il problema è che ci ho provato ma senza volume vendite e provvigioni non mi fa andare avanti....se non trovo soluzioni penso che il danno minore sia togliere il quadro G di reddito di impresa (che non c'è), lasciare la dichiarazione IVA allegata e quindi evitare gli studi...poi quando ci chiameranno spiegheremo.....
hella70
@hella70
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RE: studi di settore e non svolgimento di attività
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studi di settore e non svolgimento di attività
quesito: ho un agente di commercio che per il 2011 non ha svolto attività, non ha emesso neppure una fattura, ha solo pagato l'INPS per cui presenta un modello G vuoto....come devo fare per gli studi di settore? ovviamente la mia idea è stata causa di inapplicabilità, ma non so credo che sia esatto....insomma, mi serve una esclusione da inserire nel quadro RG che mi permetta di consegnare Unico senza allegare gli studi....qualcuno può aiutarmi, per favore?
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RE: urgente per PEC sas
mi sono informata, anche i soci possono presentare la stessa pratica, il problema è che il socio si trova in un'altra regione italiana, per cui secondo me una volta presa la firma digitale non ci sono poi problemi, l'unico problema è che essendo un soggetto senza partita IVA e senza una posizione in CCIAA autonoma la firma digitale è a pagamento. Il socio amministratore si trova vicino a Roma per cui la CCIAA sua competente è all'EUR con le difficoltà che questo comporta in termini di tempo perso e strada per arrivarci. E per il socio di snc non serve la procura, essendo un socio la può presentare tranquillamente, è tra i soggetti autorizzati, come dice la CCIAA di Bergamo
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RE: urgente per PEC sas
veramente online a 20 ? io ho preso il lettore di smart card per la cns per la firma digitale e costa molto meno del token
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urgente per PEC sas
Salve, quesito urgente: in una snc senza firma digitale oltre al rappresentante legale (snc formata da madre e figlio) l'altro socio se in possesso di firma digitale può comunicare per la società la PEC? Chi sono altrimenti i famosi "soggetti delegati" oltre ai commercialisti?
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RE: Associazione culturale: commerciale o no???
Certo che ci interesserebbe, daremo subito un'occhiata al blog. Eventualmente, se avessimo bisogno di un esperto mi pare di capire che avete uno studio....ci interesserebbe avere un appoggio nel caso in cui decidessimo di procedere a patto che si possa gestire a distanza. E' ovvio che vorremmo fare le cose nel modo giusto, ripeto che non è un pretesto per cammuffare altre cose, siamo giornalisti e ognuno di noi ha già un altro lavoro, questo è solamente un nostro lavoro di anni e anni di giornalismo che stiamo mettendo a disposizione di tutti in modo assolutamente gratuito.
Grazie e iniziamo ad informarci con le Sue indicazioni
Antonella -
RE: Associazione culturale: commerciale o no???
Grazie di nuovo per le informazioni che ci ha dato. Il motivo per cui non vogliamo altri soci è che dietro questa enciclopedia ci sono anni di lavoro giornalistico e ricerche che vogliamo divulgare in modo del tutto gratuito. Il fatto di avere altri soci ci metterebbe in difficoltà se qualcuno di loro volesse cambiare le cose, incluso il modo di gestire i nostri contatti e le nostre informazioni.....il nostro scopo non è assolutamente di guadagnarci sopra, tant'è che il contributo per essere inseriti nel sito è veramente irrisorio, e abbiamo comunque già il nostro lavoro, che manterremo al di fuori dell'Associazione. Ci hanno messo in testa che però proprio perchè il contributo che chiediamo è minimo, il nostro non è un servizio commerciale, e la nostra mission è di divulgare una serie di informazioni di promozione a livello culturale, di farci raccontare dai Sindaci la realtà del territorio e non di guadagnarci sopra. Per quello ci sono altri modi e tariffe, che applichiamo col nostro studio pubblicitario che però teniamo ben distinto. Mi viene però in mente che a questo punto se le cose sono così in contrasto (se lei ha tutti questi dubbi mi immagino che li abbiano anche altri) ci converrebbe aprire una società direttamente, perchè non vorremmo avere problemi per una iniziativa nata solo da un'esigenza giornalistica a livello quasi ormai di hobby. Darò comunque un'occhiata alle guide che mi ha segnalato e se vuole darci qualche consiglio sarebbe molto ben accetto:-)
Grazie per ora -
RE: Associazione culturale: commerciale o no???
Innanzitutto grazie per la risposta. La nostra non è e non sarà una copertura per evadere il fisco, assolutamente, noi diamo delle informazioni di carattere culturale a tutti gli effetti e pubblichiamo per la parte economica i loghi delle aziende del territorio senza informazioni o messaggi pubblicitari all'interno del logo. Mi spiego meglio: la quota che versa chi partecipa al sito, è un semplice rimborso per lo studio grafico visto che si tratta di un importo assolutamente non paragonabile ad inserzioni pubblicitarie (si tratta di somme di gran lunga inferiori a 100 € e non sempre dello stesso importo in quanto per alcuni di loro c'è la creazione di un logo e per altri no per esempio) e ogni lavoro ulteriore che noi facciamo di grafica, è totalmente gratuito. La volontà di non farlo figurare come quota associativa è perchè non lo è, lo scopo dell'Associazione è quello di informare e non di pubblicizzare. I nostri articoli non sono pubblicitari, sono territoriali e senza nessun accenno a nessun tipo di pubblicità, in collaborazione con le Amministrazioni locali (ATP, Comunità Montane, Associazioni Culturali Locali ecc.), che contengono informazioni totali sul territorio, programma delle Manifestazioni aggiornato, calendari scolastici e simili. Ritengo quindi che il nostro sia un servizio all'utente, con una piccola finestra sulle attività del territorio ma non solo a livello di aziende, anche a livello di scuole anche statali, associazioni, farmacie, case di cura e anche Enti che per loro natura non fanno pubblicità.
Chiedo scusa, ma l'articolo 148 del TUIR comma 2 non parla forse di Associazioni a carattere commerciale anche non occasionale? -
RE: Studio di Settore
l'importante secondo me è spiegare nel modo più dettagliato possibile i motivi del non adeguamento appunto nelle note aggiuntive
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Associazione culturale: commerciale o no???
Buongiorno ho un quesito da porvi: siamo un team di ex giornalisti che attualmente si occupano di gestire una enciclopedia online sui comuni d'Italia e diversi siti internet a carattere culturale riguardanti le scuole pubbliche paritarie e private. Abbiamo scritto e continuiamo a farlo personalmente, tutti gli articoli e aggiornamenti riguardanti i territori di cui ci occupiamo e informazioni riguardanti l'istruzione, inserendo in ogni Comune o regione oltre ad informazioni di pubblica utilità le attività commerciali o le scuole rilevanti. Ad ognuno viene richiesta una quota annuale irrisoria relativa all'inserimento, che l'anno successivo può venire rinnovata, senza ulteriori costi aggiuntivi in caso di aggiornamento dati o pubblicazione di foto o materiale. Finora il tutto è stato gestito attraverso delle ditte individuali a carattere commerciale, ma in modo improprio visto che in fondo si tratta di una quota una tantum uguale per tutti e non di un pagamento a fronte di un servizio commerciale. Vorremmo costituire una associazione culturale, e le quote servirebbero per coprire le spese della ditta che ci fa i lavori di grafica e di monitoraggio su internet. Che tipo di associazione dovremmo aprire? commerciale o non commerciale? e quali sono gli adempimenti fiscali obbligatori? Grazie
ps: precisazioni: le quote di partecipazione di chi aderisce non fa diventare soci dell'Associazione chi le versa, sono appunto dei rimborsi spese, i soci dovrebbero essere due o tre e rimanere stabili per tutta la durata dell'Associazione. La stessa non avrà un patrimonio, e la sede è in una abitazione di uno dei soci che mette a disposizione una stanza per un paio di computers e i telefoni
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RE: problema DURC
no, in questi casi è sempre meglio dire che ti trovi in difficoltà e se a loro va bene qualcosa di alternativo. Purtroppo le amministrazioni pubbliche spesso hanno il paraocchi e non sperare che ti propongano loro un'alternativa......io con la prima scuola ho annullato il contratto, poi sono stati loro a chiamarmi per trovare una soluzione......alla fine parlando anche con le altre successivamente, mi è bastato dire che con i loro colleghi avevo risolto con l'autocertificazione e me l'hanno accettata tutti. Se vuoi un consiglio, per ogni dubbio chiedi sempre qui, nei forum, almeno hai un'idea delle altrui esperienze
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RE: problema DURC
però se avessi letto questo post, avresti potuto avvalerti della mia esperienza.....io ormai faccio così da due anni, provare a chiedere non ti costava nulla, visto che oltre tutto si trattava di una scuola come nella maggiorparte dei miei casi
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quadro RX studi di settore
Domandina: è obbligatoria la compilazione dei righi X08, X09 e X10 relativi agli anni 2008 e 2009? E se lo è, lo è per tutti oppure solo in casi particolari per esempio se non si è congrui o coerenti? non sono riuscita a trovare una spiegazione precisa.....grazie
ps: volevo dire quadro X non RX
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RE: problema con codici esclusione studi e RX
ci ho provato, niente da fare.....mi dice sempre la stessa cosa: se la casella "cause di esclusione" assume i valori 2, 3,5,6,7 o 12 alla dichiarazione devono essere allegati gli studi di settore
non riesco a capire......ma il quadro NS effettivamente in quali casi dovrebbe essere obbligatoriamente compilato?
inoltre controllando le istruzioni di Unico è evidente che gli studi devono allegarli (ovviamente) solo coloro i quali non sono esclusi...... -
RE: Unità immobiliare a disposizione
non sono d'accordo.....ho la stessa situazione, se una casa la possiedi ma non la abiti, è una casa a disposizione quindi vuota. Abitazione principale vuol dire che ci abiti, non che è la prima, quindi secondo me è A.
Se tizio vive con i genitori, pur non possedendola ha come abitazione principale un altro immobile.....quindi il secondo rimane a sua disposizione per usarlo o meno.
Ribadisco, A
esperti ci siete?? -
problema con codici esclusione studi e RX
salve, ho un problema: in qualunque caso io inserisca nel quadro RG un codice di esclusione dagli studi di settore, mi appare un riquadro che mi obbliga comunque ad allegarli (ma se dico che c'è una causa di esclusione cosa allego?????) e non mi fa completare il quadro RX dicendo che mancano gli studi di settore.......è un bug oppure cosa devo fare? sono obbligata a compilarli pur indicando l'esclusione? e che gli racconto???:?
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RE: prima casa ma non residente
di solito si dovrebbe inserire il codice 10 per evidenziare che si tratta di casa data in uso gratuito ad un familiare e nella maggiorparte dei Comuni italiani c'è esenzione dal pagamento come se fosse la casa principale
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RE: uniconline pf 2011 bug quadro rx?
a me è capitato di riportare un credito nel quadro RX e di chiederlo in compensazione o a rimborso ma di problemi non me ne ha creati.....usi il programma gratuito dell'Agenzia delle entrate con i relativi aggiornamenti? perchè anche quest'anno non mi ha creato problemi.
Piuttosto assicurati di metterlo in solo una delle due colonne, o a credito o a rimborso e non in entrambe -
RE: si possono cumulare diverse fatture per il 36%??
Grazie infinite, è un sollievo saperlo!!
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RE: anomalia software IRAP o mio errore????
un'anima buona mi ha aiutata e mi ha detto che andava inserito un codice in colonna 5, ecco svelato il mistero.....spero che voi perdiate meno tempo di me!!!