aggiorno... per educazione. E scusate la lunga assenza.
Come annunciato avevo iniziato a fare quanto sopra, stampato la paginetta con le vostre preziose dritte.
Poi il solito falso allarme per un lavoro che mi ha portato via due mesi, un po' di c...i accessori... e un bel crash al pc, bruciata la scheda madre. Nella sfortuna, almeno, pochi giorni prima che scadesse la garanzia. Quindi il tutto è passato nelle sapienti mani del tecnico... e ora vorrei dirvi che il pc è come nuovo. Ma a quanto pare thunderbird ha deciso che non prova simpatia per me e non riesco ad avere una session che fili liscia. Mi accontenterò di tutto il resto.

Ma la stampa di questo thread e delle istruzioni su come fare le cose per benino è stata messa al sicuro tra le scorte di materiale di consumo Grazie ancora a tutti.

Aggiungo una info, per chi già non lo sapesse: l'antivirus free della microsoft è totalmente insufficiente, mi ha appena regalato un megavirus.
ciao

@andreaguetti said:

Vero, ma a mio parere non sono solo nomi e canali diversi. Cambiano anche le modalità e le tecniche di comunicazione. sì, era sottointeso...;)

@andreaguetti said:

Ognuna ha le sue dinamiche, in generale però si collocano oltre il classico marketing tradizionale pro-vendita e oltre anche il semplice branding.

Le colloco insieme al social media marketing nel filone inaugurato con le 95 tesi del Cluetrain Manifesto, la prima in particolare: "I mercati sono conversazioni".

Ci troviamo di fronte ad un consumo personalizzato ed individualistico, sempre meno di massa, perciò è il singolo a dover essere al centro della comunicazione.
P.r. direi, allora, guarda caso il campo dove ho inizato, per quello poi mi appassiono alla ricollocazione teorica delle varie attività, il mio capo di allora, era molto attento a queste cose.
P.r. nella sua evoluzione internet. Concorderesti con questa definizione? (tendo sempre a ridurre tutto ad un concetto di base, una sorta di indice nel quale poi ricollocare il discorso).

@andreaguetti said:

Beh dipende di cosa stiamo parlando...:)
Esatto.... tanti nuovi nomi, per tanti canali diversi, ma alla fin fine sempre quella è la sostanza sotto: o fai pubblicità pro vendita, o fai immagine, o fai informazione.

@andreaguetti said:

Societing, marketing tribale e marketing relazionale? O Marketing diciamo "classico"?
Per quanto mi riguarda sui social media direi che stiamo parlando di conversazioni e relazioni.

Esattamente che accezione (definizione) dai, e dove collochi, le branche che citi sopra?

fantastico... con te mi diverto proprio...
perchè ci sarebbe da riprendere anche tutto quel discorso se la comunicazione e subordinata al direttore marketing, quindi marketing oriented, più commerciale, etc,
o se la comunicazione la prendi come branca specialistica a sé, di servizio "diverso", diciamo così, più d'immagine, relazione, informazione etc che sempre finalizzato al successo imprenditoriale è, ma con un punto di vista diverso..
Ecco, quando mi parli di branca del marketing io già la vedo più legata all'aspetto economia e commercio, con invasioni seo di google analitcs etc, molto orientata alla vendita, insomma, più che alla corporate identity o altro.

fammi capire: mi stai dicendo che digital strategist è il nuovo nome, in era internet, dell'esperto di comunicazione.... o di quello con maggiore/unica specializzazione social (anche se uno che fa comunicazione solo social per me non è un esperto a tutto campo)?

Non più quindi il nome del tecnico che materialmente se ne occupa?

Sto sul teorico, eh, che sul pratico ci siam ben capiti che con la magra che c'è tutto fa brodo...
Per quello dicevo poi alla fine è il lavoro che fai in quel momento che ti da o meno la possibilità di dimostrare a tutto tondo quel che hai alle spalle, però non è detto che trovi...

@andreaguetti said:

Direi che va decisamente oltre: pianifica, redige una strategia e un piano editoriale, risponde, cerca di generare convesazioni, affronta eventuali critiche, ecc.

Eccolo, qui ti volevo! E poi capisci anche perchè il mio intervento con il parallelo sul telefono.

Alla fine il digital come vuoi chiamarlo, non è altro che un qualcuno capace di usare il telefono (i social) ma bisogna vedere se sotto c'è un esperto di comunicazione o solo un telefonista che esegue quello che chi, con ben altre compentenze maturate prima, è il vero stratega!

Nel mezzo internet, per quanto particolare, continuo a vedere solo uno degli strumenti. E in chi li sa usare una competenza, come una volta c'era quella dell'utilizzo del fax e la capacità dell'impiegato di farci passare le lettere commerciali che scriveva.E in questo torno alla risposta di R2: si tratta di un impiegato commerciale che svolge quel lavoro di routine sotto la supervisione di ben altre competenze. Poi dagli pure il nome che vuoi, man mano che fa sempre quello.

Perchè se no poi si illuduno le persone di avere ruoli, competenze e capacità che non hanno e ci restano pur male.

Certo che non avendo il budget per il collaboratore di cui sopra dovrei piazzarmici io davanti al video. Ma il punto resta sempre quali competenze ho prima di mettermi davanti al pc?

E allo stesso modo è legittimo, questo lo riconosco per forza, che in questo mondo di cioccolata chi deve continuamente rivendersi sul mercato del lavoro cerchi di trovare il nome migliore per lustrare la sua esperienza. Questo è ovvio.

Era un po' questo il senso del mio partecipare a questo 3d, se si sta parlando di comunicazione, o se si sta parlando di informatica (strumenti) e di capacità di utilizzo puro. Poi per cosa vengono utilizzati di solito lo decidono gli esperti di comunicazione, non gli operatori pc.
Ovvio che a un certo punto c'è una commistione di ruoli.... e su questo si potrebbe parlare a lungo...
Per esempio se sia meglio essere il commercialista che impara ad usare il pc, o l'impiegata del commercialista, scelta perchè sapeva usare il pc, che impara a fare la contabilità... alla fine.. non è cmq mai la stessa cosa.

rieccomi... reduce da un lavoro che ha preso tutto il mio tempo.
Oggi è scaduto anche il Norton e quindi è ilmomento buono per iniziare le manovrine che mi avete indicato che vengo ora a stamparmi. spero di aggiornarvi a breve con i risultati. grazie ancora

ragazzi... solo x dirvi che non ho dimenticato voi e i vostri preziosi consigli, ma non ho ancora avuto un attimo e sto arrancando con i miei poltergeist, altro che nel fine settimana dò un occhiata... Sicuramente non appena ho le tre ore libere per il lavoro di cui sopra poi vengo a riferire com'è andata
.

anch'io ti ho mandato pvt... ma mi dice hai superato la quota e non riesci a riceverlo.
Mi contatti tu?

Per chi fosse interessato alla discussione il post ha ricevuto risposta nella sezione "p.iva".
(E in sostanza pare che non ci siano problemi di sorta).

Ti rispondo in neretto @mariovannini said:

Buongiorno greenbaby
A mio parere ti stai creando dei problemi che non esistono.
**In effetti sto cercando di sviscerare in anticipo le varie possibili evoluzioni di situazioni lavorative, che potrebbero appunto implicare trasferimenti di residenza, temporanea o prolungata, senza però voler perdere la base di partenza sulla quale, per compentenza geografica, rimarrebbe l'iscrizione all'albo professionale. **Quando hai aperto la partita Iva... non ancora, devo appunto valutare

quindi grazie per tutte le dritte, rassicuranti. La paura era proprio che qualcuno possa contestare che non è corretto scaricare il 100 per cento delle spese se per un po' devo trasferirmi altrove. O che, come accenni tu citando il regolamento condominiale al quale proprio non avevo pensato, che per un qualche motivo non fosse corretto traformare l'abitazione-studio professionista in solo ufficio, seppur nominalmente e senza traffico di gente.

Aggiungo una domanda: ma se trasferisco la residenza è automatico che dal 50 scarico il 100 per cento delle spese o devo fare qualcosa?

Mi accorgo che sviscerando la questione, nel postare il quesito sopra in termini "filosofici" ho messo forse anche la risposta.
Si tratta di trovare un nome corretto per identificare la capacità nell'uso dello strumento???

A dimostrazione che la domanda di r2 era tutt'altro che stupida!

Quindi social media managing... piuttosto che social media manager (quando fai solo il telefonista???).
No, non mi soddisfa ancora.
Dite voi.

@Mastermind10 said:

..... diciamo che è una specie di Agente di Commercio che offre servizi ma in chiave moderna, cioè dietro un pc in un'ufficio virtuale piuttosto che in un'ufficio con scrivania, sedie, etc..etc...
ciao

Tendo a quotare questa definizione - pur apprezzando moltissimo tutta l'indicazione terminologica fin qui fornita.

O quanto meno a distinguere: i social sono media (come appunto il telefono) e allora è l'uso che se ne fa che qualifica chi lo usa, o sono il fine? In quest'ultimo caso la competenza di base di chi sa usarlo definisce il nome, non lo strumento.
Per spiegarmi meglio: se usi il telefono per controllare le fatture, fare promozione, dare consulenze ai clienti sui programmi informatici, etc. Sei un telefonista o semplicemente un impiegato-commercialista, un pubblicitario o un rappresentante, un informatico? Sei l'impiegato (o altra qualifica di base) e non un "telefonista". Giusto?

Ma se c'era una idea di partenza diversa nel porre la questione, mi piacerebbe ampliare il discorso.
Poniamo: a prescindere da quali pezzi faccio al tornio, da quale fabbrica mi assuma, sono un metalmeccanico con quella specializzazione. Quindi a prescindere dall'uso che ne fate di me, so usare i social.
Però, ripeto, alla lunga sarà come dire "so usare il telefono".

Uppo, perchè forse non ho esposto bene la domanda.
La collaborazione implica di lavorare per i fatti propri, il cococo andare in sede del committente, usare le loro attrezzature. Sono presenti entrambe le definizioni nel bando, e vorrei capire quale delle due letture prevale, se quella del compenso pattuito quindi come attività libero professionale, o quella della definizione del lavoro e quindi della sua valutazione economica secondo usi e consuetudini. Posto che accetterei comunque la collaborazione se volessero me, era solo per sapere che margine di contrattazione ulteriore potrebbe esserci senza apparire rognosi.

La cosa poi ricade sui contributi, a seconda che la stessa interpretazione del lavoro sia libero professionale o cococo (in quel caso sottopagato) l'ordine indica due percentuali diverse. A prescindere dalla base reddituale, ma per la definizione del lavoro.

A me "robe" semplici mai....
Grazie
ciao ciao

Uppo non (solo;)) per farvi fretta ma (scherzi a parte) perchè ho realizzato che essendo il mio quesito (legato all'altro post 2222cc) a cavallo tra p.iva e cococo, forse qui non era nel posto più giusto per ottenere una risposta. Infatti controllando l'altra sezione affitti e simili si gestiscono li.

Ho quindi messo -chiedendo umilmente ai mod di coordinarsi, cosa che faccio anche qui- una sintesi della parte relativa alla domanda affitto-p.iva in quella specifica sezione. Non per crossposting, ripeto, ma per la complessità dell'ipotesi a monte.
Grazie

Dove sbaglio?
Una volta mi arrivavano, ora spunto le caselle... non trovo un tasto dove dare il click di salva impostazioni quindi semplicemente esco... e quando ritorno nell'area personale le caselline sono di nuovo tutte disattivate.
Parlo dei pop che si aprono mentre.... si sta guardando il forum... e già mi domando... che non sia colpa mia che ho i pop disattivati o simili???
Comunque le caselline restano non spuntate.
Le mail invece mi arrivano.

La domanda è a cavallo tra cococo e p.iva, l'ho postata in cococo senza risposta e -pensavo stanotte- forse ho sbagliato sezione. Per evitarmi accuse di cross posting prego umilmente al mod di coordinarsi con il collega per vedere dove deve stare il mio quesito.
Qui ne faccio una sintesi per quanto concerne il discorso p.iva.

Stante che la situazione è molto più complicata di quanto ipotizzo qui per brevità e per avere qualche dritta per muovermi, chiedo:

se prendo partita iva come professonista (giornalista) con sede mia abitazione e poi mi trasferisco, temporanamente ma vorrei prendere residenza, in appartamento ammobiliato fuori regione, cosa succede alla mia vecchia casa in termini di contratto di affitto, destinazione d'uso, possibilità di tornarci un domani o di "dormire in ufficio" ogni tanto nel frattempo?
Cambia il rapporto con il proprietario, devo informare qualcuno, cambiare la destinazione d'uso, mettere i mobili uso personale in magazzino... posso scaricarmi tutto l'affitto considerando residenziale quello fuori regione, o è meglio trasferire la p.iva fuori regione con me? Ma in quel caso perderei l'appartamento al paesello, soprattuto dovrei imbarcarmi in un trasferimento (spese) anche di albo professionale... e non vorrei proprio.

grazie

Ma la posizione di Lello poi come si configura?
Risultando semplicementeo come l'autore del sito, o dovendo chiedere liberatoria all'ente per poterci comunque lavorare... piuttosto risultare fantasma in quanto tutto intestato alla moglie?
Chiedo perchè anche a me capita di lavorare, a t.determinato, nel pubblico inpiego e più info si hanno meglio è.

Ciao Max, tu mi aiuti sempre col pc, vediamo se posso darti un piccolo aiuto anch'io (non sono un'esperto, però, èh, prendilo come un ragionamento con beneficio di inventario).

Innanzi tutto mi ricordo che sei parecchio giovane... verifica con l'ufficio di collocamento (resta sul vago per quel che fai) se hai l'età per lavorare, e se puoi farlo in proprio, magari con le prestazioni di lavoro occasionale. In quel caso, facendo le cose in regola addirittura con la partita iva, tu devi rispondere al mondo, e non vorrei che se non sei ancora maggiorenne la cosa non si possa fare.

Per le altre domande aspetta di risolvere il dubbio che ti ho messo io, ma soprattutto che arrivi qualcuno di esperto nel settore. In teoria, con l'abolizione per legge dei tariffari e la liberalizzazione selvaggia non dovrebbero esserci problemi sui prezzi, su questo forum ci son fior di 3d di gente che parla di "contrattare fino alla morte"...

Ciao!

Secondo me ti rispondi da solo... un conto è essere assunti, un conto il lavoro occasionale. E i voucher sono solo un modo per il datore di lavoro di mettersi al sicuro da evetuali controlli, perchè con quelli lui versa a tuo nome anche le tasse. Come per quelli, per esempio, che vanno a raccogliere la frutta o l'uva. Stagionale e occasionale, e in quel modo tu non puoi vantare nessuna pretese.

Per altro, se non ricordo male, sotto un certo monte ore non c'è nemmeno obbligo di regolarizzare il collaboratori domestici. Sull'effetto dell'avvento dei voucher su questo, o se proprio in relazione ai Voucher fosse questa affermazione, non ricordo molto.

Però.. una telefonata al numero verde dove hai preso le info io se fossi in te la farei... non è detto che il tuo datore sia in cattiva fede, però non ricordo se ci sono i contributi oltre le tasse, nei voucher.
Spesso ai collaboratori domestici una "mancetta" per Natale arriva, a prescindere dal loro inqudramento