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    Post creati da gunther

    • Reddito prodotto all'estero

      Salve

      ho un piccolo problema e non riesco a trovare nulla a riguardo.

      Un pensionato, residente nel territorio italiano, ma titolare di pensione in Colombia, ha acquisito nel 2010 un appartamento in Italia, avente una rendita di ? 545,00.

      Deve presentare l'Unico 2011? Ho visto che non esistono convenzioni sul trattamento fiscale tra l'Italia e la Colombia

      Assoggetterei il tutto all'imposizione fiscale italiana, solo che nel CUD della Colombia, viene indicata la pensione lorda, ma non le trattenute operate nel corso del 2010 😞

      Spero qualcuno abbia avuto esperienze in merito

      grazie 😉

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      gunther
    • RE: Consulenza asd

      Le associazioni che corrispondo compensi agli istruttori, ai sensi della legge 133/1999 - Legge 289/2002 (i cosiddettì compensi per lo svolgimento di attività sportive dilettantistiche), assumono la veste di sostituti d'imposta e sono obbligati a presentare il modello 770, anche per gli importi che non eccedono ? 7.500,00 e, dunque, senza alcuna ritenuta, d'acconto o d'imposta che sia.

      Ma c'è di più, sono tenuti anche a rilasciare la certificazione entro il mese dell'anno successivo all'erogazione

      Nella certificazione, si dovrà specificare che trattasi di compensi ai sensi della Legge 133 e successive e nel modello 770, si dovranno indicare tutti gli estremi del percipiente, senza annotare, ovviamente, alcuna ritenuta (sempre entro il limite di ? 7.500,00)

      Una cosa suggerisco: è sempre bene, pur non essendo obbligatorio, stipulare una lettera d'incarico tra l'associazione ed il percipiente (istruttore, tecnico che sia).
      In sede di verifica da parte dell'Agenzia delle Entrate, mi ha fatto comodo avere una lettera firmata da entrambe le parti, con allegati gli attestati che certificano le idoneità degli istruttori 😉

      postato in Consulenza Fiscale
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      gunther
    • Valutazione aziendale

      Buongiorno

      ho un piccolo problema da risolvere

      Ho valutato una farmacia, adoperando il "metodo della percentuale sul fatturato".

      In breve, ho analizzato i fatturati degli ultimi 5 anni, li ho rivalutati secondo i tassi d'inflazione degli anni corrispondenti.

      Ho sommato tutti i fatturati e li ho successivamente divisi per cinque annualità

      Ho così individuato il fatturato medio prospettico

      Non ho preso in esame niente altro, nè le rimanenze di magazzino, nè i beni strumentali, nè i crediti dell'azienda

      Solo il fatturato.

      Ho poi moltiplicato questo per una percentuale del 140% (la forbice, per le farmacie, va dal 120% al 250%, a seconda della storia della farmacia, dell'ubicazione e di tante altre cose)

      Mi sono fermato qui, dando una valutazione approssimativa dell'azienda basata, dunque, sulla moltiplicazione del fatturato medio prospettico x 140%

      Ora, una delle parti interessate a rilevare la farmacia, mi prospetta l'ipotesi che da tale importo si debbano sottrarre tutti i costi annui, ad eccezione di quelli inerenti l'acquisto della merce (i prodotti farmaceutici in sostanza)

      A me, quanto rilevato dalla parte, non quadra e non riesco a trovare nulla in merito

      Preciso che non devo fare una perizia, ma una semplice valutazione aziendale in vista della cessione della farmacia.

      Ammetto di non essere assolutamente esperto in materia di valutazione

      Qualcuno sa dirmi se la valutazione da me fatta è corretta o se, invece, quanto preteso dalla parte (cioè sottrarre i costi medi annuali dal fatturato medio) trova fondamento in qualche maniera?

      Grazie mille!:bho:

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      gunther
    • RE: Consulenza asd

      Buongiorno

      Confermo ciò che ha scritto Dittaprile

      le asd, sono esentate dall'imposta di bollo per le ricevute delle quote associative, anche se eccedono l'importo di ? 77,47. Occorre però indicare nella ricevuta la seguente indicazione:

      Esente da bollo in modo assoluto ? articolo 7 ? Tabella ? allegato B D.P.R. 26 ottobre 1972, numero 642.

      Il percipiente (l'istruttore, il tecnico, l'allenatore) non sarà tenuto a riportare nella propria dichiarazione dei redditi, i compensi percepiti nell'anno solare precedente, SOLO se inferiori ad ? 7.500,00.

      Se tale limite verrà superato, il compenso dovrà essere indicato in dichiarazione, ma con effetti differenti a seconda se l'eccedenza è stata assoggettata a ritenuta d'acconto o d'imposta

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      gunther
    • RE: Apertura Palestra Catania

      Salve, spero di potermi rendere utile.

      Premessa
      personalmente, sono tendenzialmente restio a gestire una palestra con la forma giuridica di una Asd.
      Trovo la struttura associativa molto più adatta ad una piscina, ad esempio.
      Ad ogni modo, se decide di continuare l?attività così come rilevata, sotto forma di Asd, le suggerisco come prima cosa, di esercitare l?opzione per la Legge 398/1991, largamente utilizzata nel settore e particolarmente agevolativa per gli enti non profit.
      Se vuole un consiglio spassionato, si orienti più per una Srl sportivo/dilettantistica.
      I costi sono senza dubbio maggiori, in quanto alla normativa che regolamenta le Asd, si sovrappone la normativa delle normali Srl.
      Ciò comporterà dei costi annui, pari a circa ? 900/1.000,00 di tasse, cui aggiungere i costi di consulenza, senza dubbio più onerosi rispetto ad una normale asd.
      Ma i vantaggi, a mio avviso, sono notevoli:

      •     responsabilità limitata dei soci (ha scritto che è nudo proprietario di un fabbricato, bene, con le Asd, la responsabilità è illimitata)
        
      •     possibilità di usufruire ugualmente delle agevolazioni previste dalla 398/1991;
        
      •     possibilità di usufruire di quanto disposto dalla Legge 133/1999 e seguenti in materia di istruttori (rimborsi forfettari esenti da qualsiasi forma di imposizione fiscale e previdenziale fino ad ? 7.500,00)
        
      •     semplificazione nella redazione dei verbali societari (una Asd, esige una verbalizzazione di tutto ciò che attiene alla vita associativa??)
        
      •     possibilità di mantenere gli incassi associativi, nell?ambito della sfera istituzionale e, dunque, esenti da qualsiasi forma di tassazione
        
      •     da ultimo, ma forse più importante, la risoluzione di maggio 2010 dell?Agenzia delle Entrate, con la quale, si sta, ?suggerendo? di cominciare a lasciare per strada le strutture associative per intraprendere quella delle Srl sportive.
        

      Ripeto, i costi sono più alti per le Srl, ma, sinceramente, per chi vuole cominciare l?avventura della gestione di una palestra, quello di orientarsi verso questa forma giuridica, è il consiglio che darei.
      😉

      postato in Consulenza Fiscale
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      gunther
    • Ciao a tutti

      Buongiorno a tutti e buon sabato!!
      🙂
      Nuovo iscritto, conosco già il forum da tempo, per cui son certo non ne rimarrò deluso 😉

      postato in Presentati alla Community
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      gunther