Buonasera a tutti,
Sono libera professionista rientrante nel regime dei minimi.
Sono quindi soggetta ad applicazione di contributo INPS 4% e RA 20%.
Precedentemente ero titolare di una società a responsabilità limitata e avevo concordato con i clienti acquisiti i compensi NETTI a me spettanti (al netto di IVA 20%).
Ora invece all'importo netto devo applicare il 4% INPS e fin qui non è un problema. Il problema sorge quando da questo importo devo detrarre la RA del 20%. Come posso ricavare il lordo dai compensi netti di cui sopra precedentemente concordati e non modificabili al momento? Ovvero, se il cliente deve corrispondermi un importo netto pari a 100, come posso calcolare l'importo al lordo di INPS 4% e RA 20%?
Precedentemente la questione era molto semplice in quanto non dovevo far altro che applicare IVA all'importo netto ma ora mi trovo in difficoltà.
Ringrazio chi potrà rispondermi.
gilda
@gilda
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Dal netto al lordo
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RE: chiarimento per uso c/c libero professionista
per le vostre risposte che mi hanno chiarito le idee!
Per la mia attività ho aperto conto Genius Unicredit, che mi è sembrato vantaggioso (5?/mese). Ci sono molti liberi professionisti che desiderano avere due conti separati (professionale/privato) onde distinguere le due cose, anche se ciò non è obbligatorio, e mi hanno detto che aggiungendo solo 1?/mese potrò aprire anche un conto privato affiancato a quello professionale. Mi sembra una formula comoda e piuttosto economica, non fosse per la doppia spesa fissa dell'impopsta di bollo!
Credo che attiverò subito anche il c/c privato, a scanso di equivoci
Grazie ancora,
Gilda -
chiarimento per uso c/c libero professionista
Buongiorno a tutti e complimenti per i vostri forum che leggo da tempo e che sono per me un vero "faro nella nebbia"
Vi scrivo per porre alcune domande che sicuramente sono banali, scusandomi anticipatamente per la mia ignoranza, dovuta al fatto che ho appena aperto la P.IVA come libera professionista e devo ancora prendere confidenza con questo istituto che mi è stato sconosciuto fino a poco tempo fa.
Dopo aver effettuato tutti gli adempimenti necessari per l'apertura della P.IVA ho aperto anche un conto corrente come persona giuridica in cui confluiranno tutte le entrate della mia attività.
Domande:- Posso utilizzare questo conto e la corrispondente carta di credito senza limitazioni per tutte le mie spese personali e per tutti i pagamenti che effettuo come soggetto privato (p.es. spesa, abbigliamento, ecc.) senza obbligo di giustificarle?
- La sede della mia attività è casa mia, un appartamento in locazione con contratto intestato a me e al mio convivente. Il pagamento dell'affitto avviene trimestralmente e finora è stato fatto tramite bonifico dal c/c del mio compagno, che è lavoratore dipendente. Ora vorremmo approfittare della detrazione del 50% del canone di affitto prevista dalla legge. Come devo comportarmi per usufruire della detrazione? Mi spiego meglio: il pagamento dell'affitto deve avvenire sempre e comunque dal mio conto corrente professionale, quindi attingendo solo dalle mie entrate? E se mi capita di non avere entrate sufficienti per pagare una rata di un trimestre, cosa succede? Posso effettuare il pagamento della rata dal c/c del mio compagno, non usufruendo della detrazione? Oppure il pagamento delle rate deve sempre avvenire dal mio conto?
- Bollette: so che se le intesto a me e le pago dal mio conto, posso detrarre le spese al 50%. Anche qui, essendo la casa e le utenze a uso promiscuo, come devo comportarmi per usufruire delle detrazioni? Il mio compagno può effettuare alcuni pagamenti o devo accollarmeli tutti io?
Come avrete capito ho un po' di confusione in testa, spero di essermi spiegata almeno in parte...
Vi ringrazio anticipatamente per la pazienza e l'aiuto che spero mi darete
Gilda