La domanda è un tantino generica...
Qualche dettaglio in più?

Leonov,
avevo scritto la stessa cosa che avevi scritto tu, ma distrattamente non avevo letto il tuo post

Ho scritto un messaggio ma non avevo letto che qualcuno aveva già risposto, quindi voglio eliminarlo, non si può?

Vorrei aggiungere, ai molti ottimi libri già segnalati in questa sezione, il libro:

Scrivere per il Web**, di Daniele Fortis, Apogeo/Maggioli 2013**

È un manuale completo di web writing (scritto da un linguista, quindi non parla di informatica o di marketing, ma solo di stile) che affronta tutti gli aspetti della scrittura online: come organizzare il testo; come formulare i link, i titoli, i sottotitoli; come rivolgersi agli utenti (dargli del tu o no, ecc.); come essere chiari e molto altro. Ho particolarmente apprezzato un capitolo intitolato "essere concisi", di cui secondo me molti avrebbero bisogno!

Ti rispondo un po' tardi, ma sono iscritta da poco...
Io ti suggerisco il libro Scrivere per il Web di Daniele Fortis (Maggioli/Apogeo 2013), che ho appena finito di leggere.
Anche se è un manuale di web writing (secondo me il migliore, almeno in lingua italiana), dà suggerimenti applicabili a tutti i tipi di scrittura professionale. Con molti esempi concreti, ti insegna proprio a combattere la prolissità, a organizzare il testo, ecc. (Anzi, adesso lo segnalo anche nella sezione apposita...)

Ti suggerisco "WordPress (Pocket)" di Andrea Mattino. Particolarmente adatto per chi è alle prime armi (non indicato invece per gli esperti, ai quali risulterebbe troppo elementare).

Non serve a nulla comprare followers che poi non hanno interesse a ciò che scrivi.
Conta la qualità più che la quantità: meglio pochi followers che ti leggono davvero che tanti che fanno massa ma ti ignorano.

Che storia interessante. Benvenuto!

Mah... non sono un avvocato, ma ci sono diverse cose che non mi tornano. Ad esempio, i motivi del licenziamento sono gli stessi per i quali è stata presentata querela?
Comunque hai detto che pende il giudizio davanti al giudice del lavoro, quindi deduco che hai già un legale che ti difende. Parlane con lui.

Scusa, ma sei un dipendente pubblico? Il 323 è l'abuso d'ufficio e, se non sbaglio, riguarda solo chi lavora nella pubblica amministazione.

Io non ho mai fumato, ma posso testimoniare che un mio collega ha smesso completamente, e di punto in bianco, grazie alla sigaretta elettronica.
Devo dire che la fuma in continuazione, anche in ufficio, ma non dà fastidio perché non si sente nessun odore, e sembra non essere nociva, o quanto meno, lo è certamentente molto meno delle sigarette normali.

Bago,
ti ringrazio davvero per le tue spiegazioni accurate ed esaurienti.
Purtroppo al momento, come redattrice, non ho molto potere decisionale per quanto riguarda gli strumenti e sono vincolata da scelte aziendali che avvengono, diciamo così, sopra la mia testa. Ma sono sicura che le informazioni che mi hai dato mi torneranno utili in futuro!

Mi riferisco all'editor HTML standard, con template fatti da un grafico di fiducia dell'azienda. Il nuovo editor BEE - fai bene a ricordarlo - effettivamente promette di risolvere proprio i problemi da me evidenziati, ma non ho ancora avuto modo di provarlo (anche perché ciò comporterebbe modificare il layout grafico ormai consolidato e non sono autorizzata a farlo; magari con una nuova newletter...)

Posso riferirti la mia esperienza con MailUp, che è probabilmente il servizio più diffuso (non so se sia il migliore: non ho termini di paragone).
Buona ed efficiente la gestione degli utenti: facile iscriverli, importarli da file, esportarli, disiscriverli, suddividerli in gruppi, ecc. Visto che ne hai tanti (30.000 per me sono tanti), questo è un aspetto importante.
Meno soddisfacente è la composizione delle email: l'editor produce un codice "sporco": cioè, se guardi la versione HTML trovi righe e righe di codice che non hanno alcuna funzione, e anche se le cancelli manualmente, poi ricompaiono misteriosamente. A volte, poi, basta fare una piccola modifica per sballare l'intero layout e poi diventi matta per ripristinarlo. Cioè, una volta stabilito l'assetto grafico, devi limitare le modifiche al solo testo.
L'assistenza clienti è abbastanza rapida ed efficiente (il mio abbonamento è base e include solo quella via email).
Spero di essere stata utile.

Come copywriter, figuriamoci se non approvo il fatto che la qualità di un testo incida sul posizionamento. Tuttavia, mi pare che quando parla di "qualità", l'autrice dell'articolo si riferisca solo all'assenza di refusi e di errori grammaticali (anche perché sono gli unici aspetti che un algoritmo potrebbe rilevare). Ma questa concezione della qualità di un testo è certamente riduttiva e superficiale: la correttezza ortografico-grammaticale è necessaria ma non sufficiente. Un testo può essere grammaticalmente ineccepibile ma scadente per altri motivi: perché poco informativo, poco pertinente, poco chiaro, prolisso, ecc. Tutti aspetti che nessun motore di ricerca potrà misurare, almeno non direttamente.

@Angelo12 said:

Ciao beh visto che il sito è in inglese (almeno dalla url che hai postato) direi che non ha molta importanza visto che in inglese sia il tu che il voi usano sempre la stessa desinenza ovvero You ..... Non vedo quale sia la domanda oltre a piazzare un link su questo forum....

Sì, il sito è in inglese, ma mi pare di capire che devono tradurlo in italiano... quindi il problema si pone
Io consiglio il tu.

Mi chiamo Giulia (come avrete intuìto ;)), ho 28 anni (anche questo l'avrete facilmente calcolato e curo la comunicazione di un'azienda piemontese (purtroppo a tempo determinato, ma incrocio le dita!). Fra le altre cose, gestisco i contenuti del sito ufficiale.
Ho una laurea in scienze della comunicazione e un master in comunicazione e marketing e sono giornalista.
Mi sono iscritta al forum per trovare spunti per fare meglio il mio lavoro (e, nei limiti della mie capacità, dare anche il mio contributo!).
Un saluto a tutti!