotti del mercato. Non ha tanto tempo per le ricerche su internet: le informazioni devono giungergli sintetiche, puntuali e precise, al momento desiderato.
      Mario dovrebbe essere l?oggetto delle attenzioni di chi si adopera nel campo dell?email marketing. Dietro ogni marchio lavora un insieme di persone con diversa sensibilità di cui non sempre è semplice catturare l?attenzione. Un?email marketing efficace ha il compito di oltrepassare la soglia dell?apatia per convincere, con immagini e contenuti i destinatari delle comunicazioni.
      Il gradimento della comunicazione sarà presto evidenziato dal comportamento di Mario. Se Mario è interessato ai contenuti visualizzerà più volte i link inseriti. L?atteggiamento di Mario nel ricevere la newsletter, per il mittente, costituirà il feedback. Il feedback è la capacità di modificare un?operazione in base agli stessi esiti che l?operazione ha portato in un primo momento: è utile per fornire maggiori input ad un?azione iniziale. L?analisi del feedback porterà alla realizzazione di campagne di email marketing non generiche, ma realmente indirizzate ai desideri dei destinatari. Il feedback dei destinatari indirizza il mittente a comprendere eventuali errori di comunicazione presenti nella newsletter e ad identificare quali approcci utilizzare in un secondo momento.
      Il destinatario, attraverso l?atteggiamento del mittente, modificato attraverso il feedback, dovrebbe avere la percezione di qualcuno che è in grado di portare risposte a bisogni concreti in un rapporto reale e umano e non solo virtuale. Negli scambi commerciali si instaurano fattive relazioni. Mario non è solo il portavoce di una società, l?esponente di un marchio o la personificazione di un logo: è una persona in carne ed ossa che deve essere ascoltata e capita.
      Simona Ibba
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    • Facebook e email marketing

      ?Sai che Giovanni si è fidanzato??
      ?Ma davvero? Ma ne sei sicuro??
      ?Certo che sono sicuro: l?ho letto su Facebook! Ha cambiato il suo stato da SINGLE a RELAZIONE COMPLICATA!?.
      ?Se l?ha scritto su Facebook è una cosa seria! Dobbiamo indagare! E tu hai visto che Michela si è laureata??
      ?Mi prendi per ignorante? Ho visto le foto del suo profilo: carino l?abito!?
      Nulla può sfuggire alla magica rete di Facebook! Ogni informazione è preziosa, perché non utilizzarla per il nostro marketing?
      Ogni individuo vive l?intrinseco bisogno di sognare, di sentirsi determinante nel proprio destino e nel futuro della società, di poter prendere parola, di esserci in prima persona, di dare corpo ai propri passi. Ogni persona vorrebbe vivere da protagonista, ogni essere umano ha la necessità di sentirsi prezioso. Il successo dei social network nasce proprio da questa consapevolezza: ogni uomo è importante e le informazioni che ognuno porta con sé sono fondamentali per l?economia e la società in genere.
      Facebook, il più importante social network del mondo con oltre 150 milioni di utenti, si basa su una logica semplicissima, quella binaria: si può essere amici o meno. Solo con gli amici è possibile condividere le informazioni, solo degli amici è possibile catturare l?attenzione, solo il mondo circostante e la rete a cui si appartiene si può comprendere nel dettaglio. Il marketing nasce nel momento in cui si estende la propria rete in larga misura e ci si impegna a raggiungere le persone là dove essere vivono, nella rispettiva casa, nel proprio ambiente di lavoro. Non basta essere semplicemente presenti, ma è importante essere presenti là dove il bisogno si manifesta, là dove si necessita di una risposta. Non è sufficiente essere bravi, è necessario essere i migliori. La percezione dei reali interessi delle persone sta alla base dell?email marketing e del marketing in generale: chiunque se ne occupi dovrebbe intuire gli altrui bisogni per fornire risposte concrete e immediate.
      ?Mario sta scegliendo il suo nuovo pc?, potrebbe essere uno ?stato? tipico di Facebook, subito dopo, Andrea, amico di Mario, commenterà lo ?stato? scrivendo: ?Anche io devo comprarmi il nuovo portatile?, e così via con un?enorme condivisione di informazioni. A breve Mario e Andrea, potrebbero ricevere sulla propria casella di posta una bella email con un?offerta sui nuovi notebook messi in commercio. Si è fornita una precisa risposta ad un?esigenza.
      Dalla grande unione di Facebook e dell?email marketing nasce un mix decisivo. Con Facebook puoi mettere in comunicazione fra loro amici e clienti, puoi percepirne i reali bisogni e con una campagna di email marketing, accuratamente strutturata e pensata, puoi fornire le risposte attese in termini di prodotti o servizi. Dall?insieme di email marketing e Facebook nasce una struttura complessa che genera un senso di appartenenza ad una specifica società, veicola rapporti umani e commerciali di nuova generazione, molto più diretti e personalizzati benché virtuali? quindi, ci sei su Facebook?
      Simona Ibba
      Simona Iba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • La Newsletter: il treno dei desideri

      “Cerco l'estate tutto l'anno e all'improvviso eccola qua. Lei è partita per le spiagge e sono solo quassù in città. Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo per me. Mi accorgo di non avere più risorse, senza di te, e allora io quasi quasi prendo il treno, vengo da te”.
      In realtà una risorsa per le tue comunicazioni estive esiste ed è anche molto efficace: l’ email marketing !
      Per raggiungere i tuoi contatti e per comunicare con i tuoi clienti anche in estate non dovrai prendere nessun treno, ti basta una semplice piattaforma per l’invio di dem e newsletter .
      La calura estiva, soprattutto quella del primo pomeriggio, il relax delle ferie, le menti dei clienti sgombre dai rognosi problemi di lavoro e l’assenza del frenetico traffico cittadino, potranno costituire il terreno fertile sul quale agire per comunicare velocemente ed efficacemente le tue proposte commerciali o magari, se ti occupi di turismo, per inviare la tua offerta last minute più interessante: quando si è rilassati si ha più tempo per leggere la posta.
      L’estate poi è sinonimo di turismo. Il mondo dell’ email marketing , non tralasciando nulla delle tradizionali regole di marketing, si integra perfettamente con le esigenze del settore turistico, un’area in cui sempre più frequentemente si sta imponendo una cultura di relazione, di condivisione e di cooperazione con il cliente. Le relazioni estive dovranno essere condotte proprio in quest’ottica di engagment : comunicazioni non invasive, ma “fresche” che arricchiscono il cliente con contenuti affascinanti ed interessanti. Al centro delle comunicazioni estive deve esserci necessariamente il cliente: il prodotto o il servizio che presentiamo deve essere a lui funzionale, soprattutto durante le ferie quando è d’obbligo dedicare un po’ di tempo in più a se stessi.
      In ambito turistico risulta premiante la creatività, l’iniziativa, la volontà di fare: anche le comunicazioni estive devono sottostare a questi canoni: una newsletter poco accattivante, una comunicazione retorica, in quanto ad effetti, possono essere paragonate alla sensazione di oppressione che si prova nello stare in coda per ore davanti al casello autostradale che ti conduce all’agognata meta balneare.
      Sono numerosi i vantaggi che il turismo trae dall’email marketing : la possibilità di gestire facilmente i contatti con i clienti e di profilare le liste per età, interesse, lavoro o lingua offre l’opportunità di inviare delle comunicazioni mirate e non generiche che potrebbero essere facilmente catalogate come spam.
      Anche l’integrazione con un valido sistema di web analitycs, come Google Analitycs, consentirà di valutare al meglio l’impatto della campagna email sugli accessi al sito o di identificare qual è la promozione turistica preferita dai vostri clienti: un feedback importante per migliorare o potenziare le comunicazioni, un’arma vincente nel contesto economico attuale.
      Chi sa utilizzare al meglio tali strumenti, così come i recenti studi internazionali sull’email marketing dimostrano, ha incrementato enormemente ed efficacemente il proprio business. Se a preoccupare è poi il fattore costi, è bene considerare un risparmio del 75% dell’email marketing rispetto al direct mailing tradizionale fatto di brochure, depliant o questionari cartacei.
      “Il treno dei desideri” dell’email marketing, un mezzo ad alta velocità, immediato ed efficace è pronto sul binario della tua estate. Si parte!
      Simona Ibba
      Simona Ibba lavora presso Hoplo ed è Business Development Manager della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail.

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    • Incrementa i tassi di apertura delle tue email

      Quali sono i segreti dell'email marketing? Esiste qualche tecnica segreta per incitare gli utenti ad aprire le vostre email? Si, si chiama buon senso.
      Descrittiva

      In futuro, le parole chiave del vostro campo “oggetto” dovranno essere presentare e descrivere.
      Mentre dovranno essere evitati i termini che richiamano la vendita.

      Nello specifico:
      • se la tua email è una newsletter, utilizza sempre suo il nome e riscrivilo ogni volta che la invii,
      • se stai facendo una comunicazione per una offerta promozionale, comunicalo ai tuoi lettori,
      • se l’email è inviata da uno sponsor, faglielo capire indicandolo nel campo oggetto.

      Gli indici di apertura delle email con un oggetto esplicativo cambiano notevolmente rispetto alle email con un oggetto che “ti invita ad acquistare qualcosa”. Diverse ricerche indicano dei tassi di apertura che oscillano fra il 60% e l’87% nel caso di campi “oggetto” elaborate con un testo informativo, contro un tasso fra l’1% e il 14% per quelle con un oggetto mirato alla vendita.
      Utilizza delle politiche di adesione e deiscrizione diverse fra email commerciali e email informative

      Se dovete inviare email promozionali, in aggiunta a una newsletter abituale, date ai vostri utenti la possibilità di scegliere se ricevere le vostre offerte promozionali. Eventualmente potrete giustificare l’utilità dell’invio della vostra comunicazione, specificando che questo è funzionale al reperimento delle risorse necessarie a garantire qualità e continuità del servizio informativo offerto con la newsletter, che gli iscritti possono continuare a ricevere senza alcun costo aggiuntivo.
      Se l’utente accetta di ricevere queste comunicazioni, potrete sbilanciarvi un po’ di più verso l’aspetto commerciale, cercando comunque di essere descrittivi. Ad esempio, provate ad utilizzare come campo oggetto frasi come “Il tuo Buono sconto del 15%”.
      Se però viene espresso il desiderio di non ricevere più questa tipologia di comunicazione, attenetevi alle loro richieste e provate a descrivergli nell’oggetto il contenuto della vostra email, cercando con pazienza di costruire un rapporto di fiducia necessario al lettore per accettare le vostre promozioni.

      Cercate di creare una sinergia fra il campo “da” e l’oggetto della email

      Quando crei la tua comunicazione, cerca di porre attenzione, non solo al testo, all’offerta e alle immagini, ma cerca di valorizzare anche i particolari. I campi introduttivi della email sono la prima cosa che si legge, e se questi falliscono, tutto il lavoro fatto per testo, immagini, e offerta promozionale verranno sprecati. Fate in modo di massimizzare il poco spazio che avete a disposizione fra il campo “da” e l’oggetto. Ricordate inoltre, che i vostri contatti hanno accettato di ricevere comunicazione da un mittente, privato o azienda, ben definito, la cui identità deve essere sempre chiara fin dall’intestazione della email. Questo semplice accorgimento vi permetterà di accrescere i vostri tassi medi di apertura.
      Riga dell’oggetto confusa con lo spam

      Fai in modo che il campo oggetto non venga scambiato per un messaggio di spam, limitando il più possibile l’uso delle iniziali maiuscole, eliminando i segni esclamativi e controllando sempre ciò che scrivi.
      Verificare l’oggetto

      Verifica la validità del tuo campo oggetto. Non importa quanto grande o piccola sia la tua lista, verifica almeno una coppia di campi oggetto 48 ore dopo l’invio. Prova con amici fidati o collaboratori, altrimenti utilizza una piccola parte random della tua lista di indirizzi.
      Ad esempio, testa l’1 % della tua lista, 100 su 10.000. Se hai come campo oggetto della tua newsletter un titolo standard, sarebbe necessario testarne l’efficacia almeno una volta ogni sei mesi. Meglio ancora, potresti incitare i tuoi sottoscrittori a votare per il nuovo “titolo” della newsletter da inserire nel campo oggetto.
      Quali benefici

      Idealmente, ciò che inserisci nel campo oggetto è per te un beneficio. Se è possibile fai in modo che sia intrigante, in modo da suscitare ancora più l’interesse. Ad esempio: “ Scopri le strategie per aumentare i tassi di apertura delle tue email”.
      Quali aspettative

      Fai in modo che le aspettative dei tuoi sottoscrittori non vengano tradite, e che lo stile e i contenuti della tua newsletter non cambino. Provvedi poi a dare valore ai tuoi lettori in ogni email. Se darai valore e qualità con costanza, i tuoi lettori apriranno sempre la tua email per sapere quali sorprese li aspettano!
      Laura Francesconi
      Laura Francesconi lavora presso Hoplo ed è Responsabile Marketing della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail. Opera da anni nel settore internet in Italia.

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    • Come funzionano i filtri anti-spam (e cosa fare per non incapparci)

      Lo spam è una problematica conosciuta e “temuta” dagli addetti ai lavori nell’ambito di email marketing.
      Le criticità ad esso correlate sono facilmente tracciabili: la posta elettronica è ormai uno strumento di comunicazione rapido e economico, e la sua popolarità fra gli utenti si è affermata di conseguenza. Ma recentemente, in seguito al moltiplicarsi di email-spam, buona parte degli utilizzatori di tale strumento, cerca di preservare la propria casella di posta da email non gradite, attraverso l’uso di un filtro anti-spam.
      Fin qui tutto bene, se non per il fatto che, spesso, questi sistemi si rivelano troppo “zelanti”, ed etichettano come “spam” o posta indesiderata anche delle email valide. Mediamente la percentuale di rischio si aggira fra il 10 e il 20 % sul totale delle email inviate.
      A questo punto è necessario elaborare delle strategie per evitare tale evenienza a chi, onestamente e nel rispetto delle leggi sulla privacy, invia delle email a indirizzi di utenti che hanno espresso la volontà di riceverle.

      Di seguito cercheremo di capire quali possano essere le contromisure da mettere in atto, visto e considerato che non esiste alcun un tool o un metodo efficace e sicuro per proteggersi. Possiamo dunque formalizzare delle strategie che ci permettano di capire come funzionano i filtri e, di conseguenza, come poter agire.
      I filtri antispam non sono proprio dei programmi particolarmente intelligenti, tant’è che si limitano a verificare la sussistenza di una serie di criteri, per lo più legati alle parole e alla loro formattazione, riscontrabili nella tua email.
      Ad esempio, alcuni controllano per la presenza di frasi come “Clicca Qui!” o “Acquista ora GRATIS”, e nel caso trovino nel testo o nell’oggetto dell’email questi “criteri” gli assegnano un valore probabilistico, in base ad una elaborazione bayesiana; dove maggiore è il punteggio, maggiore è la probabilità che la email sia realmente SPAM.
      Riportiamo come esempio le parole che ricevono da SpamAssasin, uno dei filtri anti-spam più utilizzati, un più alto punteggio di rischio:

      • frasi che contengano “tantissimi soldi”, “un sacco di soldi”
      • descrizioni colorite con parole tipo “una fantastica scoperta” “scopri la nostra offerta”
      • contenuti che invitano ad affrettarsi per qualcosa di “urgente”
      • frasi come “soddisfatti o rimborsati” o “rimborso garantito” “perché pagare più?”In pratica, se il testo della tua email raggiunge la soglia segnalata come limite massimo di tolleranza, la tua comunicazione viene inviata alla cartella posta indesiderata.
        Con l’ulteriore complicazione che tale limite non è universalmente calcolabile, in quanto ogni filtro antispam ha diversi valori di riferimento che ogni singolo utente può ulteriormente modificare cambiando il livello di sensibilità del filtro.
        È utile rimarcare che l’antispam è “auto-apprendente”, ossia, adatta continuamente i criteri di valutazione in base a ciò che riceve, a quello che eventualmente l’utente indica come indesiderato, incrociando poi i propri dati e statistiche con quelli online degli altri server antispam. Non rimane quindi che cercare di evitare gli errori più comuni e sperare che tutto vada per il meglio.
        Di seguito gli errori più comuni che aumentano il rischio di far marchiare come spam la nostra comunicazione:
      • l’utilizzo di frasi presenti nelle tipiche email-spam quali ad esempio “clicca qui” o “opportunità unica da non perdere";
      • eccedere con i punti esclamativi;
      • utilizzare il MAIUSCOLO per la formattazione di parole o frasi, considerato nell’uso comune come equivalente dell’urlare qualche cosa;
      • utilizzare dei caratteri con un font colorati come tipicamente risultano essere le email-spam (rosso acceso, verde brillante, giallo etc.);
      • utilizzare un codice html “sporco” o comunque non particolarmente integro (quale ad esempio un file di word convertito in html, oppure che contiene errori come Tag non chiusi, o ridondanti;
      • creare una email in HTML realizzata interamente come una grande immagine, senza testo scritto, in quanto i filtri, non riuscendo a leggere la mail danno per assunto che siete degli spammer che volete aggirare i sistemi di sicurezza;
      • utilizzare la parola test nella riga di oggetto;Come possiamo capire se le email siano già state filtrate e cestinate dagli antispam?
        Fra le funzionalità generalmente offerte da una buona piattaforma di email-marketing, vi sono quelle che permettono di verificare il tasso di apertura. Nello specifico, se i valori sono in costante calo, potrebbe significare di essere stati “filtrati”. Se non si dovesse disporre di dati storici di aperture email, a cui riferirsi, si può comunque tener conto che un tasso di apertura medio si aggira fra il 20 e il 30%.
        In base allo stesso principio, anche l’alto tasso di bounce (email non recapitate) può essere indice di filtraggio. In questo caso si possono cercare filtraggi fra le statistiche che indicano le risposte date dagli SMTP, dove talvolta i filtri indicano i motivi per i quali hanno bloccato la email.
        In conclusione, forse uno dei migliori suggerimenti è quello di provare ad osservare lo “spam” con ritrovata attenzione, analizzando come questo sia stato progettato e codificato.
        Laura Francesconi
        Laura Francesconi lavora presso Hoplo ed è Responsabile Marketing della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail. Opera da anni nel settore internet in Italia.
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    • Utilizzare Un Form Di Iscrizione Per L?acquisizione Di Nuovi Indirizzi Email

      Per chi si accinge alla pianificazione di una campagna pubblicitaria o inviare newsletter, un passo fondamentale per la realizzazione dell’azione, è sicuramente l’acquisizione di un elenco di email di clienti, acquisiti e potenziali, ai quali rivolgere le proprie azioni comunicative.
      Tuttavia una semplice lista di indirizzi email, potrebbe non essere sufficiente a garantire l’efficacia dell’azione da intraprendere e degli eventuali ritorni programmati. È indispensabile infatti, che i clienti dimostrino, in maniera del tutto spontanea e naturale, interesse alle offerte, all’azienda o al settore specifico di riferimento.
      Al fine di realizzare questi obiettivi, abbiamo a disposizione diversi strumenti, fra i quali, più efficaci per semplicità e immediatezza, vi è sicuramente il classico form di registrazione, inserito nelle pagine del proprio sito.
      Tale strumento, oltre all’azione esplicita legata all’acquisizione dei dati, ne prevede un’altra, implicita, che invita il cliente all'instaurazione di un rapporto di fiducia. Sarà pertanto necessario agire in modo da guadagnare e mantenere questa fiducia, definendo le loro aspettative e comunicando con chiarezza, in modo da realizzare un rapporto proficuo e continuo nel tempo.
      Di seguito presentiamo alcune buone pratiche da tenere in considerazione per rendere il form uno strumento efficace e funzionale.
      **Inserire il form di sottoscrizione in diverse pagine del sito. **

      Sicuramente avrete inserito nel vostro sito una sezione o una pagina dedicata alla sottoscrizione del servizio, della newsletter, di richiesta informazioni.
      È però consigliabile inserire un breve modulo di sottoscrizione o un link che rimandi alla sezione apposita in diverse pagine del sito, così da invitare i visitatori ad effettuare la registrazione in qualsiasi punto della navigazione si trovino.
      ****Mettere in evidenza il link al form di sottoscrizione ****

      Se scegliamo di utilizzare sulle varie pagine del sito web un link che rimandi alla pagina contenente il form di sottoscrizione, accertiamoci che questo sia ben visibile e che abbia una grafica accattivante.
      Definire in modo chiaro le finalità per cui si richiedono le informazioni personali.

      Per guadagnare la fedeltà di clienti e prospect, è necessario instaurare un rapporto di fiducia che è importante avviare in questa fase iniziale.
      A questo proposito diventa di fondamentale importanza:

      • specificare che cosa avverrà a seguito della registrazione (iscrizione alla newsletter, invio di informazioni, offerte commerciali)
      • garantire che il proprio elenco di indirizzi non verrà né venduto né condiviso
      • rendere disponibile l'informativa sulla privacy in forma stampata o sul sito web, in modo che sia possibile visualizzarla nel punto in cui gli utenti eseguono la sottoscrizione.
        **Esporre i vantaggi derivanti dalla sottoscrizione. **

      Offrire ai clienti una buon motivo per eseguire la sottoscrizione, ad esempio i vantaggi che ne possono trarre, eventuali informazioni sulle vendite, sconti al momento del primo acquisto, offerte speciali, aggiornamenti sui nuovi prodotti o su quelli in fase di lancio e suggerimenti per l'utilizzo dei prodotti.
      **Offrire incentivi. **

      Offrire ai sottoscrittori la possibilità di aderire ad una promozione o ad uno sconto al momento del primo acquisto, può essere un buon modo per incentivare gli utenti ad effettuare la registrazione.
      **Invitare i sottoscrittori a confermare due volte la registrazione con opzione di consenso esplicito. **

      Se si ritiene che le persone abbiano aggiunto il proprio nominativo inavvertitamente all'elenco di indirizzi o che abbiano inviato un nome diverso dal proprio, chiedere di confermare la registrazione. In questo modo sarà possibile distinguere tra le persone poco interessate e quelle il cui interesse a ricevere i messaggi è effettivo.
      Ricordiamoci che, ai fini della conversione, non è importante la quantità ma la qualità degli indirizzi!
      ****Permission marketing e precision marketing ****

      Nella fase di composizione del form, è importante ricordare i concetti di permission e precision marketing.
      Con il primo intendiamo ottenere il consenso, da parte dell’utente, al rilascio dei propri dati personali. Con il secondo invece, elaboriamo in modo corretto la composizione del form, inserendo i campi necessari ad una corretta profilazione così da essere sicuri di inviare solo le informazioni richieste.
      Se per esempio abbiamo un sito di e-commerce, chiediamo all’utente di specificare quale categoria merceologica sia per lui di maggiore interesse (video, foto, cellulari, palmari) ed inviamo informazioni commerciali o promozioni solo inerenti a quella tipologia (o per lo meno molto simili).
      **I campi del form **

      I due campi da rendere obbligatori nel momento in cui si inserisce un form, sono certamente l’indirizzo email e l’autorizzazione al trattamento dei dati personali.
      Nome e Cognome possono anche non essere obbligatori ma diventano molto importanti nel caso in cui avessimo intenzione di creare una comunicazione personalizzata (Gentile Mario Rossi, …).
      Dobbiamo ricordare che è preferibile inserire, come campi aggiuntivi, solo quelli davvero importanti per la nostra profilazione. Se la procedura di registrazione è troppo lunga, finiremo per scoraggiare gli utenti.

      Ringraziare le persone che hanno eseguito la sottoscrizione.

      È buona norma porgere immediatamente i ringraziamenti e descrivere il servizio oggetto della sottoscrizione e la frequenza di ricezione, chiarendo inoltre le modalità per rimuovere il nominativo dall'elenco di indirizzi.

      Laura Francesconi
      Laura Francesconi lavora presso Hoplo ed è Responsabile Marketing della piattaforma per l'invio di newsletter Infomail. Opera da anni nel settore internet in Italia.

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