gent. mo commercialista, il mio problema riguarda la convenienza ad aprire o meno la partita iva come geometra libero professionista.
sicuramente a novembre , dopo aver conseguito l'abilitazione allo svolgimento della libera professione, se l'ingegnere con cui trattavo nn mi avesse fatto una bastardata (mandare tutto a monte il progetto della società...) l'avrei aperta e m isarei iscritto all'albo della mia provincia.
ora però da solo nn me la sento di intraprendere questa carriera (i giovani cominciano tutti la libera professione come soci di altri più esperti, ed era quello che avrei fatto io con l'ingegnere...).
dal lato opposto , però, come posto negli uffici pubblici o nelle imprese nn ho trovato nulla.
ho trovato il posto di dipendente solo presso alcuni studi, che però, e qua veniamo al problema per cui scrivo, CHIEDONO L'APERTURA DELLA P IVA PER FARMI FATTURARE Lo STIPENDIO.
ora, secondo me nn è per nulla conveniente, dato che si aggiungono agli svantaggi della libera professione gli svantaggi del lavoratore dipendente.... bisogna seguire attentamente i lregime fiscale come un libero professionista, e nell ostesso temp osi devon oseguire gli orari dello studio come un dipendente, e la parola libero perde il suo significato originario di scelta secondo propria coscienza di come gestire le risorse per giungere al compimento del lavoro.
come consiglia di fare? rifiutare simili offerte, o proporre un fisso mensile comprensivo delle spese dovute al mantenimento della p.iva e all' iscrizione alla cassa geometri?
e in caso di questa ultima soluzione, quanto secondo lei può esser considerato un giusto stipendio per un geometra a inizio carriera in queste condizioni ???