Non ho parlato di rivolgersi ad un avvocato a pagamento. I due avvocati che ho citato sono iscritti nelle liste del gratuito patrocinio al quale l' indagato ha diritto non avendo nessuna forma di reddito così come ha diritto di cambiare avvocato se quello che ha non svolge bene il suo lavoro (sempre non pagandolo).
glorinha
@glorinha
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RE: Avvocato non fa smentire accuse calunniose e si arriva al processo
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RE: molestie, ho il morale sotto terra!!!
@marcobix said:
Gli auguro quello che mi ha fatto passare che possa provarlo lei, e' facile fare una denuncia, e non pensare all'altra persona.Bastava parlare come due persone civili e chiarire tutto!!!
A chi lo dici... Pienamente d' accordo. Tante controversie si potrebbero risolvere in maniera pacifica senza complicare tutto mettendo in mezzo la cosiddetta giustizia. E certa gente merita proprio che lo stesso male che fa gli torni indietro!
Se ho capito bene: questa ragazza era ancora interessata a te e voleva rivederti, ma tu no e quindi lei si è vendicata denunciandoti?
Veramente le e-mail non sono molestie?!? Comunque il reato di molestie non è grave e lei non ha in mano quasi niente per poterti accusare. -
RE: Avvocato non fa smentire accuse calunniose e si arriva al processo
Dimenticavo: Kolinhar, sai cos' ha risposto l' avvocato quando la persona rinviata a giudizio il giorno dell' udienza preliminare gli ha detto che non si doveva neanche arrivare a questo processo e che se entro quei 20 giorni lui gli avesse fatto smentire tutto non ci si sarebbe arrivati? "Non devo pagarmi il mutuo". Cioè: cercati pure un avvocato che tanto io mi sono già arricchito sulle disgrazie altrui! E invece di ammettere le sue colpe si è arrabbiato! Ha fatto l' offeso! Poi quando la persona processata è tornata nel suo studio ha cercato una scusa per non riceverla! VERGOGNA! Non sa neanche prendersi le sue responsabilità!
E chissà se magari presentando la memoria difensiva qualche giorno prima dell' udienza si faceva ancora in tempo ad evitare il processo con un' accusa così assurda e infamante....Ma valla a sapere la verità!
Qui di avvocati dovremmo consultarne a decine perché ognuno dice quello che gli fa comodo! -
RE: Avvocato non fa smentire accuse calunniose e si arriva al processo
No, perché l' indagato non ha nessun reddito, quindi HA DIRITTO al gratuito patrocinio e dovrebbe avere diritto di essere difeso come chi ha soldi per pagare l' avvocato. Non si può rovinare così la vita di una persona e la sua reputazione perché il suo avvocato non gli ha permesso di difendersi! Senza contare che l' indagato il suo contenzioso con questi squilibrati che lo accusano l' avrebbe risolto in maniera pacifica senza mettere in mezzo la giustizia (cioè l' ingiustizia), se queste fossero persone con cui si può ragionare invece che due malati mentali che hanno cercato di far passare per un pericoloso pazzo criminale il loro nemico e purtroppo ci sono riusciti.
Questo "brillante" avvocato inoltre ha dato il fascicolo dell' accusa al suo assistito quando restavano solo 10 giorni di tempo per potersi difendere e quando c' era da scrivere tantissimo per smentire tutte quelle calunnie. E tre giorni prima non gliel' aveva voluto dare perché aveva creduto a tutte quelle calunnie e aveva offeso il suo assistito che giustamente si era arrabbiato, poi gli ha creduto solo quando l' indagato ha cominciato a fargli vedere delle prove che smentivano le fantasiose calunnie dell' accusa. Lì sarebbe stato da cambiare l' avvocato, ma prima c' era da preparare il memoriale e non c' era tempo per cercare un altro avvocato. E non parliamo di come sta rovinando una famiglia tutta questa vicenda.. E di come ci si sente ad arrivare ad un processo infamante con parole che il processato non ha mai detto, violenze che non ha mai commesso, intenzioni che non ha mai avuto, danni che non ha mai procurato... Roba da andare dal ministro della giustizia e chiedere (la vera) giustizia! Non si rovina così la vita di una persona (che già stava male da anni per le cattiverie di questa gente che è riuscita ad incastrarlo)!Kolinhar, sentiamoci in privato. Le vittime di ingiustizie devono unirsi e protestare...
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RE: Avvocato non fa smentire accuse calunniose e si arriva al processo
Lei non è penalista e io non sono avvocato, ma so che l' indagato aveva 20 giorni di tempo per fare tutto il possibile (depositare memorie, rilasciare dichiarazioni spontanee, chiedere di essere interrogato ancora, ecc.) per difendersi per cercare di evitare il rinvio a giudizio e l' aveva detto anche l' avvocato che poi, allo scadere dei 20 giorni senza aver fatto niente si è inventato che i 20 giorni non esistevano e che la memoria difensiva si poteva depositare quando si voleva (sì, ma per evitare il processo andava depositata subito!). Io poi ho fatto ricerche su internet al riguardo che mi hanno confermato i 20 giorni di tempo per difendersi e ho letto anche che al 21esimo giorno il PM decide se rinviare a giudizio o archiviare il caso o richiedere nuove indagini o forse anche rinviare a giudizio con un' accusa diversa (credo). In questo caso sono convinta che se l' indagato avesse potuto depositare il memoriale difensivo (allegando anche qualche prova) le numerose calunnie dell' accusa sarebbero state evidenti e secondo me ci sarebbero state nuove indagini (magari nuovi interrogatori) oppure un rinvio a giudizio per un reato decisamente minore (che non prevede neanche pena detentiva) e non così infamante.
Chiaro che l' avvocato va cambiato e sarebbe già il secondo cambio, visto che il primo avvocato che era stato assegnato d' ufficio all' indagato gli aveva fatto una pessima impressione e quindi aveva voluto cambiarlo, ma sai quello che lasci e non sai quello che trovi... Per questo motivo non ha sostenuto l' interrogatorio alla polizia (perché voleva farlo con un nuovo avvocato) e anche perché il primo avvocato d' ufficio gli aveva chiesto 400 o 500 euro per assisterlo nell' interrogatorio quando l' indagato non ha reddito e ha diritto al gratuito patrocinio. L' avvocato poteva permettersi di chiedere quei soldi o questa è un' altra irregolarità? Purtroppo il non aver fatto quell' interrogatorio è stato considerato un' ammissione di colpevolezza quando invece l' indagato non vedeva l' ora di difendersi e smentire tutte le calunnie dell' accusa. Poi l' avvocato successivo non ha fatto assolutamente niente fino alla fine delle indagini e neanche dopo per difendere il suo assistito. Si è limitato ad assistere l' indagato nell' interrogatorio in tribunale richiesto dal PM, che è stato una pura formalità con il PM (una donna) che mostrava in maniera evidente che si era già fatta un' idea di colpevolezza e che sembrava addirittura contrariata quando l' indagato smentiva con fermezza le calunnie dell' accusa (senza farsi intimorire dall' atteggiamento sprezzante e sfottente del PM).
Questa è la giustizia?
E per avere un avvocato bravo che fa tutto il possibile per difendere una persona accusata ingiustamente bisogna per forza pagarlo? -
RE: Email in cui offro una collaborazione: mi vincola?
Sempre meglio risolvere le cose amichevolmente facendo di tutto per evitare rogne legali. So per esperienza personale che delle cose che sembrano delle stupidate senza importanza e non perseguibili legalmente invece si possono ingigantire e aggravare in maniera inimmaginabile... Secondo me ti conviene proporgli un accordo amichevole offrendoti di pagare 350 euro, la metà del compenso che questa persona avrebbe dovuto percepire e che ha chiesto al gestore del locale. Non si tratta di una grossa cifra, quindi è meglio perdere qualche centinaio di euro che avere guai giudiziari.
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Avvocato non fa smentire accuse calunniose e si arriva al processo
Salve, avrei bisogno di una consulenza, se è possibile.
Se nei 20 giorni dalla conclusione delle indagini l' avvocato difensore (d' ufficio) non permette in nessun modo di smentire le accuse calunniose rivolte al suo assistito e quindi tutto quello riferito dall' accusa viene creduto e si arriva al processo con gravi accuse calunniose e diffamanti è possibile fare qualcosa contro questo avvocato (naturalmente cercandone prima un altro per sostituirlo nell' incarico)? E si può richiedere l' annullamento del processo sostenendo che se l' avvocato avesse consentito all' indagato di smentire le accuse (presentando entro i 20 giorni il lungo memoriale difensivo che l' indagato stava scrivendo) non si sarebbe arrivati al processo per questo reato, ma per uno di minore entità? In questo caso l' indagato ha potuto smentire pochissimo, quasi niente, in un unico interrogatorio in tribunale alla fine delle indagini che è stato più che altro una formalità. Altra questione: se il memoriale difensivo (con prove allegate) fosse stato presentato comunque prima dell' udienza preliminare (e quanto tempo prima?) sarebbe stato preso in considerazione e quindi l' accusa avrebbe potuto essere commutata in un' accusa per un reato minore e si sarebbe arrivati al processo per questo reato minore?
Ci sono anche altre irregolarità, ma non è il caso di dilungarsi e quello che ritengo più importante sapere l' ho già chiesto.
Praticamente è come se l' avvocato fosse stato d' accordo con l' accusa per non fare smentire niente e arrivare a questo infamante processo basato soprattutto su calunnie, al quale non vuole che l' indagato assista, né che testimoni in tribunale, affinché lui possa andare in tribunale solo per fare presenza e per far condannare il suo assistito.
L' indagato ha la sensazione (e non solo da ora) di essere stato incastrato.
La prima udienza di questo assurdo processo si terrà fra circa due mesi. -
RE: Denunciare queste minacce al telefono?
La voce di B si riconosce benissimo e poi le telefonate sono state fatte al suo cellulare, ma praticamente non posso denunciarlo perché A vuole rimanere anonimo. Se parliamo di male ingiusto è B che me ne ha fatto, e anche troppo... Le minacce di denunciarmi me le ha fatte lui per tanto tempo e alla fine è anche riuscito a incastrarmi con due o tre denunce assurde (la differenza è che lui ha una cattiveria disumana e anche un avvocato sempre vicino che lo consiglia, io no). Non mi sento certo lesa per queste minacce da ragazzino (che non è) stronzetto. Magari fosse solo questo... Volevo solo ricambiare le sue denunce o almeno fargli prendere un po' di paura minacciando di denunciarlo (il coniglio è lui), ma a quanto pare non ci riesco mai.
Comunque io queste registrazioni voglio conservarle. Se ci saranno dei processi per le denunce che mi ha fatto da qui si vede com' è veramente il soggetto che mi accusa (non so di cosa). E c' è anche un' offesa permanente rivolta a me (anche lì un comportamento da ragazzino) nel suo diario su Facebook... -
RE: Denunciare queste minacce al telefono?
Uff, soliti 3 mesi (per la prima telefonata sono già passati) e solite complicazioni... Ma intanto io da questo individuo (che in queste telefonate mostra come è realmente) mi sono già beccata come minimo due denunce (assurde).
Ma non potrei semplicemente andare alla polizia, far ascoltare le telefonate e vedere cosa mi consigliano di fare? Naturalmente A vuole rimanere anonimo. E' possibile questo? La denuncia potrei farla io (che sono C) che ho acquistato le registrazioni da A. Che casino, eh?
E far ascoltare le registrazioni di queste telefonate a B (che naturalmente non sapeva che A lo stava registrando, altrimenti avrebbe fatto il santarellino) minacciando di denunciarlo almeno lo spaventerebbe? -
Denunciare queste minacce al telefono?
La questione che vado ad esporre riguarda 4 persone, che per facilità di comprensione chiamerò A, B, C e D.
A telefona in maniera anonima a B dicendogli di essere l' amante della sua compagna, B crede che sia uno scherzo della sua nemica C e che A sia D, un amico complice di C e arrabbiatissimo fa minacce a C e D, cose come "se vieni qua sotto ti faccio il c***", "vi rovino, vi distruggo a te e a *********" (C). Dopo un po' di tempo A telefona ancora a B, che stavolta è ancora più infuriato e gli dà anche del "terrone coniglio" oltre alle solite minacce "vi rovino, vi distruggo, siete finiti"... (forse non era più tanto sicuro che fosse uno scherzo) Specifico che A è sempre stato calmo e non ha offeso in nessun modo B: gli ha solo detto che era l' amante della sua compagna, che stava rischiando di perderla per le sue infedeltà, eccetera.
Vorrei sapere se è possibile denunciare B se si è in possesso delle registrazioni di queste due telefonate. Per che cosa esattamente? E che condanna rischia B? E se B ha già denunciato C (per altri motivi perché lei non gli ha mai fatto simili minacce) cambia qualcosa? C' è un limite di tempo entro il quale bisogna sporgere denuncia o avendo le registrazioni come prove non ci sono limiti?
Ringrazio anticipatamente per la risposta. -
RE: False accuse di violenza
Giurista, rimango della mia opinione e aggiungo che in certe situazioni bisogna trovarsi per poterle capire.
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RE: False accuse di violenza
@bic51 said:
Il matrimonio è finito perchè ho scoperto la relazione. E' troppo comodo affermare che la relazione sia iniziata perchè il matrimonio era in crisi. Se un matrimonio entra in crisi ci si comporta di conseguenza non si finge per sette mesi si chiede la separazione magari consensuale e non si creano false accuse allo scopo di ottenere un mantenimento di 1500 euro più altre cose. Bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino
Mah, ricordo che io avevo aspettato circa 6 mesi prima di dire a mio marito che mi piaceva un altro (il mio amante), che mi ero disinnamorata di lui e che quindi il nostro matrimonio era finito. Sette mesi non sono neanche tantissimi... Prima di porre fine ad un matrimonio ci si pensa bene. Bisogna essere sicuri che il rapporto non sia più recuperabile. Ed è una cosa che provoca sofferenza anche a chi tradisce (almeno per me è stato così), se si è amato veramente il proprio coniuge, se si sognava di passare tutta la vita con lui e se gli si vuole comunque molto bene (e nel mio caso era anche il mio primo amore). Qualcuno all' epoca aveva fatto un commento intelligente: "vuol dire che le mancava qualcosa". Vero. Può non bastare andare d' accordo e volersi molto bene per essere soddisfatti di una relazione matrimoniale (e non), quindi non è detto che il tuo matrimonio non fosse in crisi, almeno da parte di tua moglie e non si può neanche essere sicuri che lei prima o poi non ti avrebbe confessato tutto chiedendoti la separazione, anche se a giudicare da come si è comportata male dopo ne dubito fortemente. Per il resto sono d' accordo con te. Avrebbe dovuto dirti tutto e avreste dovuto cercare di separarvi amichevolmente, invece di creare false accuse (credo a quello che affermi) per avere quel mantenimento. Io non ho avuto nessun mantenimento, le prove che io avevo un amante c' erano (e gliel' avevo pure confessato) e all' epoca non sapevo neanche che almeno gli alimenti mi sarebbero spettati anche se per la legge la colpa della fine del matrimonio era mia (avendo io un amante). Sono stata fregata e quando ci ripenso ancora oggi mi fa un po' rabbia. Comunque io non avevo e non ho niente contro di lui, è una persona alla quale volevo e voglio molto bene e non volevo assolutamente fargli del male e m' interessava mantenere un buon rapporto con lui e infatti, dopo il primo periodo difficile, siamo rimasti amicissimi:) Hai ragione a dire che "bisognerebbe prima di tutto rispettare la persona che ti è stata vicino". Io non capisco come si possa arrivare a certa cattiveria gratuita dopo tutto quello che c' è stato fra due persone che si sono amate. E non credo alla storia del pazzo, psicopatico, geloso... Geloso negli ultimi mesi è naturale che tu lo fossi, visto che tua moglie ti dava motivo di esserlo e penso anche che con forti sospetti si abbia tutto il diritto di cercare le prove dell' infedeltà del partner (soprattutto di un coniuge che ti ha giurato fedeltà). Due persone che si amano veramente dovrebbero dirsi tutto, altro che privacy!
Non credo neanche alle tue presunte violenze psicologiche nei suoi confronti perché non si possono passare 32 anni sopportando questo da un uomo. E lo dico per esperienza personale. Un uomo che non rispetta la sua partner né come donna, né come persona non si sopporta a lungo. Arriva il momento in cui si dice basta e si decide di riprendersi la propria libertà.
Ma per cosa sei stato arrestato? E per quanto tempo? Che crimine hai commesso? Non l' ho capito. In questa storia sei tu la vittima, mica lei. Oltre il danno la beffa?!? A me sembra assurdo che si possa arrestare così una persona. Il mio ex marito commenterebbe: "allucinante! ma i delinquenti veri allora?!?". Quando si scopre un tradimento certe reazioni sono normali e anche due persone che andavano d' accordissimo possono arrivare all' aggressione verbale e/o fisica. E' la rabbia del momento. Se per ogni lite si dovessero fare denunce...
Io mi sono beccata due denunce (per ora e che io sappia) e una minaccia di querela che definire assurde non rende l' idea. Per me sarebbe giusto che tanti presunti reati fossero depenalizzati o che non esistessero neanche perché con la cattiveria che c' è in giro basta poco per rimanere fregati... -
RE: Si può pubblicare un libro che smonta le teorie di un altro libro?
Ma io vorrei provare a scrivere proprio un libro che critica quello che dice un certo libro di una certa persona, quindi dovrei citare per forza. Dovrei provare a chiedere ad un legale specializzato nel settore dell' editoria e magari anche a qualche casa editrice (se mi rispondono:D).
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Si può pubblicare un libro che smonta le teorie di un altro libro?
Vorrei sapere se è possibile pubblicare un libro che smonta le teorie di un altro libro senza avere problemi legali (di copyright, diffamazione e simili). Per far capire bene quello che intendo faccio un esempio (completamente di fantasia). Un certo Pinco Pallino scrive un libro intitolato "Come raggiungere e mantenere il proprio peso forma", io trovo assurde le sue teorie e decido di scrivere un libro in cui le smonto citando questo Pinco Pallino e quello che scrive nel suo libro. Già nel titolo del mio libro cito lui e il suo nome e chiamo il mio libro "Contro Pinco Pallino: come evitare di non raggiungere e non mantenere il proprio peso forma" e tutti o quasi tutti i capitoli del mio libro sono praticamente critiche ai capitoli del suo libro in cui smonto le sue teorie. Per esempio: nel libro di Pinco Pallino c' è un capitolo intitolato "il cioccolato fondente fa ingrassare" e io nel mio libro scrivo un capitolo dal titolo "il cioccolato fondente non fa ingrassare" in cui riferisco quello che dice lui e spiego perché secondo me non è vero. Si può fare una cosa così o si va contro qualche legge? Forse si può fare solo se non si citano intere frasi tratte dal suo libro per non infrangere il copyright o non si può fare in nessun modo?
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RE: Si può chiedere un risarcimento danni all' autore di un libro?
@egotheme said:
Ciao Glorinha,
secondo me è un po' eccessivo affermare che si tratta di una truffa. Chi ha deciso di scrivere un libro del genere è partito dal presupposto di darti alcuni spunti di riflessione e alcune linee guide, non certo di seguire alla lettera quello che ha scritto.
No, non è così. Per il resto sono d' accordo con quello che hai scritto, tranne l' ultima frase.
Non esistono regole, ogni persona è diversa e ogni situazione è diversa, invece i libri ai quali mi riferisco non tengono conto di questo ed espongono delle teorie assurde spacciate come infallibili, e pure per tutte (!), senza considerare che ogni donna è diversa, seduce in modo diverso (ognuna ha i suoi punti di forza sui quali puntare), ha i suoi desideri che possono essere anche diversi dalla maggioranza delle altre donne... E gli uomini? Mica tutti vogliono e sono conquistati dallo stesso tipo di donna... E' un discorso che può andare avanti all' infinito. Sarebbe da scriverci un (altro) libro
Non si tratta di "alcuni spunti di riflessione e di alcune linee guida". Rimango della mia idea: è una truffa che può fare grossi danni. Questi libri vengono spacciati anche come libri di autostima per le donne, ma invece non lo sono per niente. I libri di autostima è meglio che li scrivano solo gli psicologi (che hanno le competenze per farlo senza fare danni) e poi non è detto che una donna che prova a leggere e sperimentare questi libri abbia problemi di autostima. Magari ha solo un problema di sfortuna sentimentale, niente di più. Una donna come quella del caso che ho ipotizzato io, che ha avuto tutti gli uomini che ha voluto, non credo proprio che abbia un' autostima bassa.
Proprio stasera su Canale 5 c' è un film che tratta questa tematica. Nel film un uomo vuole vendicarsi di una donna che dispensa consigli sentimentali in un programma radiofonico perché gli ha fatto perdere la sua ragazza. E pare che alla fine questa "esperta" si renderà conto per esperienza personale delle stupidate che diceva... Mi sa che per creare questo personaggio si sono ispirati ad una famosa americana che dà consigli (assurdi) sia alla radio che sui libri. -
RE: Si può chiedere un risarcimento danni all' autore di un libro?
Grazie per avermi risposto. Che non fosse possibile fare causa lo immaginavo, ma per il resto non sono d' accordo. Non ho ipotizzato il caso di una ragazzina inesperta e ingenua, ma di una donna vissuta che per l' unica volta in cui non ha fatto di testa sua rimane fregata. Può essere comprensibile che dopo molti anni di sfortuna sentimentale e dopo aver letto recensioni entusiaste di questo libro anche ad una donna che non ha mai creduto a queste cose venga voglia di sperimentare queste teorie per vedere se funzionano. Sono operazioni di marketing fatte molto bene. Sono libri che vendono milioni di copie in tutto il mondo (non opinioni lette chissà dove). Vendono un prodotto che è il contrario di quello per cui viene spacciato perché invece di far diventare quello che promette fa comportare addirittura nella maniera opposta (a me questo sembra una truffa) e queste teorie vengono esposte in maniera così convincente e sono così diverse da quello che si è sempre creduto che si è portati a pensare che paradossalmente possano funzionare. Non è giusto non poter fare causa perché questo è praticamente arricchirsi sulle disgrazie altrui. Chissà quante coppie hanno separato o non hanno neanche fatto formare libri di questo genere o quante donne (le più fortunate) hanno solo rischiato di perdere il proprio partner (quando invece volevano ottenere l' effetto contrario). Per non parlare di quando queste cose portano alla disperazione e rovinano veramente la vita... Chi scrive questi libri non sa che con i sentimenti (e con il sesso) non si scherza?
Ora ho un' altra domanda da fare collegata a questo argomento, ma apro un nuovo topic... -
Si può chiedere un risarcimento danni all' autore di un libro?
Ho una curiosità che mi frulla in testa da anni: se la lettura di un libro crea un danno grave alla vita di chi lo legge si può fare causa a chi lo ha scritto chiedendo un risarcimento danni? Nel settore della medicina, per esempio, per evitare problemi di questo genere su libri e siti si avverte che le indicazioni in essi contenute non sostituiscono il parere del proprio medico e non ci si assume la responsabilità degli eventuali danni che possono provocare. Questa cosa non succede per quanto riguarda le relazioni sentimentali. Poniamo il caso di una donna che legga uno di quegli stupidi libri che pretendono d' insegnare a conquistare e mantenere un uomo e che in seguito provi a sperimentarne le assurde teorie con una nuova conoscenza maschile di cui s' innamora pazzamente e che per colpa di questo libro lui fugga subito da lei quando invece le sarebbe bastato essere semplicemente se stessa per fare in modo che questo uomo le desse una vera possibilità... Ipotizziamo anche che dopo questa esperienza questa donna stia male per anni rimanendo sola e inconsolabile con una rabbia e un rimpianto insopportabili e che quindi questo libro le rovini la vita o vari anni della sua vita... Se si può dimostrare tutto, cioè che questo uomo lei lo ha conosciuto dopo aver comprato questo libro, che prima di lui aveva avuto tutti gli uomini che aveva voluto (anche solo per brevi frequentazioni), che invece questo è scappato via subito, che questo libro le ha provocato un trauma e un grave stato di sofferenza che ha influito su vari aspetti della sua vita e che praticamente lei non vive più si può fare causa a chi ha scritto il libro chiedendo un cospicuo risarcimento danni in denaro?
Sui pacchetti di sigarette è scritto che possono nuocere gravemente alla salute... Su simili libri ci vorrebbe un' avvertenza simile: può nuocere gravemente alla vostra vita sentimental/sessuale fino a renderla inesistente.
Un mio parente che è laureato in legge, ma che non ha mai fatto l' avvocato, mi ha detto che non bisogna dare retta a quello che scrivono nei libri e che non si può fare niente. Ma è normale che venga la curiosità di provare queste teorie, visto che vengono spacciate come infallibili... -
RE: Diffamazione (?) su Facebook
Grazie per le risposte, ma sono risposte date da chi non sa niente di questa situazione che non sto a spiegare perché è una faccenda molto personale ed è anche una di quelle situazioni (assurde) in cui bisogna trovarsi per poterle capire. Posso solo dire che fra me e questo individuo c' è una guerra che va avanti dal 2010 e che con lui non si può assolutamente ragionare (altrimenti non saremmo arrivati a questo punto) e che è di una cattiveria rara. Se fosse stato per me la questione si sarebbe potuta risolvere subito facilmente e pacificamente più di due anni fa e poi con un individuo del genere non avrei più voluto averci niente a che fare, ma lui ha preferito fare il guerrafondaio quale è e siamo arrivati a livelli di odio che non avrei mai potuto immaginare. Ora ho capito come nascono e vanno avanti le guerre...
So i casini che comporta fare una querela, infatti lui ha solo minacciato di querelarmi senza passare ai fatti (pensava di spaventarmi, ma evidentemente non ha ancora capito con chi ha a che fare). Penso che mi converrebbe passare al contrattacco ricambiando il suo gesto con qualcosa di simile, anzi di molto peggio, e usare questa sua offesa per avere un' attenuante nel caso questo mi procurasse rogne legali (anche se dovesse cancellare questo post da Facebook io l' ho stampato e posso dimostrare di aver risposto ad una sua provocazione). In effetti se devo avere spese e problemi legali preferisco che siano per difendermi, ma almeno togliermi qualche soddisfazione... Ormai ho capito che questa è una guerra che finirà solo se e quando ci sarà un vincitore e un vinto, forse. Il problema è combattere senza commettere atti illegali.
Con le due denunce che ha sporto contro di me ha cercato ridicolmente di farmi passare dalla parte del torto, ma se i carabinieri non gli hanno riso in faccia gli hanno riso alle spalle!@magic.box17: come vedi il tuo caso è completamente diverso dal mio. Beato te se ti preoccupi per una stupidata simile! Vuol dire che non hai veri problemi di cui preoccuparti. Ora non siamo neanche liberi di dire quello che vogliamo ad una persona in privato? E' semplicemente assurdo. Io devo almeno essere libera di dire tutto quello che voglio a chi voglio senza preoccuparmi di eventuali conseguenze (soprattutto se dico la verità!). E questa ragazza per aver minacciato di querelarti probabilmente ha grossi problemi di autostima (ma è ancora molto giovane e deve maturare). E figuriamoci se querela veramente uno che non conosce e del quale ormai non le frega niente! E se per assurdo ti querelasse che condanna pensi che ti darebbero? Sarebbe tutta una buffonata perché non hai commesso nessun vero reato. Se uno mi desse della cessa mi chiederei che razza di gusti ha, se ha bisogno di andare dall' oculista e penserei anche che non sa quello che si perde! E la mia autostima rimarrebbe intatta.
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RE: Diffamazione (?) su Facebook
@criceto: proprio per questo ho chiesto qui, per sapere anche se si può procedere pur non essendoci il cognome (e lui probabilmente non l' ha scritto apposta per evitarsi rogne legali).
@magic.box17: sì, e la minaccia di querela è proprio del periodo in cui ha pubblicato il post. Chiamala coincidenza... Vedendo che non riusciva a spaventarmi si è sfogato così. Non doveva permettersi di fare una cosa così perché io non gli ho mai fatto nessuna offesa pubblica su internet (né a lui né a nessun altro) e se qui c' è un malato mentale quello è lui (e si può provare: sua madre è schizofrenica e lui è bipolare o qualcosa di simile).
Intanto mi sono accorta che il post è visibile anche cliccando semplicemente sull' anno 2012. Fra i pochi post che appaiono c' è anche quello che mi riguarda. -
Diffamazione (?) su Facebook
Mi sono accorta solo da qualche giorno di un post offensivo che mi riguarda pubblicato su Facebook a giugno. Per vederlo bisogna cliccare sulle foto del diario e l' unica foto che appare (su più di 40) è proprio quella relativa a questo post. C' è la foto di uno zombie o non so cosa e nel titolo è scritto il mio nome seguito da "La Pazza". Che si riferisca a me è sicuro al 100%, anche se non appare il mio cognome. Il mio però non è un nome comune, quindi se per esempio uno scrive su FB "Genoveffa La Pazza" è chiaro che si riferisce all' unica Genoveffa che conosce. Per questo e altri motivi che non sto spiegare sono sicura che l' offesa è rivolta a me. Quando disturbi dicendo verità scomode certa gente non sa fare altro che darti della pazza con chi gli fa comodo nel tentativo di toglierti credibilità, ma se fossi veramente pazza avrei fatto qualche pazzia e questa guerra si sarebbe già risolta da un bel pezzo (non sono sicura che la mia lucidità sia stata positiva). Avrei voglia di fargliela vedere io una vera pazza....
Quello che vorrei sapere è: si può agire legalmente (e come?) anche se non è riportato il mio cognome, ma si può dimostrare senza ombra di dubbio che l' offesa si riferisce a me? Chiaramente vorrei che questo post fosse cancellato, ma vorrei anche cogliere l' occasione per ricambiare due denunce che mi sono stata fatte (talmente assurde che non ritengo di dovermene preoccupare) e una minaccia di querela. Posso querelare anche la persona che ha commentato il post prima con una lunga risata scrivendo una sfilza di "ah" e poi aggiungendo un "troppo bella!!!"?