Visto che nel Dispositivo della sentenza il giudice ha liquidato il 75% delle spese e dell'onorario dell'avvocato (rimarebbe fuori la metà delle spese e l'onorario dell'appello), mi chiedo se sia illeggittimo richiedere il 20% della somma riconosciuta a mia madre. In particolare verrebbe violato l'art. 50 del codice deontologico forense. Quindi per tutelarmi devo richiedere la parcella? Devo segnalare il tutto all'Ordine degli Avvocati? Può l'avvocato in oggetto non cosegnare l'assegno dell'INPS di risarcimento? In questo caso verrebbe violato anche l'art. 41 del del codice deontologico forense.
Grazie
Guido
ghidu
@ghidu
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RE: Contestazione Parcella Avvocato
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Contestazione Parcella Avvocato
Salve,
il legale di mia madre per una causa di invalidità civile, persa in primo grado nel 2001 e successivamente vinta in appello nel 2006, sta chiedendo una percentuale (20%) sull?importo totale che l?I.N.P.S. dovrà versare, come se volesse applicare un Patto di Quota Lite (reso operativo solo nel 2006 dal "decreto Bersani"). Faccio presente, inoltre, che nella sentenza sono state addebitate all? l?I.N.P.S. il pagamento sia della totalità delle spese e dell?onorario del primo grado che della metà delle spese e l?intero onorario dell?appello. Dal momento che non era stato pattuito nulla né in forma verbale e né in forma scritta al conferimento del mandato avvenuto nel 1999/2000, vi chiedo come posso tutelarmi da tale richiesta e a chi devo rivolgermi. Ovviamente, per completare il pagamento della parcella sono pronto a pagare il giusto dovuto che potrebbe essere quantificato nell?altra metà delle spese dell?appello e tutto ciò sostenuto per la fase di precetto verso l?I.N.P.S. Anche se per quest?ultimo punto mi è stato riferito che le spese della fase esecutiva sono comunque a carico dell?I.N.P.S. Volendo quantificare quanto devo riconoscere ulteriormente al mio legale?
Grazie anticipatamente
Guido