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Innanzi tutto mi presento: Sono un ragazzo di 18 anni e sono orfano di madre dal 1996.
Vivo con mio padre e tra di noi c'e' un rapposto non propriamente felice, anzi.
Qualche mese fa ho richiesto nella mia scuola un "certificato di frequenza" che sarebbe servito a mio padre, a mio avviso, per poter continuare a ricevere un contributo economico.
Le mie domande sono: Con quale frequenza mio padre riceve questo contributo? Il "contributo" e' destinato direttamente a lui o a me? A quanto puo' ammontare o da cosa dipende l'entita' della somma?

Sicuramente sarebbe apparentemente piu' semplice parlarne con lui, il problema e' che nella realta' non e' affatto facile per vari motivi e cosi' mi rivolgo a voi sperando di poter avere una risposta.
Grazie anticipatamente...

@pavela said:

A seguito di una errata lettura di raggi, da parte del radiologo, non è stato visto un tumore che quindi nel corso dei mesi è avanzato. Passato un anno, ripetuta la lastra, il tumore è risultato troppo grande e il chirurgo ha dichiarato (arrabbiandosi con l'ignorante medico) che già nella precedente lastra era visibile e le cose sarebbero state diverse. Oggi la persona interessata non c'è più e io vorrei sapere se posso muovermi legalmente contro il "radiologo ignorante" e con quali modalità.
Grazie

Faccio una piccola digressione solo per portare un po' di solidarieta' dato che e' accaduta la medesima cosa a mia madre e quindi penso di avere una VAGA idea della sensazione...
Purtroppo per non curanza e davvero un atteggiamento troppo apatico di mio padre, giustizia non e' stata fatta e io essendo minorenne e, essendo passati troppi anni ormai, non ho potuto e non posso fare nulla...

perfetto! solo un'ultima cosa:
Io potro' usufruire dei beni di cui sono proprietario al 50% (dopo la maggior eta') ma in caso lui si opponesse motivando che vorrebbe usufruirne anche lui?
Preciso che e' 9 anni che abitiamo in un'altra casa a causa delle dimensioni un po' ridotte dell'appartamento che era di mia madre...

Vorrei inoltre scusarmi per le troppe domande che sto ponendo ma vi sono immensamente grato per le risposte!

Grazie per la risposta immediata, quindi io in caso decidessi di andarmene non potrei comunque usufruire della casa se mio padre non desse il consenso?
E un'altra cosa, lui puo' attualmente (finche' sono minorenne) decidere di vendere la casa? o deve recarsi da un giudice di pace?
grazie ancora

Salve a tutti sono un ragazzo di 17 anni e vorrei sottoporvi delle domande a cui spero di avere risposte il prima possibile..
Ho una situazione familiare non propriamente felice..
Per mia sfortuna mia madre e' deceduta nel 1996 (avevo 6 anni) e vivo con mio padre con il quale non ci sono rapporti buonissimi, premesso cio' vi espongo la mia domanda:
Mia madre e mio padre quando erano spostati non avevano effettuato la condivisione dei bene ma anzi la separazione, mia madre era in possesso di un mini appartamento (intestato a lei) e mio padre di un negozio (intestato a lui) ora che lei e' deceduta e io tra 6 mesi' avro' raggiunto la maggior eta' l'appartamento in che percentuale mi apparterra'?
Proprio a causa dei rapporti non molto felici con mio padre sono molto interessato a questo poiche' iniziare la mia vita con una base come una casa di proprieta' e' un buon punto a mio vantaggio...
Se l'appartamento e' di una percentuale di mio padre c'e' un modo sicuro per riscattarlo? ho cmq un aiuto finanziario dai miei nonni materni...
Spero in una risposta esaustiva... grazie di tutto!